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Il campionato è terminato da pochi giorni, ma sembra sia trascorso un secolo. Sono accadute un sacco di cose importanti, che inevitabilmente ne porteranno altre. Si sono dimessi sia Leonardo sia Gattuso nel giro di poche ore ma, benché le voci circolassero da tempo per entrambi, l’ufficialità ci ha investiti con la stessa violenza di un pugno nello stomaco.  Circa il destino di Rino avevamo già molte certezze: da persona genuina quale è, aveva lasciato ingenuamente trapelare qualcosa in conferenza stampa un paio di mesi fa; inoltre la mancata qualificazione in Champions aveva sciolto ogni dubbio residuo. Ignoro se si sia dimesso lui o se sia stato invitato a farlo dalla società, se ne sono lette di tutti i colori; quel che so è che, comunque sia andata, il suo è un addio che ci può stare. Non mi accoderò alla stessa retorica che è stata  sprecata dopo la notizia, sbrodolata anche da parte degli stessi che gli hanno buttato addosso quintalate di merda per un anno e mezzo. Gli vorrò bene per sempre,  è risaputo e non c’è bisogno di un ulteriore interminabile pippone per ribadirlo.

Di Leo si era cominciato a parlare soltanto da qualche giorno, improvvisamente. E devo ammettere che il suo addio mi ha sorpreso. E confuso. Leonardo è un tipo particolare, ormai lo conosciamo come le nostre tasche. E’ un cittadino del mondo, uno che non ama mettere le radici troppo a lungo in un posto, anche se si tratta di un posto che fondamentalmente ama. Di lui sappiamo anche che, se gli girano i coglioni, ci mette un secondo a piantarti in asso e a mandare a donne di facili costumi anche un buon progetto. Nessuno comunque sa con certezza — come nel caso di Rino — come realmente siano andate le cose. L’ipotesi che va per la maggiore è che l’ormai ex DT abbia deciso di dimettersi in seguito a divergenze con Gazidis sulla linea operativa da seguire. Mi sembrerebbe una bufala, se non fosse per la particolarità del personaggio che ho descritto poc’anzi. Tutto può essere. E se tutto può esserci perché mai non potrebbe essere reale la versione che la mia fertile fantasia mi ha ficcato nel cervello? Dopo lunghe riflessioni e non senza una certa emicrania finale ho partorito questo: il Milan era in una situazione di grave emergenza grazie ai magheggi cinesi, e c’era bisogno urgentissimo di trovare qualcuno che conoscesse l’ambiente, che tappasse in qualche modo le falle e pilotasse la nave fino al cantiere di Gazidis (libero soltanto a fine anno, è bene ricordarlo), dove si sarebbe provveduto con calma ad avviare i lavori di ricostruzione. Credo che Leonardo sapesse tutto dall’inizio e fosse d’accordo. Ho fatto galoppare troppo la fantasia? Boh, forse non lo sapremo mai, oppure lo scopriremo fra qualche anno, in una biografia o in una lunga intervista-confessione. E allora si dirà: caspita, diavolo di un Marcovan…

Veniamo alla nostra nuova situazione. Nel comunicato ufficiale dove viene annunciata la rescissione del contratto di Gattuso, è contenuto il seguente, interessante trafiletto:

“AC Milan ora guarda al futuro nel segno della continuità, della stabilità finanziaria e della crescita sostenibile.”

Mi pare che non ci sia bisogno di tante parole per chiarire quali siano le intenzioni del fondo speculativo Elliott e quale sia la missione di Ivan Gazidis. Continuità significa che ora comincia il vero progetto e si proseguirà decisi per quella strada; stabilità finanziaria significa che occorrerà mettere a posto i conti; crescita sostenibile significa che si tenterà di migliorare, ma senza fare il passo più lungo della gamba.

Nessun proclama di carattere sportivo, ed è bene che da questo punto di vista ci mettiamo il cuore in pace per un po’ di tempo. Da tifoso, questo, unito alla notizia delle due dimissioni, mi ha provocato quel  senso di sgradevolezza di cui ho parlato a caldo, nei commenti. Da persona ragionevole devo però ora convenire, a freddo, che probabilmente la strada scelta da Ivan il Terribile sia quella più sensata e percorribile. L’FPF potrà non piacere, io stesso ho sempre sostenuto sia una cagata pazzesca, ma esiste, altre squadre hanno fatto  salti mortali per rispettarlo, ed è impensabile che esse non insorgerebbero se per noi, per la nostra bella faccia, venissero apportate modifiche al fine di agevolarci. Dobbiamo pagare un passato recente e meno recente di gestioni assurde, di bilanci costantemente in rosso, di mancate partecipazioni in Champions, di stipendi faraonici ai vari Mesbah, Taiwo, Traorè, Bertolacci, Montolivo e compagnia cantante. Dieci anni e più di stonzate non si cancellano in pochi mesi. Pensare di fare la guerra all’UEFA, e soprattutto pensare che Singer sia intenzionato a farla, è assurdo.

