19 7 minuti 11 anni

Mathieu FlaminiWriter’s block – Scrivo questo post essendo un po’ a corto di idee. Ho cercato suggerimenti in redazione e mi è stato consigliato di parlare del neo peloso di Acerbi (che fisso spesso mentre guardo le partite) oppure – con un insopportabile eccesso di punti esclamativi – di insultare Flamini, Allegri e Robinho, aggiungendo subdoli consigli per gli acquisti. Che splendidi suggerimenti, eh? Parliamo del francese.
Mathieu Flamini arrivò al Milan nell’estate del 2008 al termine del contratto che lo vincolava all’Arsenal con cui, da titolare, ci aveva eliminato a pochi minuti dai supplementari degli ottavi di finale della precedente Champions League. Onesto pedalatore all’epoca 24enne, arrivò nel crepuscolo del Milan ancelottiano, riserva ideale di Gennaro Gattuso nel ruolo di cagnaccio di centrocampo. Effettivamente, il francese all’epoca la corsa ce la metteva e, ad onor del vero, anche oggi non è che si limiti più di tanto. Che però di una squadra di buoni giocatori e qualche palleggiatore (Fabregas e Hleb, ad esempio) non avessimo preso uno di quelli tecnicamente più dotati fu chiaro da subito. Inoltre, arrivando in un centrocampo di – per varie ragioni – inamovibili, il fatto che una riserva guadagnasse 4,5 milioni netti all’anno rivelava immediatamente che a priori l’unico sicuro di aver compiuto un affare era stato Flamini. Proprio in quella stagione fu sperimentato da terzino destro: giudicato da tanti sufficiente nelle prime uscite (forse anche per quel fattore psicologico per cui difficilmente ci si aspetta più del compitino da giocatori impiegati fuori ruolo o in una posizione inusuale), è poi tornato in mezzo al campo, anche perché di stare dietro, sulla fascia, il giocatore faceva chiaramente capire di non essere molto contento. Successivamente, il suo ruolo di panchinaro pagato a peso d’oro è andato definendosi più chiaramente: 37 presenze stagionali il primo anno, 32 il secondo, 29 il terzo, con un numero sempre crescente di prestazioni discutibili e l’incapacità di ritagliarsi un ruolo di un certo minimo significato anche durante l’anno dello scudetto (quando era il secondo giocatore più pagato della rosa!), che, come ricorderete, fu caratterizzato da talmente tanti infortuni da far trovare spazio anche a un paio di giovani della primavera.
La scorsa estate – dopo un contratto d’oro, il veto sul proprio ruolo in campo, partite via via sempre più insoddisfacenti, l’esclusione da qualsiasi partita della sua nazionale sin dal 2008 e un brutto infortunio che lo ha tenuto via ben otto mesi – il francesino, svincolato dal Milan e cercato da nessuna squadra di caratura internazionale decente, ha portato avanti per settimane un noioso tira e molla su un possibile nuovo contratto, arrivato alla fine per la cifra di 1,5 milioni netti per una stagione. La mia opinione è che, pur nel pietoso stato attuale della nostra rosa, per questo tipo qui non debba esserci più spazio e che a luglio debba essere lasciato libero di trovarsi una casacca in Armenia o in Tunisia, se proprio vuole.

Per quel che riguarda la partita di domani, ritroveremo Mattia De Sciglio sulla destra, ripresosi dal malanno influenzale che lo aveva fermato la scorsa domenica, e a centrocampo dovremmo vedere ancora uno schieramento atipico per lo standard tattico allegriano, cioé Montolivo in mezzo accompagnato da Flamini a destra e Boateng (ancora una volta arretrato) a sinistra. L’unico cambio rilevante è il possibile panchinamento di uno tra Mexès e Zapata per il ritorno in campo di Bonera. Il neo-acquisto Christian Zaccardo (benvenuto) non dovrebbe essere in campo dal primo minuto, invece.

Gli avversari – All’andata contro l’Atalanta le buscammo, anche a causa di una svista arbitrale su un fallo in area su Boateng – oltre a un gioco veramente pessimo. Tipicamente si schiera con una difesa a quattro e con uno o due uomini (Bonaventura, Moralez) a sostegno di German Denis e, talvolta, il giovane e interessante Giuseppe De Luca. Questa volta pare che, accanto all’argentino, potrebbe addirittura partire titolare il nuovo arrivato Igor Budan, cosa che renderebbe l’attacco effettivamente pesante (in senso letterale) ma discretamente forte di testa – e noi sappiamo che i nostri sul gioco aereo sono tutto fuorché eccelsi.

