210 14 minuti 2 anni

Mentre sui social e in TV infuriano le fandonie di mercato io, come ogni anno in questo periodo, puntuale come un orologio svizzero, me ne sto bellamente fregando. Sto invece continuando ad assaporare il successo di due settimane fa con aria vagamente incredula, ma piena di felicità. E siccome è ancora tanta la voglia di giocherellare ripercorrendo la stagione appena trascorsa, ho pensato di assegnare a ogni protagonista un giudizio con voto, escludendo ovviamente dirigenti e proprietari. Sarà un voto un po’ particolare, un voto non numerico (detesto assegnarne ai calciatori), un voto che getterà uno sguardo anche al nostro passato.

Fodé Ballo-Touré. Ha giocato pochi minuti poiché, per nostra fortuna, colui al quale avrebbe dovuto consentire di rifiatare ha avuto pochissimo bisogno di farlo. Giocatore molto veloce ma invero altrettanto modesto — la cavolata che causò il secondo rigore nel derby d’andata fu tragicomica. Voto: Taye Taiwo.

Mike Maignan. Credo si possa definire senza problemi un fuoriclasse. Portiere senza punti deboli: fortissimo fisicamente e con i piedi, veloce di cervello, reattivo come un felino fra i pali e sicuro nelle uscite. Su 39 presenze ha sbagliato soltanto una partita, quella contro la Salernitana. Più forte senza dubbio rispetto al pur forte predecessore, anche se in Italia non si può dire. Voto: Nelson Dida versione 2002-2004.

Antonio Mirante. Nessuna presenza. Voto: Antonio Donnarumma.

Ciprian Tatarusanu. Un secondo portiere di lusso. Dopo la gara d’andata contro la Fiorentina l’avrei preso a pedate, ma poi di grosse papere non ne ricordo. Ricordo invece grandi prodezze, soprattutto fra i pali: l’intervento sul rigore calciato da Lautaro nel derby d’andata, oltre che importantissimo è stato di una bellezza accecante. Voto: William Vecchi.

Davide Calabria. Uno di noi veri cacciaviti e uno dei giocatori più progrediti che abbia mai visto. In quanto cacciavite Davidino ha patito più di altri la tensione dello sprint finale contro i cuginastri (glielo si leggeva chiaramente in viso). Paradossalmente meglio in fase offensiva che difensiva, ma tutto sommato stagione più che positiva. Voto: Massimo Oddo.

Alessandro Florenzi. Benché a lungo infortunato è stato preziosissimo, uno degli artefici di questo scudetto per quanto fatto in campo nelle occasioni in cui è stato schierato e soprattutto per come ha saputo interpretare il ruolo di mentore per i più giovani. Un vero  esempio. Voto: Angelo Anquilletti.

Matteo Gabbia. Prodotto del settore giovanile, presumibilmente il quarto vero  cacciavite in rosa, quindi merita affetto incondizionato. Ha sempre fatto il suo, senza strafare e senza commettere grandi errori, a parte contro la Viola all’andata con la collaborazione del Tata. Voto: Stefano Nava.

Theo Hernandez. Dopo la lumaca Rodriguez tutti noi ci augurammo un terzino di fascia che per lo meno deambulasse a velocità umane, ma non ci saremmo mai aspettati di ritrovarci fra le mani una saetta di queste dimensioni. Giocatore straordinario, debordante, dominante. Ha commesso qualche sciocchezza delle sue anche quest’anno in difesa, ma che non sappia difendere è una stupidaggine messa in giro da chi di calcio ne capisce quanto me di astrofisica. Un pochino testa di cazzo (eufemismo), fa imbestialire come pazzi giocatori e tifosi neroazzurri e sembra divertirsi enormemente a farlo: fosse un avversario nemmeno io lo sopporterei, ma siccome per fortuna tifo Milan, lo adoro. Voto:  Aldo Maldera (perché Paolo Maldini non si può, per lo meno non ancora).

Pierre Kalulu. Ragazzo incredibile. Nonostante la giovane età e la scarsa esperienza si è sempre esibito in prestazioni impeccabili in qualsiasi posizione difensiva sia stato schierato; ha dato il meglio da centrale, ruolo nel quale fisicamente avrebbe dovuto in teoria soffrire maggiormente. Espressione facciale enigmatica, imperturbabile in qualunque  momento della gara, anche in quelli più caldi. Voto: Filippo Galli.

Simon Kjaer. Molto sfortunato quest’anno, ma il suo apporto deve essere valutato per l’importanza da lui rivestita nell’intero arco delle sue tre stagioni rossonere. Giocatore e uomo fondamentale per la crescita di questo gruppo vincente, arma in più di Pioli all’interno dello spogliatoio. Voto: Alessandro Costacurta.

Alessio Romagnoli. Storia particolare la sua in rossonero. Approdato al Milan giovanissimo e promettente, la crescita nel corso dei suoi sette anni milanisti non è stata quella che tutti ci auguravamo. Insomma, Alessio è praticamente rimasto il bravo difensore centrale degli inizi e niente di più. Tuttavia come serietà professionale e attaccamento alla maglia il suo comportamento è stato ineccepibile fino all’ultimo, e non possiamo dimenticarne il rinnovo contrattuale in tempi nei quali sarebbe stato complicato convincere a farlo perfino il magazziniere. Ha contribuito  alla conquista del titolo ed è stato più che degno di portare la fascia di capitano. Ciao Alessio, buona fortuna. Voto: Marione Yepes.

Fikayo Tomori. Difensore centrale sontuoso. Forte fisicamente, aggressivo, velocissimo, intelligente. Avrà sicuramente qualche difetto, ma francamente stento a individuarne. Avrà sbagliato sì e no tre gare in due stagioni, e mi sono tenuto largo. Voto: Alessandro Nesta.