Quali siano dunque gli obbiettivi della proprietà e chiaro, quale sia invece la strategia scelta da Gazidis per centrarli non ancora; per ora esistono soltanto le solite congetture mediatiche prive di credibilità. Se la strategia è, come dicono, soltanto quella dei giovani da valorizzare per poi, se sarà il caso, generare plusvalenze, devo essere sincero: mi fa cagare. Anche perché il mago sudafricano dei fatturati dovrà dimostrare di saper fare qualcosa in più di questo per meritarsi il cospicuo stipendio. Valuteremo senza preconcetti il lavoro che verrà svolto, anche perché altro non possiamo fare. Ma attenzione, sono più di dieci anni che veniamo presi per i fondelli, siamo molto, molto stanchi: il rischio che viriamo in massa su sport spettacolari come Curling e Padel è altissimo.

Attendiamo le prossime mosse. C’è da sostituire i dimissionari, c’è da scoprire se Paolino imiterà i due amici o se resterà, e se sì, con quale incarico. Poi ovviamente chi di dovere dovrà fare mercato. Sarà un’estate interessante.

82 commenti su “Strategie

  1. Premetto che il fair play finanziario è, per me, concettualmente sbagliato.

    Ritengo che una squadra di calcio, sia prima di tutto un’azienda.
    E in quanto azienda, la proprietà deve poterla gestire come cazzo le pare, anche in perdita e immettendo fondi propri, se ritiene, purché vengano rispettate le leggi dello Stato e le leggi europee.

    Se uno come Berlusconi accetta di perdere soldi propri, riversando nel Milan i soldi guadagnati altrove, lo fa perché ritiene che questa operazione gli possa dare giovamento in maniera diversa che non nel mero guadagno.
    Se uno come Lillo Foti, presidente della Reggina illo tempore, decideva di fare su e giu dalla serie B rivendendo i giocatori migliori e generando profitti, fottendosene di fare un salto di qualità a livello sportivo, non deve per forza essere il modello di riferimento, ma deve essere accettato.

    La passione sportiva non c’entra.
    O meglio, c’entra relativamente, perché un proprietario può fottersene oppure no.
    Anche perché: non eravate forse tifosi durante la B? non lo siete ancora in questi anni di merda?

    Un proprietario fa della sua proprietà ciò che meglio crede, e un amministratore delegato deve operativamente ottenere ciò che la proprietà desidera, altrimenti salta. E’ una azienda, e bisogna capire qual è la mission.

    Qui la mission è stata dichiarata da Gazidis: Elliot non vuole rivendere, non adesso, ma vuole tutelare con programmazione e strategia il proprio investimento.
    Il modo in cui vuole farlo può essere condivisibile o meno, io lo condivido. Zero proclami, testa bassa, e niente minchiate.
    Hanno tentato, con Leonardo e tenendo Gattuso, di strizzare l’occhio alla tifoseria. Il risultato non è stato buono, perché abbiamo speso fior di soldi (Higuain, Castillejo, Laxalt, Paquetà, Piatek) per arrivare in champions, e poi niente.
    E questa annata, che si chiuderà in passivo per i motivi suddetti, farà parte dell’ennesimo triennio che la UEFA terrà in considerazione.
    Lo scempio di Galliani, e lo scempio di Fassone sono ancora lì che ci guardano e ci faranno pagare ancora a lungo lo scotto.

    Per cui pazienza, e BASTA MILANISTI.
    Al netto dei limiti tecnici e operativi del trio Gattuso-Leo-Maldini, che sono tanti ed evidenti, io ritengo che sia umiliante per loro e per noi lo sfruttamento delle bandiere per mascherare le operazioni “lacrime e sangue” che sono necessarie.

    Parliamo di cose serie:
    – ci vuole un allenatore esterno, serio, preparato e capace di reggere la pressione. Gattuso non è niente di tutto questo, per cui lo ringrazio per essersi dimesso e per aver dato tutto, ma non era il profilo giusto per questo Milan. Se Gattuso avesse allenato un Milan di pari livello a quelli in cui giocava lui, avrebbe vinto la Champions: ma questo Milan non fa per lui.
    – ci vuole un direttore sportivo esterno, serio, preparato e capace di individuare i talenti prima degli altri. Leonardo non è niente di tutto questo: è stato facile prendere Paquetà presentandosi con il cash in mano, come faceva Galliani.
    – ci vuole un direttore tecnico esperto, serio, preparato e capace di supportare l’allenatore nella gestione dello spogliatoio: dove minchia era Maldini quando Bakayoko faceva lo spaccone, o quando Kessie e Biglia si picchiavano? Se hanno preso Maldini per l’aura di rispetto ed esempio che doveva incutere, direi che ha fallito miseramente. E me lo aspettavo anche.

    Gazidis ha detto tante cose, alcune giuste, altre meno (tenere Maldini, come detto, per me è sbagliatissimo: non lo volevo prima e non lo voglio ora, non è il suo mestiere; così come sono inutili Zanetti all’inter, Totti alla Roma, Nedved alla Juve. Inutili.)
    Spero che comunque il suo piano vada in porto, che finanziariamente ci possiamo ristabilire, fare uno stadio nuovo, e tornare stabilmente tra le grandi società che con un circolo virtuoso guadagnano, a volte vincono, ma sono sempre ai piani alti. Una volta salito, non scendi più.

