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Lo spettacolo offerto dalla finale di Coppa Italia, per essersi trattato di una disputa fra due squadre italiane, è stato accettabile. Due squadre con qualche limite tecnico, ma costruite con un certo buon senso e allenate da ottimi professionisti, gioco veloce e molto agonismo, qualche screzio in campo com’è normale che sia, ma anche tanto fair play. Diceva bene il telecronista RAI, anch’egli piacevolmente sorpreso: dal punto di vista del ritmo sembrava quasi di assistere a una partita di Premier League. Unico neo, i soliti dementi ultrà che nel prepartita hanno fatto casino mandando all’ospedale qualche agente, per fortuna soltanto per lievi contusioni; ma è inutile ripetere le stesse cose per le quali già quarant’anni fa il bravo Paolo Valenti s’incazzava come una biscia durante la conduzione di 90° minuto.

Ha vinto la Lazio. Secondo me non molto meritatamente, benché i commentatori RAI  abbiano vaneggiato per novanta minuti di una Lazio dominante e un’Atalanta sottotono. La Dea si è difesa con ordine e qualche volta ha subito qualche ripartenza potenzialmente  pericolosa — pressando così alto è normale —, tuttavia l’occasione più ghiotta è stata sua, avendo colto un palo clamoroso e nella stessa azione vedendosi negare un rigore più che evidente. Un vantaggio bergamasco, oltre che meritato,  avrebbe probabilmente cambiato la destinazione della Coppa nazionale. Alla fine la differenza l’ha fatta la maggior prestanza fisica dei biancoazzurri, che hanno colpito di testa con Savic su calcio d’angolo a dieci dalla fine, gol che ha poi spalancato loro quelle praterie che hanno consentito a Correa di piazzare il raddoppio con un bel contropiede. Una certa differenza l’ha fatta anche il furtarello arbitrale, ennesima palata di terra sulla bara del VAR italiano: sarò pure malfidente, ma trovo oltremodo bizzarro che in concomitanza con l’improvvisa cessazione  dell’ostentato scetticismo bianconero verso il magico aggeggio, gli arbitri abbiano improvvisamente cominciato a farne  questo uso così, come dire… creativo.

Tifavo Atalanta, forse si è capito. E magari obnubilato dal tifo (e dall’insopportabilità di Simone Inzaghi) l’ho vista a modo mio. Ma la vera domanda è: perché tifavo Atalanta? Non c’entra la speranza che, vinta la Coppa, i bergamaschi si sentano appagati e mollino in campionato; anzi, penso sia il contrario, ossia che se non saranno bravi a gestire la situazione una delusione del genere potrebbe anche piegare loro le gambe. Un po’ c’entra il fatto che ho alcuni amici laziali (quale forza misteriosa li abbia spinti a tifare Lazio da Ravenna non me l’hanno mai saputo spiegare), i quali, vi posso assicurare, diventano veramente insopportabili all’indomani di una delle loro rarissime vittorie. Ma la verità più vera è che tifavo Atalanta perché spero che fra i duemila papabili alla successione di Rino la spunti Gasperini. Lo dico senza eccessivo entusiasmo, giacché so perfettamente quali e quante differenze ci siano fra provincia e metropoli, ma il fatto è che ieri sera avevo già un po’ adottato il bravo nonché diversamente simpatico Gian Piero. Molto meglio, assieme a Sarri, di tanti  raccapriccianti nomi che ci vengono attribuiti ogni giorno.

Due parole su qualche giocatore, parole che indirettamente coinvolgono anche Rino Gattuso e coloro che sono soliti sferrare violente testate contro il muro perché non si capacitano che “squadrette” come Lazio e Atalanta riescano a competere allo stesso livello del grande e glorioso Milan. Quattro nomi su tutti: Correa, Savic, Leiva, Gomez, Ilicic. Da noi, questi tipi, sarebbero titolari inamovibili: Rino è ancora acerbo e siamo tutti d’accordo, ma meditiamo anche  un po’ su questo.

