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Questa vittoria avrebbe dovuto rendermi felice, invece mi ha lasciato in bocca un retrogusto amaro. Non dovrebbe essere così: la squadra ha disputato una grande gara in trasferta contro una squadra molto forte, una squadra da Champions League — e che gioca, ai ritmi da Champions League — e lo ha fatto rischiando e soffrendo com’è normale che sia contro avversari di questa caratura, ma tutto sommato reggendo alla grande e ribattendo colpo su colpo. Non credo che i dati relativi al possesso palla (54% contro 46% per i padroni di casa) possano raccontare tutto di una partita, ma se a questi dati gliene aggiungi altri, tipo i tiri totali e più specificamente i tiri in porta, ci credo un poco di più: 17 tiri contro 13, 9 calci d’angolo a 5 a favore dei bergamaschi,  7 tiri nello specchio della porta nostri contro 6 dei nostri avversari. Insomma, questi numeri raccontano che l’Atalanta ha spinto e tenuto palla maggiormente — anche perché, essendo andata sotto nel primo minuto di gioco, vi è stata costretta — ma non è che noi siamo stati lì a guardare (infatti abbiamo raddoppiato e triplicato, e avuto altre nitide occasioni).

Allora che cosa c’è che non mi rende pienamente felice? E’ presto detto: quella decisione di Di Bello, il quale fin lì aveva arbitrato pure bene (secondo me il rigore c’era). Intendo la decisione di lasciare correre il fallo plateale di Zapata su Messias, fallo da cui è scaturito il cross che ha consentito a Pasalic di siglare il 2 a 3. In molti hanno detto: “Chi se ne frega, abbiamo preso comunque i tre punti”. Chi ha detto ciò ha pienamente ragione, eppure, malgrado siano ormai passate diverse ore dall’episodio, mi sento ancora parecchio incazzato. Sarà perché è ancora vivido il ricordo delle porcate turche in Champions, sarà che lo vedo come un brutto segnale da parte della classe arbitrale, sarà proprio perché, più banalmente, questo evidente errore avrebbe potuto vanificare 90 minuti di sforzi e buon gioco negandoci una vittoria meritata; sarà quel che sarà, fatto sta che questa rabbia strisciante tarda ad affievolirsi. Dovrei godermela e basta, lo so. Ci proverò, ma gli arbitri, nei giorni a venire, dovranno darmi una mano.

Molti di noi dovranno invece imparare il significato del termine ‘pazienza’. La crescita di questa squadra dovrebbe insegnare qualcosa (ma già so che non lo farà, ormai sono rassegnato). Da quando le strategie societarie sono stati impostate sui giovani, la mia irritazione nei confronti di determinati giudizi trancianti su giocatori che fino pochi mesi prima di approdare alla prima squadra del Milan manco avevano la patente di guida (e manco erano conosciuti ai più), è lievitata in maniera esponenziale. Leao ne è l’esempio più limpido: se si fosse data retta a certi fenomeni, il portoghese sarebbe stato venduto da mesi a qualche squadra europea, nella quale poi ovviamente  avrebbe fatto sfracelli, con conseguenti insulti a Maldini, insulti soprattutto provenienti degli stessi che fino a poco prima avevano caldeggiato quella cessione medesima.