Tiémoué Bakayoko. Di lui ricordo soltanto il dribbling in area bolognese dal quale scaturì, dopo un corto rinvio della difesa, il gol di Bennacer a sei minuti dalla fine. Non ha certamente confermato la decente stagione di qualche anno fa. Voto: Andrea Bertolacci.

Ismael Bennacer. Stagione abbastanza incompleta la sua, fermato prima dal Covid, poi da qualche infortunio e dalla fastidiosa Coppa D’Africa. Quando però ha potuto concedersi completamente alla causa rossonera ha offerto il solito notevole contributo, segnando anche due gol decisivi da fuori area nelle trasferte di Cagliari e Bologna. Voto: Angelo Colombo.

Samuel Castillejo. Uno dei giocatori più incomprensibilmente insultati dal popolo cacciavite. Calciatore normale ma volenteroso, professionale e amato dal gruppo. E cacciavite vero sin da bambino. Di lui ricordiamo il decisivo contributo nella gara ribaltata in casa contro il Verona. Probabilissimo partente, un caro saluto. Voto: Graziano ‘Lupetto’ Mannari.

Brahim Diaz.  Una delle poche note dolenti di questa fantastica stagione. E’ partito bene, poi piano piano ha perso fiducia, lucidità, freddezza sotto porta e in appoggio. Peccato perché le doti tecniche palla al piede sembrano abbondantemente sopra la media (benché le mie perplessità sulla sua inadeguata prestanza fisica in certe zone del campo permangano). Voto: Giuseppe Incocciati.

Franck Kessie. Stagione lievemente in tono minore rispetto a quella precedente, ma c’è da capirlo: olimpiadi estive e maledetta Coppa D’Africa invernale con la sua nazionale, contratto in scadenza, malumore dei tifosi per le stupide dichiarazioni agostane e conseguenti fischi. Quando però è stato il momento di svolgere il proprio dovere, Franck è stato grande. Buona fortuna Presidente, potevi collegare il cervello alla bocca prima di parlare ma ti voglio bene lo stesso. Voto: Rino Gattuso.

Rade Krunic. Non ho mai nascosto il mio debole per questo centrocampista-trequartista-terzino-attaccante. Rade dove lo metti sta, non sa fare nulla in modo eccezionale ma sa fare tutto. Forse non uno  dei più forti dodicesimi uomini mai visti al Milan, ma di sicuro uno dei più utili. Voto: Stefano Eranio.

Junior Messias. A me l’ex fattorino è piaciuto. Catapultato in un mondo cui non più di un anno fa non avrebbe mai immaginato di poter appartenere, Junior ha fatto il suo dovere, segnando 5 reti in campionato (in realtà 6) e una in Champions League nella vittoriosa trasferta di Madrid, servendo anche qualche assist. Non mi aspettavo molto a dire il vero, ma è comunque  andato oltre le mie previsioni. Voto: Andrés Guglielminpietro.

Alexis Saelemaekers. Un affarone dal punto di vista finanziario al momento dell’acquisto, tuttavia successivamente non si sono visti nel suo bagaglio tecnico i miglioramenti auspicati. In due stagioni e mezzo Alexis si è dimostrato sempre  ottimo in fase difensiva e dotato di grande mentalità, ma non in grado di pungere in fase offensiva quanto a gol e assist. E nel suo ruolo non è un difetto da poco, purtroppo. Voto: Thomas Helveg.

Sandro Tonali. Altro giocatore detestatissimo dal popolo bauscia. Le motivazioni sono a me sconosciute, ma compiendo uno sforzo sovrumano potrei tentare di penetrare nella bizzarra  mentalità del tifoso neroazzurro. Ci provo, dunque: li ha snobbati scegliendo noi; li ha illusi di essere una pippa nel primo anno milanista; ha schiaffato loro uno scudo in faccia nel secondo anno rivelandosi per di più fortissimo. Non sono neppure d’accordo con la pippaggine nel suo primo anno, ma questo è un altro discorso. Voto: Demetrio Albertini.

Olivier Giroud. Siccome il suo pari ruolo in rosa era un ultraquarantenne, tutti, cacciaviti compresi, essendo egli più giovane abbiamo spesso giudicato Olivier come se fosse un ragazzino.  Avremmo dovuto invece tenere a mente che si trattava di un trentacinquenne costretto a rifiatare il minimo indispensabile per via delle prolungate assenze delle alternative di ruolo. Nonostante tutto, in campo Olivier è stato intelligente, altruista e grintoso, oltre ad avere siglato reti decisive negli scontri diretti. E soprattutto oltre a essersi girato. Poi ci sarebbe da sommare anche tutto ciò che non è stato visto a occhio nudo ma facilmente intuibile, ossia l’importanza di un campione così all’interno di uno spogliatoio composto  da giovani per lo più inesperti. Voto: Oliver Bierhoff.

Zlatan Ibrahimovic. Ha giocato pochissimo per via dei noti problemi fisici, ma ciò nonostante è riuscito lo stesso a mettere la zampona nel nostro diciannovesimo scudetto, nonché suo secondo in rossonero. Otto reti in 23 presenze, spezzoni di partite giocate praticamente senza un ginocchio, riuscendo addirittura in una di esse, quella contro la Lazio a Roma, a sfornare l’assist per il decisivo gol di Tonali allo scadere; una vittoria fondamentale questa — numericamente e psicologicamente —per  la conquista del titolo. Non ci sono più parole per descrivere la grandezza di questo fuoriclasse infinito. Voto: Marco Van Basten.

Marko Lazetic. Fisico assurdo per un diciottenne. Il livello tecnico del serbo non ci è stato ancora concesso di appurarlo. Confesso di avere sbirciato qualche spezzone di una partita da lui disputata nella Primavera e devo dire che non ne sono rimasto abbagliato. Comunque, nessun contributo da parte sua a questo scudetto. Voto: Dominic Adiyah.

