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Diciamoci una cosa: se ad agosto vi (ci) avessero detto che il Milan, a questo punto della stagione, sarebbe stato quarto in classifica (seppure in virtù degli scontri diretti), vi (ci) avrebbe fatto piacere. In fondo, la nostra squadra del cuore non lotta per la qualificazione al massimo torneo continentale da sei anni e l’ultimo mercato estivo si è trovato sostanzialmente a girare attorno all’operazione BonucciHiguainCaldara (che, in teoria, avrebbeo dovuto rinforzare l’attacco e indebolire la difesa) e agli arrivi di quelle che erano ritenute seconde linee (Bakayoko, Castillejo, Laxalt, Reina, Strinic). Sulla carta non eravamo (né siamo tuttora) la quarta squadra della Serie A.

Eppure, oggi, 27 aprile 2019, tutto o quasi appare negativo, la tifoseria milanista, o almeno una parte di essa, risulta abbastanza scazzata, la squadra sembra morta, l’allenatore stesso (Gattuso, per giunta!) pare demotivato, e nemmeno la società, a mio avviso, sta eccellendo nella gestione della situazione. Capisco che il trend di risultati e prestazioni sia in discesa, contemporanemante, però, il traguardo stagionale, anzi, il traguardo ambito da un lustro e sempre osservato da lontano, è lì, a portata di mano o quasi.

A questo punto del torneo le innovazioni tattiche possono influire, ma relativamente, e chi non ha gamba, difficilmente la troverà a breve. Ciò su cui si può lavorare, però, è la testa. La semifinale di Coppa Italia contro la Lazio è stata umiliante? Vero, sono d’accordo. Ci sono molte ragioni per essere pessimisti, lo ammetto – ma dove eravamo un anno fa? Vi ripropongo l’esordio dei primi due paragrafi del post di presentazione della 34a giornata dello scorso torneo pubblicato qui su Screwdrivers:

Mancano cinque giornate alla fine del campionato e abbiamo un’unica certezza: la prossima stagione sarà per noi la quinta consecutiva che ci vedrà assenti dall’amata Champions“.

Di incerto, invece, c’è la qualificazione all’Europa League, e in modo particolare il sesto posto, che quest’anno dà accesso diretto alla fase a gironi. Do per scontato che batteremo il già di fatto retrocesso Benevento.

Caro boss, fosti cattivo profeta (col Benevento avremmo perso 0-1 a San Siro), ma non tanto, perché, a dispetto della débâcle contro i campani, alla fine il Milan arrivò sesto. E allora, ragazzi, forse qua ci vuole un poco di ottimismo della volontà, perché non è vero che abbiamo già buttato tutto al cesso e il nostro destino non è ancora scritto. Un po’ di incoraggiamento, dai, allo stadio, a Milanello, a Casa Milan, o nel mondo virtuale, perché l’obiettivo è alla nostra portata e magari potrebbe essere l’inizio di una nuova storia di successi.

Forza Milan, sempre.

IL PROGRAMMA DELLA 34a GIORNATA

Sabato 27 aprile 2019
ore 15:00 – Bologna-Empoli
ore 18:00 – Roma-Cagliari
ore 20:30 – Inter-Juventus

Domenica 28 aprile 2019
ore 12:30 – Frosinone-Napoli
ore 15:00 – Chievo-Parma
ore 15:00 – SPAL-Genoa
ore 18:00 – Sampdoria-Lazio
ore 20:30 – Torino-Milan

Lunedì 29 aprile 2019
ore 19:00 – Atalanta-Udinese

ore 21:00 – Fiorentina-Sassuolo

19 commenti su “Serie A 2018/2019 – 34a giornata

  1. E’ l’inerzia che rende pessimisti. Il linguaggio del corpo dei giocatori. Il gioco inesistente. La confusione tattica di Rino. Però sì, se si guarda alla posizione in classifica e soprattutto se la si confronta con gli ultimi anni, un barlume di speranza c’è ancora. Anche perché il calcio è umorale, imprevedibile.

    Certo che fa un po’ ridere quel mio pronostico di un anno fa. Di solito evito, per non portare rogna. Ricordo che in quell’occasione pensai: “Eddai, il Benevento… bando alla prudenza, azzarda un pronostico una buona volta. E’ facile.”

    Voglio segnalare un ottimo editoriale di Mauro Suma. Trattasi di evento rarissimo.

  2. Concordo col post. Siamo in lotta per un traguardo che mancava da un pezzo. Rosa, allenatore e società dovrebbero sputare sangue uniti. Poi leggo, non so se sia vero non ho ascoltato (qui in Germania il Milan non esiste), che Gattuso attacca Piatek in favore del panzone argentino, leggo frasi riportate che mi lasciano senza parole se vere.