Non dico di prenderci sempre, tutt’altro. Ho sbagliato più previsioni io di chiunque altro, così come tante volte ho ritenuto fortissimi giocatori scarsi e viceversa.  So però di possedere un pregio: la prudenza. Diaz non mi  aveva entusiasmato durante la prima stagione e a più riprese ne avevo spiegato le ragioni: al di là delle indubbie doti tecniche, lo trovavo troppo piccolo e leggero, un tipo di giocatore che, a parte qualche eccezione, non soddisfaceva i miei gusti personali. Tuttavia mai e poi mai mi sono azzardato a bocciare a priori il giovane spagnolo, proprio perché so che un giocatore di quell’età — e con quelle doti tecniche —  col trascorrere del tempo può riservare piacevoli sorprese, come poi è effettivamente avvenuto. Con questi ragazzi bisogna sempre andarci cauti, leggono blog e social, sono in genere molto attenti a ciò che un ambiente pensa di loro. Sono esseri umani privilegiati che tuttavia, come tutti gli esseri umani, amano i complimenti e soffrono gli insulti. Criticarli in seguito a qualche prestazione non all’altezza è cosa buona e giusta: vivaddio, se un calciatore professionista non è in grado di reggere i giudizi negativi è meglio che cambi mestiere. Ma prendere di mira insistentemente — e soprattutto a cazzo — determinati elementi in evidente fase di crescita soltanto per alimentare il proprio social personaggio, non fa altro che danneggiare la squadra per la quale si dice di tifare.

Inoltre occorre pazienza anche con Kessiè. Non concordo assolutamente con chi lo vorrebbe in tribuna o a pulire i cessi del Meazza; la sua sontuosa partita di ieri lo sta a dimostrare: c’è bisogno di tutti e noi non siamo nelle condizioni di rinunciare a nessuno, specialmente a un giocatore così. Poi, se divorzio sarà, arriverà qualcun altro, magari più forte. E’ appena successo, chiedere a Supermike.

31 commenti su “ATALANTA-MILAN 2-3

  1. Si incazzato anch’io per l’episodio del 2-3. Inconcepibile convalidare un’azione del genere!!!!

    Io a dire la verità non sono neanche pienamente convinto del rigore visto che ha colpito prima il ginocchio. Ma se le regole sono queste, non capisco ma mi adeguo (Ferrini docet).

    Mi fa incazzare aver subito due gol a prescindere, anche se ne avessimo fatte 6. Voglio che Maignan sia il portiere meno battuto della Serie A per tanti motivi!!!!

    Si effettivamente su Kessié ha pienamente ragione Marcovan. Abbiamo bisogno di tutto e specialmente di lui. Lo perderemo il prossimo anno? Pazienza, sarà a lui a perdere noi in ogni caso.

    Io da romantico e fumantino che sono, lo avrei sbattuto subito in tribuna, ma non sono né il mister e né un dirigente, sono solo un “innamorato” di questi colori.

    Ieri però ha giocato una gran bella partita e naturalmente non “me lo sono tagliato per far dispetto alla mia signora”.

    Dare i voti è difficile, come sta accadendo da inizio campionato. Si finisce per far torto a qualcuno. Ad ogni modo ci provo.

    Tonali – superba partita!!! Se dai bianconeri il nostro “vecchio” Loca sta facendo bene, da noi Sandrino sta forse facendo ancora meglio.
    Maignan – gran portiere! Avevo una fifa addosso nelle prime partite, invece ora mi da piena sicurezza e quindi la mancanza di Gigio è sempre meno pesante.
    Kessié – forse qualcuno (anzi sicuramente) meritava meglio di lui il podio. Ma lo voglio premiare per tutta la merda che gli ho tirato addosso e mettendo da parte il secchio per questa estate. Ora occorre che lo incitiamo e lui risponderà da vero professionista.

    Immenso Kjaer su Zapata, fenomenale Tomori, Leao e Rebic si confermano super così come Saelemakers e B. Diaz.

    Nessun bidone, non lo merita neanche Messias per il rigore procurato e che anzi, al contrario di B. Tourè mi sembra di altra stoffa.

    Pioli ovviamente . Oramai mi sento un autostoppista da quando è iniziato il campionato nel premiare il nostro mister.

  2. Tonali tre stelle
    Tomori tre stelle
    Kessie una stella

    in realtà tutti gli undici hanno giocato da una stella o più, si fa fatica a fare un best-3

    pioli pollice su

    Sette punti in tre scontri diretti nelle settimane di Champions. Sono stati bravissimi.