Rafael Leao. Giocatore decisivo per la conquista del titolo, senza se e senza ma, e non parlo soltanto dell’ultimo mese e mezzo, nel quale obbiettivamente ha giocato da top player mondiale. Il fatto è che prima aveva giocato ‘solamente’ benissimo,  e dopo lo straripante finale di quella prima parte ce ne siamo un poco dimenticati. Comunque sia, quando ce n’è stato bisogno Rafa è stato in grado di alzare l’asticella, imprimendo al suo gioco ritmi irraggiungibili per chiunque intendesse fermarlo — certe reazioni difensive alle sue accelerazioni sono state francamente imbarazzanti. Voto: Ruud Gullit.

Daniel Maldini. Rete importante a La Spezia e dodicesimo scudetto portato a casa dai componenti della famiglia Maldini (tredicesimo, se contiamo anche quello da dirigente di Paolino). Credo si tratti di un unicum a livello planetario, una pazzia alla quale si stenta a credere alla pari dei 14 Roland Garros di Rafael Nadal. Eppure è tutto vero. Daniel  non diventerà mai grande come il nonno, tanto meno come il padre (sarebbe impossibile per chiunque), ma la qualità per poter dire la sua ad alto livello non gli manca. Forse gli converrebbe cambiare aria, magari in prestito; ma sono chiacchiere, suo padre sa meglio di me cosa sia meglio per lui. Voto: Florian Raduciou.

Ante Rebic. Ho un debole per questo umorale  giocatore; i pregi — tanti — ci hanno aiutati diverse volte in questa stagione (anche se molti di noi se ne dimenticano), i difetti — tanti anche questi purtroppo — mi hanno spesso fatto incazzare e altrettanto spesso sorridere. Ante è così, prendere o lasciare. Io prenderei ancora, non so però lui e la società che intenzioni abbiano. Ho brutte sensazioni al riguardo. Voto: Jon Dahl Tomasson.

Stefano Pioli. Ho sempre sostenuto che senza una società forte alle spalle e giocatori giusti a disposizione un allenatore possa fare ben poco. Non ho mai creduto ai maghi della panchina che trasformano i brocchi in purosangue, insomma. Ricordo che ai tempi delle pagliacciate berlusco-gallianiane l’argomento più discusso dalla maggior parte di noi era l’allenatore, e io mi inferocivo come una bestia, anche perché a nulla servivano i continui cambi in quel ruolo (peraltro sempre coi medesimi disastrosi risultati) a ficcare in certe testacce  l’idea di spostare il mirino altrove. Non ho cambiato opinione: secondo me un allenatore top fa qualche punto, uno bravo non fa danni e uno scarso combina disastri. Ho sempre considerato Stefano Pioli uno bravo, uno che nell’ambiente giusto non faceva danni o ne faceva pochi;  ma mi sbagliavo, oppure è stato lui a fare il salto di qualità, chi lo sa. In ogni caso Stefano Pioli quest’anno ha fatto punti signori miei, quantificare è difficile ma la sensazione è che ne abbia fatti tanti.  Voto: Nils Liedholm. 

210 commenti su “Voti particolari di fine stagione

  1. Occhio a Belotti a ZERO.Azzardo una profezia da Maestro Vostro. Per me salta Origi, prendiamo Belotti a zero e Botman e passiamo al 3412. Già i riscatti di Florenzi (esterno destro a tutto campo, di fatto) e Messias sono un indizio. Per me si proverà a formare una coppia offensiva titolare con 2 tra Leao, Giroud e Belotti, a turno, nell’attesa di Ibra a Gennaio. In emergenza, Pioli metterà 2 trequartisti e una sola punta (3421).

  2. Sono d’accordo Darko, anche sui vecchidimerda, purtroppo per noi 🙁

  3. Perché tanto, con Theo a centrocampo, anche se giochi a 3 dietro, è come se giochi a 4 dietro. Cioè, è come giocare in 12.

  4. Occhio a Belotti a ZERO.Azzardo una profezia da Maestro Vostro. Per me salta Origi, prendiamo Belotti a zero e Botman e passiamo al 3412

    Ahahahahah il Maestro entra in forma calciomercato, bene così. Belotti uno dei cessi del peggior attacco della nazionale di tutti i tempi. Mi tengo Giroud tutta la vita.

  5. Origi credo sia fatto eh. Non nel senso che si droghi, ma che manchi solo l’annuncio.

  6. Secondo me, da noi, Belotti diventa una exploit storico. Roba che emula la versione 2010 di Milito. Il buon Belotti ha bruciato anni di carriera per seguire le bugie della dirigenza granata (che voleva svenderlo all’Inter), il suo obiettivo era venire al Milan già 2 anni fa (quando ancora avevamo Piatek…). Oggettivamente, Belotti, in Serie A, è ancora tra i migliori. Dobbiamo considerare che nelle ultime 2 stagioni ha giocato con compagni davvero improponibili, dalla cintola in giù. Parliamo di quel Torino che ha preso 7 pappine in casa dal Milan un anno fa. Una rosa che mi meraviglio sia riuscita a salvarsi. Tolti Belotti e Bremer, per me il Toro è ai livelli del Monza.

  7. Origi non saprei, Marcovan. C’è pur sempre quella clausola di rinnovo col Liverpool, di mezzo, con il Liverpool che poi potrebbe venderlo monetizzando. Fare uno sgarbo al Liverpool…davvero gli conviene? Il Villarreal ha fatto capire che pagherebbe il Liverpool, qualora si concretizzasse il rinnovo.
    Lui dice che vuole venire al Milan. Anche Kessie diceva che rinnovava sicuramente col Milan. Alle parole dei calciatori non credo tantissimo.
    Che poi, oggettivamente, la media-partite e la media-gol di Belotti nell’ultimo decennio sono superiori alla media-partite e alla media-gol di Origi.

