Tre reti in undici minuti. Fantastico Ibra e strepitosa Inter, la maggica ha dovuto mettere mano al pallottoliere. L’ Inter vincerà lo scudetto per la terza volta consecutiva, noi arriveremo secondi, e non sarà un brutto risultato, in fin dei conti.
A proposito di noi: oggi la Samp ci ha messo in difficoltà, ma non è una novità. Fino all’episodio cruciale stavamo stentando come al solito, perché quando Clarence non è Clarence tutto il Milan stenta. Poi il rigore (che si poteva dare oppure no, ma allora pure Mathieu si poteva ammonire oppure no), e la conseguenza è stata che il genio di Dinho, la grinta di Borriello e la voglia di Antonini sono esplosi.
La domanda è: fino a quando sarà necessario un episodio fortunato per sbloccare il risultato contro le squadre arroccate dietro?
Bonera mi è piaciuto molto; Abbiati si è confermato un portiere normale (è un bel complimento visti gli orrori cui eravamo ormai abituati); Pato ha giocato bene, è stato sostituito soltanto perché reduce dalla propria nazionale; Flamini un po’ timido, ha corso molto ma si è visto poco.
Una buona notizia: siamo in ottobre e non siamo ancora tagliati fuori.