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Dopo quasi dieci anni il campionato di serie A cambia padrone. Avrei preferito  qualcun altro, sinceramente, ma un nome diverso rispetto a quello precedente nell’albo d’oro è comunque un aspetto positivo. Quel misero punticino in più conquistato a una manciata di minuti dalla fine con cui i cugini ci estromisero dalla Champions due anni fa,  ha probabilmente permesso loro di trionfare al posto nostro. Un punto che garantisca la partecipazione alla Champions League fa tutta la differenza del mondo, nel calcio del popolo di Ceferin e della UEFA. Una volta mi ci congratulavo pubblicamente con i campioni d’Italia, ora evito accuratamente. Qualcuno potrebbe dire che è dovuto al fatto che, non vincendo da anni, ora rosico maggiormente rispetto a una volta: non è così, rosico esattamente come prima, cioè molto.  La verità è che non mi congratulo più perché, chiunque avesse vinto, le congratulazioni di un milanista non se le sarebbe meritate. Ho assistito a troppi sgarbi nei confronti del Milan da parte di tanti in questi anni per possedere ancora la voglia di complimentarmi con gli avversari. Quest’anno poi, specialmente nel periodo in cui il Milan era meritatamente al primo posto, fra attacchi mediatici pilotati e insinuazioni sul numero di rigori concessici (che c’erano), si è toccato il fondo. E raggiunto l’apice del mio disgusto.

Ciò non toglie che lo scudetto dell’Inter sia ampiamente meritato. Per lo meno dai giocatori e dal loro tecnico: giocare gratis — e vincere — non è da tutti. Scherzi a parte, non so esattamente quale sia la situazione finanziaria dell’Inter e manco mi interessa. So benissimo che a parti invertite la nostra situazione finanziaria terrebbe occupato h24 il web neroazzurro e non soltanto, come so che se degli scriteriati assembramenti tipo quelli di ieri fossero stati formati da altri — e sarebbe certamente accaduto in caso di vittoria di qualsiasi squadra — sarebbero stati giudicati con la consueta spocchiosa aria di millantata superiorità dai cugini; ma che volete, preferisco ancora  parlare del campo verde, anche se ammetto che oggigiorno è sempre più difficile.

Sul campo l’Inter è stata grande: ha retto brillantemente nel periodo in cui aveva qualche problema di assestamento e successivamente ha superato ogni ostacolo quando è stato il momento di imprimere una forte accelerata alla propria stagione. Impeccabile come sempre la conduzione tecnica di Conte: antipatico, rissoso, polemico, costoso, uno che sulla nostra panca non vorrei mai, ma uno che il suo mestiere lo sa fare molto bene, da fuoriclasse. Sono stati pure fortunati, i cugini: nel momento topico, i giocatori più importanti non hanno avuto nemmeno un raffreddore, mentre lo stesso non si può dire delle avversarie, soprattutto di noi.  C’è chi sostiene che l’eliminazione da tutte le coppe internazionali li abbia  favoriti e concordo. Non concordo con chi storce il naso sul gioco espresso dai neo campioni d’Italia. Il loro gioco può piacere oppure no, ma se sui gusti estetici in generale è ozioso discutere, sul calcio lo è ancor di più: dire di non gradire un certo tipo di calcio è più che legittimo, ma chi parla di catenaccio e di autobus davanti alla porta, o vuole fare il fighetto o non capisce una beata mazza di pallone. Il calcio non è ginnastica artistica o tuffi, dove una giuria decide la graduatoria in base a precisi parametri tecnici ed estetici, nel calcio è tutto molto più semplice: chi prende pochi gol e ne fa tanti, vince. La contrapposizione giochisti-risultatisti mi annoia, perché non ha ragione di esistere: una bella difesa collettiva a cui fanno seguito rapidi e frequenti ribaltamenti di fronte micidiali, è un gioco estremamente più bello a vedersi  rispetto a uno sterile e prolungato possesso palla. Viceversa, un catenaccio con rilanci alla spera in Dio fa schifo, mentre un tiki taka versione Barcellona di Guardiola è una gioia per gli occhi.  E’ tutto molto elementare. La differenza la fanno sempre i giocatori, le loro caratteristiche e la capacità del tecnico di sfruttarle, non la fa un tipo di gioco piuttosto che un altro. L’Inter ha giocato bene, pochi cazzi.

Comprendo la delusione, intendiamoci. Nessuno li trova insopportabili quanto me — è un modo di dire, so benissimo di essere in buona compagnia.  Ma non sarà certamente denigrando ingiustamente le meritate vittorie altrui che torneremo grandi.

