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Abbiamo passato momenti migliori. Noi milanisti, noi cittadini italiani. Presto sarà più indicato affermare “noi cittadini del mondo”, visto che il virus si sta diffondendo anche laddove il fenomeno era stato colpevolmente sottovalutato (lo dico senza un briciolo di soddisfazione, beninteso). La generazione x, la mia, e ancor di più quelle successive, non hanno mai dovuto sostenere una prova simile. Le privazioni a cui siamo ora costretti sono estremamente necessarie (chi ancora sottovaluta o minimizza la questione è un pericoloso incosciente e va internato), ma tale prova è pesante, impegnativa. E stressante. E’ estremamente complicato staccare la spina da ciò che sta succedendo, peraltro stando reclusi in casa, bombardati da notizie fra il tragico e il funereo senza soluzione di continuità, angosciati dal sinistro conteggio di contagi e decessi, nonché da informazioni spesso contraddittorie da parte di stampa e talvolta — quel che è più inquietante — da parte di uomini di scienza. Da un certo punto di vista, paradossalmente sono fortunato, essendo mio malgrado costretto a non uscire per via di un infortunio: due settimane or sono un ginocchio ha fatto crack (eseguendo scorrettamente uno squat, probabilmente), e per non farmi mancare nulla due giorni dopo sono svenuto in seguito a una minzione notturna, atterrando di faccia sul pavimento. Tranquilli, ogni esame effettuato successivamente ha negato qualsiasi grave problema, oltre ad escludere fratture al volto (sono bello come prima, lo dico per le numerose fans). Sembra si sia trattato di una sincope casuale, per fortuna. Resta il mistero del ginocchio, che credo chiarirò domani mattina con l’ortopedico dopo che egli mi avrà tradotto il referto della risonanza magnetica. Da quanto ho capito si tratta di una banale infiammazione della rotula dovuta a un difetto di fabbrica che con l’avanzare dell’età sta cominciando a produrre qualche danno, ma non farei troppo affidamento sulla mia capacità di decrittazione. Da un altro punto di vista tuttavia non è proprio il massimo vagare per ambulatori in questo periodo; è pur vero che sono attrezzatissimo, sposare un’ipocondriaca porta anche qualche vantaggio, ma avrei preferito evitare.

Dopo questo avvincente racconto riguardante i cazzi miei, auguro un sincero in bocca al lupo a tutti, senza distinzioni di orientamento, sia esso religioso, politico, sessuale e — per rimanere in tema col blog — calcistico. Spero che stiate tutti bene. E soprattutto che rispettiate le direttive di questo governo. Che magari in condizioni normali vi starà pure sulle balle, ma nella fattispecie le complicate decisioni da esso prese — non prive di sbavature, ma a ciarlare da dietro una tastiera siamo capaci tutti —  sono state a mio avviso sacrosante. Vedetela così: anche due volte al giorno un orologio rotto segna l’ora giusta.

Velo pietoso invece sull’Europa, non soltanto calcistica. La Lagarde e l’UEFA sono due facce della stessa sinistra medaglia. Occorrerebbe riflettere anche su questo quando tutto cesserà, ma temo che alla lunga l’unica cosa che migliorerà sarà il mio ginocchio. Meglio che niente, comunque.

22 commenti su “Un saluto d’incoraggiamento a tutti

  1. in effetti stiamo facendo i conti con un virus che si moltiplica più velocemente dei conigli e, personalmente, sto vivendo questo periodo di semi clausura facendo selezione tra gli organi di informazione, personaggi politici, esperti del mondo medico/scientifico, amici e conoscenti.

    Sto cercando di memorizzare il più possibile “chi, cosa e quando” sperando di ricordarmene al momento opportuno, quando la situazione sarà passata (perché tutto andrà bene).

    Tanti hanno sbagliato, stanno sbagliando e sbaglieranno anche nei prossimi giorni ma, soprattutto a coloro che ci stanno guidando in questa situazione di difficoltà mettendoci la faccia ogni minuto della giornata, offro la mia totale collaborazione eseguendo quando viene indicato.
    Non sono medico, non sono politico, non ho conoscenza di come affrontare una situazione come questa ed è quindi mio dovere, sottolineo DOVERE, obbedire a quanto mi viene richiesto.
    Anche a costo di sacrifici pesanti, essendo una “partita iva”.