    Nel frattempo, chiunque porti le strisce rossonere, avrà il mio tifo. Se mi darà delusioni, imprecherò. Se mi darà gioie, esulterò.
    Sarò sempre tifoso, e in quanto tale, rivendico tutto il mio diritto a dire che Gattuso è grande uomo e quel che volete, ma è stato un allenatore limitato, inadatto, pauroso, povero di idee.
    Se arriverà di peggio, non sarà certo colpa mia, non ha senso dirmi “ti meriti Brocchi e Pippinzaghi” solo perché critico Gattuso.
    Io mi merito un allenatore più bravo, perché sono tifoso da 35 anni, e prima delle bandiere e degli uomini viene la maglia, che io tifo sia che la indossi Gattuso, sia che la indossi Bertolacci.

  2. Ho letto l’intervista.
    Razionalmente posso pure considerarla condivisibile, ma IMHO il Terribile calca la mano sul disastro pre-Eliott per elogiare di riflesso i nuovi padroni (che poi, nuovi?…).

    Il Milan non saldava i debiti? Lo sapevamo già, Eliott è qui proprio perchè il cinese non ha chiuso il prestito che gli era stato concesso. Che poi l’abbia fatto per strategia o vera inadempienza, ancora non si è capito.

    Oppure si vuol fare intendere che non venivano pagati né stipendi né fornitori, come una società di C in crisi qualsiasi? E in un anno e mezzo di inchieste giornalistiche su Yoghi e Fax e Miramax, non è uscita una mezza parola sui giornali sportivi su una roba così grossa? (e assai più facilmente verificabile, invece che andare fino ad Hong Kong per uffici)

    Quello che mi spiace è che sembra le strategie per allenatore e DS siano ancora in alto mare. Vedremo, ma il rischio dell’ennesima stagione buttata è alto, e quest’anno siamo arrivati a dieci minuti dall’obiettivo sportivo massimo raggiungibile. Sarebbe un peccato grave smontare una volta ancora il giocattolo.

    Passaggi più lisergici dell’intervista, la app per il cellulare – ma chi se la scarica!? – e squadra e società lGBT-friendly come fosse un punto fondamentale per ritornare competitivi sul campo da gioco.

  3. secondo me, abbiamo una base di giocatori giovani su cui costruire non ci manca tanto.

    Abbiamo un problema più di personalità che talento (vedi richiesta di Gattuso di giocatori che si prendano le responsabilità)…
    abbiamo perso 2 derby con i volponi dell’Inter sul piano dei nervi, nelle altre partite hanno fatto 5 punti meno di noi e a pari punti della grandiosa Atalanta sono finiti dietro.

    “San Siro esiste” diceva Capello per spiegare i misteriosi black out di alcuni giocatori talentuosi.

    Vedremo

  4. Io credo che se c’è qualcuno che può / deve che il Diavolo non è così brutto come si racconta siamo noi.
    condivioco pienamente Adamos8181 (Fu) ha detto: 29 Maggio 2019 @ 09:50 Ho sognato per anni la chiarezza. Gazidis è stato chiarissimo. Sposo questo progetto con grande entusiasmo.

    Vediamo un po’: intanto non siamo nelle mani di un Ferrero minuscolo qualsiasi ma di uno dei più grandi fondi internazionali
    Abbiamo, nominato da suddetto Fondo, non un mr.? ma un ex AD dell’Arsenal che si è liberato dal club londinese per venire da noi.

    quindi non abbiamo presupposti campati per aria.

    Abbiamo per 20 anni campato a debito del presidente Berlusconi mche ringrazierò sempre.
    Se fosse stato più sul pezzo avrebbe forse avuto lui il coraggio di gestire la necessaria riorganizzazione delle finanze.

    Quando Silvio non fu capace di vendere Kakà per 100 ML, 10 anni fa, sommata alla volonta di non deludere il pubblico e forse l’elettorato, incominciammo la triste strada verso l’indifferenza e il “tirare a campare”.

    Bene una nuova strategia: noi siamo milanisti non abbiamo paura!

    In fin dei conti quest’anno non sono stati certo i pezzi da 90 a tradirci: se il Panzone fosse rimasi alla Juve sarebbe stato meglio.

    Bene, benissimo giovani con Ardimentosi e coraggiosi: serve una società che non abbia paura a difendere i ragazzi e il Mister alle intemperie della sfortuna.

    Credo che vivrei benissimo senza Suso, e anche Donnarumma
    Plizarri è titolare under 20
    Ha fatto cappellate grandiose Gigio a 6 milioni netti, potrà farle anche lui con maggiore serenità

    Mister
    Io vedrei bene deZerbi e Defrancesco, non mi stupirei di una vecchia volpe come Lucescu – bravissimo coi giovani – e con simpatia, affetto anche Donadoni.

  5. Gasparino ha rinnovato con l’Atalanta, Conte all’Inter è questione di ore, idem per Sarri ai gobbi. Rimangono in lizza Inzaghi e Giampaolo. Speravo de morì prima, pazienza.

    Capitolo Maldini: pare gli abbiano proposto di diventare capo del Settore Tecnico. Si è preso ancora del tempo per riflettere. Sono settimane che si parla delle dimissioni di Leonardo e Gattuso, sai che qualcosa deve cambiare per forza e ti faranno una proposta migliorativa e, invece di uscire dall’ufficio con il sorriso stampato in faccia ed un “si, grazie” in saccoccia ti prendi ancora del tempo per riflettere. Cosa cazzo devi riflettere ancora?
    Comincio a pensare anch’io, vista dall’esterno e con quelle poche cose che vengono scritte, che forse se la tira un pò troppo. Mah.