  8. Origi non saprei, Marcovan. C’è pur sempre quella clausola di rinnovo col Liverpool, di mezzo, con il Liverpool che poi potrebbe venderlo monetizzando. Fare uno sgarbo al Liverpool…davvero gli conviene? Il Villarreal ha fatto capire che pagherebbe il Liverpool, qualora si concretizzasse il rinnovo.
    Lui dice che vuole venire al Milan. Anche Kessie diceva che rinnovava sicuramente col Milan. Alle parole dei calciatori non credo tantissimo.
    Che poi, oggettivamente, la media-partite e la media-gol di Belotti nell’ultimo decennio sono superiori alla media-partite e alla media-gol di Origi.

  9. Belotti è un pellegri con la gobba.

    Comunque sarebbe assolutamente folle passare alla difesa a 3.
    Smantellare meccanismi e automatismi della difesa migliore del campionato, in cui ci sono tre centrali (tomori, kjaer, kalulu) e tre laterali (calabria, florenzi, theo) di ottimo livello e massima intesa, per cosa?
    Il 4-2-3-1 di Pioli è un ottimo sistema, moderno e che esalta la tecnica dei nostri davanti, e la forza dei nostri dietro.
    E’ sbilanciato a sinistra per questioni tecniche, ma “bloccare” calabria ha consentito di affinare ulteriormente le sue doti difensive.
    D’altra parte, la coppia Theo-Ballo ha fatto 5 gol e 6 assist totali. La coppia Calabria-Florenzi 4 gol e 3 assist. Non sono rendimenti cosi distanti.
    Diverso è il discorso in attacco, dove Leao+Rebic ha fatto 13 gol e 12 assist, mentre Messias+Saelemakers solo 6 gol e 5 assist, meno della metà.

    Se cambio di modulo sarà, penso che vedremo più facilmente un 4-3-3 per esaltare maggiormente le doti di incursore di Tonali, e la fisicità di Renato Sanches, qualora arrivasse, sacrificando il ruolo del trequartista a cui Pioli ha chiesto spesso di ripiegare a centrocampo o di fare il primo pressing, perdendo inevitabilmente qualcosa in estro e imprevedibilità (ma il materiale umano era quello). Non a caso con Kessié e Krunic in quel ruolo abbiamo fatto ottime cose.

    Arrivasse De Keteleaere si vedrà, così come Noa Lang a destra.
    Ma ci vorrà tempo e schiaffoni di ibra per entrambi.

    Su Origi, chiaro che non è al livello dei suoi ex-colleghi del Liverpool. Tuttavia lo pensavamo anche di Giroud, e ha anche qualche anno meno, e magari può far rifiatare.
    A mio avviso, non viene per fare il titolare.
    Ma a zero, è sicuramente meglio dei vari Pellegri, Belotti, Scamacca e minchie varie.
    Il mio centravanti anche per il prossimo anno è Oli Giroud, poi si vedrà.

  10. Ci provo come ogni anno. Vediamo quanti ne sbaglio.
    Rosa 2022-2023.

    Titolari (impostati 3-4-1-2):
    MAIGNAN
    KALULU-TOMORI-BOTMAN
    CALABRIA-TONALI-R.SANCHES-TH.HERNANDEZ
    DE KETELAERE
    GIROUD-LEAO

    Prime riserve (sbilanciate verso il 3-4-2-1):
    TATARUSANU
    GABBIA-KJAER-RANOCCHIA
    FLORENZI-BENNACER-KRUNIC-CZYBORRA
    MESSIAS-D.MALDINI
    BELOTTI

    Altri: Plizzari, Bellodi, Frigerio, Castillejo (resta almeno fino a Gennaio), Ibrahimovic (disponibile da Gennaio).
    OUT: Mirante (ritiro), Caldara (Monza), Duarte (Basaksehir), Romagnoli (Lazio), Ballo-Tourè (Trabzonspor), Kessie (Barcellona), Pobega (Fiorentina), Bakayoko (Chelsea), Brahim Diaz (ritorno Real e poi Siviglia), Saelemaekers (Eintracht), Rebic (RB Lipsia), Colombo (Torino), Tsadjout (Lecce) più il mucchietto di ragazzi rientranti, da sparpagliare tra Monza, Genoa, Brescia e Bari.

  11. Darko, credo che con l’arrivo di Botman (che non è certo, per me non è scontato, anche se penso che arrivi), sia quasi doveroso passare alla difesa a 3, perché lasciare fuori Kalulu o ENTRAMBI i terzini destri (Calabria e Florenzi), mandare Kjaer perennemente in tribuna…insomma, non mi sembra mossa da Pioli. Penso più che userà Kalulu come “falso 2”, cioè Dif.Centr. che parte più largo (ma solo perché è mooooolto veloce).
    Theo mi pare ormai assodato che, se arrivasse Botman (che è mancino naturale), giocherebbe molto più alto (praticamente non da terzino).

  12. Che poi, oggettivamente, la media-partite e la media-gol di Belotti nell’ultimo decennio sono superiori alla media-partite e alla media-gol di Origi.

    bella stronzata.

    Belotti è del 1993.
    Origi è del 1995.

    Nel 2012/13, Belotti giocava all’Albinoleffe in serie C (29 gare, 12 gol).
    Nel 2012/13, Origi era riserva al Lille, in Ligue 1 (10 partite, 1 gol).

    Nel 13/14, Belotti era a Palermo in B (24 partite, 10 gol).
    Nel 13/14, Origi (19 anni) era titolare al Lille (35 partite e 6 gol), e gioca il mondiale col Belgio (segna pure il gol vittoria con la Russia).