    Detto ciò, apro anch’io la finestra de “i cazzi miei” (che potremmo anche far diventare, in questo periodo, un invito a raccontarli qui) raccontando che in 2 giorni a casa, mia moglie mi ha “invitato” a pulire il ripostiglio/dispensa – che vuol dire “vuotarlo, pulirlo e poi riempirlo” – e per i prossimi giorni ha in programma altri locali del seminterrato. Non so se arrivo a lunedì… :rotfl:

    Un augurio di pronta guarigione a Marcovan, un abbraccio a tutti (alla faccia del “vairus”)

  2. Mogli scatenate.
    Stamattina pulizia generale della casa, poi arrivano i classici ” mi sistemeresti questo, quello” una pulitina ai quadri, quei piatti li non li usiamo mai, tirali giu’ che li spolveriamo un po’, fa caldo, potremmo sistemare l’armadio, mettendo via i capi invernali……..
    Insomma di tutto di piu’, mi stressavo meno al lavoro.
    Riusciro’ ad arrivare al 25 Marzo ?

    Un SALUTO A TUTTI I ROSSONERI !
    ZULLI MI RACCOMANDO….

  3. Ma poverini, invece di fare della quarantena l’uso che i newyorkesi fecero del famoso blackout nel 1965 (googlate, googlate) vi mettono ai lavori forzati?

    Auguri di pronta guarigione Marcovan.

  4. Sono rinchiuso con mio figlio (senza morosa a vent’anni è dura!) e mia madre per la quale vado continuamente in ansia, paura e paranoia di contagio perchè poveretta non sopravviverebbe (sono tanti tanti gli anni, ma non è in cattive condizioni). La mamma è sempre la mamma e non ci si abitua mai a doverla perdere.

    Vedo le mie altre due figlie e le nipotine solo con whatsapp e con mia moglie, anche se siamo separati da quindici anni, mi sento due volte al giorno e gli andiamo a turno a fare la spesa.

    Stando ai lavori forzati di Ghost e Rincon forse mi va meglio. D’altronde gira questi giorni la battuta che la quarantena è come gli arresti domiciliari… se c’è anche la moglie è un 41bis.

  5. Grazie Rincon del “raccomando” che contraccambio.

    Per me non è cambiato “quasi” nulla, nel senso che ho lavorato per tutta la settimana. Sono impiegato presso una ditta di cancelleria e prodotti informatici in un paese a 17 km dal mio. Noi siamo tra quelli che potremmo stare aperti, anche se i titolari hanno preferito stare chiusi al “pubblico” in modo diretto.

    Io occupandomi delle P.A. un po’ ne ho risentito, scuole chiuse, Comuni a singhiozzo… le uniche cose (quasi) che chiedevano “mascherine ed amuchina” ma finite da un pezzo.

    Mia moglie invece lavorando ad un Nido è rimasta a casa, probabilmente senza stipendio perché facente parte di una cooperativa… Ma il brutto è non poter vedere i miei nipotini Federico di 4 anni (ad aprile 5) e Cecilia 9 mesi 🙁 🙁 🙁

    Ho letto che anche il “nostro” Cutrone positivo… Sono ben 3 della Viola…

    Mi sembra in ogni caso di vivere in un sogno o in un film… e spero sinceramente come tutti che passi il più in fretta possibile.

  6. Eh caro Danilo, e’ difficile non avere paura, putroppo qua la situazione e’ molto critica.
    Appena hai un minimo sintomo di raffreddore o ti brucia la gola, ti caghi addosso.
    Speriamo in bene….

  7. Ciao! E’ un periodaccio ma spero si risolva in fretta. Purtroppo qua (Veneto) i vecchi si credono Highlander e se ne fottono delle raccomandazioni, ce li troviamo regolarmente al lavoro (lavoro in un istituto di credito) per le domande più futili.

