
MILAN-FROSINONE 3-1
Battere il Frosinone in casa non è certamente una impresa epica, o almeno non dovrebbe esserlo per il Milan: la squadra di Di Francesco ha costruito la sua attuale buona classifica principalmente in casa, mentre in trasferta la casella delle vittorie è ancora a zero. […]
Campionato 2023-2024 Post Partita Screwdrivers 2.0Battere il Frosinone in casa non è certamente una impresa epica, o almeno non dovrebbe esserlo per il Milan: la squadra di Di Francesco ha costruito la sua attuale buona classifica principalmente in casa, mentre in trasferta la casella delle vittorie è ancora a zero. E’ bene ricordarlo prima di sventolare i bandieroni. Tuttavia venivamo da una settimana veramente difficile, e questi tre punti sono una boccata d’ossigeno importante. Peraltro, pur con tutti i nostri guai, la classifica non è neppure malaccio; viene da domandarsi come sia possibile, ma è meglio non porsi troppe domande e godersi ciò che, in un modo o nell’altro, si è riusciti a ottenere.
Si sa che i valori, le statistiche, i ruolini di marcia degli avversari per questo Milan contano poco: abbiamo permesso ad attaccanti a secco da mesi di segnare per poi ricadere nell’oblio nelle partite successive, e abbiamo permesso a squadre in crisi nera di risultati la loro prima vittoria stagionale. Il Milan è squadra generosa e avrebbe potuto benissimo esserlo anche con un Frosinone mai vittorioso in trasferta. Fortunatamente per i nostri fegati il Milan piolista ieri sera non era in vena di filantropia. Checché ne dicessero i telecronisti DAZN (a volte ho avuto il dubbio di assistere a un’altra partita), non c’è stata gara dall’inizio alla fine. Il Frosinone ha avuto una clamorosa occasione sullo zero a zero, è vero, generata però soltanto da una sanguinosa papera di Tomori mentre era in possesso del pallone, e ha accorciato le distanze solo grazie alla nostra puntuale vaccata difensiva su calcio piazzato, poi nient’altro. Il Milan si è portato sul tre a zero abbastanza agevolmente, non creando come al solito tantissimo ma rischiando pochissimo, come piace a me. Niente inutile pressing alto, tanta attenzione difensiva (a parte negli episodi sopra citati), tre punti ottenuti in relativa tranquillità.
Benché la gara non sia mai stata in discussione e il Milan abbia ampiamente meritato la vittoria, il migliore è stato il portiere Maignan: lancio al bacio per Pulisic e intervento clamoroso in uscita a tu per tu con l’attaccante, dopo la papera di Tomori.
Pulisic è un giocatore di categoria superiore; ma si sapeva, i dubbi su di lui erano di altra natura. Stop e successivo gol sono da incorniciare.
Le doti tecniche di Jovic non sono mai state in discussione, ciò che impressionava negativamente era la sua totale assenza dal campo pur figurando nelle formazioni annunciate dal Mister. Ieri sera Jovic ha dato un forte segno della sua presenza: un assist e un gol.
Hernandez partita sontuosa da centrale difensivo, ma libero di scorrazzare in lungo e in largo per il campo. E’ ancora presto ovviamente, ma chissà, magari ha intravisto il modo di allungare la propria carriera, come a suo tempo fece il suo idolo e mentore Paolo Maldini.
Musah ha svolto un lavoro oscuro, ma preziosissimo e privo di sbavature.
Chukwueze non mi è piaciuto, ma aspetterei prima di etichettarlo in modo negativo. Non saprei spiegare il perché al momento, ma che vi devo dire, a me questo giocatore, pur trovandolo pasticcione e irritante, sembra buono.
Pioli on fire. Ha fatto benissimo a non rischiare un primavera in difesa, preferendo schierare piuttosto un titolare fuori ruolo. E beninteso, questo l’ho pensato subito, non col senno di poi: dopo una settimana del genere, meglio andare sul sicuro o quasi. Spero tanto che Stefano trovi tutte le soluzioni ai problemi che ci stanno perseguitando (tattici e sanitari). Per poi salutarci con affetto a giugno, naturalmente.
Sulla vicenda Maldini continuo a preferire il silenzio: si sa da che parte sto e come la penso, ogni ulteriore commento da parte mia sarebbe superfluo. Almeno per ora.