32 7 minuti 4 anni

Trovo assurdo ragionare per compartimenti stagni quando si analizza una partita di calcio. Dopo Fiorentina-Milan, è stato profondamente sbagliato scatenarsi soltanto contro la direzione arbitrale evitando di soffermarsi anche sulla gravità del comportamento della squadra, l’ennesimo in determinate situazioni. Non giova né alla nostra onestà intellettuale né ai ragazzi, fornire loro alibi del genere.

La rabbia, la legittima rabbia per gli accadimenti di Firenze, ci ha fatto perdere un po’ il senso della realtà. Ci sta, l’importante è, una volta calmatesi le acque, tornare a ragionare con serenità.

Faccio un solo esempio di scarsa lucidità, l’interessato si riconoscerà e certamente mi risponderà a tono: qualcuno di noi ha affermato che se il gol di Ibra fosse stato convalidato ci saremmo ritrovati sul 2 a 0 all’ottantaquattresimo. Non è vero. Non funziona così. Nel calcio, a differenza di altri sport, la sequenzialità degli episodi ha enorme importanza. Se il gol di Ibra fosse stato convalidato come sarebbe stato giusto, ci saremmo ritrovati sull’uno a zero al trentacinquesimo del primo tempo. Punto. Questa è l’unica cosa certa, poi chissà cosa sarebbe successo. Conoscendoci, avremmo potuto anche tirare i remi in barca molto prima e probabilmente perdere la partita. E’ vero che le nostre inadempienze non giustificano le reiterate porcherie arbitrali ai nostri danni, ma in questa partita — e sottolineo in questa — la pista era in una discesa più ripida di quanto lo fosse mai stata qualsiasi altra quest’anno: più scoscesa di una pista nera, più di una Streif, più di una Porta Vescovo di Arabba (questa l’ho aggiunta perché tempo fa ne percorsi personalmente un lungo tratto rotolando e scivolando e ne sono ancora traumatizzato). Eppure siamo riusciti a frenare pure in questa ghiotta occasione, a sovvertire la forza di gravità. Non possiamo ignorare questa scomoda realtà, per rifugiarci esclusivamente in quella senz’altro più confortevole delle responsabilità arbitrali.

Cose strane 2
Cose strane 1
Cose strane 3

Vogliamo tuttavia parlare anche dell’arbitro? Parliamone. Come ho detto non ha senso erigere muri fra gli argomenti, e non ce l’ha sia in un senso sia nell’altro. Con me si sfonda una porta aperta su questo argomento specifico, sono anni che sostengo che l’intero sistema, non solo quello arbitrale,  si sta accanendo contro il Milan in modo indecente, figuriamoci se mi astengo. Non penso che arbitri, stampa, federazione ce l’abbiano con noi in modo particolare perché gli stiamo antipatici, sia chiaro, sarei interista se pensassi una sciocchezza del genere; semplicemente, il Milan è attualmente l’esemplare politicamente più debole del branco e perciò viene preferito dai predatori. E’ una legge di natura: il leone non sceglie la gazzella che gli sta più sui coglioni quando deve cacciare, sceglie sempre quella più vulnerabile, quella che potrebbe causargli meno noie possibili. Pioli sostiene che da qualche partita vede cose strane. Lui c’è solo da poche partite, in effetti. Chi segue attentamente le sorti della squadra da più tempo come noi vede cose strane da anni. Talmente tante “cose strane” che alcune se l’è quasi dimenticate, o ha preferito rimuoverle per preservare il proprio fegato. Si va da episodi clamorosi a un numero di ammonizioni anomalo, specie per una squadra feroce quanto un coniglietto nano come la nostra. Alcune addirittura pazzesche, come quelle a Biglia e Bennacer per falli che in realtà avevano subito, o quella a Castillejo perché tagliò tre metri di campo per correre a festeggiare con i compagni. Alcune anche da regolamento, ci mancherebbe, regolamento che tuttavia, con altri protagonisti, nella stessa situazione, talvolta nella stessa partita, non era stato, non è e — lo sappiamo benissimo — non sarà mai applicato. E’ quest’ultima la parte più grave di tutta la vicenda.

Concludo andando più nello specifico degli episodi di sabato scorso.