38 commenti su “Un nuovo padrone

  1. Io sto rosicando da morire. Ho sempre odiato più i cugini che i gobbi. Il fatto che ci abbiamo sorpassato nel conteggio scudetti mi fa una rabbia, anche se loro hanno quello di cartone che non so per quale motivo non è stato tolto dopo che si è scoperto che Facchetti faceva più o meno le stesse cose di Meani. Per questa questione la prescrizione non dovrebbe esserci, un po’ come gli omicidi. E qua viene fuori la mia passione per Top Crime 🙂

    Poi dal punto di vista sportivo, non ci poteva essere una squadra che la meritasse più di loro. Hanno dei giovani fenomeni, un Lukaku straripante, anche se ha mollato un po’ verso la fine. Vincere con 4 giornate di anticipo è solo un grande merito. Dopo un inizio zoppiccante, hanno trovato la quadra e sono andati spediti. Il pericolo che possono aprire un ciclo ed arrivare alla “seconda stella” prima di noi.

    Come scrive giustamente MV, non è che denigrando o rosicando torneremo a vincere. La “resurrezione immediata” passa esclusivamente ed obbligatoriamente per un posto Champions. Poi faremo anche magre figure, ma intanto cominciano a rientrarci.

    Quel punto di 2 anni fa di differenza mi fa ancora rabbia! Soprattutto perché persi contro le cosiddette piccole che retrocessero in B Empoli e Frosinone…

    Quest’anno passa esclusivamente dal risultato di domenica. Inutile fare calcoli, una vittoria ci spalancherebbe le porte sia in termini di classifica, ma soprattutto moralmente. Con un pari invece, dobbiamo riaccendere la calcolatrice.

  2. eccomi.
    Io appartengo a quella parte di tifosi del calcio che ritengono che senza un gioco propositivo non si va da nessuna parte: al limite ci si ferma al confine.
    Quindi con tutto il rispetto per alcuni giocatori ( Barella, Lukaku e Lautaro ) i realtà sono convinto che i miei non abbiano niente di meno, a cominciare dal Tecnico, anzi.

    Ne riparleremo tra un anno

    Purtroppo abbiamo pagato nel girone di ritorno il “fuori giri” dell’andata.

    Amen: teniamo duro ancora 15 giorni e poi se siamo bravi a Bergamo senza patemi.

    Noi purtroppo in queste ultime giornate, penso a Sassuolo e Benevento) giochiamo anche troppo bene, ma superficialmente.

    Dobbiamo essere più concreti

    Forza ragazzi

  3. Rosico come tutti, ma rosico soprattutto perché hanno vinto loro. Non me ne frega nulla come hanno vinto… hanno vinto. Scusate se dico una sorta di bestemmia: mi pesano meno nove scudetti di fila dei gobbi piuttosto di uno delle merde. È così.

    Non li sopporto per tanti motivi e uno lo ha raccontato Zulli nel commento prima. Sono i falsi perbenisti, i derubati, i discriminati, le vittime. Come ho spesso detto sono l’alter ego dei gobbi, aristocratici e vincenti, loro invece, aristocratici e perdenti. Sono infatti i gobbi i loro nemici atavici, non noi, Però noi siamo nati prima e, non solo, siamo di origine semi proletaria, mentre loro sono nati proprio da una nostra costola dell’aristocrazia milanese che si è staccata. Quindi noi, i milanisti, i casciavit, non abbiamo come contraltare i ladri, ma proprio quella che comunemente viene chiama la seconda squadra di Milano, i bauscia, appunto.
    Va beh… messa da parte la storia il presente non cambia: sto scudetto fa stare male, molto male.

    Del discorso estetico abbiamo scritto tante volte. Non sono per niente in accordo con Marcovan e lo ribadisco. La svolta sacchiana ha avuto un impatto e ha lasciato una traccia nei milanisti. Filosofia berlusconiana imperniata sul “bel giuoco”? Forse, ma quell’etichetta cucita addosso non mi da certamente fastidio. Pensate sia solamente un caso se negli ultimi 33 anni il Milan ha disputato 8 finali CL vincendone 5, mentre i gobbi 6 vincendone 1 (25 anni fa) e i prescritti 1 (l’unica dopo 45 anni). In Europa non vinci se non hai un gioco che non sia difesa e contropiede. Può capitare (l’ultima di Mourinho ha quei connotati), ma sono eccezioni.