27 commenti su “La Coppa Italia, il Var, Gasp e noi

  1. Non l’ho vista ma il sig. Banti di Livorno è una garanzia … dopo l’ottima direzione della finale di supercoppa italiana meritava, al di là di ogni ragionevole dubbio, anche la direzione della finale di Coppa Italia …

    Tifavo Atalanta, anche se nessuna delle due squadre mi è simpatica, tuttavia ormai il calcio italiano è abbastanza scontato e quel Lazio-Atalanta 1-3 un po’ mi aveva dato da pensare ma sono sciocchezze queste, in quanto sia da come evinco nel post sia per quello che leggo, è stata una battaglia che sarebbe potuta finire anche nello stesso modo del campionato.

    Mi è più antipatico Gasperini, vecchio gobbo di provincia, rispetto a Simone Inzaghi, da qui forse anche la mia preferenza per il secondo.

    Riguardo ai giocatori ritengo in valori assoluti molto bravi Leiva e Correa.
    Ritengo Savic un pallone gonfiato insopportabile, dall’umore e dal rendimento altalenante, per cui non investirei mezzo centesimo di euro.
    Ritengo Gomez e Ilicic inferiori ad altri giocatori, anche nella nostra rosa, in termini assoluti, ma due giocatori veri, maturi e costanti nell’abnegazione con cui rispondono al credo tattico del loro mister.
    Certamente potrebbero, in ogni caso, tutti e cinque essere titolari nella nostra rosa, come altri giocatori nostri potrebbero esserlo nell’Atalanta e nella Lazio, siamo squadre che sono lì, nel gruppone dietro Fc Ratti 1897 e Napoli, dove l’Inter si è uccisa a causa di Marotta (per la gestione Spalletti e la gestione Spalletti-Icardi), altrimenti sarebbe ben più avanti.

    A proposito di Marotta, mio suocero interista già si era risentito all’arrivo di questi, non oso pensare cosa farà all’arrivo del sig. Antonio Conte … non invidio per nulla agli interisti questa possibile accoppiata da incubo. Quando questo gobbo ha allenato l’Italia ho smesso di tifarla gufando con tutto me stesso.

  2. Non ho visto la partita, guardo solo il Milan per scelta (e per non rimanerci troppo male vedendo le altre che giocano meglio).
    Torno sul tema allenatore, dato che ho oramai mentalmente scaricato Gattuso.

    Oramai andata la stagione, salvabile solo con un estremo colpo di culo (due vittorie) appaiato a un’estrema dose di onestà della Juve (che non venderà la partita all’atalanta in cambio dell’acquisto di un ragazzetto a centomilioni), mi chiedo che intenzioni abbiano in società per sistemare la rosa.

    Si vuole fare veramente un milan di giovani? E allora è inutile prendere Conte, non accetterà mai un progetto del genere.
    In questo senso, molto meglio Gasperini che coi giovani ottiene risultati isperati (ma che non è allenatore da grandi piazze e grandi campioni, specie quei montati bauscia post-triplete), e anche Sarri che è un generale, un maestro di calcio e può far solo del bene, mentre non è tipo da gestire i grossi nomi e le grosse piazze, e s’è visto a Londra.
    Se invece, in barba al FPF, andiamo a imbottirci di grossi nomi, allora ci vuole Conte, o Guardiola meglio ancora.

    Ma grossi nomi nisba, per cui magari venisse Gasperini. Magari. Di Francesco proprio no, vale un Gattuso qualsiasi, tanto vale tenerselo.

    Detto questo, il discorso è profondamente legato alla qualità della rosa.
    Abbiamo in uscita gente imbarazzante e/o finita, ad esempio:
    – Montolivo
    – Bertolacci
    – Jose Mauri
    – Zapata
    – Abate
    – Strinic

    Dal mercato, sicuramente andranno venduti Calhanoglu, André Silva, volesse il cielo anche Suso (per non sacrificare Donnarumma), forse andrà via Biglia che è un rottame, forse non riscatteranno Bakayoko (ed è un peccato), per un totale di almeno dieci giocatori da rimpiazzare, posto che io sacrificherei anche Rodriguez e Laxalt.

    Inoltre, pare vada via anche Leonardo, un ectoplasma al pari di Maldini (su cui confermo l’opinione che avevo quando fece il gran rifiuto: non è il suo mestiere, andasse a fare altro), che ha clamorosamente cannato l’operazione principale Higuain/Caldara, e si è solo parzialmente riscattato con Paquetà e Piatek (forti ma non fortissimi).