Gol annullato. Ibra è stato spinto da dietro, per questo ha  toccato con la mano, la quale peraltro era appiccicata al corpo: checché ne dicano il blastatore Luca Marelli, Nicchi, la stampa “amica”,  la cosa è rilevante, eccome. Inoltre il gol non è stato successivo al presunto tocco, dopo ci sono stati due dribbling e un contrasto vincente. Peraltro, il tocco non è stato neppure chiarissimo, benché a Calvarese siano bastati due nanosecondi per decidere. Quel gol era regolare, non ci sono nuove regole che tengano.

Fallo di Conti precedente al gol del vantaggio. Ebbene sì, il ragazzo si è arrampicato un po’ sulla schiena dell’avversario e se Calvarese avesse fischiato non ci sarebbe stato nulla da dire; però è stato un fallo ignorato a centrocampo come tanti, tipo la gomitata nella nuca a Ibra prima del rigore farlocco concesso alla Juve in Coppa Italia o il fallo su Cala dopo il quale ci infilzò il Torino all’andata; inoltre il gol è avvenuto dopo vari fraseggi, poi Caceres si è impossessato della palla, commettendo un errore e facendo ripartire una nuova azione: niente VAR in questa fattispecie, da regolamento. Se di errore si è trattato, è stato ben meno clamoroso di quelli che in questa partita ci hanno danneggiato.

Espulsione. Se Dalbert non lo avesse steso, Ibra sarebbe andato dritto in porta e se Calvarese avesse potuto non estrarre il rosso, se avesse potuto aggrapparsi a qualsiasi appiglio possibile pur di non prendere questa decisione così sfavorevole a una squadra il cui presidente aveva sbroccato non più di due settimane prima, l’avrebbe certamente  fatto.

Cose strane 4

Rigore Fiorentina. La palla ha cambiato direzione dopo il tocco di Romagnoli, poi è avvenuto l’impatto con Cutrone il quale è stramazzato a terra come se fosse stato colpito da un bazooka (vecchio cuore rossonero). Di poco o di tanto, la palla ha subito una chiara deviazione, a chi non l’ha vista, o l’ha definita alla stregua di una carezza, consiglio vivamente una visita oculistica: questa gente mi fa paura, guida l’automobile, e io talvolta viaggio. Inoltre, la palla non era rimasta nella disponibilità dell’attaccante per puntare la porta come ho letto da più parti, era al massimo rimasta nella sua disponibilità per fungere da sgabello per una più comoda lettura di qualche cartellone pubblicitario posizionato a fondo campo.

Questo è quanto. Leggendo le varie moviole del giorno dopo ho tuttavia appreso che il Milan sarebbe stato favorito dalle decisioni arbitrali. Urge proprietà ricca, potente, presente, incazzosa, altrimenti resteremo la gazzella più vulnerabile ancora per molto tempo.  

32 commenti su “La rabbia e il senso della realtà

  1. Io per averlo affermato che ci abbiamo messo anche del nostro, mi sono preso i rimproveri (bonari) 😆 di Giustiziere.

    Un arbitro può fare tutti i danni che vuoi (e ne ha fatti, anche a nostro favore ndr) ma se sei una squadra, se sei forte la partita la porti a casa ugualmente, specialmente se hai uno in più.

    Vi siete dimenticati negli anni dei 3 scudetti consecutivi non ci hanno dato un rigore per oltre 2 anni? Eppure vincevamo.

    Ora capisco che il raffronto con quella squadra è impossibile farlo. Ma cavoli sei con uno in più e ti viene la cagarella?

    Io poi penso che quella punizione che ha voluto “per forza tirare IBra, se l’avesse tirata Castillejo aveva più possibilità.

    Ora domenica ci attende il Genoa in uno stadio vuoto. Che tristezza… già l’ora fa cagare…

  2. Ovviamente per i motivi già esposti e limitatamente all’analisi di Fiorentina-Milan non condivido il post.
    Il Milan a Firenze ha segnato due gol e la Fiorentina zero, quello che poteva succedere dopo il primo gol, cioè che la Fiorentina ne segnasse anche cinque, resta, per il mio mediocre compartimento-stagno, solo un’ipotesi, a differenza del fatto dei due gol e del fatto dei due gravissimi “errori” arbitrali.
    Ho seguito questo campionato minuto per minuto del Milan, anche rivedendo molte partite, e la squadra ne ha stoppate clamorosamente solo due: Milan-Fiorentina ed Atalanta-Milan. Il resto, a partire dalla pessima Udinese-Milan falsata anche quella da un rigore non dato è un insieme di partite medie complessivamente dove gli episodi arbitrali hanno inciso spesso quanto gli errori individuali di alcuni singoli. Non è un alibi. È un fatto.
    Detto questo, non cerco polemica in modo alcuno, né pretendo di avere ragione, e quindi passo serenamente al prossimo post, per non scatenare 20 miei commenti uguali sul tema.

