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Atalanta-Milan è il secondo dei due anticipi della 24esima giornata di Serie A. Il Milan si gioca molto in questa trasferta: la partita contro i bergamaschi è un autentico scontro diretto per l’accesso alla Champions League e neppure dei più agevoli, considerando l’ottimo stato di forma degli uomini di Gasperini forti di risultati davvero importanti nonché (un 4-1 casalingo contro l’Inter e l’eliminazione della Juventus in Coppa italia, giusto per citarne alcuni)…

La partita non vive di grandi emozioni nei primi 20′, poi gli orobici iniziano ad impensierirci con un tiro di Gomez respinto da Kessie al 22′ e con Freuler in area al 26′. I padroni di casa passano in vantaggio al 32′ proprio con Fleurer: il mattatore è Ilicic, che, dalla destra, effettua un cross rasoterra al centro su cui tira di prima il numero 11 nerazzurro; Donnarumma è sulla traiettoria ma non trattiene. Poche le palle gol dei nostri (incornata di Kessie a fil di palo al 12′ e punizione di Suso al 26′ con Romagnoli anticipato da Djimsiti) i quali, dopo la marcatura atalantina, sembrano involversi ulteriormente tanto da non proporre assolutamente nulla. Gli avversari potrebbero raddoppiare in diverse circostanze, come ad esempio al 36′ con una conclusione dalla distanza di Gomez, al 43′ con un assist sempre per Gomez e un minuto dopo con un assist dalla destra per Zapata. Il Milan, rinunciatario e davvero troppo timido, sembra alle corde ma mai dire mai quando hai in squadra un attaccante come Piatek, che segna il gol di un pareggio a dir poco inaspettato di girata al 45′ (cross dalla sinistra di Rodriguez)…

I rossoneri chiudono il match nella ripresa: dopo due brividi (cross rasoterra di Zapata al 48′ che attraversa pericolosamente tutta l’area e tiro di Ilicic al 53′ ribattuto) il Milan raddoppia al 54′ con Calhanoglu, che torna al gol in campionato dopo molto tempo con un diagonale da fuori area imparabile per Berisha; sei minuti più tardi la rete del definitivo 3-1 ancora ad opera del nostro pistolero polacco, stavolta di testa su corner battuto dal turco. La partita sembrerebbe conclusa ma l’Atalanta non ci sta e cerca di raddrizzare il risultato ma le conclusioni di Castagne al 69′ ed al 74′ sono troppo centrali, Gigio fa buona guardia al 73′ su Zapata e non viene impensierito dalla girata di Kulusevski al 79′. Cutrone – subentrato a Piatek al 67′ – in fuorigioco è l’ultima cosa degna di nota prima del triplice fischio che consolida il quarto posto in classifica del Diavolo (ora ad un solo punto dall’Inter)…

27 commenti su “ATALANTA-MILAN 1-3

  1. gattuso.

    paqueta

    piatek

    romagnoli

    suso, e sarebbe anche ora di cavarlo dai coglioni

    kessie

  2. Partita astuta, cinica e ben giocata, risolta da due giocate fuori dal comune.

    Il Milan ha cambiato modo di giocare, e questo grazie ai due nuovi acquisti che hanno alzato il tasso tecnico.
    Paquetà poi, è impressionante.

    piatek, pum pum pum!!!!

    Paquetà che ieri sera sembrava il Seedorf del 2007.

    Bakayoko. Tentacolare nel recupero palla, ieri si è messo in tasca Gomez. Peccato per i troppi passaggi sbagliati.

    Suso. Molta copertura, poco attacco. Prende un giallo che lo porterà a un turno di riposo speriamo gli giovi.

    Rodriguez. Tolgo un bidone per l’assist casuale, ma Ilicic l’ha saltato praticamente sempre.

    Gattuso è meno scarso di quel che credevo. Vince e ha ragione. Tanta ragione.

