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Lo sprint finale per la corsa Champions del Milan passa per il Tardini; nell’anticipo del tardo pomeriggio del 30esimo turno di campionato i rossoneri affrontano il Parma degli ex Conti e Kucka. Kalulu e Tomori in difesa, Bennacer a centrocampo e la coppia Ibra/Ante sono le cose che spiccano maggiormente nell’11 che parte titolare…

Il Milan parte molto meglio rispetto alla scorsa gara contro la Sampdoria: già al 5′ Sepe salva in corner su conclusione di Kessie. Per la prima delle marcature rossonere bisogna aspettare solo altri 2′: è infatti al 7′ che Rebic, pescato impeccabilmente da Zlatan, supera Sepe con un bel diagonale. La squadra di Pioli insiste: al 10′ il turco tenta di servire Ibra ma lo svedese non aggancia il pallone per pochissimo, al 15′ il Diavolo riparte ma il tiro del nostro numero 11 viene deviato in angolo, al 29′ l’infaticabile fuoriclasse scandinavo, servito in area avversaria, fa da sponda per Rebic ma il passaggio è leggermente troppo corto e al 37′ ancora Ibrahimovic calcia ma la palla finisce poco sopra la traversa. Per il secondo gol dei nostri si deve aspettare fino al 43′, quando Theo serve Zlatan il quale allunga per Kessie; la girata del Presidente sembra chiudere definitivamente il discorso…

La ripresa vede gli emiliani pericolosi tra il 50′ ed il 51′ (Gigio salva per ben due volte in rapida successione, a nulla serve la rovesciata di Kucka). La notizia è l’espulsione di Zlatan al 60′; non si capisce il motivo per cui Maresca l’abbia mandato fuori, fatto sta che il Milan resta in 10 con ancora ben 30′ da giocare. Al primo affondo in superiorità numerica il Parma accorcia le distanze: al 65′ Donnarumma esce in ritardo e si fa anticipare da Gagliolo (per qualche istante il nostro portiere resterà a terra, salvo rialzarsi e continuare la partita). Il Milan subisce la pressione degli avversari ma senza correre grossi pericoli. I diversi cambi operati dal mister durante la seconda metà della ripresa si rivelano azzeccati, soprattutto quelli di Dalot per Saelemaekers e di Leao per Rebic: la coppia portoghese è infatti protagonista del gol del 3-1 in pieno recupero (progressione ed assist del primo per la conclusione del secondo praticamente solo davanti al portiere)…

CONSIDERAZIONI:

Il calcio tornerà ad essere credibile quando certi arbitri non avranno più manie da protagonismo. Per il resto, tre punti che pesano tantissimo. Ora dobbiamo dare continuità ai nostri risultati anche in casa. Oggi bene tutti per gioco e determinazione…

18 commenti su “PARMA-MILAN 1-3

  1. Dopo il primo tempo credevo di gustarmi un secondo tranquillo e senza patemi, ed invece è stata sofferenza pura fino al 95°.

    D’accordo che gli arbitri hanno mania di protagonismo, ma appunto pe questo non bisogna esagerare con le proteste.

    Poi è assurdo che uno venga buttato fuori per proteste e poi magri si graziano falli come quelli di Hernandez.

    Fuori casa, a parte La Spezia ed il pari col Genoa, abbiamo macinato praticamente tutti. Ora arrivano 2 partite casalinghe e la prima, probabilmente la più difficile senza Ibra.
    Lo scrivo da oggi che metterei la firma per 4 punti.