  3. Adamos, aggiungerei anche il secondo tempo del derby che mi ha imbarazzato parecchio.
    Per il resto, anche io dissento come Adamos dalla prima parte del post.

    Mi pare stia passando il messaggio, che a mio avviso è autoflagellante e anche un bel po’ interista, che il Milan è una squadra talmente di merda che qualsiasi battuta d’arresto è da imputarsi esclusivamente alla notra dabbenaggine, e viceversa qualsiasi vittoria è da attribuire alla fortuna o al colpo del singolo, piuttosto che alla squadra.

    Ecco, no.
    Per me, lo dicevo ieri sera, è assolutamente lecito e non infrequente, per qualsiasi squadra, vincere giocando di merda, vincere con episodi, vincere con fortuna, senza che ciò possa influire in negativo sul giudizio della stagione.
    Il milan sabato era in formazione rimaneggiata (fuori kjaer e poi donnarumma) eppure ha concesso un solo tiro in porta alla fiorentina, escluso il gol: è vero che non abbiamo chiuso la partita, ma difensivamente rispetto al derby o all’atalanta si son viste molte cose in più, che si erano già viste col torino e con la juventus.

    E senza il rigore inventato, la vincevamo. Uno a zero magari, ma la vincevamo. E quei tre punti, ottenuti senza chiudere la partita, erano tre punti validissimi e lecitissimi.

    Il punto ottenuto dalla fiorentina, invece, non lo è.
    Non lo è perché il rigore è inventato. Sic et simpliciter.

    A voler cercare una ragione, possiamo disquisire in eterno se la classe arbitrale sia fondamentalmente scarsa (cosa comunque abbastanza vera: gente come Abisso, Guida e Pasqua non dovrebbe stare manco in eccellenza), o se sia dannatamente in malafede (e questa è la scuola degli arbitri più anziani, quali ad esempio Calvarese, Tagliavento, Doveri).
    Certo è che lo sbrocco di Commisso è stato ripagato con un misero punticino. Il contentino ai fessi di Firenze.
    E’ molto più facile e indolore premiare con un aiutino per un pareggino, piuttosto che per una vittoria. Certe prestazioni si possono fare, e si fanno, soltanto quando in campo ci sono i ladri veri, o i politici veri (14 rigori a favore della Lazio, e magicamente è attaccata al treno delle prime).

    Gli arbitri quindi sono un fattore della partita, esattamente come lo può essere la papera di un portiere o la prodezza di un centravanti.
    E’ un fattore illegale, a favore dei soliti, e poi utilizzato per giochi di potere a favorire ora questo ora quello, senza filo logico apparente.
    Se vogliamo giocare a questo sport, tocca adeguarsi e alzare la voce.
    Anche perché Calciopoli è già successa, e il vestito bianco se lo son messi altri che di certo non ne avevano diritto piu degli avversari.

  4. proprio perchè il calcio è uno sport dove l’episodio da pochi secondi ha peso specifico enorme sul totale dei novanta minuti, la narrazione del “eh ma ce li siamo portati in area, siamo scarsi, abbiamo commesso i nostri errori imperdonabili” e via autoflagellante – legittima narrazione, per carità, e con buoni fondamenti – non può andare ad assolvere dalle “sviste arbitrali”, come diceva il poeta

    anche dire “una squadra forte vince comunque” per me è sbagliato
    contro il banco, per così dire, storicamente vince solo la squadra fortissima, non quella forte-e-basta. il milan di adesso non è nè fortissimo nè forte-e-basta, è una squadra mediocre come tante
    (e come tutte le squadre mediocri, concede occasioni agli avversari, non domina sempre e comunque, finisce la benzina prima del 90esimo… a volte tutte e tre le cose assieme… se valesse per tutti il discorso del “meritiamo di perdere per errori nostri” allora in Serie A si potrebbero abolire le vittorie)

    ancora su “la squadra forte vince comunque”: la fortissima juve di Sarri vincerebbe anche se gli togliessimo i tuffi di dybala e gli undici metri di cristiano penaldo? la lazio più forte degli ultimi vent’anni avrebbe gli stessi punti se immobile non “guadagnasse” un rigore a partita? (non avrebbe manco vinto l’ultima Coppa Italia contro l’Atalanta, andate a vedere l’arbitraggio della finale…)