  3. Vado controcorrente: a me quello di Zapata su Messias non sembra fallo e in genere mi danno ai nervi quei giocatori che cadono al minimo contatto.

    Riguardo la prestazione, come ho scritto anche di là, è stata superba. Con le pagelle vecchio stampo, nessuno avrebbe preso meno di 7. E’ quindi difficile sceglierne solo 3:

    Tonali
    Maignan
    Theo

    Pioli sempre più bravo

  4. concordo con il post.

    Ieri partita mostruosa! Qualcosa di veramente entusiasmante e gratificante. Abbiamo dominato per lunghi tratti e applicato un gioco efficacissimo.
    La posizione Hernandez, mista tra il terzino e il centrocampista, ha sconquassato la tattica di Gasparino.
    Tutti hanno fatto una partita pazzesca e di bidoni, anche stavolta, non ce ne sono.
    Sandrino Tonali è ormai indirizzato a diventare un giocatore molto importante e meno male che Pioli non ha dato retta a chi lo voleva fuori dalle balle già in estate. Calabria è sempre più leader, lucido e determinato oltre che quasi insormontabile. Tomori è esploso e ha tutto per diventare come uno dei più forti al mondo, in Italia è già il n° 1. Leao ha messo la testa a posto, è sempre sul pezzo e sta facendo partite egregie. Kessie ieri è tornato a fare la differenza, in positivo ovviamente.
    Pioli è diventato grande, c’è la sua manona in questo Milan. Da due anni sta plasmando qualcosa di potenzialmente letale, ora basta nascondersi. Tonali ieri sera ha detto che l’obiettivo è lo scudetto e ci credo pure io. Basta sperare di arrivare tra i primi quattro, qui si punta al bersaglio grande.

    Tonali
    Tomori
    Leao

    Pioli

  5. Ragazzi buon pomeriggio

    Come ha fatto notare qualcuno da dicembre 2019 a ottobre 2021 è cambiato tutto

    Primo tempo sontuoso, con momenti di fatica in cui Maignan si è dimostrato eccellente.

    Rebic centravanti ci fa forse guadagnare anche in profondità.

    Primi due gol su episodi ma “noi” li abbiamo provocati

    Ancora un plauso a tutti
    Tomori, Tonali Kessie, Rebic…Leao.. Tutti veramente bene ma permettetemi un plauso in più per Messiah, era evidentemente emozionatissimo ma ha avuto la prontezza di fermarsi e lasciare che Leao segnasse la terza marcatura.

    Sfortunato per via di una regola assurda sul rigore e vittima nel successivo errore arbitrale.

    NOI mi raccomando: Umili e Concentrati

    FORZA RAGAZZI !!!!!!!

  6. Vado controcorrente: a me quello di Zapata su Messias non sembra fallo e in genere mi danno ai nervi quei giocatori che cadono al minimo contatto.

    Beh no Lap, qui non c’è un minimo contatto, ce n’è uno bello grosso. Riguardati le immagini, Zapata ha fatto di tutto: mani sulla schiena, gambe che incrociano quelle di Messias in corsa facendolo incespicare. Secondo te, un giocatore in netto vantaggio su un altro in difesa, che fa, decide di buttarsi a terra lasciando la palla all’avversario? Nella speranza di una punizione per ottenere una palla già nettamente in suo possesso?

  7. Maignan

    Tomori

    Tonali

    Non ho bidoni. In particolare ho letto un 5 vergognoso del Corriere della Sera a Messias. Evidentemente deve essere un parente dello arbitro.

    Kessie ha fatto la prima partita della stagione alla altezza del suo attuale ingaggio, ripeto del suo attuale ingaggio.