  3. Mamma mia… 🙁

    Il Milan può difendere il quarto posto? “Guardandomi le ultime gare ti direi di no, ma il calcio è strano. In questo momento dobbiamo andare alla ricerca di lucidità e tranquillità, ragionando da squadra. Facciamo di tutto per stare uniti, poi vedremo i giudizi a fine stagione. Chiudiamoci a riccio e facciamo il nostro dovere”.

    https://www.milannews.it/primo-piano/live-mn-gattuso-ci-manca-l-anima-domani-giochiamo-per-maglia-e-carriera-bakayoko-sta-bene-razzismo-roba-da-1800-331515

  4. La frase che hai copiaincollato in particolare, ma tutta la conferenza stampa non è stata delle più rassicuranti.

  5. Negli ultimi anni abbiamo sempre confutato le aspettative, quindi mi stritolo i maramei e mi rilasso sapendo che perderemo anche questo treno e arriveremo quinti sesti o settimi :mrgreen:

  6. L’ho già scritto un paio di volte. Se c’era una, una sola possibilità di tenere il quarto posto, l’unica soluzione era un shock nello spogliatoio: Leonardo al posto di Gattuso per le cinque partite che restano. Rischi zero. Qualche possibilità? Una o due su cento, ma almeno si sarebbe tentato. Andare verso il precipizio senza fare nulla sa un po’ di Thelma & Louise… ma quella è un’altra storia.

    La nostra primavera è quasi retrocessa. Siamo sicuri di andare verso la direzione giusta?

  7. Mamma mia. Ha rotto il cazzo con questa onestà intellettuale.
    Preferisco un bugiardo, uno che si incazza, e invece viene sempre a “metterci la faccia”, voi tutti a dire “eh ma è uomo vero”, e poi precipitiamo perché non ci sta capendo un cazzo dai primi di marzo.

    Se volete davvero considerarlo un allenatore, fatevene una ragione: è scarso.

  8. E’ vero che Rino ci sta capendo poco e che si sarebbe potuta tentare la carta “shock spogliatoio” esonerandolo e sostituendolo con Leo. Ma ci sono altre cose oltre ai risultati, cose che mi pare siano state perse di vista a giudicare da ciò che ho letto nei confronti di un simbolo come Gattuso. Vincere è importante, ma non è l’unica cosa che conta in casi come questo, per me. Poi sono d’accordo, dobbiamo piantarla di piazzare leggende rossonere sulla nostra panca, non funziona ed estrae il peggio dalla tifoseria. Ma questo è un altro discorso.

  9. Ho ascoltato la conferenza di Gattuso di ieri riportata su Youtube.

    Il modo in cui Gattuso ha trattato l’argomento Piatek-Higuain è totalmente diverso da come riportato, quindi ritiro la critica.

  10. Queste ultime partite le stiamo giocando come alla fine dell’andata, sembrava un calendario facile invece abbiamo giocato male e racimolato pochi punti, identità a cosa sta succedendo ora con le ultime di ritorno. Stasera la vedo molto male e a fine campionato forse faremo gli stessi punti dello scorso anno… forse

  11. La Ferrari è lo specchio della nostra situazione.
    Come è dura la vita…

    Possibile, probabile classifica domani sera:
    Juve 88, Napoli 70, Inter 62, Atalanta 59, Roma 58, Torino 56, Milan 56, Lazio 55.
    Come è dura la vita…

    Non ti risolleva un po’ neppure il siparietto comico Allegri-Adani. Il primo è una capra, il secondo è un coglione. Nessun vincente.

  12. Gattuso depresso ma sempre coraggioso

    Non confondiamo il coraggio con inadeguatezza, approssimazione, disperazione.
    Il modo, ancora una vota(!!!), come siamo scesi in campo non è spiegabile.
    Sono stufo di queste figure di merda.

  13. Figure di merda?
    Regalano rigori e la figyraccia e’ nostrano di Gattuso?
    Ma come ragionate?

  14. E’ andata come si sapeva.
    Anzi, è andata molto peggio perchè ci sono saltati i nervi (segno di assoluta impotenza) e abbiamo perso anche la faccia.
    …ma evidentemente anche la rosa del il Torino (con assenze importanti) è superiore al Milan.

    Jtura, ma per favore…

  15. La rosa no
    L’ambiente sicuramente

    Ma come? Abbiamo un AD professionista che ha rilanciato l’Arsenal. Un DG che ha vinto un mondiale, una coppa america, un intercontinentale e un campionato. Un direttore sviluppo strategico che ha vinto 7 campionati, 5 Champions, 5 supercoppe UEFA, 2 intercontinentali e 1 mondiale per club. Un allenatore che a vinto un mondiale, 2 campionati, 2 Champions, 2 supercoppe UEFA e 1 mondiale per club. E il nostro ambiente è sicuramente inferiore? A chi?????

  16. Ripeto la domanda che avevo fatto ieri.
    Siamo sicuri di andare verso la direzione giusta?

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