    Molto dipenderà dal mercato, ma ammesso e non concesso che arrivi la champions, io non coltivo alcuna speranza.
    Ritengo che la dirigenza precedente (mirafax) fosse farcita di delinquenti che ci hanno truffati, quella attuale è farcita di incapaci (come quella della Roma, per dire).

    La verità è che ci vorrebbe qualcuno con il coraggio, la spregiudicatezza e i soldi che avevano Galliani, Braida e Berlusconi a fine anni 80.
    Perché solo questo ci può salvare. Non certo Gazidis, col suo modello arsenal, il suo business plan e blablabla.

  3. Posso lanciare una provocazione?

    De Rossi potrebbe essere il nostro Pirlo?
    FC Ratti 1897 prese questo parametro zero che tutti consideravano bollito e ha contribuito, insieme alla classe arbitrale, alla sua rinascita.
    De Rossi potrebbe fare al caso nostro?

  4. Io non capisco la furia forcaiola con cui i tifosi vorrebbero cacciare l’allenatore, metà dei giocatori e pure tutti i dirigenti.
    Onestamente, non la capisco.

    Abbiamo sperimentato parecchie rivoluzioni negli ulitmi anni e abbiamo visto sulla nostra pelle che cambiare per cambiare non porta a niente, anzi peggiora le cose.
    Bisogna quindi scindere ciò che può migliorare da ciò che invece va sicuramente sostituito.

    ALLENATORE:
    non è stato scelto da questa proprietà nè da questa dirigenza, ha logorato i rapporti con l’ambiente e, cosa peggiore, da quasi due anni continua a fare gli stessi errori senza mostrare segni di miglioramento. Io a questo punto tifo per Sarri.

    GIOCATORI
    al netto delle partenze, bisognerà rinforzare soprattutto il centrocampo

    DIRIGENZA
    Leo e Paolo hanno fatto il contrario delle mie aspettative: bene sul mercato, male nella gestione della squadra.
    Se ci ragioniamo bene, i giocatori col rendimento migliore sono quelli presi da loro (Piatek, Paquetà, Bakayoko) e se la fortuna non si fosse accanita con Caldare sarebbe già stata costruita una nuova spina dorsale. Considerato che sono arrivati a stagione praticamente iniziata, hanno fatto più bene.
    Mi ha invece lasciato più perplessoa alcune situazioni negli ultimi mesi: dopo il tonfo del derby non hanno saputo proteggere e tutelare Rino e i ragazzi con i risultati che tutti conosciamo.
    Ritengo quindi doveroso dare loro la massima fiducia anche per il prossimo anno, salvo confermarla a meno a seconda di come andranno le cose.

  5. Ho smesso da tempo di pensare al futuro del Milan. Non voglio minimamente mettermi crearmi sogni, aspettative o illusioni che saranno sistematicamente smentite.

    Della partita di ieri sera ho visto frugalmente solo l’ultimo quarto d’ora e fino al vantaggio della Lazio mi era sembrata equilibrata. Poi ho visto invece l’azione che ha fatto infuriare Gasperini e mi ha fatto il sue stesso effetto di stupore, incredulità, rabbia. Non avevo alcuna preferenza per le due, ma la sensazione del “tutto combinato” è tornata fuori prepotentemente. Non so se vorranno a questo punto spingere l’altra di Roma in Champions, ma il sospetto c’è. Voglio vedere cosa s’inventano, tenuto conto che la Rometta è svantaggiata sia con la Dea che con noi. Però fa un po’ (molto) schifo questa roba.

  6. Darko, dai, vuoi mandare via mezza rosa, l’allenatore e praticamente tutta la dirigenza dopo una sola stagione. Non è serio, su…

  7. L’allenatore credo debba andare, più che altro perché è evidente che qualcosa a un certo punto è successo. i giocatori, oltre a quelli in scadenza, almeno altri quattro occorre che si tolgano dai piedi.

    Però poi stop. La dirigenza assolutamente non va toccata. Le indiscrezioni su Leonardo le trovo inverosimili, ritengo siano le solite buffonate mediatiche. Se cominciamo con i repulisti ad alto livello ogni anno possiamo salutare ogni speranza di tornare competitivi.

