66 4 minuti 1 anno

Ci sono cacciaviti che ammettono di avere accolto il triplice fischio finale dell’arbitro Massa con un sospiro di sollievo e ci sono cacciaviti che mentono. Prendere soltanto un gol, da chiunque, non solo da un avversario di primo livello come l’Inter, in questo assurdo periodo è da considerarsi un risultato accettabile, e questo rende l’idea della paradossale situazione nella quale siamo precipitati dall’inizio di questo infausto 2023.

La formazione iniziale di un Pioli sempre meno on fire, non aveva presagito nulla di buono, in molti hanno storto il naso leggendola e io ero fra quelli. Uno schieramento basato sul ‘primo non prenderle’ che ci poteva anche stare visto il tragico stato di forma psicofisico della rosa, ma poco logico dal punto di vista degli inserimenti e soprattutto delle esclusioni. Di difficile comprensione, per lo meno per me, sono stati quel Messias a centrocampo e, soprattutto, quel Leao inizialmente in panchina. E’ stata trasparente l’intenzione iniziale di chiudersi dietro per poi ripartire, ma poi è mancata totalmente la seconda parte del piano: zero tiri nello specchio della porta avversaria nel primo tempo. Nel secondo tempo qualcosa è mutato in meglio, anche grazie ai cambi, ma si è trattato di poca roba: l’Inter ha faticato pochissimo per portare a casa un risultato meritatissimo, che alla fine le è stato anche un pochino stretto.   

Quando un tecnico comincia a fare strani esperimenti e a escludere elementi forti e in apparenza non acciaccati, è segno che la situazione sta precipitando. O nel gruppo o nella sua mente.  Stefano Pioli ha condotto questa nave in maniera eccellente per ben tre anni, esattamente dal post lock down 2020 all’inizio di quest’anno, ma è evidente che ora il timone gli è sfuggito di mano. Sia chiaro, non sto sostenendo la sua piena colpevolezza per lo scempio al quale stiamo assistendo. Rimango coerente alle mie convinzioni di sempre: un grande allenatore fa qualche punto, uno scarso ne può far  perdere molti e uno bravo non fa danni. Pioli non mi ha mai fatto impazzire, ma sono comunque convinto faccia parte della categoria di quelli bravi; talvolta però, nelle squadre sportive — non necessariamente calcistiche — si presentano inconvenienti ai quali un allenatore, pur con tutta la sua buona volontà, non riesce a porre rimedio. Deve essere accaduto qualcosa di pesante al Milan per giustificare un tonfo di queste dimensioni, qualcosa di non spiegabile con il semplice calo di forma psicofisico dei giocatori.  Ecco, se proprio dobbiamo incolpare Pioli di qualcosa è di non riuscire a trovare il bandolo della matassa creatasi; ma spesso, per riuscirci, le capacità non sono sufficienti, a un allenatore occorrono anche l’ausilio della squadra e di una robusta dose di fattore C, tutti elementi all’apparenza assai carenti in questo plumbeo frangente nel mondo Milan.

Venerdì prossimo ospiteremo il Torino in casa, il successivo martedì il Tottenham della nostra bestia nerissima Conte. Comprendo quanto sia difficile crederci in questo momento, ma il calcio ci ha abituati a crolli e rinascite parimenti clamorosi. Per quanto mi riguarda è ancora troppo presto per mollare; spero che la società, Pioli e la squadra siano dello stesso avviso.

66 commenti su “INTER-MILAN 1-0

  1. Cmq a parte le minchiate che dice sull’essere dio bla bla, confido molto nel ritorno di Ibra a tempo pieno nello spogliatoio, sicuramente la sua assenza è stato un fattore per la crisi che stiamo vivendo

    Poco, ma sicuro!!!!!

    Ecco perché è fondamentale vincere domani sera, perché poi piano piano cominciamo a ritrovarci, a recuperare gli infortunati e lottare con molte possibilità di farcela per un posto Champions!