  3. Partita difficile. Con episodi casualmente diversi poteva mettersi male.
    atalanta ottima con un oaio di giocatori che in altre squadre sarebbero osannati, penso a ilicic e gomez
    noi pero sempre piu convinti
    paqueta ogni partita migliora del 25% rispetto a quella precedente
    bravi tutti

  4. Paquetà – a volte esagera con i “giochetti da brasilero” ma con l’esperienza migliorerà anche in questo. Acquisto superiore di gran lunga alle aspettative.
    Piatek – cosa vuoi a questo giocatore? Un gol alla Ibra ed uno che mi ha ricordato il gol di Stam in un derby Champions. Come ha detto Maldini ieri sera calma a paragonarlo a Sheva, si deve ripetere anche il prossimo anno (belotti docet) ma intanto ce lo godiamo!!!1
    Romagnoli – il leader della difesa, grazie ancora Sinisa!!!

    Bene anche Bakayoko e Calabria, in mezzo al campo bene anche Kessìé ma si è mangiato il gol dell’1-0 in modo veramente da dilettante.
    Contento per Calha sperando che il gol gli faccia ripetere il finale di stagione dello scorso anno.

    Suso – veramente irritante a volte. Ma scambiarlo con Ilicic????

    Rodrighuez non lo boccio per l’assist che ha di fatto cambiato la partita.

    Gattuso la squadra è con lui ed è un allenatore vero. A dicembre l’ho messo in discussione come un po’ tutti penso, ma d’altronde se i risultati non vengono te la prendi con chiunque.

  5. Nel post precedente, alla fine del primo tempo avevo scritto Atalanta – Piatek: 1 – 1. Si può scrivere la stessa cosa sul risultato finale. Il gol del polacco allo scadere della prima frazione di gioco ha generato poi il risultato finale. Questo deve avere qualche santo o qualcosa di sovrannaturale che gli fa tramutare in gol qualunque cosa che faccia sotto porta. Una sorta di Re Mida del calcio.
    Tutto questo senza togliere nulla alla vittoria di squadra, ma la squadra stessa ha tratto nuova linfa proprio da certi gesti estemporanei.
    Aggiungiamo un Paquetà che cresce di partita in partita con una tecnica da campione (un esempio tra tanti), un Bakayoko che è una diga e un Calhanoglu che dopo la rete ritrovata è sembrato un altro.

    Piatek (già ampiamente detto)
    Paquetà
    Bakayoko

    Nessun bidone perchè in una vittoria come questa non li merita nessuno, ma Suso è l’ombra di quello migliore e dopo tanti miracoli Gigio non è stato perfetto sul gol.

    Gattuso ho scritto già da tempo che faceva quello che poteva con quello che aveva e oggi fa di più con quello che gli hanno aggiunto. Con Maldini ieri sera parlavano di crescita della squadra e dell’allenatore. Niente di più vero.

    PS: Adesso però culo basso e lavoro, lavoro, lavoro.

  6. Invece secondo me è sbagliato ridurre tutto a Piatek vs Atalanta o agli episodi. Il polacco mi dà l’impressione di essere uno di quegli attaccanti che segnerebbe in qualsiasi modo, in qualsiasi squadra contro qualsiasi avversario, ma senza una squadra vera e unita i suoi gol, fossero anche dieci a partita, servirebbero a poco. Ho visto una squadra nel vero senso della parola, ieri. Non bella, non ancora forte ai livelli cui eravamo abituati, ma squadra. L’avversario non era il Real Madrid, ma era rognosissimo e in forma, è bene ricordarlo questo.

    Paquetà — vero, ricorda il grande Clarenzio, una mezzapunta adattata e adattatasi alla grande nel ruolo di mezzala. Fisico, mentalità e tecnica ci sono. Speriamo.

    Piatek — il primo gol l’ha estratto letteralmente dal cilindro

    Romagnoli — lo spauracchio Zapata non ha visto la biglia

    Suso — un bel cross sprecato di testa da Kessiè e poco altro.