  4. la diatriba risultatisti Vs. giochisti lascia indifferente anche me.

    Secondo me la vera differenza è tra chi fa un gioco PASSIVO o ATTIVO: i primi attendono l’errore altrui, i secondi provano a farne il meno possibile.
    Il Milan di Capello, ad esempio, era una squadra molto difensiva ma quello era un catenaccio ATTIVO perchè tra i difensori e la punta non c’erano mai più di 30metri e di fatto costringeva gli avversari a fare il nostro gioco.

    Storicamente in Europa paga essere ATTIVI e spero sempre che il nostro Milan possa rientrare in questa categoria.
    Vincere come ha fatto l’Inter quest’anno, semplicemente, non è da Milan.

  5. Quoto Lapinsù e aggiungo: ad esempio contro il Sassuolo, che ho visto per intero per ovvi motivi – l’Inter semplicemente teneva 10 giocatori dietro la palla, a ridosso della propria area, senza pressare i neroverdi ma semplicemente attendendo l’errore gratuito, il passaggio sbagliato, il solito nano sassolese che tentasse il dribbling andando a sbattere contro i corazzieri contiani (un grosso punto a favore dell’Inter è stato quello di aver organizzato un undici con almeno 7/8 armadi a due ante, soprattutto in difesa).
    Chiaramente l’inutile fraseggio sterile tipico di De Zerbi ha agevolato molto questa tattica, visto che il titik-titok ruminato fino allo sfinimento ti espone sempre al classico passaggio sbagliato, quando hai in rosa dei piedi fini come Magnanelli Bourabia Obiang e degli gnomi inadatti allo sport professionistico come Maxime Lopez…

    Squadra forte e solidissima, ci mancherebbe – credo miglior difesa del campionato non a casa – ma davvero tanto attendista, e pure fortunata nei momenti giusti, perchè il 2-0 arriva nel finale su contropiede dopo un rigore-da-Var abbastanza solare non fischiato che avrebbe forse valso il pareggio del Sassuolo.

  6. Per quest’anno il padrone è cambiato, anch’io avrei preferito altro ma così è andata.

    Sono piuttosto preoccupato per i colpi di coda del vecchio padrone che ancora gode di potere e immunità. La scena di Paratici a protestare con l’arbitro è molto preoccupante, l’inspiegabile gomito a cercar palla di De Paul altrettanto.

    Temo molto la partita di domenica sera, non per nostre lacune quanto per i lavori dietro le quinte. I gobbi sono nell’occhio del ciclone tra prestazioni vomitevoli e rischio di non qualificarsi per la CL, poi per la questione SuperLeague e le ventilate sanzioni senza contare i danni economici che tutto ciò comporta.

    Questi sono a serio rischio default e le tenteranno tutte, lecite e illecite, per vincere. Dovremo essere molto bravi e attenti a ogni dettaglio. Questo mi preoccupa veramente tanto.

  7. Ragazzi, non si può ridurre il gioco dell’Inter a 10 uomini dietro la linea della palla ad attendere l’errore avversario. Con il Sassuolo che gioca in un certo modo magari è andata così, ma non succede sempre. Dipende dagli avversari. Col Napoli, una volta andata sotto ha alzato il baricentro, pareggiato, poi si è rimessa dietro. L’Inter ha segnato 74 gol, cinque in meno dell’attacco atomico dell’Atalanta, e ne ha subite appena 29. I numeri non mentono quando si tratta di gol fatti e gol subiti.

    Ghost, ti immagini se De Paul a fine stagione passasse magicamente ai gobbi? Ci sarebbe da divertirsi, se non fosse che i media ignorerebbero sicuramente la coincidenza.

  8. ah è probabile che finisca là.

    Certo che i media hanno rotto il cazzo e fatto vivisezioni ad ogni nostro rigore e della questione Paratici non se parla nemmeno lontanamente.
    Lo stesso Pozzo, spesso attento a tirare bordate ad arbitri e a rivendicare vittimismo, stavolta non parla. Ci saranno affari in corso…
    Ha parlato però il DT Marino e questo mi preoccupa molto sul potere ancora a disposizione dei gobbi. Ocio ai loro calciatori volanti di punta: Chiesa e Quadrado in primis.