  8. Se non hai una proprietà che ha voglia di investire o quantomeno di progettare con un obiettivo diverso dal rivendere puoi anche cambiare tutti dal primo dirigente all’ultimo dei magazzinieri che faremo sempre esercizio di mediocrità.

    Per me Leonardo, detto questo, può benissimo accomodarsi. Era un eroe, almeno mio, ai tempi delle frecciate al Berlusconi 2009, poi si è perso al punto di ritrovarsi ex allenatore dell’Antalyaspor quando l’abbiamo pescato noi, fuori da cinque anni da dirigente dopo il vergognoso epilogo parigino.

    Per me può accomodarsi ben prima di Gattuso.

  9. Giocatori – andranno via in tanti, direi troppi, per sperare che vengano rimpiazzati con pari livello o livello superiore. Troppi soldi da investire, soldi che credo non siano a disposizione.
    Sono pessimista, secondo me al 20 agosto prossimo o quando riparte il campionato, nell’11 titolare saremo più deboli di adesso.

  10. Ieri sera addirittura si dice che sia molto vicino Sarri “soffiato” alla Roma che vira su Gasp. Io sinceramente avrei preferito il contrario.

    Mah, neanch’io sono molto fiducioso. Qualcosa potrebbe accadere in positivo solo se riuscissimo ad arrivare quarti, ma ci sono più probabilità che mi ricrescano i capelli.

  11. Non amo particolarmente il gioco di Sarri né questo suo, spesso accentuato, mettere le mani avanti, anche quando era a 2-3 punti da FC RATTI 1897, invece di spronare alla vittoria.

    Tuttavia non l’avevo neanche considerato perché in Inghilterra, per il materiale che aveva, mi sembrava avesse fatto più che bene e che sarebbe rimasto.
    Credo non vi siano dubbi, almeno per me, che tra i papabili accostatici sia il migliore, non ha fallito né al Napoli né al Chelsea (dove può anche vincere l’Europa League), cosa non facile.
    In una Serie A normale almeno uno Scudetto in carriera, Sarri lo avrebbe, questo va aggiunto.

    Quindi senza fare troppo lo schizzinoso per Sarri è un “sì”.

  12. Uh, quanto pessimismo. La Champions garantisce una cinquantina di milioni eh. Sono importanti, ma non tanto da vedere tutto nero, per lo meno già da adesso. Sì possono fare squadre più forti della nostra anche con pochi soldi. Ci vuole competenza, pazienza e molto, molto culo, ma si può fare. Da come si muoverà la società capiremo un sacco di cose, cioè se veramente ci sono quelle ambizioni di risalita spesso sbandierate da Scaroni, Paolo e Leo. Non si dovrà aspettare molto per appurarlo.

  13. Io credo che ci sia un equivoco di fondo sulla figura di Leonardo. A me più che un direttore sportivo in senso stretto (un Braida, per intenderci) è sempre parso più un direttore generale (un Galliani per intenderci) e il fatto che abbia voluto Paolo al suo fianco mi fa sperare che anche lui sia consapevole della cosa.
    I prossimi mesi saranno decisivi per capire se sono in grado di dare valore aggiunto a un progetto che sta stentando molto.

  14. Credo che il primo ad essere ancora confuso sul suo ruolo sia Leonardo stesso se è vero quanto è stato scritto riguardo ad aspri confronti tattici con Gattuso e finanche con la Morace.
    Io credo abbia ottimi rapporti col mercato brasiliano, da dove comunque ci ha sempre portato non sconosciuti ma giocatori che in Brasile erano già arcinoti, credo che per il Milan del modello-Arsenal un Igli Tare, per esempio, sia più corrispondente agli obiettivi, che non sono quelli di comprare i Paqueta a 35 milioni quanto i Felipe Anderson a 6-7 milioni.

  15. La chiave sta sempre in quella frase: “se è vero quanto è stato scritto”

    Su Tare d’accordissimo. Se serve vado a Roma in bici e lo porto a Milano.