  6. “Ci sarà il giusto bilanciamento tra giovani di qualità e giocatori ch abbiano leadership ed esperienza” – svela Gazidis. Fonte Gazzetta

    “Di illusioni e bugie ce ne sono state a sufficienza. È tempo di essere chiari e dire le cose come stanno sin da subito. Sono qui per portare onestà, trasparenza e certezze che il futuro di questo club glorioso ci sarà. I tifosi non devono essere presi in giro, bisogna avere rispetto di chi ama questa maglia giocatori o tifosi che siano. Faremo mercato nel rispetto del FFP. Acquisteremo giovani perché restino e facciano la storia futura del club, ragazzi di grandi qualità tecnica con la possibilità diventare dei grandi campioni”. fonte sport Mediaset

    Ovviamente te tralascio ogni commento sulle fonti che ho riportato per chi volesse verificare.

    Si tratta però di virgolettati quindi, in teoria, di dichiarazioni ufficiali.

    Mi sembra un progetto ben lontano dall’udinese e dal Chievo ma potrei sbagliarmi…

    Io sono fiducioso, forse più che in passato.
    Già solo il fatto c’è una persona dichiari che prima di parlare ha voluto inserirsi e conoscere l’ambiente oltre che avere una situazione chiara e delineata sotto agli occhi, gli fa onore.
    Avevo poi trovato anche un’altra dichiarazione virgolettata dove nei tre punti salienti, oltre a ripianare bilanci e trovare giovani che diventino campioni, si diceva anche che il tutto era improntato al fine di tornare a vincere o a competere per farlo nel minor tempo possibile.

    Vediamo quali fatto seguiranno alle parole ma mi sembra ci sia già un abisso tra Aivan e i suoi predecessori…

  7. Il Giornale, che sembra fare il resoconto dell’incontro Gazidis-Gattuso, dice che le strategie sarebbero
    – non vendere i big, e prendere 4-5 giocatori da cinque milioni l’uno
    – vendere qualche big e reinvestire la metà di quanto si incassa

    Spero siano ricostruzioni fantasiose.

  8. Io ho sempre stimato Sarri, ma mi sono sempre dichiarato scettico sulle sue possibilità di vincere trofei importanti. Ora, a parte essere arrivato terzo nel campionato nazionale più competitivo del mondo e avere perso soltanto ai rigori contro il City la Community Shield (che già sarebbero buoni risultati), Sarri ha vinto pure l’Europa League. Contento di essermi sbagliato. Grande Maurizio, non andare dai gobbi.

  9. poca simpatia su Sarri, come uomo, mi sembra l’opposto di Gattuso… certo non ha avuto la sua carriera ma uno che, già allenatore del Napoli ( 2/3 ml netti all’anno?) dice “il prossimo contratto voglio che sia quello che mi arricchisca… forse in un’altra vita era un brigante?

    E’ coperto per un altro anno al Chelsea. Chiederà 15 ml ai gobbi e 4 anni di contratto
    si “accontenterà” di 10 e tre anni

    La juve ogni giorno che passa è sempre più con l’acqua alla gola

    L’articolo di oggi di Repubblica sulla Roma e DDR e Totti apre scenari da cinema. Vero o verosimile…gli spogliatoi sono veramente lo stomaco della squadra

  10. Non è per niente campata per aria la tua ricostruzione Marcovan sul traghettamento leonardiano. Potrebbe essere benissimo.

    Per il resto io voglio solo chiarezza e sinergia fra tutte le componenti della società e se possibile vedere un buon calcio. Non ho paura di soffrire altri anni se serve a ritrovare stabilità e solidità. Inoltre in rosa per me nessuno è incedibile, compresi Donnarumma e Romagnoli.

  11. Per il resto io voglio solo chiarezza e sinergia fra tutte le componenti della società e se possibile vedere un buon calcio. Non ho paura di soffrire altri anni se serve a ritrovare stabilità e solidità. Inoltre in rosa per me nessuno è incedibile, compresi Donnarumma e Romagnoli.

    Sono d’accordo, Adamos. Però non si può non essere inquieti in questo momento.

    Quello che in questo momento appare è preoccupante. Gazidis ha tracciato una linea ben precisa, che può piacere o no, ma è chiara. A me piacerebbe anche, questa linea, ma al momento la situazione è:

    1) Non abbiamo un allenatore

    2) Non abbiamo un direttore sportivo

    3) E’ stata offerta una promozione a Maldini, peraltro nel ruolo che lui stesso ha sempre detto di volere, e questi prende tempo perché ci deve pure pensare.

    Okay fare le cose con calma, ma altro che calma, per ora sto vedendo solo una gran confusione.

    Poi oh, magari non stanno ufficializzando nulla e siamo in mano a gente superorganizzata che ha già fatto tutto sottotraccia (ruolo di Maldini compreso) e che non lascia trapelare alcunché. Ma ripeto, non è questa la sensazione che si sta dando.