    Cala ha confermato i segni di ripresa evidenziati nelle gare precedenti e segnato un gol strepitoso. Boh, vedremo.

    Gattuso — che avesse la squadra in mano già lo sapevamo, ora sta facendo anche i risultati.

  7. Forse non mi sono spiegato bene. Io non ho detto Piatek e solo Piatek, ma che lui ha acceso la scintilla, soprattutto ieri sera, a tutta la squadra che fino a quando aveva avuto là davanti un quasi ex giocatore svogliato e scazzato era bella dalla cintola in giù. È chiaro che i gol del polacco al Genoa sono serviti a poco e non hanno salvato due allenatori, ma qui mica stiamo parlando di una squadra di scappati da casa. Il Milan, nonostante qualche carenza di rosa e di infortuni, è una squadra che ha acquistato solidità, equilibrio e che è mancata solo e soprattutto in avanti. Dopo Roma avevo riportato una statistica delle reti poco incoraggiante, ma eloquente, dove nelle ultime 8 partite avevamo subito 3 reti e ne avevamo segnate solo 5 (per fare un paragone proprio l’Atalanta ne aveva segnate 22 e subite 11). Le ultime due partite ci hanno portato a segnare 6 reti e subirne 1. Non mi dite che l’apporto di Patek non è stato determinante per gol e condizionamento psicologico. Adesso hai la davanti uno che di fa ripartire una manovra, ti da profondità e ti finalizza in ogni momento.

  8. Ci sono ampi margini di miglioramento.
    Si può migliorare nella precisione dei passaggi, nelle scelte corrette da prendere, nel gioco aereo.
    È vero che Piatek è in uno stato di grazia e dà fiducia all’ambiente, ma è altrettanto vero che abbiamo una difesa affidabile in tutti i suoi interpreti, riserve incluse.

    Paqueta sta facendo ciò che ci si aspettava da Biglia: transizioni rapide e di qualità, visione di gioco e cambi di passo.
    Trovo che lui e Baka insieme siano complementari, se Kessie avesse i piedi non dico di zidane ma almeno quelli di jack Bonaventura avremmo un apporto in zona gol molto più corposo: ora come ora segna quasi solo piatek.

  9. Ottima partita, giocata in casa di una diretta concorrente guidata dal maestro Gasparino che è bravo, percaritàdidio, che ha piegato una marea di squadre top ma che l’ha preso nel lisca da un Milan cazzuto, perché questo Milan, ora è cazzuto. Ha ancora ampi margini di miglioramento ma questo Milan è il Milan di Gattuso. Quel Gattuso che ha ricevuto i giusti attestati di stima dal mondo pallonaro, perché sta lavorando bene. E io godo come un riccio. Noi godiamo come ricci.

    Romagnoli: è il Capitano vero e sincero di questa squadra. Parla poco con la bocca ma parla molto con i fatti. Ha lo stesso numero del suo idolo e gli assomiglia sempre di più anche nel modo di fare. La periferia di Milano, uno così può solo invidiarcelo.
    Piatec: è in uno stato di grazia assoluto. Ha fame, voglia, capacità ed è cattivo quanto basta. Niente paragoni, per carità. E’ il nostro Pistolero e ha messo tacere tanti Pistola.
    Paquetà: fa giochi di magia con la palla, verticalizza e mette il fisico quando serve. Se non si mette a strafare fa la differenza.

    Nessun bidone.

    Gattuso : avanti così Rino, mantieni alta la tensione e vedrai che qualcosa di buono si otterrà!