    Nel 14/15, Belotti (22 anni) gioca 39 partite col Palermo in serie A, segnando solo 6 gol, e va in nazionale Under21.
    Nel 14/15, Origi (20 anni) gioca 44 partite con il Lille tra Ligue 1 ed Europa Legue, facendo 9 gol e giocando stabile in nazionale, alternandosi con Lukaku/Benteke.

    Nel 15/16, Belotti passa al Torino e fa 12 gol in 37 partite.
    Nel 15/16, Origi passa al Liverpool, 10 gol in 34 presenze. Gioca L’europeo col Belgio, perde anche una partita contro l’italia (che schierava Pellé e Eder in attacco, Belotti era fuori dal giro della nazionale).

    Nel 16/17, Belotti fa la sua miglior stagione: 26 gol in serie A, esordio in nazionale (4 gol totali tra lichtestein e macedonia), terzo in classifica cannonieri dietro Dzeko e Mertens.
    Nel 16/17, Origi è titolare al liverpool, 43 partite e 11 gol.

    Nel 17/18, Belotti è titolare al Torino e fa 13 gol in serie A. In nazionale si alterna con Immobile, e segna ben zero gol. L’italia non si qualifica al mondiale 2018.
    Nel 17/18, Origi passa in germania al Wolfsburg, dove è titolare e segna 13 gol in 31 partite di bundesliga, tra cui uno dei gol decisivi per la salvezza al playout.

    Nel 18/19, Belotti fa 15 gol in serie A (solo 1 a squadre forti – il napoli), 4 in nazionale (armenia, lichtestein, bosnia…).
    Nel 18/19, Origi torna al Liverpool. Si alterna con Firmino, parte spesso dalla panchina, fa solo 22 presenze e 8 gol. di questi 8, due li ha segnati nella clamorosa semifinale di ritorno di Champions col Barcelona (rimonta da 0-3 andata a 4-0 ritorno), e uno in finale contro il Tottenham.

    Nel 19/20, Belotti fa le solite 40 partite e 22 gol, nonostante segni molto non riesce a far superare al Toro le qualificazioni in EL (giocate a danno del Milan). In campionato si esalta nelle partite della ripresa post covid (giugno-luglio).
    Nel 19/20, Origi continua a fare la riserva di Firmino e Mané, fa 6 gol, spesso viene schierato a sinistra.

    Nel 20/21, Belotti fa 13 gol col torino in serie A. E’ campione con la nazionale all’europeo, in cui segna ben zero gol (e sbaglia pure il suo rigore nella finale vs Inghilterra), esattamente come nelle partite decisive delle qualificazioni mondiali con Svizzera e Irlanda in cui finiamo per giocare gli spareggi poi persi.
    Nel 20/21, Origi come l’anno prima, riserva e solo 1 gol stagionale.

    Nel 21/22, Belotti subisce tanti infortuni, 24 partite e 8 gol, da titolare.
    Nel 21/22, Origi subisce tanti infortuni, 18 partite e 6 gol, da riserva (dietro Firmino, Mané, Diogo Jota, Salah…), di cui uno al Milan.

    Tornando all’affermazione iniziale, solo il paragonare la punta da metà destra della classifica di serie A, alla riserva della squadra campione di Premier e vincitrice della champions (grazie a lui, peraltro) è una fesseria.
    Origi è pure più giovane, e a parte l’ultimo anno in cui entrambi lui e Belotti hanno avuto infortuni, non ci sono state storie di lunghe assenze dovute a problemi fisici.

    Mi ripeto: Origi non viene per fare il titolare, è la riserva di Giroud. Se poi è un exploit alla Theo Hernandez, tanto meglio.
    Ma Belotti ha 2 anni in più, negli appuntamenti grossi è sempre mancato (vedi europeo anno scorso), neanche in campionato ha mai fatto grandi cose con le squadre forti, ed è in parabola fisica discendente.

    Tra i due, Origi tutta la vita.
    Che poi preferirei Lewandovski, è un altro paio di maniche.

  13. Darko, credo che con l’arrivo di Botman (che non è certo, per me non è scontato, anche se penso che arrivi), sia quasi doveroso passare alla difesa a 3, perché lasciare fuori Kalulu o ENTRAMBI i terzini destri (Calabria e Florenzi), mandare Kjaer perennemente in tribuna…insomma, non mi sembra mossa da Pioli. Penso più che userà Kalulu come “falso 2”, cioè Dif.Centr. che parte più largo (ma solo perché è mooooolto veloce).
    Theo mi pare ormai assodato che, se arrivasse Botman (che è mancino naturale), giocherebbe molto più alto (praticamente non da terzino).

    Avere una rosa profonda con giocatori tutti validi, ti consente di far giocare chi è più in forma.
    Negli ultimi dieci anni, a stento avevamo 11 titolari normodotati.

    Kjaer non è più titolare, non sarà in tribuna, giocherà sicuramente in coppa, o con le squadre piccole arroccate (per dare soluzioni aeree che kalulu non dà). Ricordiamoci che Kalulu è un 2000, può avere una fase di involuzione come Tonali lo scorso anno, non è detto che sia davvero il nuovo Thuram.
    Botman può alternarsi con Tomori, e comunque avrà bisogno di tempo per entrare nei meccanismi di Pioli, considerato che i centrali da noi giocano altissimi e attaccano col pressing a centrocampo, sfidando gli attaccanti in campo aperto. Botman è più statico, non è detto non faccia qualche cappellata iniziale. Andrà aspettato.
    I movimenti a 3 sono molto diversi, smontare un impianto rodato e vincente solo per “farli giocare tutti” è controproducente a mio avviso, e Pioli non è un fesso.
    Calabria e Florenzi non ti fanno 40 partite di livello come Theo, si alterneranno.

  14. Belotti a zero lo prenderei. Certamente non al posto di Origi…

    Per il resto concordo con quanto scritto da Darko nell’ultimo post.