  9. “ Questi sono a serio rischio default e le tenteranno tutte, lecite e illecite, per vincere. Dovremo essere molto bravi e attenti a ogni dettaglio. Questo mi preoccupa veramente tanto.”. Condivido e aggiungo che nonostante tutto questi in Italia hanno ancora un peso determinante. La Juve per tanti motivi economici e non solo non può rimanere fuori dalla Champions e pertanto la conseguenza logica è che domenica se noi giochiamo male e loro vanno in vantaggio ok, mentre se torniamo a giocare a certi livelli e li mettiamo in difficolta si vedranno cose strane. Purtroppo si doveva arrivare a questo incontro con più di tre punti di vantaggio

  10. Mourinho alla Roma credo voglia dire diverse cose
    – la società è ambiziosa e ha disponibilità economiche
    – la società – anche se americana – cerca il certo per l’incerto
    – Mou anche se un po’ appannato ha un certo appeal e quindi può favorire l’arrivo di giocatori di un certo prestigio… un po’ come fece Benitez al Napoli
    – siamo un calcio – in italia – che sempre più somiglia al rifugio peccatorum

  11. Con Lukaku 40enne ed Ibrahimovic 30enne avremmo vinto noi, non è chiaramente un demerito dell’Inter, che ha vinto il Campionato in modo pulito.

    Ho visto Udinese-Juventus, splendido esempio di calcio romantico, almeno fino agli ultimi 10 minuti. 😉

    Pochi ne parlano ma il romantico Lotito è spesso indicato come modello virtuoso dal popolo di Ceferin e della Uefa, tanto che l’onestissima Lazio, brillante esempio di conduzione dei Covid-Test e di gestione dei recuperi delle partite di campionato, potrebbe coronare il sogno di bissare la conquista di una posizione Champions. Sarebbe un’ascesa magnifica, o meglio una cavalcata in rimonta, da veri romantici del calcio.

  12. Oltre alla Lazio già citata da Adamos (che saluto) e col Napoli (sul quale non ho nulla da obbiettare) dobbiamo vedercela con la Juventus (che è la Juventus) dell’impunito Partici, che ogni volta che la sua squadra se la vede brutta scatena l’inferno a bordo campo e nessuno dice niente. E con l’Atalanta del Gasperini che caccia via l’ispettore federale antidoping e regolarmente da febbraio in avanti diventa imbattibile, e i cui giocatori appena si trasferiscono altrove si trasformano in pipponi assoluti. E anche in questo caso, nessuno dice niente. Da noi la minima scorreggia diventa un caso. Sarà dura.

    Mourinho pratica (o praticava) un calcio reddizio, ma orrendo (Conte a confronto è Zeman). Ricordo che alle partite del Chelsea riuscivo a resistere una mezz’ora, poi mi addormentavo, stesso tempo del Signore Degli Anelli. Leggo gente (non qui), che fino a ieri sputava sul gioco dell’Inter, criticare il Milan per non avere pensato al portoghese. La splendida incoerenza del tifo. Io Mourinho l’avrei preso anche l’altro ieri, ma non è questo il punto.

  13. io qualcosina sul Napoli di ADL avrei da dire: rifiuta di andare a Torino per 2 positivi, l’ASL gli da manforte. Morale, dal 3-0 a tavolino e del punto di penalizzazione non resta nulla (se non poi la sconfitta sul campo, di un recupero peraltro avvenuto mesi e mesi dopo).
    Ah leggo che c’è un positivo nel Napoli: attenzione all’ASL e a un eventuale rinvio (spezia Napoli non è partita semplice, per giunta da giocare prima di noi).

  14. Due parole su Mourinho:
    è sopravvalutato.

    Sì, è uno che ha ottenuto molti risultati, ma l’ha fatto, negli ultimi dieci anni:
    – con squadre ben più competitive e attrezzate della nostra o della Roma
    – senza giocare un calcio piacevole, ma questo è una sua prerogativa.

    Lo vorrei al Milan? Certo che sì, Pioli è un buono e i buoni non vincono mai.
    Quest’anno è stato evidente come il tenere il profilo basso sia stato sempre accompagnato da prevaricazioni dal “sistema”.
    Basti vedere la linea celodurista di Conte, o di Paratici, o di Inzaghi+Lotito, o di Gasperini.
    Il calcio-rissa, che non ci è mai appartenuto, paga.
    E le partite solo parzialmente si vincono e perdono in campo.

    Detto questo, Mourinho è buono per l’ambiente-Roma. E’ un catalizzatore di attenzioni (e di colpe), e può consentire ai giocatori, sempre più schiacciati dall’ambiente specie da quando Totti non c’è più, di essere sereni e ritornare in Champions.