  12. Marcovan, io spero che Maldini non sia stato usato inconsapevolmente per edulcorare il passaggio dal nano cinese all’advisor americano. Se fosse così Gazidis avrebbe agito con l’intervista in modo da fare risultare Maldini con le spalle al muro offrendo un incarico che in realtà non vuole offrire e che sa che Maldini non accetterebbe. In questo scenario l’auspicata, da Gazidis, dimissione di Maldini aprirebbe a chi lui ha già scelto veramente?

  13. Io voglio sperare che sia già stato fatto tutto (Maldini o chi al suo posto, collaboratori, allenatore) e che si stiano sistemando soltanto i dettagli prima di ufficializzare. Se così non fosse, significherebbe un caos preoccupante.

  14. Ragazzi, calma
    Si tratta di avere poca pazienza
    Le parolevdi gazidis sono state chiare
    Palla a maldini
    Vediamo se accetta o se voleva solo essere dt con carta di credito a plafond illimitato
    Ma per noi non cambia niente
    Quello che importa e’ cosa fa gazidis
    E dobbiamo solo vedere

  15. Gattuso a Sky, ex multis, ha detto che non dobbiamo preoccuparci e siamo in buone mani. Tendo a fidarmi di Gattuso e, ripeto, pur con cauta ingenuità dell’ottima intervista di Gazidis. Però oltre lunedì o martedì della prossima settimana non si può andare oltre per DS e allenatore, obiettivamente.

  16. Dimenticavo, leggo che più fonti nazionali danno Sarri a FC Ratti 1897. Sinceramente non ci credo neanche se lo vedo, non perché Sarri sia il buono contro il Palazzo (ci andrebbe di corsa) ma perché ritengo che i senatori dei ratti non lo vogliano manco in cartolina. Se Sarri sta forzando l’uscita dal Chelsea ha già una squadra e per me in Italia sono o Roma o Milan. Penso che Giampaolo e Sarri saranno a Roma e Milan il prossimo anno, non so chi dei due da noi.

  17. Mah… Sarri al Milan non mi sembra che si sposi con il progetto esposto da Gazidis.

  18. Sarri sarà gobbo, secondo me, piaccia ai senatori o no. E noi avremo Giampy. E Rino va in B.

    Questi i miei pronostici.

  19. Ho letto su Ultimouomo un articolo interessante sui possibili allenatori del Milan basandosi sui nomi che sono circolati e sposando la loro idea di calcio alla rosa attuale del Milan.
    Da questa analisi (che presumo sia stata redatta da chi un minomo ne capisce, non metto il link solo per non creare spam su una altro blog) si evince che i due allenatori che potrebbero sfruttare al meglio la rosa attuale sono proprio Inzaghi e Gianpaolo, mentre altri come Di Francesco o De Zerbi necessiterebbero di effettuare notevoli interventi sulla struttura della squadra.
    Ora, considerando che è impossibile credere che spenderemo chissà quanto e cambieremo chissà quali giocatori, è verosimile che la società opterà per un allenatore che non abbia bisogno di chissà quale mercato.
    Quindi uno tra Inzaghi e Gianpaolo.
    A me non entusiasma nessuno dei due, ma se proprio devo scegliere propendo per Inzaghino perchè mi sembra il meno peggio.

  20. Io credo che ai ratti vada Guardiola o Pochettino, non danno il benservito ad Allegri per Sarri. Questa la mia sensazione. La sorpresa-Milan oltre a Sarri potrebbe essere proprio Allegri.
    Giampaolo mi sembra un depistaggio ma se arrivasse lo considero molto preparato a livello tattico.

  21. I ladri hanno fatto una mossa giusta ma obbligata: non hanno tenuto un allenatore mal sopportato
    Ora sono con lAcqua alla gola
    Nonnso se vogliono sarri, ma avessero voluto inzaghi l avrebbero gia preso
    Ma guardiola, pochettino o klopp, vorrebbe dire cambiare tutta la difesa e meta’ del centrocampo….
    Giampaolo nin ha il phisique du role ma ha sempre fatto bene…. azz come kalinc, biglia, il panzone….. :mrgreen: 😳

  22. Sempre fatto bene?

    Riassumo brevemente la carriera di Giampy:

    Cagliari: esonero a dicembre
    Siena : salvezza il primo anno, esonero a ottobre del secondo
    Cesena: 3 punti nelle prime 9 partite, esonero a ottobre
    Brescia in serie B: gli girano le balle, sparisce dalla circolazione, finisce su Chi l’ha Visto? (non sto scherzando), si dimette a settembre
    Cremonese, sempre in B: 8°, rescinde il contratto
    Empoli: 10°, rescinde il contratto
    Samp: 10°, 10° e 9°.

    Praticherà pure il bel giuoco, insegnerà pure calcio come si suol dire adesso (lo si fa soprattutto per smerdare Gattuso), ma a me tutto ‘sto bene francamente sfugge.

    Massimo rispetto per un bravo professionista, ma c’è gente che si sta segando a due mani per il suo eventuale arrivo e sono attonito.

    Comunque pare che Simone Inzaghi sia a un passo dal rinnovo, sicché non resta molto altro. Tiferò Giampy, sperando che Nereo da lassù ce la mandi buona.

  23. Per carità Giampaolo non è la mia prima scelta. Scrissi Ranieri e Spalletti prime scelte quando pensavo Sarri non fosse libero. Se Sarri si libera è la mia prima scelta. Giampaolo per quanto bravo tatticamente lo mettevo anche dopo Simone Inzaghi …. quindi concordo con Marcovan, segarsi a due mani con Giampaolo certo no!