  16. Eh Marcovan, è il tema centrale quello della stampa, il tema centrale. Concordo.
    Mi sono convinto che se una cosa è scritta da più fonti qualcosa di vero ci sia, cosa e quanto non è dato saperlo ma qualcosa sì, empiricamente è verificabile con un alto grado di probabilità che qualcosa di simile poi si verifichi o sia accertato.
    Per esempio siamo l’unica squadra di A che, quando Gattuso era in bilico, attestava il direttore sportivo quale suo possibile successore, fra i tanti. Cosa nasconde questo? Un’elucubrazione del giornalista come la potremmo fare noi, guardando il passato di Leonardo, o un fondo di verità?
    Se guardo alla conferenza del 29 marzo di Gattuso e ad altri suoi atteggiamenti successivi per me sarà Gattuso stesso a farsi da parte dopo Spal-Milan spiegando il perché, quindi ne sapremo di più (forse) anche sul suo rapporto con Leonardo.

  17. Se ne leggono tante e non sempre sono notizie veritiere.
    Il dato di fatto che tutti possiamo constatare, senza per questo essere addetti ai lavori o millantare amicizie importanti o numeri di telefono di allenatori top mondo, è la totale scomparsa da qualsiasi mezzo di comunicazione dei nostri dirigenti.
    Nessuno sa cosa fanno di preciso ma in molti hanno certezze e scrivono di tensioni interne, litigi, vecchi rancori mai sopiti e via discorrendo. Ormai il livello è questo ed è troppo basso. Sappiamo tutti quanti come vengono distribuite le informazioni dunque cerco di non incazzarmi più di tanto.

    Leonardo mi era più simpatico da giocatore, da allenatore prima e da dirigente poi, non mi ha mai convinto troppo. E il passaggio ai prescritti con tutto quello che ne è seguito, pur riconoscendo che non aveva certo tutti i torti ad andarsene, non me lo fa ritornare simpatico o meritevole di fiducia incondizionata. Ha fallito pure lui in diverse circostanze ma spero abbia imparato abbastanza per correggersi.

    Abbiamo bisogno di aggiustamenti soprattutto a centrocampo. Penso che le scelte operative dipenderanno da chi arriverà sulla panchina e dal tipo di gioco che vuole fare. Sembra di capire che i giocatori vicini o oltre i 30 anni non resteranno per la volontà di ringiovanire la rosa, ma anche qui bisogna fare attenzione agli equilibri che regnano nello spogliatoio. Magari un paio non sarebbe male tenerli.

    De Rossi: anche no, grazie.

  18. Gli over 30 ci vogliono.
    Ad esempio, terrei Pepe Reina.
    La verità è che comunque la squadra verrà smobilitata: tra cessioni e scadenze, come dicevo, vanno via almeno una decina di persone.

    Il discorso è: cosa ne faremo degli uomini chiave?
    Difficile una cessione di Gigio e Romagnoli, possibile quella di Suso e Kessié, probabile quella di Calhanoglu, quasi certa quella di Bakayoko.

    In chiave più ampia, gli obiettivi della dirigenza attualmente non sono quelli sportivi.
    E’ comprensibile: è stato fatto un grosso investimento su una società danneggiata da Berlusconi e massacrata dai cinesi, pertanto il traguardo primario è quello dell’autosufficienza economica, della sistemazione dei conti, della rivalutazione del marchio.

    Ed è chiaro che in un progetto di queste proporzioni, sei costretto a puntare in primis su una dirigenza competente (e Leonardo e Maldini sono rispettivamente un montato bollito e un montato parvenu).
    Gattuso l’avrei tenuto anche io, sebbene scelto da Mirabelli, perché sulla carta doveva portare coesione, valori e miglioramenti. Purtroppo ha perso la bussola, ed è la delusione della stagione insieme ad Higuain.