    Tornando a noi, Pioli ha mostrato tutti i suoi limiti. Abbiamo fatto un 2021 senza innovazioni tattiche, con il Milan totalmente disinnescato dagli avversari che, tramortiti dal girone d’andata, hanno trovato tutti le contromisure.
    A differenza di Pioli, che ha mantenuto la stessa impostazione ma con giocatori spompati: neanche il rientro degli assenti ci ha consentito di riprenderci.
    Nel girone di ritorno siamo sesti (in quello d’andata eravamo primi!!!), abbiamo fatto 26 punti.
    Abbiamo perso 15 punti dall’inter, 7 da atalanta e napoli, 4 da juve e lazio.

    E questa, è prevalentemente colpa di Pioli e delle sue scelte scellerate in termini di formazione, impostazione tattica, e mancate contromisure.
    L’insistere su un Calhanoglu evidentemente spompo, l’ostinazione su Leao che si è rivelato inadeguato in qualsiasi zona del campo, l’esclusione irragionevole di Hauge (sia dalle coppe a beneficio della salma di Mandzukic, sia dal campo nonostante il bel gol con la Samp).
    C’è stato solo un piccolo scatto d’orgoglio, il 4-4-2 mi pare per metà partita col Sassuolo.
    Partita poi buttata al cesso.

    E’ stata una stagione altalenante, che difficilmente si concluderà con l’obiettivo prefissato, anche per gli evidenti limiti dirigenziali (sia economici sia di scelte di mercato).
    Se mai riuscissimo, è opportuno fare investimenti importanti, su tre grandi temi:
    – un centravanti, vero, forte, da 30 gol, a cui Ibra fa da chioccia e riserva.
    – un portiere, vero, forte, decisivo, nato in Campania, che si chiama Gianluigi Donnarumma; in alternativa prendere un portiere forte, vero, fondamentale, titolare della nazionale, che si chiama Gigio Donnarumma; tertium non datur
    – un allenatore di caratura internazionale, che abbia visione, strategia, spessore internazionale. Non chiedetemi nomi, ma ecco, un Klopp che ha finito il ciclo al Liverpool…

  15. Per Klopp farei follie anche io, ma la vedo una possibilità nulla.
    Se mai Pioli verrà esonerato, credo si punterà su qualcosa di più economico come Spalletti o Sarri.

  16. Spalletti o Sarri non sono terribilmente economici, non quanto un Pioli o un Gattuso, o un De Zerbi.

    Molto probabilmente, specie se centriamo il 4 posto, resteremo con Pioli.

  17. Mourinho, anche secondo me come tecnico è sopravvalutato è e fa il personaggio e non è certamente stupido. Comunque va dove c’è un progetto credibile che prevede forti investimenti per rafforzare la squadra, non va dove si prevede una squadra mediocre questo è certo è altra cosa è credibile anche tra i top players

  18. Ich grüße dich, Marcovan. ;-)Immagino le rivolte dei romantici dopo che hanno circoscritto la Coppa Italia alle squadre di A e B, niente più favole alla Pordenone (quando era in Lega-Pro), mannaggia, …

  19. Ragazzi non so voi, ma ho un’ansia addosso per domenica sera. Non perché temi la Juve come “squadra” ma come “società”. Se dobbiamo perdere spero di perdere in modo pulito. Dopo il fattaccio Muntari avevo deciso di smettere di seguire il calcio, ma non ce la farei mai, neanche se si dovesse ripetere di nuovo. domenica. Più che il calcio, il Milan.

    Infatti ho ridotto di molto il vedere le altre partite. Ne avrò viste quest’anno 5/6. Non ho visto neanche le semifinali Champions, probabilmente vedrò la finale però.

    Caro Adamos, io sono uno dei “romantici” e contrario quindi alla Superlega. L’ho presa male l’esclusione delle squadre di C dalla Coppa Italia, anche se queste a parte il Pordenone non ricordo a memoria di altre squadre che sono andate avanti. In ogni caso è un male per loro che potevano contare negli incassi ecc.

    Io di recente, più forse per vederlo dal mio nuovo video proiettore, mi sono visto Toro-Roma e Roma-Atalanta. Devo dire che sono state due partite che mi sono piaciute molto. Per cui se si dovesse fare la Superlega, forse tornerei a vedere il calcio senza patemi e solo per il gusto di vederlo.

