61 4 minuti 10 anni

Honda. Dopo due partite (peraltro non giocate per intero), può essere tracciato un primo parziale profilo del calciatore giapponese. Keisuke ha una tecnica di base eccelsa, che, salvo qualche rara imprecisione, gli permette di giocare il pallone con rapidità. Non pare ami strafare. Gioca semplice e pulito. E’ un calciatore essenziale e privo di arabeschi. Tutto questo, sommato ad un discreto senso dell’inserimento e della posizione in area avversaria, lo rendono un trequartista interessante per la causa Milan. Esistono, però, due elementi che mi portano a dubitare della sua futura resa complessiva. Honda è un centrocampista offensivo, con un passo stile anni ’90. Poco dinamico e con la ricezione del pallone quasi sempre in posizione statica. Pur se ottimo, ha un solo piede (il sinistro) ed è del tutto privo del cambio di passo nel breve. Si tratta pur sempre di una valutazione sommaria, ma, eccezion fatta per la diversa struttura fisica, intravedo in lui delle caratteristiche del suo attuale allenatore. Non ho idea di come Honda potrà rendere nell’attuale modulo rossonero, ma se 4-2-fantasia deve essere, penso che il giapponese possa intepretarlo meglio con una collocazione più prossima ai due interni di centrocampo, che a ridosso dell’unica punta centrale.

Guarin/Vucinic. Da ieri pomeriggio il popolo nerazzurro si è sollevato contro quella che è, nella sostanza, un’operazione folle sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista economico. I fatti, probabilmente, smentiranno le urla del tifoso comune, ma, allo stato, non mi sento di biasimare chi inorridisce davanti a questa operazione. Il punto non è la qualità intrinseca dei due atleti, bensì muoversi sul mercato attraverso operazioni che potenzialmente finiscono con il rinforzare un avversario già molto forte. Un Guarin, dal potenziale ancora oggi incerto, può diventare una bomba a Torino. Vucinic, ottimo calciatore in fase calante, può spostare qualche equilibrio nel breve termine, ma nulla può dare in termini progettuali. [Update, ore 18.15 – Guarin, per volere del presidente indonesiano, rimane all’Inter. Vucinic alla Juventus. E poi ci sono tifosi che ridono di noi].

Matri. L’operazione Matri è l’emblema di quanto sopra, nonchè l’epitome dell’idiozia della nostra dirigenza. Pagato 12 milioni in agosto (soldi che hanno coperto la spesa per l’acquisto di Tevez, vale a dire il calciatore che avrebbe dovuto sostituire Pato, cioè il giocatore la cui cessione avrebbe, forse, impedito la vendita di almeno uno tra Thiago Silva e Ibrahimovic), è stato prestato, prima di verificare l’effettivo stato di forma di Pazzini, gratuitamente alla Fiorentina: una tua rivale rimasta senza attaccanti, che ti ha insultato per tutta l’estate per un supposto furto patito nella precendente stagione e che nel medesimo periodo ti ha negato l’acquisto di Ljajic, obbligandolo ad andare a Roma piuttosto che alle “merde rossonere”. Ho difeso Galliani, o quantomeno non osteggiato, spesso, anche in occasione delle sue farlocche dimissioni, ma sinceramente non me la sento di salvarlo davanti ad un’operazione tanto stupida, da sembrare impossibile.

61 commenti su “il Mercoledì del Camisa

  1. Il mio terrore è quello di dover ricominciare con la difesa dell’allenatore. Sono ancora provato per quella di Allegri, lasciatemi respirare.

    eh marcovan, spero solo che questa volta non cederai come hai fatto per il precedente 🙂

    allegri non era un genio, ma neanche un visionario. se giocava in quel modo un motivo, purtroppo, c’era.

  2. Ma mi sa chein panca di centrocampisti non ce n’era.

    hai capito situazione?

  3. allegri non era un genio, ma neanche un visionario. se giocava in quel modo un motivo, purtroppo, c’era.

    perchè era una merda senza palle e senza spina dorsale,uno che si fa fare il modulo dal presidente e la formazione dall’ad è solo un verme eunuco.

  4. Non mi pare di avere mai ceduto Elbo. Ho preso atto che per Acciuga era finita da tempo. Ma credo fosse evidente anche ad Acciuga stesso.

  5. zio, sai meglio di me che il problema nel milan non è l’allenatore.

    ne allegri con il suo “non gioco”, nè seedorf con questo schema sbilanciato.

    sempre e comunque dalla parte di allegri, e ora di seedorf.

  6. scherzavo marcovan. temo che fra qualche mese saremo qui a difendere clarence, che per molti sarà esattamente quello che è stato allegri fino alla settimana scorsa.

  7. Ecco, però…se dall’ inizio del secondo tempo vedi che i tuoi hanno la lingua fuori, e inizi a subire dei tre contro tre non concretizzati per culo…invece di dire ”Bravo, gioca a due tocchi!” magari cambia la disposizione dei tuoi…

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