  15. Non saprei Darko. Negli appuntamenti grossi in squadre “di Club”, Belotti è mancato. Ma dove ha giocato? Torino, Palermo e Albinoleffe.
    Ha giocato sempre in contesti molto rivedibili. Anche nel suo miglior Torino (per me il 2018-2019), ha avuto compagni (difesa, centrocampo e attacco) non da Top Club. Per quanto riguarda le sue esperienze al Palermo (Serie B o Serie A da “lotta retrocessione”), lasciamo stare.
    Origi, direi, ha giocato con compagni MOOOOOOOOLTO forti.
    In Nazionale Belotti è mancato? Sicuro? Ha vinto un Europeo, da riserva di un Immobile non esaltante (ma non è colpa di Belotti se Mancini lo schierava come riserva). Comunque, ha vinto un Europeo. E nei gironi di qualificazione all’Europeo, ha fatto i suoi golletti.
    Per me, proprio sinceramente, Origi è fisicamente più forte. Belotti, prima di tutto sappiamo che VUOLE il Milan (praticamente da quando era all’Albinoleffe, o forse da prima, dato che è indubbiamente Milanista dall’infanzia). Oltre a questo fattore (da non sottovalutare, perché il tifo per la squadra in cui giochi fa TUTTA la differenza, basta guardare Tonali e Calabria, ma anche Barella e Bastoni), Belotti conosce il campionato italiano, e anche abbastanza bene.
    I due anni in più…mah…sono solo due anni, non cambiano la situazione. Belotti gratis per me è un affare pazzesco. Se poi arrivassero sia Belotti e Origi, tanto meglio. Ma poi quanti attaccanti facciamo giocare, contando anche Leao, Giroud, Ibrahimovic (che, se si è operato subito, vuol dire che punta a giocare almeno mezza stagione) e forse Rebic?
    Anche Origi, se come dicono dovesse venire, verrebbe gratis. Vero. Ma di stipendio, Belotti (proprio per il discorso “Milanismo”) prenderebbe meno.
    E poi, per il suo modo di giocare, Belotti (che sarà discutibilissimo quanto volete tecnicamente, ma la corsa ce l’ha, lo stacco ce l’ha, il tiro ce l’ha e soprattutto NON TOGLIE LA GAMBA) è un Casciavit. Mi assumo la responsabilità di quello che scrivo (potete sbranarmi, va bene), lo ripeto: Belotti è un Casciavit. Come lo è TONALI (e quando lo scrivevo, sull’altro blog, preferendolo ad altri nomi, mi sono preso i più grossi sberleffi).

  16. Botman e Maignan sono stati la chiave difensiva per la vittoria dello Scudetto Francese del Lille un anno fa, Darko. Ho seguito un poco quel Lille, erano una coppia perfetta, soprattutto sulle palle alte. Ma anche in impostazione, partiva tutto da loro (e con Maignan ne abbiamo avuto prova anche noi). Per non parlare degli anticipi sull’avversario lanciato a metà campo, facevano praticamente la coppia “doppio libero”, anche se nessuno dei due era un libero.
    Botman è da prendere SOPRATTUTTO (ma non solo) per la SIMBIOSI che aveva con Maignan. Ai tempi della telenovela del rinnovo di Donnarumma, ricordo che sponsorizzavo Maignan (sempre sul famoso “altro blog”), prendendomi del “pirla” da molti INNAMORATI di Zizzo Donarogna (tra cui anche un redattore, che secondo me ancora si tira le seghe pensando al nostro ex-99).
    Botman si adeguerà al gioco di Pioli semplicemente perché PIOLI E’ UN GRANDE ALLENATORE che SI ADEGUA ai giocatori che ha a disposizione.
    Ricorda Darko…Nico Tuo (che spesso VINCE) è uno di quelli che poi ti spara un bel TE LO AVEVO DETTO con tutti gli screen dei tuoi commenti precedenti (scherzo, tiè).
    Quindi spera che non arrivi Belotti, e se arriva, spera che non faccia 35 gol nel 2021-2022 portandoci il Quadruplete, altrimenti il tuo “Pellegri con la gobba” lo farò girare per tutti i blog e tutti i social dell’etere (scherzo…FORSE).
    Comunque, scherzi a parte, non sono così sicuro che arrivi, Botman, anche se l’ho messo nella mia formazione “ipotetica”.
    Di una cosa sono sicuro: o salta Botman, o salta Origi, o salta Renato Sanches. Non arrivano tutti e tre.

  17. Ovviamente intendevo “35 gol nel 2022-2023”, ho sbagliato biennio…
    Di solito questi errori portano bene.

  18. Intervengo solo per dire che sono una zecca,
    che delle elezioni di Sesto non me ne frega una cippa,
    che non credo Cardinale si sia giocato questo investimento sperando che le zecche non vincessero a Sesto,
    che soprattutto “interista vaffanculo ….”, ovviamente in rivalità e non con odio, con l’Inter solo rivalità.

    Per il mercato c’è tempo, godere godere e basta adesso.

    Venceremos adelante Zulli!!

  19. Non so se tra voi ci sono tifosi di basket. Io da sempre super tifoso dell’Olimpia Milano da quando si chiamava Simnenthal. Seguo normalmente solo i playoff. Se vince stasera va sul 3 a 1 e si avvicina il 29′ scudetto. È veramente stressante comunque seguire da tifoso una partita di basket. A parità, se fosse così anche il calcio sarei passato a miglior vita da un pezzo.

  20. È veramente stressante comunque seguire da tifoso una partita di basket. A parità, se fosse così anche il calcio sarei passato a miglior vita da un pezzo.