  5. Io non assolvo assolutamente l’arbitraggio e non assolvo assolutamente gli ultimi 20 minuti della partita.

    Come ha scritto giorni fa Marcovan 1+1 = 2 e non zero!

    Certamente senza il rigore inventato avremmo vinto ed erano 3 punti meritati. Ma resta il fatto che la seconda parte del secondo tempo abbiamo giocato da schifo con un uomo in più!

    È talmente palese che secondo me ogni discorso è superfluo. La chiosa finale è questa: siamo stati derubati ed abbiamo fatto nello stesso tempo schifo.

    Certamente saranno due punti che potranno pesare per la qualificazione E.L. Ma se andiamo in E.L. giochiamo il giovedì e la rosa attuale non ci permette questi “sforzi”.
    Se <andiamo in E.L. bisogna fare una discreta campagna acquisti.

    La nostra dirigenza che farà? Si mormora che Maldini possa lasciare a fine anno. Cosa vorrà dire? Che andremo verso lo sfascio oppure che ci sta qualcuno dietro che compra la società e piazza i propri uomini? Chi vivrà vedrà.

  6. Non torno a rinvangarla perchè sarei monotono e ripetitivo. Sottoscrivo l’ultimo commento di Darko. Aggiungo che gli errori della squadra sono problemi della società, ma gli errori esterni sono problemi di tutti perchè modificano sostanzialmente le forze in campo.

    Comunque. la forza di una società forte (scusate il gioco di parole) è proprio farsi sentire quando degli errori esterni condizionano le prestazioni della squadra. Gli errori di sabato, clamorosi, hanno influenzato l’andamento della partita e l’andamento stesso del nostro campionato, non possono essere soggiaciuti come una cosa qualunque. Ho giocato male? Il problema me lo risolvo, o tento di risolverlo, in squadra, ma io devo comunque essere tutelato.

    Riguardate l’episodio del gol annullato e pensate che Calvarese ci ha messo qualche secondo al VAR per giudicarlo. Io da tutte le immagini trasmesse in diretta non avrei mai potuto dire se era certamente braccio o no.
    Cosa ti aspetti al rigore di Romagnoli? Che vada a vederlo e ci metta altrettanti secondi per vedere che quella palla era stata spostata con il piede. Non è successo nulla di questo. 1+1 in questo caso e = a malafede.

    Sono stato monotono e ripetitivo, ma non me ne frega niente.

    PS: Intanto a Rimini abbiamo il primo contagiato.

  7. Un sito tipo fiorentita.It ha toccato il fondo dicendo che se le immagini di Milan.tv dimostrano che la palla va sul petto di Ibra, lui stesso dopo il rimpallo con Caceres porta avanti la palla con la mano.
    Robe da matti. Ma quanto sono merde?

  8. Sì gente, siamo d’accordissimo. Se parliamo dell’intero campionato sono con voi al cento per cento.

    Ma il mio discorso riguarda la partita di Firenze. La partita di Firenze, per come si era messa era a prova di imbecillità, ma ciò nonostante siamo riusciti a farci rimontare. E’ pazzesco trovarsi in una situazione simile di vantaggio e immediatamente dopo cominciare a subire l’impossibile. Ma come si fa a non essere incazzati anche per questo? Ricordo a tutti che prima del rigore inventato avevamo già subito un paio di occasioni favorevolissime nelle quali l’arbitro non c’entrava un tubo. In vantaggio di uno e in superiorità numerica a una manciata di minuti dalla fine, abbiamo subito più che in tutto il resto della gara!

    Secondo me avremmo potuto e dovuto fare i discorsi che state facendo ora in qualsiasi altra partita, ma non in questa. O per lo meno, non farlo in questo modo unidirezionale.