  24. Giampaolo, De Zerbi, forse Di Francesco… di riffa o di raffa siamo sui livelli di Montella eh, bel giuoco in provincia dove ne vinci tre ti esaltano, prendi le imbarcate per un paio di mesi di fila, nessuno ti dice beo.
    Salvezza con qualche turno d’anticipo.
    Abbiamo già dato! Sono dei fallimenti quasi annunciati, secondo me.

    (guardate la stagione del Sassuolo ad esempio, arrivati a ridosso della zona Uefa si sono seduti, dicembre gennaio febbraio solo pareggi o sconfitte a botte di tre gol subiti, poi qualche punto per salvarsi in sicurezza e stop. Però come gioca bene De Zerbi, maestro vero!)

    Obtorto collo – MOLTO obtorto collo – direi Inzaghi, che ha allenato in una piazza calda, dove se non la società, almeno i tifosi ti vengono a rompere le balle se i punti non arrivano…
    Voi direte, eh ma anche DiFra allora…! Sì, ma a me il 4-3-3 sta sulle balle ormai!

  25. Ci sarebbe sempre libero Spalletti… Non sarà un mostro ma rispetto ai nomi che circolano mi sembra nettamente migliore

  26. Io rimango dell’ idea che giampaolo abbia fatto bene
    E’ vero che all inizio ha avuto problemi, ma ha fatto esperienza
    E per me e’ la societa’ che fa l allenatore

  27. Te lo voglio vedere Giampaolo al primo mese di risultati scarsi…
    Questo è un esonero sicuro a stagione in corso.

    Maldini non lo capisco: non ha sempre voluto questo tipo di incarico ?
    È adesso prende tempo.

    Siamo messi male ovunque ti giri

  28. Per l’ennesimo anno siamo alle prese con decisioni dai tempi biblici.

    Ora leggo che Maldini avrebbe accettato l’incarico proposto dall’AD e che il prossimo allenatore dovrebbe essere Giampaolo. L’interista Giampaolo, dato che sul Corriere online c’è una intervista a Paolo Condò dove ammette di tifare i prescritti e di sognarne la panchina. Non mi sorprende affatto il tempismo con il quale vengono fatte filtrare queste notizie, ma devo ammettere che mi generano pruriti.

    Meno male che non devo scegliere io l’allenatore, perché antipatie e simpatie mi farebbero fare una brutta fine.

    Spero solo che la Società abbia fatto tutte le opportune valutazioni per cui mi farò andare bene chi verrà da noi. Certo è che, da ora in poi, gli errori dovranno essere molto vicino allo zero.

  29. Spalletti lo prenderei subito anch’io.

    La mia lista in ordine di preferenza (di quelli prendibili o che ci sono stati più o meno accostati)

    1) Sarri o Allegri
    2) Ranieri o Spalletti
    3) Simone Inzaghi
    4) Giampaolo o Di Francesco o Donadoni

    Giampaolo a livello tattico e di esperienza è, comunque, un upgrade rispetto a Gattuso.
    Ha di meno che, qualora le cose dovessero andare male, forse (e dico forse visto gli insulti che si è preso Gattuso) avrà le spalle meno coperte di un campione del Milan e dell’Italia.
    Però, anche leggendo in questi giorni, Giampaolo gode di una buona stampa (basta vedere cosa dice Sacchi su di lui e i suoi accoliti tra giornalisti ed opinionisti) quindi potrebbe essere abbastanza protetto.
    Giampaolo non ha mai avuto un’occasione, secondo me il diritto di averla se l’è conquistato.
    Scrissi che non volevo più come allenatore un ex giocatore del Milan che si fosse conquistato la panchina per quanto fatto nel Milan da giocatore ma uno che si conquistava la panchina del Milan per quanto fatto da allenatore.
    Giampaolo questa chance se l’è meritata e, dovesse arrivare, avrà tutto il mio appoggio.

  30. Quoto Adamos quando scrive di Giampaolo e la buona stampa (mi dà l’impressione di essere uno di quei allenatori cui quando va bene si scrive “Giampaolo ha vinto” e poi quando va male “i giocatori hanno perso”) però la benevolenza della stampa l’aveva pure Gattuso; gli insulti social son cosa diversa, se li prenderà dal primo giorno, anzi, visto che gira già “Paolo Gianmarco”, se li piglia prima ancora di essere annunciato.

    Ma è fisiologico, gli anni di miserie si accumulano mentre la pazienza si assottiglia; e poi diciamocelo, chi caspio è Giampaolo, suvvia!?

    Quoto invece Marcovan quando faceva l’elenco sconsolato dei magri risultati di carriera di Giampaolo, non capisco come si possa dire che si sia “meritato” la panchina del Milan.

  31. Fre, secondo me è innegabile che negli ultimi tre anni abbia fatto un ottimo lavoro per il materiale che aveva, con addirittura Quagliarella capocannoniere di Serie A, per cui la panchina di questo Milan che naviga tra il settimo e quinto posto negli ultimi anni, a mio parere se l’è meritata.
    Più di Gattuso, di Filippo Inzaghi, di Brocchi o di Seedorf e come se l’erano, invece, meritata Montella e Mihajlovic tutto sommato.