  20. No ma Zullida, non è niente di personale, io mi ricordo bene di Te e la mia stima è immutata. Mi sono molto arrabbiato perché la Uefa, la stessa che ci ha cacciato un anno fuori dalle Coppe mentre ha permesso ex multis al City finalista di Champions tutt’altro che romantico di fare tutti i propri porci comodi, da tutto questo ne esce ancora più rafforzata e addirittura con l’immagine di salvatrice del calcio romantico. E addirittura sembra ci voglia cacciare per altri due anni.Si poteva discutere sul modello, allargando la base di squadre che vi entrano dai campionati (per esempio tutte le vincitrici dei 5 campionati più importanti), ma una nuova Champions fuori dal giogo della Uefa per me è e resta imprescindibile.Detto questo nella Superlega noi avremmo preso le briciole, a quanto pare, briciole importanti ma pur sempre briciole, sarebbe un capolavoro Singer-Gazidis se dovessimo pure beccarci due anni di squalifica. Zullida, quindi le mie battutine di frustrazione non erano riferite a te né a nessuno qui. Qui è un altro Mondo, chi è romantico lo è perché ci crede veramente.

  21. Io ieri mi sono visto la semifinale di CL
    Ne parlo per portare acqua alle mie convinzioni che vincenti non si nasce ma si diventa e giocatori “di livello” ce ne sono tanti, basta non prendere per oro colato quello che propinano i mass media

    Tuchel, licenziato dal PSG prende il Chelsea e lo rivitalizza in modo formidabile.
    Nel Chelsea ci sono un paio di giocatori che noi in italia avremmo snobbato. Mi riferisco in modo particolare a Jorginho, che in modo discreto è il perno della squadra.
    Ex Verona… se fosse venuto da noi sarebbe stato trattato come un panchinaro preso da una società di mezze pippe.
    e Per “noi” intendo Milan, Inter, Juve…quello squadre in cui se non si comprano giocatori da prima pagina e dal costo e ingaggio smisurato si significa non avere grandi obiettivi.
    Purtroppo, e questa è una riflessione personale, anche lo sport e il calcio sono diventati l’occasione dove promuovere il più “figo” e non il più bravo.

    Tutto questo per sostenere che al netto di una condizione atletica che si è compromessa i “miei” ragazzi, per me, in Italia non sono inferiori a nessuno.

    Forza ragazzi (-3)
    !!!!!

  22. No ma Zullida, non è niente di personale, io mi ricordo bene di Te e la mia stima è immutata.

    Carissimo Adamos, neanche il mio commento precedente era contro di te. La stima verso la tuia persona anche da parte mia è grande ed immutata, tanto che per un periodo che non ti ho visto scrivere mi mancavi e chiedevo sul blog notizie.

    Sono consapevole dello schifo dell’Uefa, ho discusso di questo anche con mio figlio (gobbo ndr) favorevolissimo alla SL.

    Io mi considero “romantico” perché quando vedo le partite sono sempre il “ragazzino” di oltre 50 anni fa che giocava con le figurine e che attaccava sulla spalliera del letto “Cudicini, Anquilletti etc. etc.”

    A proposito di assenze ma l’amico “RINCON” è un po’ che non lo vedo scrivere. Gli avrà preso male la vittoria dei prescritti?

  23. Designato Valeri, 13 espulsi rossoneri su 33 partite arbitrate del Milan. Hanno mandato quello giusto.

  24. Se dobbiamo perdere spero di perdere in modo pulito

    Come ha scritto Marcovan, eccoti accontentato. Il killer è servito.
    Valeri, tra le tante porcate, è quello che regalò il pareggio ai ladri l’anno scorso nella partita d’andata di coppa italia e, non contento, ci decimo la formazione per il ritorno.
    Viva il calcio romantico, etico, equo, solidale e meritocratico.

  25. Zullida, Ti ringrazio. Ho avuto dei problemi di salute tra il 2014 ed il 2015, gravi ed imprevisti, poi tutto risolto. Trasferito in terra teutonica per amore. Insomma ne sono successe di cose ma io mi ricordo perfettamente, e leggo sempre quando posso, il tifoso che sei. Scrivo qui perché non ho interesse a scrivere da altre parti e nulla è indirizzato a chi scrive qui, spero di convincere anche un solo lettore anonimo che Ceferin non è il paladino del calcio romantico, mi ritengo soddisfatto. Valeri per Juventus-Milan? Che dire, mi sono ridotto a sperare che siano più odiati di noi dal Palazzo dopo la questione Super League ma vedendo Udinese-Juventus non mi pare proprio. Anche io ero romantico e mai avrei scritto queste cose, però i fatti mi hanno reso realista, anche nel calcio.

  26. temo che la designazione di Valeri sia un segnale chiaro della Lega calcio con valenza di punizione.