    Ghost, ho letto anche io le invenzioni sul fallo di mano successivo a quello (inesistente) incriminato. Inventano. un po’ come Calvarese, che ha annullato un gol non perché ha visto, ma perché ha supposto un fallo di mano. Il primo gol annullato della storia concesso perché forse la palla è stata toccata con la mano.

    Forza Rino

  9. È vero, ogni partita fa storia a sé.

    Detto ciò, noi abbiamo fatto due gol regolari, la Fiorentina zero.

  10. In vantaggio di uno e in superiorità numerica a una manciata di minuti dalla fine, abbiamo subito più che in tutto il resto della gara!

    Boss, minchia, sei alle soglie della pensione, praticamente hai più passato che futuro, e per questo hai visto migliaia di partite piu di me.

    E vorresti dirmi che non hai mai visto nessuna partita, anche del Milan di Sacchi, o di Ancelotti, o della fottuta Olanda del 74, o della juve di Conte, o dell’inter di mourinho, che non riesce a chiudere una partita?
    Non hai mai visto nessuna squadra che, sotto di un gol a 5 dalla fine, non produce il massimo sforzo riversandosi in attacco?

    Sono dinamiche normali delle partite, a volte va bene a chi attacca, a volte va bene a chi difende.
    Alla fiorentina, a parte due tiri sterili, non è stato concesso manco di entrare in area. Altroché.
    Sono entrati solo con Cutrone, che tra l’altro era decentratissimo, ed è stato fermato lecitamente da Romagnoli, salvo poi gettarsi a corpo morto e sperare nell’insperabile, ovvero un favorino di Calvarese.

    No, non abbiamo fatto schifo, e dico al mio amico Zullida.
    Per niente.

    Abbiamo fatto schifo quando ne abbiamo presi 5 dall’atalanta, o 4 in un tempo dall’inter.
    QUELLO è fare schifo.

    Una onesta partita difensiva, con qualche sbavatura a centrocampo, un gran bel gol di Ibra e un gol fortunato di Rebic, è una partita NORMALE.
    Chiaro che tutti vorremmo vedere giocare i nostri come a Milan-Manchester del 2007, o come a Milan-Barcellona del 1994.
    Chiarissimo.

    Ma le partite, specie poi con una rosa che non ha tutto sto gran talento, questa era una partita normale, giocata benino, fuori casa, contro una squadra in ripresa nel 2020, che all’andata ci ha fatti neri.
    L’avremmo vinta con merito.
    E questo non è fare schifo.

    Chiudo e mi aggancio a Fre: se la squadra forte vince comunque, avremmo due Champions in più (’93 e 2005), forse tre (se ci mettiamo anche la partita stregata con l’Ajax del ’95).
    Avremmo anche sicuramente lo scudo del 2012, e lo scudo del 2005, e lo scudo del 90 quando Lo Bello cacciò Van Basten, Rjkaard e Costacurta (altro che var!).
    E forse, forse avremmo anche lo scudetto del 2006, sottrattoci per uno “spinga spinga” nella giustizia sommaria che ha gettato via il bambino con l’acqua sporca quando siamo stati equiparati alla mafia bianconera.

    Gli arbitri hanno potere. Chiunque, qualsiasi italiano, compresi me e voi, abbia un briciolo di potere, si sente dio e crede di poterne disporre a proprio piacimento e vantaggio.
    Gli arbitri non sono da meno.

  11. ho scritto un po’ di merda, sarà l’orario.

    Cmq boss, se ti sei offeso perché ti ho dato del vecchiaccio, sappi che è normale offendersi, alla tua età!!! :mrgreen: :mrgreen:

  12. Se si incazza Marcovan per il “vecchiaccio” cosa dovrei dire io?
    Darko mi fai sentire meno solo nella mia battaglia contro i torti subiti. Sapete quanto non mi sono mai spinto così in là nelle esternazioni, ma sabato, dopo il solito furtarello contro i gobbi della settimana prima, è stata la famosa goccia (più un acquazzone) che ha fatto traboccare la mia pazienza.
    Quindi, nello stato d’animo che sto attraversando, quando hai ricordato le malefatte di Lo Bello figlio contro il Verona mi si sono attorcigliate le budella. Anche perché ricordo ancora bene nella mia vetusta età le malefatte di quell’altro “delinquente” di Lo Bello padre. Ricordo perfettamente quando alla domenica sportiva ammise alla moviola che non aveva concesso un sacrosanto rigore al Milan perché si era sbagliato. All’epoca vi garantisco che quell’ammissione non fu presa come un gesto di onestà, ma come una presa per il culo. Al danno la beffa, come si dice.
    Difficile e sempre travagliato il nostro rapporto con quella categoria che allora era in “casacca nera”. Difficile e impossibile da sfangare. Ne sa qualcosa Rivera che battagliò accanitamente, si prese una sonora squalifica, ma non ottenne nulla. Poi da ex calciatore, ex dirigente comprese come funzionavano le cose e finì a fare il politico nella DC.