    Gigio – quelle due parate sono state mostruose. Non varrà 12 mln. di stipendio ma di sicuro è il miglior portiere della serie A
    Kessié – grande partita anche oggi
    Kjaer – preciso e puntuale
    Ottimo anche Tomori, bene Benaccer e Kalulu
    Ibrahimovic – mi spiace ma anche se è stata esagerata la sua espulsione, uno della sua esperienza non può caderci. Ha lasciato la squadra in 10 facendomi patire le pene dell’inferno e non ci sarà domenica.
    Hernandez – continua il suo momento no. Meglio di sabato scorso, ma insufficiente
    Calhanoglu – anche lui non mi è molto piaciuto

    Pioli quando si vince…

  2. Basta poco, pochissimo per ribaltare l’equilibrio di una partita e Maresca questo ha fatto. Ce chi ce l’ha con Ibra, ma in questa occasione non posso che stare dalla sua parte. Non ha assolutamente offeso, ma ha semplicemente contestato il metro di giudizio su due falli simili giudicati in modo opposto. C’è un video su Twitter dove si sente chiaramente dire “mi sembra strano eh” per poi scattare dietro il cartellino. Indipendentemente da tutto questo è inammissibile che in questo calcio ancora scattino delle espulsioni che hanno un carattere prettamente soggettivo e quindi soggette allo stato d’animo e ai pregiudizi di un arbitro nel momento.
    Maresca è lo stesso di Milan-Torino con quell’assurda ammonizione a Leao che ha ribaltato di fatto la realtà dell’azione e gli costò anche la squalifica. Ce ne stanno facendo troppe a cominciare da quel rigore contro il Napoli non concesso al var. Guardate la classifica con un pareggio in quella partita.

    Detto questo negli ultimi minuti di sofferenza ho pensato alla discussione che abbiamo avuto io e Marcovan sul gioco dei prescritti e mi sono detto che abbiamo portato in porto questa gara allo stesso modo di loro. Ci metto però un piccolo alibi: questi tre punti per noi hanno un valore enormemente superiore ai loro.

    Sulla partita come tale, posso solo aggiungere che la sofferenza è iniziata ancora una volta dall’atteggiamento rilassato di come siamo scesi in campo nel secondo tempo. Non è purtroppo la prima volta e temo non sarà l’ultima. Inoltre, la rete subita l’ho intuita prima del cross finale quando mi sono accorto che dopo il calcio d’angolo la nostra difesa non si è subito riposizionata, ma ha lasciato completamente scoperta la fascia dx. Riguardate tutta l’azione e ve ne accorgerete.
    Gigio (al di là della telenovela del rinnovo. Billy però questa sera l’ha bacchettato bene prima della gara)
    Kessie (tornato in gran spolvero anche con una bella rete)
    Tomori (I nostri prodi commentatori di Sky parlavano solo di Pellè, ma era sovrastato e annichilito dal nostro)

    Calhanoglu (veramente penoso da troppo tempo)
    Saelemaekers (fa un po’ il paio con Calha)

    Pioli ha fatto la scelta di rischiare il meno possibile e ha fatto bene.

    PS: Zulli, Theo non ha fatto un’entrata da rosso, era un giallo pulito, una falciata. Comunque non è al meglio anche lui da troppo tempo.

  3. Partita anche noiosa, saldamente in mano a noi fino a che Maresca non ha deciso di renderla più frizzantina. Prima di scagliarmi contro l’arbitro attendo di saperne di più. Se Ibra lo avesse insultato, l’espulsione sarebbe giusta; se, come sembra, avesse capito fischi per fiaschi, sarebbe un fatto gravissimo. Vedremo.

    Bisogna però dire che in 10 contro 11 ci siamo fatti schiacciare troppo. Anche se poi il Parma non ci ha impensieriti più di tanto.

    Dalot — si è subito visto che è entrato con l’atteggiamento giusto; atteggiamento da cui è scaturita la splendida l’azione del terzo gol.

    Kessiè — solita grande sostanza e gol che lo porta in doppia cifra.

    Donnarumma — 2 grandi interventi sugli unici due tiri in porta del Parma.

    Calhanoglu — sta dormendo ancora beato

    Ibrahimovic — sono propenso a credere che Maresca, arbitro scarsissimo, abbia capito fischi per fiaschi; però lui era da parecchio che lo stava stuzzicando. Taci e gioca, hai 40 anni, caspita.