    Pioli

  8. Ho la stessa sensazione di Marcovan. Qui abbiamo comunque vinto, ma la gioia della vittoria non deve distrarci dai due, o forse tre, furti che ci hanno rifilato nelle ultime due gare. La cosa è preoccupante perchè in Champions non sono bastati un primo tempo stellare e un gol per non perdere e ieri sera senza avere segnato tre reti forse non si sarebbe vinto. Vuol dire che in queste due partite non abbiamo avuto un avversario, ma due.
    Diamo fastidio. Non so bene neppure il perchè (o forse si), ma diamo fastidio. Lo si percepisce e lo si percepiva anche l’anno scorso dai commenti dei media. Ti dipingevano e ti dipingono la squadra delle meraviglie, la sorpresa del campionato, solo per aspettare la prima sconfitta per riaffossarti.
    Questa mattina il solito Sconcerto quotidiano scrive “Il Milan è più squadra ed è l’unica ad aver giocato tre scontri diretti… Detto questo il Napoli al momento è superiore”. Perchè? Cosa ha espresso più di noi? Qualche gol o due 4-0 in trasferta? Sono cose fini a se stesse. Il gioco non lo vedo così superiore, anzi. Gioca un po’ come le merde l’anno scorso e forse vinceranno per questo, ma vogliamo capire, e sembra che qualcosa incominci a cambiare, che se continuiamo su quella falsariga in Europa non vinceremo più niente? Ieri ho visto l’ultima mezzora di Liverpool-City poi ho girato e mi sono ritrovato Fiorentina-Napoli: la sensazione era di vedere due sport simili, ma parecchio diversi.

    Voti? Tutte stelle. Non si può, e allora:
    Tonali (l’avevo scritto l’altra volta, e faccio il Pellegatti de noantri, il piccolo grande uomo)
    Tomori (l’intervento chirurgico, vietato per i deboli di cuore, su Pessina dice tanto sulle doti e personalità del canadese)
    Leao (altra maturazione incredibile assieme a Sandrino nostro. Ha coso, sgobbato, si è sacrificato e ha fatto un gol da campione)

    Pioli quando arrivo a lui mi blocco e non so più cosa scrivere. Non ci sono parole. Come una nota pubblicità: …parla Pioli.

    PS: Proprio vero che non esiste vergogna.

  9. Beh no Lap, qui non c’è un minimo contatto, ce n’è uno bello grosso

    Mea culpa, hai ragione. Mi ero fermato ai replay proposti ieri sera molto rapidamente (anche perchè a conti fatti l’episodio è stato ininfluente) e non mi ero accorto che Zapata, seppur involontariamente, intreccia le gambe con Messias e lo fa cadere.
    Fallo netto.
    Assurdo che non sia stato rilevato dal VAR: è ancora più clamoroso di quello con l’Atletico secondo me.

  10. Sul VAR e di come lentamente ma inesorabilmente è stato depotenziato, ci sarebbe da scrivere un libro.

  11. Una serata nella quale è difficile sceglierne tre, vado su quelli meno citati.
    Theo
    Kjaer
    Calabria
    Pioli

  12. Ops…Vlahovic non rinnova…così forse la smetteranno di romperci i maroni per Kessie…

  13. Da fumino quel che sono quello striscione Vs. l’ex 99 debbo dire che mi ha fatto piacere. Come mi farà piacere sentire bordate di fischi questa sera a San Siro.

    Ok ormai è il passato e noi lo abbiamo sostituito degnamente, però ritengo ancora che si è comportato di “uomo di merda” e che si perderà questa fantastica crescita del nostro Milan.

    Peccato poteva invertire la rotta e diventare una “bandiera” in un momento che non esistono più. Tra l’altro pagato anche più che bene.
    Pazienza, potrà anche vincere qualcosina in più, ma non avrà mai il sapore di una vittoria costruita in un ambiente dove poteva essere il re.

    Almeno la smettesse con quei comunicati assurdi. Se ha dato tutto per il Milan, ha fatto solo il suo dovere di “dipendente”. Se ci teneva veramente sarebbe rimasto soprattutto ora che ci siamo riaffacciati in Champions.