  13. E perché dovrei incazzarmi? La carta d’identità parla chiaro. Anche gli acciacchi sparsi qua e là a dire il vero.

    Ricordo perfettamente quella Domenica Sportiva. Quella in cui Lo Bello padre ammise l’errore, dico. Avevo appena otto anni ed ero milanista da pochi mesi. Ero troppo piccolo per giudicare in qualche modo un’ammissione del genere, però ricordo una certa sensazione di disagio. Poi ricordo poco o nulla. Leggo che successivamente ci fu il rigore di Cagliari (arbitro Michelotti) che ci fece perdere la partita, per fallo di mano di Anquilletti — mano appiccicata al corpo — che fece sbroccare Rivera e gli fece perdere la volata finale per una squalifica record. Quel campionato lo perdemmo per un punto. Il mio odio per la Juventus cominciò lì.

  14. Tanto per rimanere in tema.

    La juve oggi è stata sottomessa da una squadra poco più che modesta, ovvero il Lione.
    Il Lione non è che abbia fatto sta gran partita, ma la juve ha fatto zero.
    A dieci dalla fine, han fatto esattamente cio che han fatto i viola, e cio che la juve fa sempre quando perde: hanno cominciato a tuffarsi in area.
    Due volte dybala, una volta ronaldo, al minimo contatto sono volati per terra come fuscelli.
    Ma l’arbitro, ovviamente, non ha abboccato. Non è a libro paga, lui.

    Il lione, con un rigore contro, quindi un probabile gol subito fuori casa, avrebbe ricevuto un torto enorme, con un danno che potrebbe costargli l’eliminazione (economicamente costa ben piu che 2 punti in campionato).
    E il lione ha meritato la vittoria, pur non giocando un calcio spumeggiante: ma con una partita onesta in difesa e un po’ di fortuna in attacco, l’ha sfangata.
    Senza torti.
    E senza chiudere la partita.

    Gli arbitri italiani sono dei bastardi venduti di merda, e ciò che succede è esattamente la stessa storia da cento anni.

  15. Fantastico Sarri, dichiarazione dopo Lione Juve parlando dei penalty reclamati nel finale da Dybala e Ronaldo: “In Italia in questa partita ci sarebbe stati due rigori, ma gli arbitraggi europei hanno un metro diverso e ci dobbiamo adeguare”

  16. “In Italia in questa partita ci sarebbe stati due rigori, ma gli arbitraggi europei hanno un metro diverso e ci dobbiamo adeguare”

    il candore di Sarri.

  17. Non credo sia una confessione.
    Sarri è napoletanissimo, e antigobbo dentro. E’ lì per soldi, e l’ha detto apposta anche perchè sa che non lo rinnovano a fine stagione.
    E’ il pensiero di tutti noi, lui l’ha detto con la tuta della Juve per fare ancora più rumore.

  18. E’ lì per soldi, e l’ha detto apposta anche perchè sa che non lo rinnovano a fine stagione

    mah, secondo me non l’ha pianificata… gli vengono così.
    Ho criticato molto Sarri ma è uno che non dice quello che pensa, anche in maniera molto maleducata, come avvene con una giornalista tempo fa.

    Sarri alla Juve si sta dimostrando un “peccato contro natura” come mi sembrava all’inizio.