    Assolutamente Danilo, infatti evito accuratamente di guardarla. Il basket, che può raggiungere vette inarrivabili, non è uno sport per cardiopatici se una delle due squadre è quella che tifi. Per il resto, amo tutto quello che riguarda la Milano che conta sin da bambino. Un amore trasmessomi da una zia di mio padre che viveva a Milano e veniva a trovarci due o tre volte all’anno.

  21. Altra perla di Zizzo. Palla sotto le gambe. Neanche commentata dalla Rai peraltro. Però ci hanno tenuto a far notare che Mancini ha cazziato Calabria, come se il buco centrale fosse colpa sua. Vabbè che Mancini sia antimilanista da sempre non è una novità, come non è una novità che lo sia la Rai, visto di chi è stato proprietà il Milan. Per non parlare di Bastoni; quello che, secondo la stampa di regime, verrebbe venduto a 267 milioni per finanziare la campagna acquisti della grande Sfinter https://mobile.twitter.com/majicojr/status/1536795630017839104?ref_src=twsrc%5Egoogle%7Ctwcamp%5Eserp%7Ctwgr%5Etweet . #UnBaccanalePerCardinale

  22. @Adamos, “ soprattutto “interista vaffanculo ….”, ovviamente in rivalità e non con odio, con l’Inter solo rivalità”. Beh punti di vista. Molti milanisti non sopportano la finta verginità e il senso di superiorità morale sfinterista, basato sul nulla tra l’altro. Quello che ha tentato di fare l’Inda nella stagione appena passata manco i gobbi l’hanno mai fatto, è sembrato il campionato colombiano quando c’era Escobar con il Medellín. Visto che sei in vena di spagnolo, Azpitarte le merde le ha capite perfettamente https://m.milannews.it/amp/esclusive-mn/esclusiva-mn-azpitarte-milan-bene-nel-derby-maldini-ottimo-rapporto-col-real-inter-non-sopporto-la-presunta-superiorita-dei-tifosi-387688 , sebbene sia uno spagnolo, appunto, e non viva la realtà italiota. #UnBaccanalePerCardinale

  23. @Adamos, “ non credo Cardinale si sia giocato questo investimento sperando che le zecche non vincessero a Sesto”, questo è sicuro, come è sicuro che se andasse su Foggetta farebbe l’impossibile per ostacolarci e come minimo rallenterebbe molto i progetti per il nuovo stadio. Anche io penso che si darebbe a prescindere, ma averlo un anno o cinque anni dopo fa eccome la differenza. E se diventasse Sindaco avrebbe tutti i mezzi per renderci la vita un inferno, dovremmo sapere che razza di mostro sia la burocrazia italiota. Non è che se andasse su Foggetta, che sbava per le moschee, sarebbe la fine del mondo, ma ci metterebbe eccome i bastoni tra le ruote. #UnBaccanalePerCardinale

  24. Non la sto guardando, ma intanto il nostro buon Mancio, che come dice Ray è antimilanista da sempre, sta rimediando una figura di merda da record.

  25. E sono 5. Ottimo lavoro. Non riesco neanche a dispiacermi, trattandosi della Nazionale del Sistema. #UnBaccanalePerCardinale

  26. @Giustiziere, “ Non la sto guardando, ma intanto il nostro buon Mancio, che come dice Ray è antimilanista da sempre, sta rimediando una figura di merda da record.” E io godo come un pargolo che scarta i regali di Natale sotto l’albero. #UnBaccanalePerCardinale

  27. Ah e Gomorraman un’altra cappella dopo quella sul primo goal. Bravo Gomorra, bravo, ci darai tante soddisfazioni. Questo farà la fine di Balotelli, vedrete. #UnBaccanalePerCardinale

  28. Gnomotonto fa il goal della bandiera.

    #UnBaccanalePerCardinale

  29. Grande Olimpia. Ora giovedì a Bologna andiamo a prenderci il 29 scudetto

  30. Mi immagino già Gnonto da bambino dopo una marachella. Mamma/Maestra: “Gnonto ma che cosa hai fatto?” Lui “ Gnente”. #UnBaccanalePerCardinale

  31. Scherzi a parte, Gnonto è interessante, vedremo. Il resto imbarazzante. #UnBaccanalePerCardinale

  32. Gnonto fisicamente lo vedo strano. Comunque Inghilterra Ungheria 0 a 4, contano un cazzo ste partite. Il vero fallimento e le figure di merda sono state con Macedonia, Bulgari e Irlanda del Nord.

  33. Strano no nel senso negativo, visto che non lho mai visto giocare non so neanche come si muove in campo Boh così a vederlo sembra abbastanza tozzo.

  34. Gomorraman nel post partita “Con gli errori si cresce.
    (Polemico): Vuoi darmi la colpa? Quando ho fatto un errore così? Intendi con il Real? Parli di quell’azione con il fallo? Ma vah…”

    Citando Leonardo Sciascia, al mondo ci sono gli Uomoni, i mezz’uomini, ominicchi, pigliainculo e quaquaraquà. Tu, caro Gomorra, rientri in pieno sia nella categoria degli OMINICCHI che in quella dei PIGLIAINCULO. Che poveraccio. Ma vedrete, vedrete, farà la fine di Balotelli, questo scemo di guerra. Ci scommetto entrambi i gioielli di famiglia.

    #UnBaccanalePerCardinale

  35. Con Gomorrumma sto scudo non sarebbe arrivato.

    Mai nella vita. #UnBaccanalePerCardinale

  36. https://m.youtube.com/watch?v=3cPamotUFK4&feature=emb_title . Guardate la scena da 00:24 a 00:37 ahahahahha . Un’ignoranza mostruosa, questo gli parla da 30 secondi in inglese e Gomorraman gli risponde in una lingua mistica dicendo che capisce poco il francese. Vabbè se uno non sa neanche distinguere il Francese dall’Inglese allora non c’é molto da fare ahahahha . #UnBaccanalePerCardinale

  37. Zozzo Donarogna SUUUUUUUUCCCHIAAAA!!! Sono finiti i tempi delle mazzette ai giornalisti. Ora ti interrogano per mettere in evidenza quello che sei: un ignorante bidone raccomandato! Levati quell fascia, Zozzone, Donarogna di un Donarogna, ed eclissato dal calco che conta! Sei la macchia di merda sullo stemmino del PSG!