Questo post ha avuto la sua genesi in una discussione sul kebab e sulle salse per gli hamburger
Questo post ha avuto la sua genesi in una discussione sul kebab e sulle salse per gli hamburger

Gli altri – La (lunga) rincorsa di Lazio e Napoli alla capolista ricomincia in casa contro il Chievo per i primi (Klose ancora in forte dubbio), mentre è in trasferta a Parma per i secondi (al gran completo, a parte Behrami squalificato). In coda iniziamo ad avere un paio di scontri diretti che per le squadre coinvolte potrebbero già ora segnare uno spartiacque per il resto della stagione.

Da seguire – Suggerisco Catania-Fiorentina: la squadra toscana, due punti sopra a noi, nella posizione che ci darebbe la certezza di una qualificazione europe, recupera nell’importante casella di regia Pizarro e va in trasferta sul più che ostico campo di Catania dove, l’anno scorso, il viola Vincenzo Montella si mise in luce nella brillante stagione dei siciliani. Il citato ritorno del cileno sarà un elemento fondamentale: nessuno, in rosa, ha le qualità per sostituirlo nell’organizzazione, pur nel suo stile compassato, di gioco. La sua mancanza s’è sentita e s’è vista, essendo resa ancora più grave dalla scarsa vena realizzativa del duo Jovetic-Toni. Con lui in campo, potremmo tornare a godere della bella Fiorentina di poco tempo fa.

Da evitareJuventus-Genoa. Per i liguri sarà un massacro.

IL PROGRAMMA DELLA 22a GIORNATA

26 gennaio 2013
– ore 18:00: Lazio-Chievo
– ore 20:45: Juventus-Genoa

27 gennaio 2013
– ore 12:30: Bologna-Roma
– ore 15:00: Atalanta-Milan
– ore 15:00: Cagliari-Palermo
– ore 15:00: Catania-Fiorentina
– ore 15:00: Parma-Napoli
– ore 15:00: Sampdoria-Pescara
– ore 15:00: Udinese-Siena
– ore 20:45: Inter-Torino

19 commenti su “Serie A 2012/2013 – 22a giornata

  1. Flamini effettivamente quando fu acquistato sembrava almeno superiore ai vari Vogel & C., poi sarà anche per il declino complessivo della squadra rossonera, ma non ha mai lasciato una impronta degna di nota se non quel gol al Bologna nel campionato vittorioso di due anni fa. Forse è il classico giocatore che nel contesto di uno squadrone fa la sua figura, come dire “forte con i forti, debole con i deboli”.

    All’andata subimmo il 2° KO consecutivo in casa ed a pensare che ora siamo in piena zona E.L. (anche se nei “faticosi” preliminari) non ci sembra possibile. L’anno scorso vincemmo per 2-0 anche grazie ad una svista abbastanza clamorosa di Rizzoli che in pratica scambiò il fallo di Pato su Manfredini concedendoci un rigore che il “Maestro” naturalmente realizzò. E sempre il “Maestro” 🙁 🙁 🙁 nel 2° tempo con uno stop al volo regalò un assist supremo a Boateng per il raddoppio.

    Il Pescara torna a Genova dove lo scorso anno maramaldeggiò imponendosi per 4-0 ottenendo la matematica promozione.

    Come sabato scorso, ancora una volta di sabato Lazio e Juve (per il ritorno di Coppa Italia), esattamente la 3ª e la 1ª (ex-aequo)che occupano nella mia speciale classifica delle squadre che “odio”…

    La piccola parte di “granata” presente nel mio cuore di tifoso, non può naturalmente che sperare in un risultato positivo per domenica sera… per tanti, tanti motivi… 😉

  2. buongiorno…

    la ricostruzione di Corrado è giusta. Flamini è una presenza indifferente.

    Noto che il buon Pirlo è stato risparmiato ancora. Troppe partite in fila ? Dejà vu…

    Ottimo colpo ieri: la metà di Acerbi al Genoa in cambio della metà di Constant. E Acerbi va a Genova, Constant resta a Milano. Uno scambio alla pari 😯
    Papà Gormito ci vuole proprio bene :mrgreen:

    La Juve potrebbe prendere Anelka (14/03/1979) e Lisandro Lopez (02/03/1983). Bravo Marotta. Ah, guarda che Rivaldo gioca ancora… quasi quasi, eh ? 😀

  3. L’acquisto di Flamini ha inaugurato la nuova tattica di acquisto dell’imperatore del mercato … fa finta di prenderli gratis (parametro zero) ma in realtà, data l’entità degli ingaggi, è come se li comprasse ogni anno di durata del contratto (9 milioni all’anno a bilancio), per Mexes vale lo stesso discorso. L’alternativa è prendere, sempre a parametro zero, delle pippe invereconde pagandole comunque con stipendi così gonfiati da far pensare che qualcosa gli torni indietro … come si spiegherebbe altrimenti il milione e due accordato a Traorè?

