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All’indomani del derby, scorrendo la Gazza abbiamo imparato che i protagonisti della gara sono stati entrambi i portieri in egual misura (è come se mi vantassi che io e John Holmes insieme facciamo 50 centimetri di pisello); da un noto blog interista che con Rocchi e Jonathan i cugini ci avrebbero asfaltato; da Schelotto che l’Inter avrebbe meritato qualcosa in più. C’è sempre da imparare a questo mondo, soprattutto sugli effetti delle sostanze stupefacenti.

Ma veniamo a noi: sebbene ne avessi già un vago sospetto, ciò che domenica scorsa ho imparato veramente è che Mexes incarna quel tipo di calciatore che mi ha sempre fatto uscire dai gangheri. Escludendo i primi Milan della mia esistenza, nei quali anche il più seghino della rosa per me era un dio intoccabile (ancora oggi, provate ad insultare Biasiolo, De Vecchi, Pizzaballa, Anquilletti eccetera in mia presenza), in ogni altro Milan successivo c’è sempre stato un calciatore così. Da fuori dai gangheri dico. Per intenderci: non stiamo parlando di pipponi, da quelli sai che cosa aspettarti e che con con loro non puoi arrabbiarti più di tanto. Si tratta piuttosto di quei calciatori che, per doti fisiche o per talento, ti illudono – nel corso di una stagione ma anche durante la singola partita – di poter fare grandi cose per poi incappare puntualmente in boiate di dimensioni pazzesche che ti spezzano improvvisamente sogni e speranze. Sono quelli che un momento ti fanno sorridere di piacere e un secondo dopo ti commettono la cagata che fa di loro gli elementi da te più ricoperti d’insulti in tutta la rosa. Credo di essermi spiegato.

incocciatiTutto cominciò nei primi anni ’80. Il primo fu Incocciati. Incocciati era uno che proveniva dal nostro settore giovanile, uno che sin calloni8dalle prime uscite aveva dato l’impressione di poter spaccare il mondo, ma che stringi stringi non faceva altro che sollevare un innocuo polverone e segnare col contagocce (e quest’ultimo, specie per un attaccante, non è precisamente un difetto da poco). Poi, sempre nei mitici ’80, c’era il più famoso Calloni, passato alla storia calcistica come lo Sciagurato Egidio. Uno che, come si suol dire, “l’aveva sempre messa dentro” e che segnò 31 reti in un centinaio di gare in rossonero; neanche pochissime, ma avrebbe potuto segnarne almeno il doppio in rapporto alle numerose occasioni di cui aveva goduto.

Saltando a piè pari il Milan sacchiano, il quale era praticamente perfetto in ogni settore, ad eccezione forse di quello della conduzione tecnica (ma qui il discorso si amplierebbe oltremodo, magari ne parleremo in un’altra occasione), pure il Milan capelliano aveva il suo elemento che sbriciolava il mio abituale aplomb: Dejan Savicevic. Oh, sia chiaro, qui stiamo parlando di livelli diSavicevic_1a gran lunga più elevati rispetto agli esempi precedenti, ma anche dal montenegrino non sapevi mai cosa aspettarti: piedi felpati, visione di gioco immensi, buon senso della porta ma poca, pochissima propensione al sacrificio e testina un tantino di cazzo, fattori che facevano sì che il vero Dejan lo si vedesse in media una partita su tre. Troppo poco per evitare di beccarsi i miei insulti – talvolta eccessivamente pesanti ad onor del vero, ma Dejan mi faceva andare in bestia, era più forte di me. L’ultimo è stato Clarenzio, ma di lui, facendo egli parte del recentissimo passato, ho già parlato ampiamente in questo blog, quindi mi fermo qui. L’importante è sapere che anch’egli è da inserire nella categoria in questione e che, anche in questo caso, il livello del calciatore resta comunque di un altro pianeta.

Il Mexes del Derby dunque mi ha aperto gli occhi: il successore di Clarenzio nonché mexesdiscendente di  Incocciati è lui. Domenica scorsa partita mostruosa, ricca di anticipi efficaci, chiusure spietate, rapidi rilanci, grinta e leadership a non finire; poi… puff, la puntuale boiata che ci costa due punti: cross di un Mototopo per nulla intimidito dalla feroce marcatura a tre metri di distanza di Nocerino, megasaltone di Mexes con un quarto d’ora d’anticipo e Schelotto diventa l’eroe bauscia di giornata.

Da Incocciati a Mexes. Sono soddisfazioni.

25 commenti su “Da Incocciati a Mexes

  1. Caro Boss i 4 che hai citato erano fior di giocatori al cospetto di alcuni in rosa di oggi, ok Pizzaballa è venuto da noi solo a fine carriera e giusto per scegliere il nick a Rincon su MBC 😉 ma ha avuto una dignitosa carriera.