  10. Vittoria meritatissima, adesso però rimaniamo sul pezzo
    Piatek, Paquetà
    baka
    Gattuso

    Ah, com’è che era… #rigoreperlafiorentina no? :rotfl:

  11. SE (e sottolineo SE) il gol ha sbloccato Hakan (come sembrerebbe nella seconda parte della sua partita)
    tra lui e Paqueta ne vedremo delle belle su quella fascia

  12. Io mi rendo conto di essere un po’ rompiscatole ma raffreddo gli entusiasmi
    Quando le cose andavano così così guardavo a quello che funzionava come base per migliorare, adesso che stiamo ingranando la quarta guardo le cose che non sono andate bene

    Sabato a Bergamo, nel primo tempo, siamo stati in bambola per 15/20 minuti. Dopo il loro gol abbiamo tenuto male la palla e verticalizzato in modo frettoloso
    Nel secondo tempo dopo l’uscita di pumpum, non abbiamo capito che l’ingresso di cutrone non significava che la partita era finita.

    Come maturità dobbiamo ancora crescere, ma confido che si cresca con ritmi alla paquetà

    forza ragazzi, pancia a terra e convinzione

  13. Fai benissimo a smorzare gli entusiasmi. Vedo troppi complimenti in tv e ne leggo altrettanti in rete. Questa squadra ha bisogno di tutto fuorché di complimenti esagerati. Perché è giovane e perché molti di questi complimenti si tramuteranno in critiche e prese per i fondelli alla prima partita storta. Una certa stampa non sta aspettando altro. Ma credo che Rino e la società abbiano già provveduto a calmare la truppa.

  14. Assolutamente si, calma, calma ed ancora calma

    Sembra che stiamo lì lì per riprendere i cugini ed allargare la zona Champions che questi ti vincono. Hanno recuperato Naingolan, recupereranno senz’altro Icardi, per cui crdo che la lotta sia solo per il 4° posto.

    Questa settimana è andata alla grande abbiamo preso 3 punti alla Lazio e direttamente all’Atalanta. Ma la Roma difficilmente stasera non farà bottino pieno. Forza Sinisa regalaci almeno 2 punti!!!!! 😉

  15. Avevo dimenticatoio di scriverlo nei commenti precedenti, ma avete notato al gol del pari di Piatek il gesto di Calhanoglu? Movimento con la mano in segno di “mamma mia che gol”! :winner: :winner: :winner:

  16. Molto bene. Nel primo tempo, in realtà, non mi sembra che il Milan abbia brillato, ma è anche vero che ha avuto delle occasioni (penso soprattutto al gol mancato da Kessié). Atalanta e Lazio sono a quattro punti, Fiorentina e Torino a sette, Sampdoria e nove: dal punto di vista della classifica, abbiamo iniziato a dare una bella scremata. Fino a poco tempo fa, infatti, c’era un’ammucchiata molto vicina al quarto posto. Ahinoi, non molla la Roma, che è quella tecnicamente più attrezzata.

    Stelle & Bidoni
    per Piatek, ma gliene darei diecimila.
    per Bakayoko, vera diga a centrocampo.
    per Romagnoli.

    per Suso, che ha giocato male, isolato(si) dal resto della squadra.
    per Donnarumma. Io quella la chiamo paperella.
    per Kessié.

    per Gattuso. Il gioco non sarà eccellente, ma i risultato per ora arrivano e la squadra è assolutamente con lui.

  17. Grande CULO della Roma ma anche errori di mira dei giocatori del Bologna che il primo tempo dovevano stare almeno sul 2-0.

    Partite così purtroppo fanno morale e la Roma difficilmente ce la staccheremo.

    Comunque chi di noi avrebbe pensato ad agosto, ma anche a dicembre, che a questo punto del campionato eravamo quarti da soli? Io penso pochi, per cui troviamoci contenti perché da quel che sembra la squadra ha ancora margini di miglioramento.

    L’importante ora è non perdere inutili punti specialmente con le piccole.

    Certo ogni squadra ha da recriminare, ma pensare ai punti buttati nel derby, col Frosinone, col Bologna mi viene una rabbia.
    Oramai quello che è stato è stato, ora conta solo pedalare e volare bassi.