    Tra l’altro, fatte le debite proporzioni, sarebbe interessante studiare quali siano i presupposti per insediare un certo tipo di allenatore (modernista) in una grande (Juve) o presunta grande (Milan) squadra

  19. OT

    Sono davvero curioso di vedere come reagiranno i tifosi se le voci che parlano di dimissioni di Paolo e Zvone a fine anno, con annesso ingaggio di ragnik dovessero essere vere.
    All’ennesimo anno zero per di più condito dalle solite dichiarazioni di circostanza sul ‘riportare il Milan dove gli compete’ spero finalmente che si scateni l’inferno.
    Sinceramente pretendere rispetto dagli altri quando neanche la società rispetta i tifosi mi sembra la supercazzola della supercazzola

  20. C’è troppa speculazione sul Milan. Queste informazioni mi sembrano messe in giro ad hoc per creare confusione e alimentare incrtezze che non riusciamo a scrollarci di dosso fintanto che la proprietà si manifesta attraverso ologrammi.

    Purtroppo per noi, tifosi intendo, c’è una sola che possiamo fare ma che alla fine si ritorcerebbe ancora contro: lo sciopero del tifo. Onestamente sono stanco di questa situazione di incertezza, di voci che si rincorrono e sollevano polverone.

    L’unica speranza che ho: che tutto taccia per non compromettere una cessione a qualcuno con una faccia, un nome e la voglia di fare grande il Milan. Con i fatti.

  21. Prima di tutto se non l’avete fatto vi consiglio trovare e leggere la lunga, umanissima e splendida intervista di Marco Van Basten su Sette. Non mi vergogno a dirlo che mi è scesa una lacrima leggendolo.

    Emerge un ritratto di un grandissimo giocatore e di un uomo “fragile”, come il titolo del suo libro appena uscito. Vi si trova il suo grande amore per Milano e il suo Milan. Il rapporto difficilissimo con Sacchi, ma che alla fine, lui stesso lo dice, si somigliavano molto. La sua condanna e disperazione a una carriera spezzata a metà.

    Dice anche un’altra cosa a proposito del tema del post che riguarda soprusi e ruberie del calcio. Non ha mezze misure quando ricorda e racconta la squallida vicenda del campionato 89-90. Riporto quel pezzo di intervista:
    Sempre convinto che le sia stato rubato uno scudetto? «Lo sanno tutti che fu così. Ma nessuno ha mai avuto il coraggio di dirlo. Prima la sceneggiata di Bergamo, con la moneta in testa ad Alemao e il massaggiatore del Napoli che gli dice di simulare un trauma. Poi la nostra sconfitta a Verona. Una imboscata, con un arbitro come Lo Bello che fece di tutto per farci perdere e fischiò in maniera scandalosa. Un lavoro fatto bene».
    Da chi? «Dal sistema del calcio italiano. Da chi aveva interesse a mandare due squadre in Coppa dei Campioni. Tutti sapevamo che eravamo favoriti per rivincere, aggiungere un’altra squadra conveniva a tutti. Fu una vera porcheria. Ancora oggi mi brucia».

    Probabilmente anche quella volta qualcuno di noi (l’establishment del calcio sicuramente) avrà detto che quel campionato l’abbiamo buttato via noi. Non è così, non può essere così. Un Van Basten lo certifica e comunque un campionato o una partita, non importa, la butto via con l’applicazione delle regole. Se queste regole non vengono rispettate la colpa non è mia, ma di chi non le ha fatte rispettare. Io, con le regole, avrei vinto.
    Abbiamo anche parlato a proposito dell’ultima partita che non si devono dare alibi alla squadra, ma perché dovrei invece trovare alibi per i direttori di gara?

    Chiudo qui, scusate l’ultimo sprazzo di incazzatura. Rivivere con Marco il periodo più bello della mia vita di milanista mi ha fatto piacere, ma ha toccato anche le corde più profonde del mio tifo e della mia sensibilità. Queste testimonianze ti fanno una volta in più capire la grandezza di questa società e di questi colori… a dispetto della realtà che stiamo vivendo.

  22. forse una spiegazione ai silenzi della Società è la situazione creatasi tra Gazidis e Boban/Maldini.

    Oggi esce l’intervista a Boban che non le manda a dire a nessuno, come è solito fare.

    Quindi Gazidis, come abbiamo purtroppo capito da tempo, è un pesante freno a mano. Stipendio da top player, non una parola in italiano, incapace di aumentare i ricavi ma nemmeno di impedire una già avvenuta diminuzione.

    Purtroppo temo che a farne le spese saranno proprio i due dell’area sportiva e se così fosse, l’entità che si definisce proprietaria, metta in conto una sollevazione popolare.

