
Stagione finita nel modo in cui è iniziata e proseguita. Quindi, onestamente parlando, finita nel modo più giusto. Affermare questo non cancella il grande rammarico, almeno per chi, come me, ieri sera ha tifato come sempre per e non contro. Mi si chiederà chi mai può avere tifato contro; la risposta è: tutti coloro che hanno negato l’evidenza in tutti questi mesi, tutti coloro che hanno ostinatamente difeso l’indifendibile, nascondendo la testa sotto la sabbia o peggio, facendolo per tornaconto personale. Tutta questa gente ha tifato contro, alcuni inconsapevolmente, altri proditoriamente. A me, che ho rotto i coglioni sin dall’estate scorsa col mio scetticismo, sarebbe invece piaciuto enormemente riaprire la nostra bacheca a distanza di pochi mesi e inserirci ancora qualcosa, anche questa coppetta di consolazione, che non agguantiamo da oltre vent’anni. In tempi di vacche magre ci si accontenta e, così a sensazione, le vacche resteranno a dieta ancora per un bel pezzo se coloro che hanno riportato il Milan in questa situazione saranno gli stessi chiamati a tentare di organizzare la risalita. Ma di costoro parlerò più nel dettaglio a stagione ufficialmente terminata. Sempre se ne avrò tempo e voglia, poiché il primo scarseggia costantemente, la seconda si sta sempre più spegnendo.
La partita di ieri è stata una delle tante, tantissime giocate dal Milan quest’anno, sia con Fonseca sia con Conceicao a occupare quella disgraziata panchina. Una squadra incapace di organizzare una trama di gioco credibile e capace di prendere gol in qualsiasi momento, un insieme di solisti che partono a testa bassa e che ogni tanto, grazie al proprio talento individuale e qualche botta di culo, la sfangano, ma che puntualmente — tranne stranamente nei derby—, vengono messi in grandissima difficoltà da avversarie decentemente organizzate e determinate. Il Bologna ha fatto la partita per novantasei minuti, rischiando qualcosa e producendo poco nel primo tempo, asfaltando invece da ogni punto di vista l’avversaria nel secondo. I miei corregionali (non sarei d’accordo, ma geograficamente pare sia così) hanno strameritato questo trofeo e hanno disputato una stupenda stagione: complimenti alla squadra, all’allenatore e soprattutto alla dirigenza.
C’è qualche episodio arbitrale controverso a sfavore del Milan da sottolineare (Mariani ha arbitrato maluccio, ma non è una novità), e ho letto moti tifosi rossoneri lamentarsene: comprendo la rabbia, in questa stagione — in queste ultime stagioni in realtà — siamo stati spesso danneggiati da una classe arbitrale abbastanza incapace, e anche ieri sera qualcosina in effetti c’è stata. Credo però che gli arbitraggi siano stati l’ultimissimo dei nostri problemi, ieri sera e oltre.
Un saluto a Sergio Conceicao, che non verrà confermato. Una Supercoppa Italiana non è un bottino sufficiente per giudicare positivo un lavoro, specie se tutti gli altri obbiettivi sono stati falliti, i due più importanti anche in maniera abbastanza vergognosa. Secondo me lui è soltanto un pochino più colpevole rispetto al magazziniere, ma è giusto che faccia le valigie.
Temo che dovremo anche salutare Tijjani Reijnders, ottimo giocatore che però ieri sera è affondato assieme al resto della squadra. Gli auguro miglior fortuna, e un centrocampo più adatto a valorizzare le sue enormi qualità (più che altro gli auguro un centrocampo).
Mancano due partite. Inutili, a meno che non ci sia ancora qualche sognatore che crede ancora alla qualificazione CL; in tal caso, buon proseguimento, io ho già sprecato fin troppo del mio preziosissimo tempo.
10 commenti su “MILAN-BOLOGNA 0-1 (Coppa Italia)”
I commenti sono chiusi.
Niente, mi sono svegliato con un peso nel cuore. Credevo e speravo in questa “coppetta”, credevo e speravo avesse potuto significare al contrario di quanti affermano altri che invece sarebbe potuto essere una spinta a voler ricostruire un Grande Milan.
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Stamattina sono depresso calcisticamente, vedo solo un futuro nero per il Milan. Non mi consola il fatto che abbia vinto il Bologna, una delle squadre che mi sono sempre state simpatiche. Per la quale fa il tifo il mio migliore amico e testimone di nozze, mia sorella e mio nipote residenti a Bologna e un signore per bene che abitava di fronte a me e che proprio ieri pomeriggio si sono svolti i funerali. Tramite il balcone ci facevano delle lunghe chiacchierate di politica e calcio.
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Detto questo ieri il Bologna era una avversaria da battere!
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Dopo la vittoria nel derby di ritorno delle semifinali e dopo le tre vittorie di fila, iniziavo ad essere più ottimista e a pensare che in fondo se fosse rimasto Coincecao non sarebbe stato così malvagio se al suo posto sarebbe dovuto venire uno di pari livello.
Ma dopo la figuraccia di ieri sera capisco che questo Milan non ha un futuro, la società non vuole investire o se spende spende a cazzo di cane.
Temo anche un fuggi fuggi a cominciare da Tijiani e seguito da Leao e Mike che immagino vorrebbero anche vincere qualcosa di più serio o per lo meno giocare in una società seria.
Sergione non è il primo dei colpevoli, ma lo è anche lui come scrive il boss.
Niente meglio che smetta di scrivere altrimenti mi deprimo ancora dipiù.
Auguri e complimenti al Bologna che dopo 51 anni riassapora il gusto di una vittoria. “Casso” 51 anni fa avevo 15 anni, altro motivo per deprimermi questa mattina.
Il Bologna ha meritato, noi abbiamo finalmente (purtroppo..) raggiunto il fondo.