  18. Zulli,

    “Comunque chi di noi avrebbe pensato ad agosto, ma anche a dicembre, che a questo punto del campionato eravamo quarti da soli? Io penso pochi, per cui troviamoci contenti perché da quel che sembra la squadra ha ancora margini di miglioramento”

    Io mi aspettavo anche di più.
    Ho sentito le parole di maldini a Sky ( complimenti alla dirigenza, credo: poche parole e dette nei posti giusti)che se non ho capito faceva ben intendere che questi giocatori devo ancora interiorizzare quanto sono forti.
    Io credo che abbiamo ampi margini di crescita ma purtroppo – dato che la testa conta più e prima dei piedi – anche ampissimi e velocissimi margini di decrescita.

    Oggi ero molto colpito dalla “tesi” di Gattuso. Un Grande. Spero si confermi nel tempo e dia l’esempio:
    http://www.ansa.it/lombardia/notizie/2019/02/09/gattuso-ingaggio-basso-guadagno-troppo_244db098-e085-46a3-b497-3654a422f29e.html

    Spero che diventi un giocatore e noi una squadra che possa dare un’esempio in questo universo di meretrici

    Fan**ulo Sarri /Conte /Allegri e il suo ” il prossimo ingaggio voglio che mi arricchisca”.

    Poi un pensiero affettuoso al Pepita, Pum, pum… sarà bello rivederti l’anno prossimo in bianconero!

  19. Se non sapessimo che Gattuso è un uomo vero e sincero, giudicherei quasi stucchevole la sua retorica dell’umiltà.
    Ma lui lo pensa davvero, e quindi mi fa un po’ tenerezza, come se combattesse contro il pregiudizio che lo vede tutto “grinta e corsa” e zero idee.
    Secondo me un po’ si sente lo scemo del villaggio, mentre alcuni dei suoi colleghi vengono osannati più per partito preso che per reali meriti (dico Conte, ma anche Allegri, Sarri), e altri dei suoi colleghi vengono osannati per un gioco spumeggiante che però è stato sistematicamente bastonato da questo Milan che tutto è fuorché quello degli invincibili (e mi riferisco a Giampaolo, Gasperini, De Zerbi, Di Francesco, etc).

    Gattuso ha studiato. Non ha l’aria da primo della classe, però è quello che non molla e il suo sette a fine anno lo porta a casa.
    Ha le sue idee, che specialmente in dicembre l’hanno portato a sbattere ripetutamente.
    Ed è però merito suo l’aver cambiato, a parità di modulo, lo stile di gioco in virtù dei nuovi innesti, che hanno ben altro piede rispetto ai loro omologhi prenatalizi.
    Basti pensare a Milan-Fiorentina: un centrocampo con Calabria, Jose Mauri e hakan, complici infortunati e squalificati, non poteva certo avere la stessa pretesa di velocità di esecuzione e qualità che ti garantiscono il miglior Baka, un normale Kessié e mezzo Paquetà (mezzo è già superiore a JoseMauri).

    Gattuso prende una decisione, la segue, e se è quella giusta si vince e si rivince. Se è quella sbagliata, con difficoltà l’ho visto mettere a posto le cose in corsa, ma onestamente, al netto di tutto, è una stagione ingiudicabile perché se hai 14 disponibili su 23 ad ogni giornata, la formazione si fa da sé.