  23. Pazzesco. Sono allibito. Concordo, è facile che Zorro e Paolo a fine stagione salteranno. Si spiegano anche gli strani addii di Leo e Rino. La vedo nera.

  24. Convido Darko per quanto riguarda il Milan e condivido PJ per quanto riguarda Sarri.
    Gli escono perchè nella sua “ignoranza” è onesto.

    Sul corriere c’era una bella intervista a VanBasten.
    Torno al chiudere la partita

    Marco VB dice chiaramente che la seconda fatal Verona fu architettata da una Cupola Calcistica che voleva due squadre il coppa campioni l’anno successivo.
    La squadra reagì male alle ingiustizie.
    Anche in quel caso si può parlare di incapacità, muatata mutandis, di gestire la partita?

    Mi sto incamminando sulla strada della Preoccupazione per le frasi di Boban di oggi.
    In parte sono montate ma sembra evidente che la dirigenza non capisce e non sa di quali risorse si disporrà

    vediamo… sono parole che non possono cadere nel silenzio

  25. Troppo facile dedurre che a fine stagione saluteremo boban e Maldini e avanti si riparte da zero con tale Ralf.
    Adesso però sarà ora di alzare un po il malcontento contro aivan e coloro che lo hanno messo la .

  26. Aivan aveva come compito ufficiale l’aumento del fatturato, che invece è addirittura diminuito. Pare poi, per lo meno da ciò che si evince dall’intervista di Zorro, che sia andato oltre i suoi compiti ufficiali contattando un tecnico senza informare l’area tecnica. Se le due leggende saranno allontanate (come pare) e prenderà in mano lui la situazione dovrà scordarsi cose come pazienza o programmazione: o comincerà a vincere subito o sarà guerra totale. Da parte mia di sicuro, anche se non conto una sega, ma sono certo che lo sarà anche dalla stragrande maggioranza del tifo, che pesa un filino più del sottoscritto.

    Jtura, torno a ripetere, la mia opinione è che dall’espulsione in poi avremmo dovuto vincere tranquillamente a prescindere dall’arbitro. Si tratta di una singola partita, anzi, di uno spezzone. Nella stagione della fatal Verona 2 accaddero diversi fatti sconcertanti, allora non mi sarei mai sognato di scrivere un articolo come questo. Sono due situazioni diverse.

    Ri-ripeto: per quanto riguarda le porcherie perpetrate ai danni del Milan in questa stagione e nelle precedenti concordo pienamente con voi, per quanto riguarda Fiorentina-Milan dalla superiorità numerica in poi, no.

  27. Saltano metà delle partite del weekend e due della settimana scorsa sono già da recuperare. La domanda più immediata e semplice è chiedersi cosa accadrà da qui a maggio e che valenza avrà questo campionato.
    Visto che noi siamo fuori dai giochi ci potremo comunque deliziare dicendo a chiunque vincerà che è un campionato che non vale un cazzo. :mrgreen:

    Visto che Marcovan ri-ripete, io ri-ri-ripeto “Un Van Basten lo certifica e comunque un campionato o una partita, non importa, la butto via con l’applicazione delle regole. Se queste regole non vengono rispettate la colpa non è mia, ma di chi non le ha fatte rispettare. Io, con le regole, avrei vinto.”
    E questo vale sempre: che io giochi bene o male, che sia in superiorità o inferiorità numerica, che meriti o non meriti. Tu fammi giocare con le regole a posto, poi al resto ci penso io. Non scherziamo su questo. Sono quelli che scrivono sui giornali, che pontificano in tv o che comandano federazioni e leghe che trovano alibi, non noi.

  28. Che porcata, signori miei, che porcata!

    I problemi di salute pubblica evidentemente non valgono né per la serie B né per Coppa Italia di questa settimana, giusto domenica sera il virus sarà più aggressivo del solito.

    Mi fanno poi notare dalla regia che non è ancora stato fissato il recupero di Inter-Samp perchè non ci sono date, ma per rinviare Juve-Inter i problemi evidentemente si risolvono in fretta…

  29. Fre, ti è sfuggita la proposta di giocare mercoledì al gobbistadium a porte aperte solo per i tifosi piemontesi. 😯 👿

    A me era sfuggito ieri l’editoriale di Serafini. Una sorta di riassunto sull’attuale situazione e sulla ladrata di Firenze.

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