Non c’è nemmeno bisogno di scavare ancora.
Serve fare pulizia, ci vuole gente che capisce di calcio e si occupa di calcio con competenza e gente che se si occupa della parte finanziaria faccia solo quello.
Ci vuole gente che faccia ritornare il “milanismo”, concetto che in America manco si immaginano.
Ci vuole un Presidente degno di questo nome, uno che sappia cosa sta rappresentando e che ami quello che rappresenta.
Ci vuole una tabula rasa, un intervento esterno per mandare dove si meritano questi incompetenti, dannosi, egocentrici e permalosi che ci hanno ridotto così.
Serve fare pulizia, ci vuole gente che capisce di calcio e si occupa di calcio con competenza e gente che se si occupa della parte finanziaria faccia solo quello.
Ci vuole gente che faccia ritornare il “milanismo”, concetto che in America manco si immaginano.
Ci vuole un Presidente degno di questo nome, uno che sappia cosa sta rappresentando e che ami quello che rappresenta.
Ci vuole una tabula rasa, un intervento esterno per mandare dove si meritano questi incompetenti, dannosi, egocentrici e permalosi che ci hanno ridotto così.
Ok Ghost, ora svegliati che devi prendere la medicina.
Non ho più lacrime per piangere, si dice ed è vero, da parecchio c’è solo rabbia, rabbia, rabbia.
Ieri sera avevo detto che mi consolavo con il fatto di vedere sbattuto in faccia di quei quattro pezzenti l’ennesimo vergognoso fallimento, ma temo che non servirà a nulla neppure questo. Sembrano come un muro di gomma sul quale puoi scagliare tutti i pugni che ti pare, lui non ne risentirà di nemmeno uno. Ma l’avete sentita la risposta di quel pezzo di m… quando gli è stato chiesto un commento alle parole di Boban?
Un po’ di rossoneri (milanisti è troppo generico, lo sono anche quei pecoroni che riempiono San Siro inconsapevolmente) si saranno resi conto di come siamo ridotti dopo ieri sera? Se c’era bisogno di uno spot per farlo capire, quello è stato perfetto.
Sono svuotato, non c’è più niente che possa ferirmi, neppure la coppa a quelli là il trentuno. Non c’è più sangue da fare uscire, qualunque ferita non provoca più nessun dolore.
Al contrario di Danilo Bologna non ce l’ho particolarmente nel cuore. Non è vero che i bolognesi sono simpatici, è tutta apparenza. Falsi per natura. Due anni vissuti tanti anni fa a Bologna me li hanno fatti conoscere per quello che sono. L’ultima grossa litigata della mia vita (ne ho avute pochissime) l’ho avuta proprio con un bolognese che abita in estate nel mio condominio. Chiaro che parlo in senso generale, poi le eccezioni sono tantissime.
marcovan, na ròba l’è la Rumâgna, n’altra tot e’ rèst.
Ammetto di aver guardato Musetti dipingere angoli eccezionali invece della partita. Forse recupero gli highlights o forse no, mi son bastati gli ultimi dieci minuti più recupero dove i Nostri Eroi sbattevano la testa inutilmente come mosche contro la linea del Bologna. Ho letto resoconti abbastanza sconfortanti sul resto della partita.
In ogni caso non avevo voglia di farmi il sangue amaro casomai avessero inquadrato gli Algoritmici belli sorridenti in tribuna. Ma il futuro è roseo! Infatti le veline già da giorni danno Reijnders in uscita. Con quei soldi sì che rifaremo uno squadrone! E se non si fa lo squadrone, sarà colpa del quadriennale che Maolo ha fatto firmare ad Origi, non lo sapete?
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A margine, una delle critiche principali mosse dai “nostri” nel fatato mondo di X-fu-Twitter all’intervista di Boban era la tempistica: a pochi giorni dalla finale, destabilizzava l’ambiente e mancava di milanismo. Invece le veline di mercato messe in giro dagli Algoritmici e per di più negli stessi giorni, invece? Quelle non destabilizzano? Assurdi, davvero con la testa sotto la sabbia come dice Marcovan
marcovan, ti confesso candidamente (mi vergogno un po’, ma sono sempre onesto, soprattutto con me stesso) ho chiesto aiuto all’AI. La mia traduzione era più grezza.
Fre, l’ho scritto ieri sera che mi ero consolato con Musetti e ho anche scritto che è “il tennis italiano più bello per distacco.“.
Sinner è ingiocabile adesso e non so ancora per quanto. Ho appena visto qualche gioco con Ruud e pregavo che gli lasciasse qualche gioco in più per non umiliarlo. Il carro traboccante mi ha fatto disinnamorare e sinceramente trovo tutta questa esposizione mediatica insopportabile, al di là del suo strapotere. Purtroppo sono fatto così, sono un bastiancontrario e quando qualcosa o qualcuno piace troppo alla stragrande maggioranza esco dall’affollamento. È una sorta di idiosincrasia.
Fortunatamente ho trovato Musetti che è quando gioca è un piacere per l’anima, non è costruito come Sinner e ha avuto anche qualche problemino per qualche stecca di troppo in campo. Uno normale, non supereroe.
In questo momento si cerca di tutto pur di distrarci da quella nefandezza.
Il 16 maggio di 43 anni fa perdendo a Cesena retrocedemmo in Serie B, stavolta sul campo, mi consolai in parte perché tre giorni dopo nacque mio figlio ed avevo altro a cui pensare.
Solo 6 anni dopo vincemmo lo scudetto.
Per cui se oggi sembra tutto così nero, non è detto che lo sia per sempre, magari già dalla prossima stagione potremmo dire la nostra.
Certo se mollasse Cardinale, sarebbe tutto più semplice…