    Per cui vai a ciapà i ratt a Parigi o a Torino il prossimo anno.

  14. Essendo tifoso della nazionale, normalmente non mi piace che si contesti un suo giocatore, qualsiasi sia il suo club di appartenenza. Inoltre pare che il giocatore in questione sia stato degnamente sostituito dal Milan, per cui di Donnarumma m’importa meno di zero.

    Però in questo caso non me la sento di criticare lo striscione della Sud, né me la sentirò di biasimare le inevitabili bordate di fischi di stasera.

    Cresciuto e lanciato dal Milan ancora minorenne e strapagato da quest’ultimo assieme al fratello (un milione all’anno a un terzo portiere), decide di lasciarlo senza consentirgli un minimo guadagno, poi, la prima volta in cui è costretto a presentarsi davanti ai vecchi tifosi traditi, rilascia dichiarazioni piagnucolose nelle quali implora di non contestarlo. Un ometto piccolo in un corpo grande.

    Quelli che lasciano il loro club a zero per portare soldi a palate ai loro procuratori, quindi fuori dal circuito, vanno trattati così, a pesci in faccia. Come esempio. Altrimenti poi non lamentiamoci se il calcio va in bancarotta e nascono le Superleghe.

  15. Abbiamo fischiato Leonardo per molto meno (a mio avviso).
    Donnarumma deve perdere l’udito per i fischi che riceverà.

  16. Questa sera deve essere travolto dai fischi e dagli insulti. Non esistono gli “indulti” in queste cose. Il rapporto tra un calciatore e i suoi tifosi è di amore e quando l’amore viene tradito in malo modo la reazione non può che essere di “odio”. Chi ha amato non può fingere di essere indifferente, deve esprimere il suo dolore per il comportamento vigliacco, odioso, meschino e oltretutto premeditato e voluto. Se si aggiunge oltretutto la squallida sceneggiata (è napoletano) nelle dichiarazioni di ieri, la rabbia aumenta ancora di più. Omm’e merda

  17. La mia dedica all’infame Gomorraman che stasera tornerà a San Siro

    La guerra di Gigio

    Dormi sepolto tra l’oro e il denaro, non è Vallanzasca o Messina Denaro, che meglio descrivon l’infame che fosti, ma è l’Iscariota dai capelli mossi. Se devo portare anche questa fascia, voglio giocar con autorevoli Ustascia, non più bidoni sottopagati, che vengon scherzati anche da Llorente. Così dicevi ed era l’inverno, di quel decennio fatto d’inferno, venivi umiliato con cinque a zero, in quella Bèrghem feudo bianconero. Fermati Gigio, fermati adesso, che la tua firma arrivi al più presto, di Maldini e Baresi ti porti il vessillo, di un club immortale saresti il pupillo. Ma te ne fregasti e il tempo passava, e la tua firma vieppiù latitava, e in quel di Bèrghem in primavera, riconquistasti la Champions vera. E mentre festeggiavi col cuore alle stelle, da Paolo Maldini fosti approcciato, tu “parla con Mino” e l’hai liquidato, come se fosse un pover pezzente. Vattene Gigio, vattene ora, si a Parigi ti aspettano ancora, dalla tua infamia Milano è sconvolta, e Messer Karma registra la colpa. E col sudamericano portiere, solo in panchina ti puoi accomodare, i sogni di gloria devi lasciare, non ne sei degno manco per niente. E mentre lamenti una scarsa premura, quello ti sente, si alza e hai paura, e con un gesto della sua mano ti attacca al muro manco fossi un nano. Finisti in panchina senza un lamento, e ti accorgesti in un solo momento, che il tempo non ti sarebbe bastato, a cancellare l’errore passato. Finisti in panchina, senza un lamento, e ti accorgesti in un solo momento, che la fredda Parigi non è Milano, e che Keylor Navas è un potentato. Minetto mio qui fino a Maggio, non ce la faccio non ce la faccio, Minetto bello per stare in panchina, tanto valeva fosse juventina. E mentre Raiola ti stava a sentire, dentro alle mani stringevi un monile, dentro alla bocca delle banconote, perché si sa che “pecunia non olet”. Dormi sepolto tra l’oro e il denaro, non è Vallanzasca o Messina Denaro, che meglio descrivon l’infame che fosti, ma è l’Iscariota dai capelli mossi.