    Gattuso è vincolato ai singoli? Assolutamente sì. Non siamo né il Napoli degli scorsi anni, né il City di Guardiola.
    Non puoi cambiare un interprete e aspettarti che nulla cambi.
    E’ vero però che se uno dei tuoi singoli che abitualmente ti salvano ha una giornata storta, adesso ne hai almeno altri 3-4 che possono svoltarti la partita.
    Siamo stati aggrappati a Cutrone fino a Natale, registrando l’assenza di Hakan e Higuain, e la progressiva sparizione di Suso, oltre ai già citati infortuni (soprattutto di Jack Bonaventura).
    Ora abbiamo Paquetà (l’ho già detto che mi ricorda Seedorf?) e Piatek che sono in stato di grazia quindi finché va bene cosi, andiamo avanti, ma anche adesso non possiamo pretendere una filosofia di gioco (guardioliana, sarriana, dezerbiana, gasperiniana che siano), possiamo solo aspettarci un adattamento alle qualità degli interpreti.
    Che poi è quello che fa Allegri: palla avanti e ci pensa Ronaldo, perché sbattersi?

    Quanto sopra detto è limitato alla parte offensiva, dove pare che riusciamo a buttarla dentro con continuità anche se io non inizio le partite pensando che partiamo da 1 a 0.
    Riguardo la parte difensiva, è lì che Gattuso ha secondo me i maggiori meriti: il primo è quello di non farmi sentire come se partissimo sempre da 0 a 1 (il famoso clean sheet che non arrivava).
    Poi c’è quello di aver dato fiducia non tanto a Romagnoli e Calabria che hanno una crescita costante e sono da nazionale maggiore, quanto su chi si era perso come Gigio e Zapata, e chi non si era ancora ben trovato come Musacchio e RR.
    Devo dire che ora come ora della nostra difesa mi fido, tutti inclusi, anche le riserve, quelle vive per lo meno.
    E poi c’è Bakayoko che è pazzesco, incommentabile la sua crescita.

    Possiamo arrivare quarti?
    Dico sì, e dico che sarebbe da stupidi non approfittare del circo Inter per mettere quante più squadre nel ballo champions: va da sé che se dovessimo arrivare terzi (ma noi non abbiamo né il culo dell’Inter né gli arbitri della Roma) sarebbe da panchina d’oro per un Rino Gattuso che con ventordici infortunati avrebbe fatto un miracolo, insieme a Leonardo e Gazidis.

  20. 20 febbraio 1979 ci lasciava quello che sulla panchina del Milan ha incarnato più di tutti lo spirito rossonero. Per chi ha almeno sessant’anni e ha vissuto il suo Milan non può non provare un po’ di nostalgia. Se ne andato a meno di tre mesi dalla conquista della stella, ma penso che lassù una buona bottiglia di rosso se la sia stappata per festeggiare.

    Forse dico un’eresia, ma Gennarino in qualcosa me lo ricorda.

  21. Il Paròn è stato un grande uomo, prestato al mondo del calcio per fare l’allenatore e il maestro ad altri uomini veri. Di un tempo lontano con valori, morale ed etica che oggi non riesco a vedere nel mondo pallonaro, ma che in alcuni personaggi ha però trovato terreno fertile. Sicuramente in Carletto, che ad oggi è colui che più me lo ricorda. Su Rino è ancora troppo presto per dirlo, ma qualcosa lo lascia intravvedere.

  22. Quoto. E’ fonte d’orgoglio che tre personaggi così siano stati o sono nostri allenatori. Aggiungerei anche Maldini padre, sebbene ci abbia allenato soltanto per pochi mesi. Brave persone prima ancora che bravi professionisti.

  23. Maldini faceva parte dei discepoli di Rocco, come anche Trapattoni, Radice. Gente che ha lasciato un segno con altri colori ma che ha studiato dalle nostre parti. Il Parón ha tracciato la via….per fortuna, non inutilmente ❤❤❤

  24. Gobbi ladri bastardi…stavano per farla franca anche in Europa. Un fallo di mano in area non sanzionato, quel cane randagio di Chiellini che si lancia e fa annullare un gol. Meno male che poi vengono purgati. Bonucci come Busquet, a terra ma spia cosa succede intorno a lui, poi la deviazione de 7 gobbo.
    Non mi fido comunque el ritorno a Torino, questi sono capaci di tutto.
    Bella l’esultanza di Simeone con i coglioji in mano :winner: :winner:

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