    Avanti tutta ragazzi!

  8. Ci sarà ancora da resistere per un po.
    In bocca al lupo ad Antonio e a tutti voi amici

  9. Una domenica senza calcio è una domenica vuota…

    Certo da un po’ non abbiamo molte soddisfazioni, ma solo il fatto di accingerti a sederti in poltrona è già qualcosa di immensamente emotivo e manca anche questo in questi giorni.

  10. Una domenica senza calcio è una domenica vuota…

    E’ molto grave se non ne sento la mancanza?
    Forse si, però questo Milan, tutte le ultime stronzate in società e la paranoia dell’epidemia mi hanno completamente tolto qualunque interesse.
    Si, si… sono grave…

  11. Non guardo la TV da anni nel senso normale del termine e l’unica cosa che vedo live sono le partite del Milan. Ormai la uso solo per Netflix et similia.
    Quindi sono lieto di “perdermi” tutti i telegiornali e programmi di approfondimento vari, che temo stiano facendo più danni del solito in un periodo così convulso.
    Stiamo vivendo un momento epocale che verrà ricordato per generazioni e quindi ritengo che l’atteggiamento più saggio sia quello della prudenza, a 360 gradi. Prudenza per tutelarsi dal contagio, prudenza nel giudicare l’operato di chi si trova a gestire questa situazione eccezionale.
    Ma soprattutto solidarietà a chi si trova costretto in clausura insieme alla moglie: per quanto mi riguarda, la prima settimana ho resistito, ma non so se durerò fino ancora a lungo 🙄 🙄 🙄

    Auguri a tutti e speriamo di poter tornare a parlare quanto prima del nostro amato Milan :winner:

  12. Come ha detto Danilo, la domenica senza calcio e’ stata dura.
    A tutti ci manca la normalita’, e quando tutto riprendera’, sara’ ancora piu’ bello, anche se non illudiamoci che sara’ a breve.
    Molti idioti continuano imperterriti a farsi i cazzi loro, sbattendosene delle regole e soprattutto mancano di rispetto a chi in questi giorni si sta ammazzando di lavoro per non farci crepare tutti.
    SI VERGOGNINO !

  13. Grazie a tutti per gli auguri. Purtroppo il mio ginocchio non migliora. Ci vorrà tempo e qualche infiltrazione, che ora non mi è possibile andare a fare vista la situazione.

    E ci vorrà tempo anche per risolvere questo macello che si è scatenato, che è ben più grave rispetto al ginocchio infortunato di un singolo individuo. Come ho scritto nel post la mia generazione non ha mai vissuto esperienze così tanto drammatiche ed estese da cambiare di botto le proprie abitudini e limitarne le libertà. Quando sono nato la seconda guerra mondiale era finita ormai da vent’anni, successivamente accaddero diversi eventi gravi, anche gravissimi che ci spaventarono, ci tennero in apprensione e per certi versi ci cambiarono dentro. Eventi che ci fecero temere seriamente per il futuro. Mi vengono in mente gli anni di piombo, soprattutto il rapimento e l’omicidio di Aldo Moro e la strage di Bologna (per restare in Italia). Ma il senso di smarrimento e incertezza che si sta provando ora, non lo ricordo proprio.

    Vabbe’, con Kindle ho appena comprato Fragile, autobiografia del Cigno di Utrecht. Vi dirò.

  14. Marcovan siamo quasi coetanei (io più vecchietto di un paio di anni) ed anch’io ricordo le cose che hai descritto.

    Spero che questo serva a chi vorrebbe che tornasse “quei tempi” quando la mancanza di libertà era ben marcata di quella di oggi, dalle mie parti si dice “queste jè pane e cascie” (questo è pane e formaggio per il resto d’Italia). Come ha scritto qualcuno “facile fare il fascistello in democrazia, più difficile fare il democratico in un paese fascista”. Oppure immaginiamo solamente che questo fosse il 10° giorno su un barcone…

    Ecco io spero che questo serva da lezione per un futuro migliore con gente migliore. Ma purtroppo come ha scritto l’amico Rincon, anche dalle mie parti c’è gente che credendosi furba esce lo stesso fregandosene delle regole rischiando la propria e vita e quella degli altri.