    A questo punto Gazidis, che è entrato a dicembre ricordiamolo, deve agire.
    Non è facile intervenire sulla rosa, senza mettere in conto ripercussioni sull’andamento sportivo. Ma non è il primario interesse, considerato che siamo a 3 punti dalla champions pur con una rosa mediocre, un allenatore mentalmente bloccato e parecchia sfiga (e arbitri di merda), quindi se non riusciamo oggi riusciremo domani anche senza prendere Messi e Ronaldo.
    Puoi intervenire sicuramente sull’allenatore, magari un grosso nome (Sarri?) per rivitalizzare l’ambiente.
    Puoi intervenire sul DS, per prendere qualcuno che sposi la linea dall’alto senza alzate di testa dovute al grande passato (e qui Leo e Maldini fanno e faranno sempre come cazzo gli pare,senza mai ammettere errori).
    E puoi intervenire sulla gestione dei contratti, liberandoti di quelli pesanti e mettendo un “salary cap” che ti faccia respirare, perché il cartellino lo ammortizzi ma gli stipendi ti ammazzano.
    E’ vero che il monte ingaggi si è abbassato, ma pesano alcuni contratti capestro che con le scadenze si risolveranno.
    Terrei solo Donnarumma, perché è un campione, punto.

    Gazidis ha un compito non facile, e non deve fare stronzate.
    Ma che metta le cose in chiaro coi tifosi prima, niente promesse del cazzo: prenda da Fassone l’unica cosa buona messa in campo, la chiarezza espositiva e la franchezza.

    ps:De Rossi no. Un altro col dente avvelenato che viene a fare l’offeso da noi, dopo Bonucci e Higuain, proprio no. No no e no.

  19. Allegri va in premier league, poco ma sicuro.
    Azzarderei un Man Utd.

  20. Per me il premier Allegri ci può andare solo come spettatore.
    Già fa fatica a parlare in Italiano.
    Ma vi ricordate le prime interviste al Milan eeeeeeeeheeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeh.
    tremendo
    aspetterà l’occasione buona è prenderà una squadra in corsa, così avrà la giustificazione per due anni.

    magari la juve prebde Guardiola, che si presenta dicendo si può anche vincere senza doparsi e comprare gli arbitri. In tutto il mondo siete famosi per rubare: si può cambiare. E fa la fine di Clough al leeds: 40 giorni e via! Torna acciughino.

    Vediamo cosa porta la primavera: se alla fine saranno chiacchere ( non credo), o investimenti

    InzaghiSimone, dopo la finale con la giustificazione “c’era un espulsione a nostro favore” si è messo in pole posizion come post allegri Italiano

  21. Allegri? Per carità! Non gli porto il rancore di parte dei milanisti e ho sempre detto che nella perdita dello scudetto del 2012 le sue colpe sono poche. Ma da qui a considerarlo un grande allenatore ce ne passa. Un buon allenatore, con un gioco che non mi è mai piaciuto. Per di più sarebbe una minestra riscaldata, che da noi ha sempre deluso sia come giocatori sia come allenatori (Rocco a parte, ma Lui era Lui).

    Ma credo comunque sia un’ipotesi poco attendibile, per fortuna.

    Gasperini o Sarri, non mi muovo da lì.

    (ma non sta a me decidere…) 😉

  22. Gasperini mi sembra che gia con la lazio abbia sbagliato alcune mosse. Anche nel dopo gara.
    Sarri insopportabile
    Io mi auguro un estremista, un folle che sappia trascinare l’ambiente
    Come e’vstato, per uscire dai soliti nomi il primo malesani, o klopp
    Non so chi sia ,
    Ma gattuso per me e’ piu’ di un alternativa

  23. Certo che annunciare l’addio di Allegri prima del match con i bergamaschi, dopo che hanno anche chiesto il posticipo per festeggiare lo scudetto mi fa capire che l’abbiamo preso in culo. Colpa nostra che abbiamo gettato via le occasioni buone. Ma questi bastardi hanno superato ogni limite.

  24. Allegri mi stava anche simpatico quando 8-9 anni fa era un livornese quasi alle prime armi. Adesso ha preso tutta la presunzione gobba ed è totalmente insopportabile. Vade retro.

    Per il resto che dire? La Serie A è il loro parco giochi. Sono ratti perché come i ratti che portavano la peste infestano e infettano tutto il movimento calcio italiano che sarà libero solo quando saranno radiati.
    Di questa situazione sono in tanti complici o quanto meno conniventi, accontentandosi delle briciole-Champions come Pallotta o il finto piantina De Laurentis ovvero diventando succursali plusvalentizie come il nuovo Siena (Udinese) o il Genoa che delle ultime 200 partite ha vinto quella coi ratti con gol di Sturaro ovviamente.

    Fa vomitare questo circo.

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