  4. Infatti Max, Flamini ha inaugurato questo tipo di assurda strategia di Adrianone che induce molti a pensare che ci sia qualcosa sotto, sotto forma di mancia dei procuratori al nostro AD. Io non so se sia vero, non ho elementi, però posso dire che in ogni caso è una strategia di merda. Poi, all’epoca del suo acquisto, fui il primo a sentenziare che Flamini era un Gattuso dai piedi migliori, quindi mi cospargo il capo di cenere e chiedo perdono.

    Gioite! Ci siamo liberati di Mesbah e Acerbi, due bravi ragazzi, ma, mi perdonino, due superpippe spaventose. E abbiamo preso Zaccardo che, per quanto non sia un fenomeno, farà meno danni dei due sopra citati messi assieme.

    @Zullida: non potevo continuare a leggere certa roba senza reagire…

  5. Gioite! Ci siamo liberati di Mesbah e Acerbi, due bravi ragazzi, ma, mi perdonino, due superpippe spaventose

    Soprattutto Acerbi, non era “maturo” per il Milan…

  6. Quando ci libereremo anche di Robinho e Boamerd ?
    Intanto domani faro’ una follia, dopo anni andro’ in trasferta.
    Su insistente invito di un amico di Bergamo (milanista)mi rechero’ nella citta’ orobica in mattinata, pranzetto in una famosa osteria della citta’ alta e poi partita.
    Non essendo Bergamo una trasferta tranquilla mi son dovuto sorbire il trituramento di maroni di mia moglie di non cadere nelle provocazioni in caso di contatto fra le due tifoserie.
    Ci mancherebbe anche di beccarmi un daspo alla soglia dei 50 anni, non intendo allo stadio, ma a casa.

    Male che vada mi trasferisco in Abruzzo da Zulli o da ZioAlduccio…………………….

  7. Non hai parlato in modo approfondito del neo peloso di Acerbi.
    Passi il kebab ma le salse no.

    Cmq di Mesbah non sentiremo la mancanza. Di acerbi probabilmente neanche.
    Su Flamini io lo continuo a ritenere un buon centrocampista. Non è mai stato messo in condizioni di dare il suo meglio, tranne forse nella parte centrale della stagione dello scudetto. In quel periodo, infatti, fu titolare inamovibile e segnò anche contro il Bari se nn sbaglio..

  8. “sentenza” Acerbi è passato in giudicato.
    Condanna definitiva alla retrocessione con la maglia del genoa.

  9. Flamini. Immondo scarpone che ha abbondantemente disilluso le attese. Con questo sono 5 anni di stipendi rubati, ancora mi chiedo a chi ha giovato rinnovare il suo contratto scaduto quest’estate. Come non ricordare le sue indegne entrate a pie pari che praticamente sfodera mediamente ogni partita, degne solamente di Macellazzi?
    Per Acerbi, è vero che non lascia rimpianti ma a me un po’ dispiace perchè lo ritengo un centrale migliore di quello che ha mostrato da noi.
    Benvenga Zaccardo che comunque l’ho sempre ritenuto un modestissimo difensore, immeritatamente come Oddo campione del mondo. Certo che tenerselo 3 anni sarà dura da digerirlo, vediamo se mi smentisce.

  10. E’ vero, stalker, che ci fu un periodo di quella stagione in cui giocò un certo numero di partite di fila, ma ciò avveniva soprattutto perché c’era uno stillicidio di infortuni. Considerando che in totale collezionò meno presenze di ognuno dei due anni precedenti, si può dire che non abbia saputo affatto cogliere l’occasione di mostrarsi all’altezza di un posto da titolare.

  11. rincon,
    qual è la famosa osteria di città alta?!?! che vorrei spaere se ci sono già stato 😉

    cioè, quindi ci siamo già sbarazzati di acerbi??moooolto bene..ma constant come era arrivato?prestito?

  12. Gazzarra indegna dei gobbi a fine partita. Conte e Chiellini hanno preso a calci un cartellone pubblicitario e Bonucci l’ha spaccato, per non parlare di urla, gesti e così via.

    L’arbitro si è risparmiato qualche rosso per la Juve a fine partita.

  13. Ma del rigore del primo tempo, fallo di mani di Vucinic, non ne parla il “signor” Conte?

    Questo fatto porterà almeno un altro anno di immunità ai gobbi…

  14. Delirio Marotta: “non si puo mandare un arbitro di Napoli ad arbitrare la Juve”.

  15. Deliranti è poco. Conte racconta presunte dichiarazioni dell’arbitro ben sapendo che non c’è possibilità di replica. Vergognoso. Schifosi.

  16. Sarò anche estremista ma per gente del genere ci vorrebbero i campi di concentramento: niente forni crematori ne uccisioni, sia ben chiaro, ma tonnellate e tonnellate di pietre da spaccare e di lavoro da fare e roncolate sui denti appena osano dire bah

    Ma d’altronde da un paese che idolatra corona come se fosse un martire che cosa ci aspettiamo…

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