    Scusate questo sfogo semipolitico e spero anch’io di tornare a parlare quanto prima del nostro vecchio caro MILA>N!!!

  15. Ragazzi (per alcuni si fa per dire) come state?

    Dopo due settimane di isolamento devo dire che non mi lamento. Cattolica ha chiuso i ponti levatoi e noi Gabiccesi ci interroghiamo se il motivo è quello di proteggere loro da noi o noi da loro. Non so chi conosce la realtà geografica e non solo di Cattolica-Gabicce (Marcovan penso sicuramente), ma siamo un unico centro abitato diviso da un fiumiciattolo che divide comuni, province e regioni. Da ieri sera la divisione è reale e fisica.

    Scusate la divagazione. In isolamento lo sport, il calcio, i normali interessi di una vita, almeno per me, sono completamente svaniti. Mi ritrovo a leggere, vedere, cercare cose che non avrei mai fatto prima. A proposito di questo ieri ho visto questo breve video su youtube. Una piccola chicca che mi ha colpito.

  16. in un momento di pausa da questo delirio: un augurio e un abbraccio a tutti i milanisti.
    anche agli altri, pure agli juventini… anche se hanno una squadra di meeerd!

  17. Ciao a tutti, qui in Brianza la situazione è seria come in tutta la Lombardia ma si intravede uno spiraglio, almeno stando a quello che dicono in tv. Io sono a casa, per ora va tutto bene ed il freddo aiuta certi idioti a starsene finalmente a casa.

    Tutti tranne la mia dirimpettaia che ha, evidentemente, un cane maratoneta o con una cisterna al posto della vescica dato che se ne sta fuori tranquillamente più di un’ora e va fin nel Comune limitrofo al mio. Spero che prima o poi la beccano i Car(r)amba e allora…sai che sorpresa!!

    Buon proseguimento a tutti quanti e un abbraccio, ma io lo faccio solo ai rossoneri perché i gobbi stanno continuando a lavorare sporco sotto traccia. Lotito, che è comunque un gran figlio di NN, credo lo sappia bene e sta cercando contromosse. Impopolari, fuori logica e contro il buonsenso ma ha fiutato che se quest’anno non gli permettono di giocarselo fino in fondo, lo scudetto di cartone 2.0 finisce a Torino.

    Ciao

  18. Ciao, belli! Un saluto a tutti da Berlino, dove le restrizioni imposte sono un filino più leggere di quelle da voi in Italia, quindi la passeggiata quotidiana posso uscire a farla (ho il vantaggio di abitare in un quartiere molto tranquillo e in gran parte residenziale) ovviamente rispettando tutte le indicazioni sul distanziamento sociale. A parte eccezioni, però, sostanzialmente si resta a casa (anche perché fa freddino sti giorni).

    La mia vita non è cambiata molto, visto che ero (e sono) senza impiego, quindi passavo già molto tempo a casa. Ora, però, ne passo un po’ di più (e c’è il deserto per quel che riguarda gli annunci di lavoro 😥 ). Anche la mia compagna è a casa (messa in cassa integrazione) e lei si dedica soprattutto al bricolage e a curare le sue piantine – e comunque non ci stressiamo più di tanto a vicenda :mrgreen: .

    Mi raccomando, non risparmiate telefonate o messaggini a persone che vivono da sole o che non possono uscire mai. Un abbraccio a tutti! :winner:

  19. Ciao ragazzi, spero che qualcuno venga ogni tanto su questo blog.

    Io come ho già scritto, per fortuna lavoro, anche se i clienti miei (mi occupo di P.SA.) scarseggiano un po’…

    Al mio paese, circa 10.000 anime, solo due casi. Un ragazzo di 30 anni già praticamente guarito ed una infermiera.

    Spero che voi stiate tutti bene e che presto torniamo a parlare di Milan sperando in un Milan vincente.

    Un abbraccio a tutti!

    Danilo

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