    Vedere Schelotto entrare domenica mi aveva fatto tirare un sospiro di sollievo… li M. mia… ho dovuto subire poi anche qualche sms con i saluti …dell’ex-atalantino. Oltre a quelli dell’amico Rincon.

  2. buongiorno…

    Calloni andò via dal Milan l’anno prima della stella. 1978. Sbagliava gol imbarazzanti, verissimo. Non saprei paragonarlo a qualcuno del calcio di oggi, ma provavo spesso la stessa rabbia che mi fa provare Robinho.

    Incocciati era parte di quell’annata (1963) che al Milan aveva portato in prima squadra gente come Evani, Galli, Battistini. Una delle annate più prolifiche, a memoria.

    Il montenegrino era spesso indolente, ed è vero che quando entrava non sapevi mai cosa aspettarti. Nel bene o nel male. Certo che aveva due piedi…
    Come anche il buon Serginho. Pure lui mi lasciava con tanti dubbi.
    Dopo il derby del tennis (0-6) gli ho concesso la grazia e gli onori. Praticamente li ha distrutti quasi da solo 😉

  3. Io avevo un’avversione per Serginho.

    E una anche per il povero Eranio, che all’epoca mi sembrava un calciatore inutile in mezzo a quei mostri.

    Averne oggi di Eranio…

  4. a serginho l’avversione è avvenuta i primi tempi che lo mettevano terzino, visto che era totalemtne incapace di difendere…però da ala nel 442 era uno spettacolo.corsa e cross al bacio, altro che antonini e mesbah…

    ps: domenica non ha messo traorè.non abbiamo vinto.

  5. L’avversione a Serginho ce l’avevo anch’io. Poi mi sono un po ricreduto a fine carriera, peccato abbia imparato a fare il terzino solo l’ultimo anno.

    Ovvio peraltro che facendo la tara coi nostri giorni il confronto è impietoso.

    No dai, il Genio non è assimilabile a questi. Solo per la prestazione di Atene merita ben altra collocazione; anche se quella volta che si fece espellere in casa col Lecce dopo meno di 10′ fu da lapidazione. ma era colpa della sua indolenza.

    Per restare più ai giorni nostri il primo nome che mi viene in mente è Gourcuff.

  6. Ah dimenticavo la triade dei seghini olandesi Bogarde-Reiziger ma soprattutto Kluivert!

  7. M90 veramente ero al II blu….

    Non riesco a trovarmi… sto comunque con la scheda video integrata perché l’altra rotta e dovrebbero portarmi una nuova oggi pomeriggio…

    Ho provato ieri ma non ancora la pubblicavano…

  8. ma l’inter che prende l’ormai 33enne john carew???

    ma chi ne ha parlato 9 giorni fa ? eh ?
    Alla Roma aveva fatto la sua porca figura. Ma porca porca… se poi consideriamo che può far coppia con Rocchi. 😯
    Che poi Rocchi è stato preso per pagare un debito di gioco di Lotito nei confronti di Moratti. Era andato sotto di brutto nel torneo di briscola chiamata e quindi… 😎

  9. siete qui a lamentarvi di mexes, e noi acquistiamo l’attore John Jr Carew!

  10. Ciao Enzuccio, tutto bene?
    Dai che arriva la primavera, le femmine incominciano a vestirsi da sparo, per la gioia della tua magica manina callosa.

  11. bel post! io non vorrei andasse così ma nella categoria per me ci andrà pure Balotelli 🙄

  12. Voglia il cielo che vi stiate sbagliando. Su balotelli intendo. Sarebbe un peccato (oh, comunque se c’irritasse come ci irritava Savicevic mi accontenterei eh?)

    Serginho ed Eranio li insultavo spesso quando giocavano, però poi li ho rimpianti varie volte.

  13. Leggo di Maldini:

    I giudici della decima sezione penale di Milano (presidente del collegio, Gaetano La Rocca) hanno, infatti, assolto stamani l’ex calciatore “per non aver commesso il fatto“.

    .

    E pensare che qualcuno lo definì Capitan Vergogna. Questa voglia frenetica di spalare merda addosso, a volte fa fare figuracce.
    Ci sarà rimasto male per l’assoluzione ? Non Maldini, eh.

  14. l’inter invece si è beccata una multa per cori razzisti verso balotelli.

  15. De Sciglio nel bene e nel male è stato molto un Serginho domenica….

    chi è che ha definito Maldini capitan vergogna???

  16. Non ricordo. Però ricordo perfettamente come lo trattò la curva il giorno dell’addio a San Siro. E difficilmente lo scorderò.

    Da un po’ non postavo questo. Sempre spassoso direi… 😆

  17. vorrei capire come han fatto a trovarci con “movimento dei porconi” ahahahahah

  18. siamo comunque in netto miglioramento,specie da quando hanno messo sotto chiave la tastiera di situation.

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