  18. Abbiamo fischiato Leonardo per molto meno (a mio avviso).

    Sicuramente si. Anzi direi anche ingiustamente perché secondo il mio modesto pare la colpa fu tutta di silvietto.

  19. Ma quest’anno il “mettiamoci la faccia” non si fa?

    Quest’anno temo sia saltato.

    Leonardo si scontrò con un Silvio già in netto declino a livello di ambizioni sportive, ma dallo smisurato ego ancora intatto (non c’entra niente che l’anno dopo vincemmo l’ultimo scudetto dell’era Berlusconi, Silvio era comunque bollito a quell’epoca).

    Fu uno scontro di ego esagerati, poiché anche Leonardo non scherzava, ma in quel caso il brasiliano aveva ragione: Silvio era più un danno che un aiuto con i suoi assurdi consigli. Poi vabbe’, i tifosi ancora non avevano ancora aperto gli occhi e parteggiarono per il presidente — anche per via della solita riconoscenza della minchia sulla quale Silvio e Galliani ci hanno marciato per almeno un decennio —, per cui nacque la fama di Leonardo come ‘uomo di merda’. Fama che resiste ancora oggi e che magari è anche giustificata in generale, ma non in quel caso specifico.

    Donnarumma si è comportato molto peggio rispetto a Leonardo. Ma molto molto molto.

  20. La miglior medicina sarebbe il disinteresse, ma in casi come questo verrebbe scambiato per una sorta di tregua.
    Sono anche io per 100 minuti ininterrotti di fischi e insulti.
    Come sempre spiace che nessuno tra gli illuminati giornalisti del Belpaese (ma nemmeno di oltralpe, mi risulta) ha candidamente fatto notare che il suo compagno Killian, nella stessa situazione, ha apertamente dichiarato di aver comunicato con un di anticipo l’intenzione di andarsene “perchè volevo che il club ottenesse qualcosa dalla mia cessione”.
    Ma seriamente diamo ancora retta a un bimbominkia miliardario che ogni volta che apre la bocca perde occasione per fare bella figura?

  21. Fu uno scontro di ego esagerati, poiché anche Leonardo non scherzava, ma in quel caso il brasiliano aveva ragione: Silvio era più un danno che un aiuto con i suoi assurdi consigli. Poi vabbe’, i tifosi ancora non avevano ancora aperto gli occhi e parteggiarono per il presidente — anche per via della solita riconoscenza della minchia sulla quale Silvio e Galliani ci hanno marciato per almeno un decennio —, per cui nacque la fama di Leonardo come ‘uomo di merda’. Fama che resiste ancora oggi e che magari è anche giustificata in generale, ma non in quel caso specifico.

    A mio avviso a Leonardo non fu perdonato il passaggio all’inter.
    Sino a quel momento anche i tifosi erano più o meno schierati dalla sua parte.
    Per inciso aveva ragione al 100% a mio avviso ma la mossa di passare dall’altra sponda del naviglio ha ridimensionato la sua posizione, facendolo passare per un traditore…
    Anche qui cmq forte incazzatura dovuta ad un forte amore…

    Ma perchè nessuno è incazzato con CHALA????
    ;_)))))))))))

  22. A mio avviso a Leonardo non fu perdonato il passaggio all’inter.

    Sì, effettivamente fu quella mossa a spostare i favori del tifo decisamente a favore di Silvio.

    Non oso immaginare che cosa potrà succedere quando Minuccio porterà a termine il suo piano di portare Donnarumma ai gobbi (poiché è quella la chiusura del cerchio).