  32. Tralasciamo gli ex – Montella e Miha se l’erano meritata, concordo. Montella addirittura veniva da risultati più alti di Giampaolo.

    Hanno tutti fallito. Probabilmente la “macchina” Milan da troppi anni è allo sbando e ora per pura inerzia macina tra gli ingranaggi chiunque sia di media caratura.

    Io temo venga triturato pure Giampaolo, magari non per colpe tutte sue, magari come capro espiatorio, magari per le ristrettezze di mercato.
    Io credo che per invertire l’inerzia del colosso – se non è possibile intervenire coi soldi veri sul rettangolo – sia necessario un personaggio in panchina più “grande” del Milan attuale. Uno che si abbassi al nostro livello per farci risalire la china.

    I Giampaolo, i De Zerbi, i DiFra, ma pure i Montella e i Sinisa… per loro la panchina del Milan (questo Milan) è l’apice della carriera.

    Poi, oh, prego tutte le sere per un nuovo miracolo tipo 98/99. Non si sa mai.

  33. Mi ripeto, il Milan è una macchina che deve essere riaccesa.

    Forse il quarto posto di Gattuso avrebbe riavviato il motore, non lo so; in ogni caso siamo punto e a capo. E con prospettive di anni di lacrime e sangue davanti.

    Non siamo nella situazione della “scommessa Sacchi” a cui vengono dati in due anni almeno sei titolari su undici da top 3 mondiale per rispettivo ruolo, e gli altri cinque più riserve da top 20 a star stretti.

    Non siamo nella situazione della “scommessa Sarri” che viene messo alla guida della seconda forza del campionato, già rodata con successo in uomini e schemi sia da Mazzarri sia da Benitez prima di lui.

    Io credo che il Milan non sia in una situazione da “scommessa”. A meno che il progetto non sia di vivacchiare, con la macchina in folle accompagnata fino alla più vicina piazzola.

  34. Beh, se ci fermiamo ai risultati, Gattuso dopo l’ultimo biennio avrebbe meritato più di tutti di sedersi sulla panca del Milan 2019-2020. Lo sapete, secondo me questa rosa non è solo molto sopravvalutata in alcuni ruoli importanti, è anche costruita a cazzo, e da più di una dirigenza. Infortuni e arbitraggi non lo hanno neppure aiutato. Il problema di Rino è che pur arrivando sesto e quinto (ottimi risultati, ripeto) ha offerto uno spettacolo per larghissimi tratti indecente; e la gente, visto che di vincere qualcosa non se ne parlerà per chissà quanto, avrebbe voluto almeno godersi un po’ di gioco non dico spettacolare, normale.

    Quanto a Giampy, probabilmente farà giocare meglio la squadra, e altrettanto probabilmente arriverà settimo od ottavo, sempre che riesca a mangiare il panettone.

    L’unica cosa certa è che farò il tifo affinché possiate un giorno sfottere violentemente ciò che ho appena scritto.

  35. Fosse stato per me Gattuso l’avrei anche tranquillamente confermato per il prossimo anno.
    E’ lui o, quantomeno ambo le parti, che ha deciso di non proseguire la sua avventura.
    Ovviamente mi riferivo prima a quanto è subentrato a Montella, in quel momento temporale la carriera da allenatore di Gattuso era inferiore a quella attuale di Giampaolo.

  36. Sono d’accordo con fre: se non possiamo comprare top player da schierare nel 11 titolare, almeno prendiamone uno come allenatore.
    I nomi che avrebbero potuto accettare sono pochi, questo è vero, ma sarebbe stato sacrosanto provarci.
    Gianpaolo ha un curriculum mediocre e nessuna esperienza in una grande e se gli capitasse la metà di quello che è capitato a Gattuso finirebbe su Chi l’ha visto come quando stava a Brescia. Pronisticare che sarà triturato da una realtà più grande di lui è esercizio di scarsa lungimiranza ma di pura logica matematica.

    Ergo, voglio ancora sperare che tutte queste voci su di lui siano campate per aria.

  37. E’ che siamo in balia degli equivoci dovuti alla mediocrità

    i nostri giocatori sono pippe? sono buoni giocatori che possono far meglio? sono fenomeni che solo il destino cinico e baro e un allenatore cane – “ma vedrai il prossimo, lui sì vero maestro di calcio…!” oppure “questo è un mollaccione e poi ti credo che sbragano, ci vuole il sergente di ferro! ma la prossima stagione…!” – fanno rendere sotto le aspettative?

    Sono anni che la retorica dell’allenatore cane copre i difetti dei giocatori. Sono bastati dodici mesi di Gattuso – che per un po’ almeno ci ha fatto concentrare solo sui risultati del campo – perchè la maggior parte dei Susers venisse a Canossa e vedesse i limiti dello spagnolo. Perlomeno quelli atletici.

    Un allenatore da soldi almeno sposterebbe definitivamente l’occhio della critica al solo rettangolo di gioco.
    Così si potrebbe finalmente ragionare su come migliorare la squadra invece che aspettare sempre nuove occasioni di riscatti o nuovi salvatori della patria l’anno che verrà.