    Chi rischia di pagare il prezzo intero del biglietto è il Milan, la vedo sporca da qualsiasi angolazione. Bisognerà essere bravi e fare la partita della vita, non mollare fino al fischio finale e non cedere alla tentazione di reagire alle provocazioni. Sarà molto dura.

    E mi dispiacerebbe non qualificarci alla CL per magheggi, giochetti, vendette o abusi di potere.

    Se così dovesse accadere, allora vadano tutti affanculo e si faccia la Super League, che se dobbiamo essere banditi da tutto, che almeno la scelta sia solo nostra.

    Ciao Adamos!

  27. Adamos allora le mie “preoccupazioni” erano fondate.

    Non c’è bisogno di convincermi che Ceferin non sia il paladino che vuol far credere, lo sapevo e lo so. Il mio era proprio un discorso “romantico” nel vero senso della parola.

    Valeri… ma sarà il caso di vederla la partita domenica? Incazzarsi, rischiare la salute etc. oppure vedersi un rilassante Ten. Colombo su Top Crime?

  28. Ho appena letto sulla Gazza: Prescritti. Vertice coi dirigenti, chiesta la rinuncia a bonus. Accordi individuali con i giocatori.

    Questi stanno messi veramente male, ma purtroppo la vittoria dello scudetto temo possa far trovare al cinese dei finanziatori esterni. Mai che possano sprofondare queste merde, fin dal campionato 1922 che la fanno sempre franca.

  29. Ribadisco “ Questi sono a serio rischio default e le tenteranno tutte, lecite e illecite, per vincere. L a juve per tanti motivi economici e non solo non può rimanere fuori dalla Champions e pertanto la conseguenza logica è che domenica se noi giochiamo male e loro vanno in vantaggio ok, mentre se torniamo a giocare a certi livelli e li mettiamo in difficolta si vedranno cose strane. Purtroppo si doveva arrivare a questo incontro con più di tre punti di vantaggio” troppi punti buttati alle ortiche nel 2021 e ora la designazione lo dimostra. Un calcio dal futuro “pulito” in super Lega con la Rubentus… ma per favore…

  30. Ciao Ghost!Zullida, lo so lo so, se avessi da criticare direttamente una persona lo sai che amo le diatribe anche di gg 😉 , la stuzzicherei apertamente. Se i miei commenti ti hanno offeso, ti chiedo scusa. Come detto sono molto molto arrabbiato. Abbiamo gestito male una “rivolta” contro la Uefa in principio giusta, almeno secondo me. Giusta nel senso di creare qualcosa di alternativo, non nel senso di creare qualcosa di esclusivo. Per il resto mi sono salvato in corner, diciamo;-)

  31. Alla fine da bravi e ubbidienti scolaretti siamo rientrati nei ranghi di mamma UEFA.
    Chissà se abbiamo dovuto promettere di non farlo più…
    Non si illudano Ceferin & C., è solo questione di tempo è il loro indebito potere prima o poi si sgretolerà.
    Dopo questa “buona azione” mi aspetto un’atto di clemenza da parte di Valeri e la sua cricca. In fondo domenica sera giocano i cattivi contro i buoni e in questo calcio romantico vincono sempre i buoni… o no?

  32. La rinuncia fatta oggi alla Superlega mi ha fatto venire in mente la famosa “abiura” di Galileo, che per l’occasione potrebbe essere riscritta così:

    «Io Ivan Gazidis, Ammistratore Delegato dell’Associazione Calcio Milan, meglio nota come A.C. Milan, dell’età mia d’anni 56, constituto personalmente in giudizio, e inginocchiato avanti di voi Eminentissimi e Reverendissimi Presidente, vice Presidenti e Membri del Comitato Esecutivo UEFA; avendo davanti gl’occhi miei lo sacrosanto Statuto, quale tocco con le proprie mani, giuro che sempre ho creduto, credo adesso, e con l’aiuto di Dio crederò per l’avvenire, tutto quello che tiene, predica e insegna l’Union of European Football Associations. Ma perché da questo Comitato Esecutivo, per aver io, dopo d’essermi stato con precetto dall’istesso giuridicamente intimato che omninamente dovessi lasciar il falso progetto della Super Lega, e dopo d’essermi notificato che detta dottrina è contraria alla sacra regola del calcio equo, solidale e meritocratico, sono stato giudicato veementemente sospetto d’eresia, cioè d’aver tenuto e creduto che tale pratica calcistica si potesse svolgere senza il Vostro eccellentissimo controllo;
    pertanto, volendo io levar dalla mente delle Eminenze Vostre e d’ogni fedel tifoso questa veemente sospizione, giustamente di me conceputa, con cuor sincero e fede non finta abiuro, maledico e detesto li suddetti errori e eresie, e generalmente ogni e qualunque altro errore, eresia e setta contraria alla S.ta U.E.F.A.; e giuro che per l’avvenire non dirò mai più né asserirò, in voce o in scritto, cose tali per le quali si possa aver di me simil sospizione; ma se conoscerò alcun eretico o che sia sospetto d’eresia lo denonziarò a questo S. Collegio, o vero all’Inquisitore Presidente Ceferim.