  23. Non oso immaginare che cosa potrà succedere quando Minuccio porterà a termine il suo piano di portare Donnarumma ai gobbi (poiché è quella la chiusura del cerchio).

    Lui si potrà raccontare (e cercherà di raccontarlo anche agli altri) che lo ha fatto per rispondere ai tifosi milanisti brutti, cattivi e ingrati che gli hanno rubato il lecca lecca e bucato il pallone.
    Il ciccione li dirà che ha ragione lui e che è un povero incompreso che lotta contro le avversità che gente invidiosa di lui mette sul suo cammino.

    Tutto il mondo (compreso qualche tifoso juventino) saprà che sarà compiuto il connubio – agente di merda, uomo di merda, squadra di merda –
    Et voilà!

    PS: i bianconeri, prima di dare 10 mln netti a un portiere, secondo me ci penseranno molto bene. Altrimenti tutte ste manfrine per rinnovare al Dybala (1 mln in più di Rabiot) non avrebbero senso.
    Secondo me loro e i cartonati sono messi molto ma molto peggio di quanto lascino trasparire…

  24. Come giustamente rileva Fede, la colpa di Leonardo fu quella di andare dalle merde a dicembre e il modo come lo fece. Fino ad allora nessun milanista aveva nulla contro di lui: qualcuno lo rimpiangeva, altri più fedeli a Silvietto no, ma lui era comunque rimasto nel cuore di tutti. Poi se uno come Gattuso cantò con la curva nei festeggiamenti a Roma “uomo di merda” c’è forse da capire che tra gli ex compagni non aveva lasciato un buon ricordo con tutti.

    Questa sera spero che l’Infame99 sappia cosa ha lasciato e cosa ha creato nei cuori rossoneri. Non si può tirare il sasso e pensare di nascondere la mano, la responsabilità di quello che uno compie la deve affrontare e se hai creato dolore e odio quello devi ricevere. Omm’e merda.

  25. Una cosa è certa: tutti questi appelli mediatici non fanno altro che spingere i tifosi a fischiare ancora più rumorosamente. Geni.

  26. Donnarumma, per me è stato una delusione incredibile come uomo. Ok non ci sono più le bandiere decidi di cambiare aria perché prendi molto di più e magari pensi anche di vincere di più e cambi, non mi piace ma ci può stare, ma lui ha fatto peggio molto peggio. Decidi di cambiare ok lo dici chiaramente, magari concordi anche con la società un prezzo equo per la tua cessione ma non baci la maglia fino alla fine quando già avevi deciso di andartene a parametro zero, in accordo con il tuo procuratore. Tu coscientemente danneggi la società che tanto ti ha dato e sopratutto con quei baci prendi per il culo i tifosi, specialmente quelli che ti credevano. Oggi ti fischiano fanno bene io se ero a San Siro avrei fischiato ma non perché te ne sei andato, libera scelta che da professionista puoi fare, ma per come l’hai fatto prendendo per il culo i tifosi e oggi se uno si sente da te preso per il culo è del tutto normale che ti detesti e ti fischi

  27. La voglia di insultare e fischiare almeno virtualmente l’Infame99 mi ha spinto a vedere gran parte della partita dell’Italia che non vedevo da anni (per la verità ho visto in diretta i calci di rigore a luglio). Ho tifato contro l’omm’e merda con il cuore e ho goduto per le due pere che si è preso dagli spagnoli, rasentando il godimento fisico quando solo il palo l’ha salvato dallo sfarfallamento comico ed emblematico.
    Telecronaca Rai di una bassezza e una faziosità da regime fino al limite del ridicolo.
    L’azzurro è l’unica cosa che mi lascia completamente indifferente. Che tristezza se ricordo l’entusiasmo di tanti anni fa quando giocava l’Italia. Dal 2006 è cambiato tutto.

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