  2. Il Torino quest’anno c’ha suonato in campionato (quand’eravamo ancora una squadra) e poi c’ha suonato in Coppa Italia (quando stavamo smettendedo di esserlo).
    Ora che una squadra non lo siamo più da un pezzo, faccio fatica ad avere pensieri positivi per domani sera. Metto la firma per 1 punto che smuoverebbe la nostra asfitta classifica e non peggiorerebbe il morale in vista del Tottenham.

  3. Amici miei, fonte Curva, mi arrivano notizie tremende. Rosa da ricostruire praticamente da zero, senatori compresi. La vicenda Mike sarebbe davvero legata alle brutte vocine che circolano, ma sarebbe il problema minore, davvero il più insignificante. La rottura totale è tra Capitano e (ex)viceCapitano. E non vi dico come è successo (secondo la fonte).

  4. Prendetela con le pinze, ma se le sarebbero “suonate” Capitano e vice, in spogliatoio.

  5. Motivo per cui il Capitano si rifiuta , se esce, di consegnare la fascia al Vice. Il Vice si rifiuta di ricevere la fascia dal Capitano. Nessuno dei due riconosce il ruolo dell’altro.

  6. In tutto questo, Leao ha già rotto con tutti i compagni, schifato, e non vuole rinnovare per nessun motivo al mondo.

  7. C’è di tutto, in mezzo, Zio Zully. Gente che va con la compagna di altra gente, gente che si picchia, gente che sniffa, gente che butta benzina sul fuoco, e il fuoriclasse che (GIUSTAMENTE), unico pulito, chiede all’Allenatore di NON FARLO GIOCARE (e i tifosi medi se la prendono con Pioli…), perché gli fa schifo tutto il resto della squadra. Va a finire che i più seri sono proprio Kjaer, Gabbia e TATARUSANU.

  8. Vorrei che, almeno noi, evitassimo di fare da cassa di risonanza a certe minchiate.

  9. Fai bene Marcovan a fare il pompiere, però c’è tanto dell’assurdo in tutto quello che è successo in questa squadra da un paio di mesi che non si riesce a tirare fuori un senso logico. A cominciare da quel ritiro estemporaneo dopo l’amichevole con il PSV, alla mancata convocazione di Theo a Roma, alle due panchine iniziali di Leao. E ha questa fila di risultati che non danno il senso di una crisi, ma di un vero e proprio disfacimento collettivo.
    Sul mancato passaggio della fascia di capitano l’avevo scritto due giorni fa che, stando a quando raccontato in video da Andrea Longoni, la lista pre-gara riportava Theo come vice.
    Poi e vero che il pettegolezzo fa diventare un brufolo in un tumore, ma qualcosa di grosso è successo dentro quel gruppo.

  10. Sì Giustiziere, che sia successo qualcosa è palese. Però, se non si sa una beata mazza di cosa sia successo — e non credo che “miocuggino che gliel’ha detto uno che conosce un altro” lo sappia — eviterei d’inventare.

  11. Un altro segnale è la convocazione affrettata di Ibra anche se non è in grado di giocare (parole di Pioli). Evidentemente serve un collante per il gruppo.

  12. Sì Giustiziere, che sia successo qualcosa è palese. Però, se non si sa una beata mazza di cosa sia successo — e non credo che “miocuggino che gliel’ha detto uno che conosce un altro” lo sappia — eviterei d’inventare.

    Lo avevo già scritto anch’io qualcosa di simile, evidentemente fare da amplificatore gratifica, non so.
    Siamo fragili, è come nei terremoti quando sgomberano le case e arrivano gli sciacalli a saccheggiare.

  13. Secondo me Davidino non doveva fare quel comunicato. Così ha posto ancora di più l’attenzione mediatica su certi pettegolezzi. Le voci hanno cominciato a girare anche via audio da poco prima del derby. Ma io dico: ci sono tifosacci che SI VANTANO di essersi “sballati” assieme a Mike. Questi sarebbero i tifosi standard a San Siro? Sia che sia falso, sia che sia vero…il loro grande obiettivo nella vita era questo?

  14. Per quanto riguarda la leggenda sul caso Calabria-Theo: si facciano un giro di campo abbracciati, soprattutto passando sotto la Curva, nella prossima partita a San Siro, così (sia che le voci siano fondate, sia che siano false) interrompono immediatamente questa storia.

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