    Pioli — al momento dei cambi ho pensato: “Che cazzo fa?” Invece poi quei cambi hanno funzionato.

  4. PS: Zulli, Theo non ha fatto un’entrata da rosso, era un giallo pulito, una falciata. Comunque non è al meglio anche lui da troppo tempo.

    Si Giustiziere hai ragione, ma io intendevo che se Maresca voleva “affossarci” quale occasione migliore di quel fallo di Theo?

    Poi su Ibra sono sicuro che non abbia detto niente di offensivo, però sono d’accordo con Marcovan, basta! Ormai è inutile che continui a stuzzicare.

    Chi ricorda l’espulsione di Gullit ad Ascoli, si era inginocchiato e battuto le mani per dire «Ok, il fallo non me l’hai dato andiamo avanti», ma l’arbitro lo interpretò come “lesa maestà” e lo buttò fuori.

  5. Sulla differenza di rendimento “casa – fuori casa” mi accodo a coloro che non ne comprendono le ragioni: gli stadi sono chiusi e l’ininfluenza del pubblico è evidente dunque per me è un mistero. Ma che bisogna esorcizzare al più presto, eh.

    E’ stato evidente fin dall’inizio che l’approccio alla partita e la voglia di fare punti erano tali da far ben sperare in un risultato positivo. Sull’episodio dell’espulsione pare proprio che l’arbitro abbia cannato tutto. Non mi sento di incolpare più di tanto Ibra perché il suo approccio non è stato esagerato, tantomeno scomposto o irriguardoso. L’audio confermerebbe l’errore dello stupido arbitro.

    Hernandez si conferma incompiuto. L’assit a Kessie non sposta la valutazione che ho per lui. Continua a ripetere i soliti, sistematici errori.

    Bennacer mi sembra che, a fatica, stia cominciando a carburare ma è ancora lontano parente di quello pre infortunio.

    Kessie: il Presidente ha fatto un’altra prestazione maiuscola. Gol a parte ha recuperato palloni e fatto a sportellate in mezzo al campo come lui sa fare. Efficacissimo e ad oggi indispensabile.
    Donnarumma: ha fatto due interventi impressionanti. Spiace che la situazione del rinnovo lo stia facendo tornare a essere definito “Dollarumma” ma comincio a pensare che sia davvero ostaggio, in qualche modo, del suo procuratore. Ne sapremo di più tra non molto, comunque.
    Tomori: è un gran bel difensore e basta. Romagnoli farà molta fatica a rientrare, come è giusto che sia.

    Hernandez: molto male.
    Calhanoglu: ancora lontano dal prendere in mano la trequarti. E pure lui con la questione rinnovo da risolvere.

    Pioli: ha corretto l’assetto e ha portato a casa tre punti importanti per classifica e morale.

  6. Tutto bene fino all’espulsione. Molto bene nel primo tempo.Espulsione inverosimile.Forza e concentrati.

  7. Chi ricorda l’espulsione di Gullit ad Ascoli, si era inginocchiato e battuto le mani per dire «Ok, il fallo non me l’hai dato andiamo avanti», ma l’arbitro lo interpretò come “lesa maestà” e lo buttò fuori.

    Mi ricordo bene Zulli. Pensa che l’arbitro, Cornieti di Bagno di Romagna, l’ho anche conosciuto nel 2007 (è morto pochi anni dopo). Però allora il gesto di Gullit, che non voleva essere offensivo, fu molto plateale. Inginocchiarsi e battere le mani ad un arbitro sarebbe sanzionato alla grande anche oggi.
    Sull’episodio di ieri voglio pensare che non ci sia stato nessun pregiudizio o intenzionalità di protagonismo, ma le parole che gli ha rivolto Gigio da capitano mi sembrano addirittura maggiori del motivo dell’espulsione “Ma che stai facendo Maresca? Sempre i protagonisti dobbiamo fare“.
    Stando a quello che si legge Maresca avrebbe anche la possibilità di rimediare con un supplemento di referto spiegando che ha capito male le parole di Ibra, ma non ci saperei troppo.
    Sta di fatto che ormai è diventata un’abitudine storpiare quello che lo svedese pronuncia, a cominciare dalla famosa frase razzista a Lukaku che non ha mai pronunciato.