  38. Con Donarogna al posto di Maignan arrivavamo quinti, altro che primi, quest’anno. Zizzo è solo un gigantesco BLUFF. Negli anni 90, senza raccomandazioni e mafiosità del pizzaiolo (rip), avrebbe giocato nel Pescara o nel Foggia, sto bidone dell’immondizia. Ora sta emergendo in tutte le sue “qualità” tecniche: lento ad andare a terra, totalmente incapace sulle uscite alte, scadente con i piedi, impreciso nel coprire lo spazio di tiro… Se Tatarusanu fosse 15 kg più grosso, sarebbe SUPERIORE a Donarogna, come portiere.

  39. Ho letto che si è incazzato per le critiche ahahahahahahah Ma quanto è ingrassato, era quasi un anno che non lo vedevo, ridicolo 😀

  40. Non sono d’accordo Nico. Non su tutto almeno. Adesso è certamente come dici tu, ma con noi era un fulmine ad andare a terra e la porta la copriva bene. Essendo molto giovane per il ruolo c’erano molte possibilità che le lacune, ossia le uscite e il gioco coi piedi, col tempo sarebbero state colmate. Invece il ragazzo non solo è rimasto lo stesso nei difetti, è peggiorato anche dove eccelleva. Il denaro è importante e bello, ma quando nella testa di un giovane atleta diventa la cosa più importante e bella lo può rovinare se non è sufficientemente intelligente (e Gigio non è mai sembrato una cima, francamente).

    Le responsabilità sono soprattutto sue e di chi lo ha consigliato (procuratori, famiglia), ma anche della stampa italica, che lo ha coccolato e difeso oltre l’evidenza: le critiche unanimi al pubblico di San Siro quando giustamente lo fischiò, sono una pagina nerissima della stampa sportiva italiana (una delle tante). Ora è bastata una onestissima domanda per fare sembrare la giornalista che l’ha posta una specie di candidata al Pulitzer.

  41. Ho risentito l’intervista di ieri sera e mi sono vergognato per lui. Non ci può essere un campione senza una personalità adeguata e lui ha solo la spocchia del bambino viziato. Quanto alle coccole non disinteressate della stampa, basta guardare questa immagine. Senza ignorare che oggi la Gazzetta gli ha dato 6 in pagella e l’ha inserito come il migliore.

  42. Io comunque continua sempre a chiedermi come faccia una società con una situazione economica e debitoria disastrosa a fare campagne acquisti come quelle dei ratti (io li chiamo così o, se preferite, merde).
    Noi invece sul fronte della visibilità del valore di mercato abbiamo fatto un bel salto in avanti.

  43. ho visto l’intervista al portiere del PSG e gli highlights della partita.

    Sono d’accordo con l’analisi di Marcovan, è evidente che gli hanno costruito attorno un bel sistema di difesa a oltranza.

    Sul primo gol sembrava potesse prenderla di piede e invece gli è passata in mezzo alle gambe, l’errore in appoggio sta diventando una sua specialità (in negativo). E’ diventato arrogantello e presuntuoso grazie al sistema di difesa di cui parlavo prima.

    Sinceramente non me ne fotte più niente del portiere del PSG, perché questo è adesso, e manco spreco più gli insulti per ciò che ha fatto al Milan. In un certo senso lo ringrazio perché abbiamo un portiere che ha dimostrato di essere, a mio modesto parere, più bravo (o quantomeno a pari livello) e più uomo/squadra.

    Mi preoccupano invece le sue prestazioni quando veste la maglia della Nazionale, perché allora può essere un problema serio. Senza la maglia azzurra è solo il portiere del PSG, protetto e viziato dal sistema di fortificazione mediatica che gli hanno parato attorno. Il karma non tradisce, non perdona. Arriva sempre puntuale.

  44. A me di Donnarumma non frega più un c…., però oggi sono stato bullizzato ahahah, spero la prossima Italia-Germania sia quando conta, lì di solito li massacriamo.

    Sul mercato: mi dite gli acquisti ufficiali ad oggi delle prime quattro? Calma. Io voglio godermela questa estate.

  45. Io sono dispiaciuto dal constatare quanto sui social ( non qui) ci sia ingratitudine verso i giocatori del Milan.
    Ci sono opinioni che non suonerebebro strane su una nave di negrieri.
    Non mi stupisce… è una deriva di cui mi ero reso conto da tanto, però dispiace tanta ignoranza.

    Donnarumma: sono felice del Nostro Mike, anzi strafelice.
    Un poco di meschina soddisfazione l’ho a pensare cosa ci direbebro se fosse ancora con noi!

    Trattengo la tanta meschina soddisfazione per le paperate che farà alla juve… dove se non oggi ma domani sono sicuro finirà.

    Comunque: coi piedi è sempre stato un disastro. Nelle Uscite è sempre stato scarso e nei tiri rasoterra da lontano era debole.
    Strepitoso nella reattività breve.

  46. Mi sembrava impossibile eppure l’Indah parrebbe ormai certa del ritorno di Lukaku e dell’arrivo di Dyabala. Fortuna che mi sto ancora godendo lo scudetto perché ho la netta sensazione che per ripeterci occorrerà ancora troppo tempo…

  47. Gaspare, ci saranno anche delle partenze. La coperta dell’Inter è cortissima. Vabbe’ che i magheggi contabili in serie A ad alcuni sono concessi, ma mi sa che la festa sia finita.

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