  38. Io non ho mai dato troppa importanza all’allenatore e continuo a non darla.
    E’ una componente ma non quella decisiva ai fini del risultato.
    Tanto che i c.d. “grandi” tipo il Guardiola di turno, sanno bene che possono rimanere “grandi” solo coi Messi, in Bundesliga col Bayern, coi milioni dello sceicco … e grazie al c….

    Quindi di questi “grandi”, di questi “allenatori da soldi” chi concretamente doveva o dovrebbe contattare il Milan e chi sarebbe venuto o verrebbe al Milan posto che l’obiettivo dichiarato in modo chiaro e trasparente dalla società è quello di un percorso lungo con giovani under 23 e qualche giocatore di esperienza, al fine di risanare i conti in primis e, solo in secundis di ottenere un risultato sportivo? Gazidis non ha minimamente parlato di ambizione, nel breve periodo, di ottenere un risultato sportivo.

    Nessun “allenatore da soldi”, proprio perché sa bene che senza i soldi anche per i grandi giocatori non va da nessuna parte, accetterebbe o avrebbe accettato questo progetto, a mio parere.
    E’ stato fatto un tentativo?
    Chissà, magari siamo ancora in gioco per Sarri o Allegri (qualche fonte nazionale ne ha parlato).
    Per me sarebbero entrambe le mie prime opzioni, come ho scritto sopra. Non so se possano definirsi “allenatori da soldi” ma certamente più di Giampaolo avrebbero che hanno già dimostrato qualcosina in carriera ma non sarei così sicuro che con Sarri il Suso della situazione diventi Pedro o che con Allegri la panchina diventi composta da Dybala, Douglas Costa, Cuadrado, ….

  39. Io condivido che se fosse giampi sarebbe un allenatore con il cv adatto.
    Non peggiorebdi quello di sarri all arrivo a napoli… che non ebbe una bella partenza. E’ la societa’ che fa l:allenatore 🙁
    Al milan peccato per miha, oso’ contraddire una dirigenza arteriosclerotica
    Montella si e’ bruciato.
    Gattuso…. peccato. Poteva essere il nostro klopp
    Anche il vate di fusignano era interista 🙄

  40. Siamo ripartiti oltre trent’anni fa da un omino semisconosciuto che insegnava calcio. Altro spessore di squadra, vero, ma presidente, AD e allenatore tutti neofiti della serie A. Fecero un miracolo irripetibile.
    Non sto certo a immaginare o sognare una cosa simile, ma le grandi squadre nascono dal genio di più componenti e dalla compattezza della società nel suo insieme. Il dna di tutto questo il nostro Paolo lo conosce, l’ha vissuto, direi, gli è stato inculcato dentro.
    Non c’è nulla che possa essere paragonato a quel periodo, ma c’è una cosa comune: il Milan ridotto a minimo storico da anni di mediocrità e qualunquismo.
    Ripeto, non mi aspetto nulla, se non di ripartire da un progetto e di credere in quel progetto. Ricordo le parole che Sacchi ha scritto nel suo libro appena uscito riferendosi a Berlusconi che parlo alla squadra “Noi ci fidiamo del nostro allenatore. Chi si fida come noi resta, chi non si fida può andarsene.“.
    Da sempre questo è il legame che cementifica una società di calcio e la rende forte, al di là del valore intrinseco dei giocatori.
    Gattuso, con tutti i suoi limiti, non ha mai avuto dalla società questo imprimatur. Si è iniziato chiacchierando dietro come sarebbe stato il suo rapporto con Leonardo. Non è un bel viatico.
    Quindi, ben venga Giampaolo se è lui che Maldini vuole.

  41. Guardare Report su Rai3, certo questi sono i rapporti è quello che gira attorno alla Juve… ma vicino alle altre vincenti certi rapporti non siano poi tanto diversi… Questo è il calcio attuale , non so come ma va ripulito qui ormai lo sport viene solo usato come paravento…

  42. Condivido lo spirito e molti contenuti dei commenti di JTura e IlGiustiziere.

  43. in effetti Jtura e Giustiziere sono condivisibili in buona parte. Rimango con qualche perplessità ma i loro ragionamenti me ne hanno dissipate altre. 😉

  44. Mabell, non ti lasciare influenzare da certe inchieste da giornalismo d’assalto. Le curve sappiamo bene da sempre che sono state e sono un covo per delinquenti e mafiosi. Quel servizio ha scoperto l’acqua calda, perché il vero motivo non era quello, ma solo di mostrare qualche foto di Salvini con un capo ultra incriminato. Spot politico mascherato. Sportivamente parlando, non me può fregare di meno.

  45. Ma Maldini che cazzo ha da riflettere?
    Posso capire con Fassone che non conosceva e non frequentava.
    Ma lavora giornalmente con Gazidis da dicembre, lo saprà bene quali sono i piani della società.
    Avranno avuto modo di parlarne, immagino.

    Ma anche se fosse, non potrebbe semplicemente zittire le voci e dire “priorità al Milan , stiamo lavorando” anziché spiattellare ai quattro venti che ci deve ancora pensare?
    Ottimo per la nostra immagine.

    La mia sensazione è che il paladino del Milanismo stia imponendo le condizioni a Gazidis. Una specie di ricatto che si traduce in settimane senza DS e senza allenatore.
    Per l’ennesima volta sembra che a Maldini importi più di Maldini che del Milan.

    Ps: Daniel in prima squadra quotato a 1,0001

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