  8. Sta di fatto che ormai è diventata un’abitudine storpiare quello che lo svedese pronuncia, a cominciare dalla famosa frase razzista a Lukaku che non ha mai pronunciato.

    Motivo di più per tacere e giocare: il giocatore più esperto dovrebbe ormai averle capite certe dinamiche, invece Ibra ogni tanto in queste cose ci ricade, mettendoci nei guai.

    Concordo pienamente sulle parole di Donnarumma, quando le ho sentite ho sudato freddo. Ma lì Maresca non ha fatto una piega. Secondo me Ibra gli stava rompendo le scatole da un po’ per qualche fallo evidente subito che l’arbitro aveva lasciato correre, e non appena gli è parso di udire qualcosa di offensivo da parte di Ibra ha estratto il rosso. Non so se Maresca non aspettasse altro, spero di no. Di sicuro è scarso. Oltre che sordo.

  9. Prova prova!

    Primo tempo secondo me bruttino, fatto il primo gol ci siamo seduti per poi svegliarci sul finale per fare il secondo. Secondo tempo da asteriscare per i noti fatti.

    Tre stelle donnarumma
    due stelle Kessie
    una stella dalot

    due bidoni Chalanoglu
    un bidone ibra

    Pioli pollice su

    Sapete che la mia posizione sui rinnovi che tardano è nota: credevo che fosse per la maggior parte della telenovela fosse fuffa pronta a sciogliersi al sole di una posizione Champions matematica; in parte lo credo ancora, ma le parole di Maldini di ieri – se vere, non l’ho sentito in diretta – mi fanno pensare che, almeno per Donnarumma, il rinnovo molto probabilmente non arriverà. Spero almeno che in Società abbiano l’accortezza di “costringerlo” ad andare all’estero, perchè farlo andare alla Juve sarebbe autolesionista.
    Nell’unico momento del decennio in cui la Juve è in crisi di risultati e di soldi, e con la prospettiva che “l’Inter di Conte” sia una season-wonder soltanto, visti i foschi presagi societari cinesi, tu vai a risollevare i torinesi dandogli il tuo miglior giocatore e simbolo della rinascita?
    Sarebbe una figura da sudditi incredibile.
    E Gigio nel caso dovrebbe sperare che gli stadi non venissero aperti al pubblico mai più.

  10. Sicuro che una squadra italiana, Juve compresa, possa o voglia permettersi di pagare a un portiere uno stipendio da minimo dieci milioni netti?

  11. Siamo in contraddittorio puro io e Marcovan in questo periodo. È il sale della vita.
    Non mi è piaciuta la scelta di Ibra di andare a Sanremo (poi lo guardi e scopri che è un piccolo genio anche lì), mi è piaciuta ancora meno la scelta di tornare in nazionale a quarant’anni quando fai già fatica a sopportare l’impegno di giocare in un club, non mi è neppure piaciuto l’atteggiamento che ha avuto con Lukaku nel derby di coppa, ma poi capisci che girava un sassolino nella scarpa da anni.
    Però non mi sta bene che il personaggio Ibraimovic, che è oggettivamente molto ingombrante, venga preso di mira appena si presta l’occasione per dargli pesantemente addosso. Il comportamento e le espressioni di Lukaku che hanno seguito il primo episodio del derby, che non ha nulla a che fare con il razzismo, sono state molto più gravi di quello che ha detto il nostro. Però la guerra mediatica e del palazzo si è scagliata solo verso una sola parte.
    Ieri ho avuto la sensazione, ripeto, sensazione, che l’antipatia latente nei confronti di Ibra abbia condizionato la decisione di Maresca, evidentemente scarso come arbitro e fragile come uomo. Non riesco in alcun modo ad associarmi anche questa volta alle nenie perbeniste di maniera che devono dare sempre e comunque ragione all’autorità costituita (l’arbitro), condannando sempre e comunque chi non si adatta a fare buon viso a cattivo gioco.
    Ricordo ancora cosa fece, come si espose e lo scandalo che sollevò Rivera a suo tempo. Stiamo sempre zitti, buoni e proni e andremo sempre avanti con le solite ruberie dei gobbi, con i piagnucolamenti poi in qualche modo premiati delle merde e con gli intrallazzi di palazzo che anche quest’anno cercano e cercheranno di portare in CL una tra Napoli e Roma.
    Riscusate l’ennesimo sfogo.