    Giuro anco e prometto d’adempire e osservare intieramente tutte le penitenze che mi sono state o mi saranno da questo Santo Officio imposte; e contravenendo ad alcuna delle mie dette promesse e giuramenti, il che Dio non voglia, mi sottometto a tutte le pene e castighi che sono da’ sacre e altre costituzioni generali e particolari contro simili delinquenti imposte e promulgate. Così Dio m’aiuti e questo santo Statuto, che tocco con le proprie mani.

    Io Ivan Gazidis sodetto ho abiurato, giurato, promesso e mi sono obligato come sopra; e in fede del vero, di mia propria mano ho sottoscritta la presente cedola di mia abiurazione e recitatala di parola in parola, in Nylon, nell’edificio La Clairière, questo dì 7 maggio 2021.

    Io Ivan Gazidis ho abiurato come di sopra, mano propria»

  33. alla fine Ceferin ha perdonato ma sanzionato le squadre ribelli e sta preparando la forca per le 3 irriducibili. Immaginavo che qualcosa si doveva sacrificare a livello di sanzioni e tutto sommato va bene così.

    Resta da chiarire in quanti sapevano e in quanti hanno sottovalutato questa rivolta. Parrebbe che da febbraio in Lega calcio ne fossero a conoscenza e, immagino, anche in altre e più potenti organizzaioni di calcio. Ora tutto si sta trasformando in una resa dei conti a livello personale tra Ceferin e Agnelli, almeno questa è la mia impressione.

    Come andrà a finire non lo so immaginare e detto francamente ora sono cazzi degli altri. C’è un altro finale che ora mi interessa molto di più…

  34. Gran brutta figura, a ogni modo. Non che Ceferin sia da meno. Fa la voce grossa da dittatorello di sta ceppa, ben sapendo che alle tre restanti ribelli potrà infliggere soltanto sanzioni a loro gradite, come peraltro è accaduto per le altre 9. Che ci provi a escludere quelle 3 dall’Europa. A parte le conseguenze legali, che a quanto si dice sarebbero devastanti per lui e per la UEFA, non mi è sembrato che Infantino fosse sulla sua stessa lunghezza d’onda. Se poi Ceferin è sicuro di spuntarla e non sta bluffando come credo, si vedrà.

  35. Io come Ghost, sono troppo teso per la partita di domani sera per pensare a Ceferin & C.

    Non credo anch’io che ci saranno gravi sanzioni oltre ad una multa.

    Comunque ripeto, oggi come oggi non mi interessa. Vediamo domani che accadrà e poi penseremo al resto.

    L’affaire Donnarumma tiene banco su tutti i siti, ora sembrano che ci siano due inglesi. Magari se ne andasse in Inghilterra. Vederlo con i gobbi mi fa star troppo male. Però spero venga detto la parola fine. Comunque vada, anche se rimane al Milan ed ormai è chiaro che lo farà solo se ci qualifichiamo in Champions, per me “romantico ed idealista” Gigio può tranquillamente andarsene a quel paese. Ragazzino viziato ed irriverente.
    8 mln. per giocare nella “tua” squadra non gli bastano, squadra che potrebbe contribuire non poco a tornare ai livelli che le competono.

    Si lo so che le bandiere non esistono più e che sono rimasto agli anni 60… Ma se non lo facessi, se ragionassi con la testa e non con il cuore, avrei smesso da un pezzo di seguire il calcio.

  36. Sto cazzo di Spezia solo con noi ha fatto la partita de4lla vita. Potessero retrocedere ste merde bianconere!

    Ok che ci abbiamo messo del nostro, ma quella sera correvano come ossessi!

  37. Da quello che dice Marotta sembrerebbe essere più una toccata e fuga che l’apertura di un ciclo.

    Zulli, ci abbiamo messo del nostro, eccome se ce l’abbiamo messo…

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