17 5 minuti 10 anni

arrigo-sacchiLa prima volta che sentii parlare di Sacchi fu una trentina di anni or sono. Me ne parlò un amico che, entusiasta  del Rimini allora guidato da un Arrigo alle prime armi, era solito seguirne le esibizioni su un’emittente locale. Questo amico è un gobbo con cui è praticamente impossibile non litigare parlando delle malefatte juventine, perché ne nega l’esistenza con una veemenza veramente irritante, ma è anche uno che,  Juve a parte, ama il bel calcio. Ogni volta che in quel periodo entravamo in argomento calcio (dopo ovviamente avere esaurito l’argomento figa), inevitabilmente si virava sul gioco spumeggiante e rivoluzionario di quel Rimini, e le lodi si sprecavano. All’epoca gli credetti, mi fidavo della sua competenza, per cui memorizzai il nome di quel tecnico in un recesso della mente. Ma lo lasciai lì, non seguii l’esempio del mio amico, e quel Rimini non saprei proprio dire come giocasse.

Mi ricordai di quel Rimini e di Sacchi più tardi, quando il Parma di quest’ultimo venne a sculacciarci pochi anni dopo al Meazza, cacciandoci fuori dalla Coppa Italia ma non soltanto, impartendoci anche  una meravigliosa lezione di gioco e facendo innamorare perdutamente del tecnico di Fusignano il presidente Berlusconi. L’amico, benché gobbo, pareva capirne. Poi prese a sbavare per Lajos Detari, delirando che in lui vedeva il nuovo Platini,  ma questa è un’altra storia.

Già, Fusignano. Un paesino di ottomila abitanti ad una ventina di minuti d’auto da casa mia, dove tutti più o meno si conoscono e dove tutti sanno più o meno  tutto di tutti.  Ricordo che mi trovavo lì per lavoro proprio nel periodo in cui l’avventura di Sacchi al Milan stentava a decollare, cioè durante i primi mesi della sua avventura in rossonero.  E’ ovvio che un ragazzo di vent’anni, milanista sfegatato, trovandosi a tu per tu con qualche coetaneo dell’allenatore della sua squadra nel paese che ha dato i natali a quest’ultimo, venga pervaso da incontrollabile curiosità. E cominci ad importunare gli autoctoni con delle pressanti domande. Del tipo: ma lo conoscete Sacchi?

Lo conoscevano in tanti. Alcuni erano amici. Altri erano “proprio amici”. A loro dire ovviamente, ma mi parevano sinceri. Domandai loro che tipo fosse Arrigo. Non ne ricavai granché a dire il vero,  a parte che Sacchi era di fede interista e che era testardo come un mulo. Vedi – mi disse uno che si autodefinì “amico da bar” – Arrigo è uno che di calcio ne sa, ma non ha vie di mezzo: se c’avrà la fortuna di essere seguito dai giocatori spaccherà il mondo, altrimenti non  si piazzerà neppure e fallirà miseramente.

Come andò lo sappiamo tutti. La storia milanista di Arrigo Sacchi fu più che positiva: egli riportò il Milan a trionfi ormai nascosti da anni sotto un dito di polvere;  vinse tanto, in modo travolgente, rivoluzionario, convincente. Non è stato il mio allenatore preferito, il suo approccio mentale al lavoro era logorante per i calciatori  sia a livello psicologico sia a livello fisico, e questo lo si percepiva anche da fuori. Giunse molto presto il momento in cui di lui non ne potevano più i calciatori,  Berlusca e, per quanto contasse zero, francamente pure io. Mi pare di averlo già confessato: dopo la seconda Champions ero uno di quelli che invocavano un cambio alla guida tecnica il prima possibile. Sono sempre stato convinto che quella squadra, quella fortissima squadra, proprio perché guidata da Arrigo non vinse quanto avrebbe potuto. Magari è un giudizio ingeneroso, ma la pensavo così allora e la penso tuttora così.

Tuttavia sono stato affezionato ad Arrigo Sacchi, e lo sono ancora. Sinceramente. Con tutti i suoi pregi e difetti, che sono tanti in entrambi i casi. Per questo motivo, vederlo in chiara difficoltà per essere stato trattato in modo beffardo ed irrispettoso da un altro ex allenatore milanista più giovane di molti anni, uno che peraltro ancora ne deve mangiare di cacciucco prima di potersi paragonare a lui,  mi ha fatto un po’ male. Più che un po’, a dire il vero.

17 commenti su “Arrigo contro Max, una vicenda sgradevole

  1. buongiorno…

    avevo letto qualcosa in merito ma non mi ero poi interessato molto. Ora mi hai stuzzicato e sono andato a vedere anche il precedente. A me pare che, caratterialmente, tra luglio e agosto non c’è molta differenza: sono entrambi mesi caldi.
    Se poi la vogliamo mettere sull’aspetto sportivo, non c’è storia: parliamo di luglio e gennaio.

    Credo che tra loro ci sia più di qualcosa a livello di antipatia, ruggini di antica data, un feeling mai sbocciato.
    Anche a me sembrava una battuta quella del livornese, ma Arrigo pareva non aspettasse altro per replicare al precedente match.