  12. Che Ibra avrebbe fatto meglio a tacere in virtù della propria ventennale esperienza non lo dice Marcovan, lo dicono i fatti: se avesse tenuto la bocca chiusa sarebbe rimasto in campo fino alla fine e lo avremmo a disposizione per le prossime partite. Questo non esclude che Maresca sia un pessimo arbitro (disonesto non so, non ne ho le prove), e che debba essere fermato. La voce grossa la deve fare la società nelle dovute sedi, non i giocatori in campo. La società pare abbia scelto di non farlo e non sono d’accordo, ma questo è un altro discorso.

  13. Mah, pure io non sono così colpevolista con Ibra. Quello che ha detto in campo è abbastanza normale in una partita e l’arbitro ha voluto sicuramente fare il protagonista o, più semplicemente, ha preso fischi per fiaschi. Starà alla sua onestà la squalifica o meno. Certo che l’audio lascia poco spazio a ulteriori fraintendimenti, non ha insultato né fatto gesti irresponsabili, penso sia evidente a tutti quanti.
    Ricordate Bonucci con la testa contro Rizzoli? Ecco, quello era da espulsione non ciò che ha fatto ieri Ibra.

  14. Cavoli non una che abbia pareggiato, neanche la Lazio che con una in meno è in piena corsa.

    Quindi ora qua urge invertire la tendenza e cominciare a vincere “anche” in casa. 6 punti nelle prossime due non sono importanti ma vitali!!!

  15. Forse non mi sono spiegato bene, ragazzi. Sull’arbitro la penso esattamente come voi. Il principale colpevole è lui. Non ha capito una mazza, è scarso, malato di protagonismo e forse, dico forse, troppo tifoso del Napoli. Lo conosciamo ormai fin troppo bene Maresca. Ma è proprio questo il punto!

    Chiedo: siccome il carattere di questo arbitro è così ben conosciuto da tutti, Ibra compreso, rompergli le palle per diversi minuti è stata forse una brillante idea da parte del nostro giocatore più esperto?

    La risposta sta tutta nell’espulsione, mi pare.

  16. Già l’ho scritto, il mio pensiero è identico a Marcovan per quanto riguarda Ibra.

    Stavo vedendo il calendario di domenica prossima, a parte che noi giochiamo nell’ora più odiosa che la lega potesse pensare, ma c’è un bel Napoli-Inter ed altrettanto bello Atalanta-Gobbi. Nella speranza che i cugini non vadano a giocare troppo rilassati, tra Atalanta e Juve qualcuno perderà punti sempre che noi sfateremo il tabù San Siro.

  17. Sono d’accordo con Marcovan: sai che il tipo è permaloso, hai 20 anni di esperienza calcistica e gli vai a scassare la minchia ? Un po te le cerchi allora, ricordo che stavamo 2-0 in una partita stramorta. E dai.Speriamo se la cavi con un turno, qua ormai vincono sempre tutte e bisogna tenere il passo e vincerne ancora almeno 5.Kessie due stelle, ibra e rebic una.Dalot meriterebbe una stella anche lui, ingresso decisivo e col piglio giusto, fosse sempre questo un pensiero al riscatto a costo ridotto lo farei. Calhanoglu e ibra due bidoni. Pioli su

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