    Sacchi è uno che ha dovuto anche abbandonare il calcio, per ultimo il ruolo di coordinatore delle nazionali FIGC, per questioni di salute: mi pare di aver letto qualcosa a proposito di stress.
    Max è pure lui un peperino e forse sente attorno a sè maggior protezione di quando era al Milan, quindi svacca con più facilità. Chissà se Arrigo gli avesse chiesto un parere sui due rigori omaggio di domenica.

    Non ne escono bene entrambi, per me, ma Allegri avrebbe potuto/dovuto fare un passo indietro quando ancora era in tempo.

  2. Buongiorno,
    eh si boss..per me un giudizio ingeneroso il tuo nei confronti di chi ha rivoluzionato il gioco del calcio a livello mondiale, se uno come Klopp si emoziona davanti alle telecamere, perchè viene intervistato dallo stesso Sacchi e dichiara “ho imparato tutto da lui”.. forse siamo noi a sminuire qualcosa di grandissimo..

    Ghost, i problemi di salute di Sacchi non sono nuovi, sono cominciati nel lontano 2001 ed è per quello che la sua carriera di allenatore è stata alla fine molto breve se messa in relazione con il valore professionale del tecnico

    Sulla diatriba tra i due, ahime :mrgreen: prendo le difese di Acciuga, che sì ha calcato un pò troppo la mano, ma nell’ultimo intervento la sua era una battuta volta a sdrammatizzare e si vedeva chiaramente che Sacchi non aspettava altro per rimontare la polemica.
    Peccato per tutti e due, per Sacchi che secondo me fa la peggior figura e per Allegri che avrebbe dovuto sminuire per questioni di rispetto e anzianità,….

  3. Beh, è stato un teatrino abbastanza squallido. Diciamo che nel primo round fu molto permaloso Allegri, nel secondo Arrigo.

    Ad ogni modo tra i litigi con Sacchi, io mi porto nel cuore questo. <3

  4. Sacchi purtroppo è spesso irritante, perché assume toni da professorino moralista. Acciuga la prima volta ha risposto secondo me male, ha esagerato, poi la seconda volta ha cercato di metterla sulla battuta ma l’altro ormai, essendo veramente permaloso, se l’era legata al dito. Io non sto qui a prendere le parti di nessuno, sono scazzi che ogni tanto accadono fra allenatori e opinionisti. Però non posso farci nulla, vedere il vecchio Arrigo così mi ha fatto male.

  5. sul litigio, secondo ha sbagliato allegri. le critiche si accettano sempre e comunque, figuriamoci da un mostro sacro del calcio. fra i due c’è sicuramente qualcosa sotto che noi non sappiamo. azzardo: sacchi convinse SB sul fatto che allegri non era l’allenatore giusto per il milan. ma è solo una sensazione, nient’altro.

    su sacchi, concordo con marcovan, il milan ha vinto meno di quello che avrebbe potuto. però, marcovan, credo che quel milan sarà ricordato come la squadra più innovativa di tutti i tempi, forse insieme all’olanda di crujff. insomma, magari avremmo vinto di più con un altro allenatore, ma ora quella squadra non sarebbe nella leggenda come lo è.

    il mio top mister rimane fabio capello.

  6. con burgos aveva rischiato fortemente….

    se burgos lo avesse appena “sfiorato” ora lo specialone non sarebbe più capace di intendere e volere 🙂

  7. La seconda volta Allegri ha soltanto fatto una battuta, il problema è che la volta prima ad un semplice commento tecnico di sacchi è stato molto maleducato e poco rispettoso quindi sacchi poi la seconda volta si è giustamente incazzato (credo più x quello che aveva detto la volta prima allegri)

  8. La capra è meglio che si occupi dei goal irregolari dei maiali che allena

    Gli piace fare le battute ora che ha cambiato padrone…

  9. Per me ha ragione Allegri.

    Sacchi è un grandissimo permaloso e, francamente, non lo tollero più.

    Per quanto geniale, è rimasto a un calcio di 30 anni fa.

  10. Ma sacchi si è arrabbiato x la volta prima e li ha ragione

  11. Si camisa, Sacchi e’spesso insopportabile in effetti. Però se lo chiamano a fare l’opinionista e dice he la Juve contro l’atletico non ha giocato per vincere (per altro vero secondo me) allegri non può prendersela in quel modo. ma ripeto, tra i due c’è dell’altro che non sappiamo

  12. hahah Stravecchio, il nano bastardo, inibito dall’UEFA per 6 mesi. Appena eletto e già espulso.
    In più nemmeno una parola sulle polemiche dopo Juve-Roma.
    Proprio l’uomo che serviva.
    Ma ora subentrerà lui…

  13. A me queste diatribe post partita, fanno solamente ridere. Sono tutti di una monotonia e ovvietà pazzesca.
    Ogni tanto qualcuno litiga ( o fa finta?) e gli ascolti sono salvi, se no altro che Valium………..

  14. sacchi non avrebbe dovuto abbassarsi al livello di allegri.

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