81 9 minuti 11 anni

Una tifoseria di sagaci e impareggiabili allenatori – Sappiamo tutti, credo, come arriviamo a questa partita: bisognosi dei tre punti come non mai, vista la mediocre prestazione europea che ci lasciamo alle spalle per non parlare di una classifica che ci vede fuori dalla zona B solo per via di classifiche avulse e differenze reti varie. Della tattica e degli uomini in campo, in questo periodo di incertezze, è quindi inutile parlarne. Allora parliamo di Massimiliano Allegri, l’uomo che il club tiene al suo posto solo perché è uno degli allenatori più pagati della Serie A, perché un sostituto decente non c’è e perché a proprietà e dirigenza conviene continuare a tenere con sé un capro espiatorio degli errori madornali di mercato, comunicazione e programmazione degli ultimi due anni (e sono generoso nel limitarmi a questo periodo). Allegri sarebbe l’uomo che ci fa perdere dieci punti a campionato, che sbaglia sempre formazione (col senno di poi, ovviamente), che ha fatto andare via Pirlo (balla più colossale riesco difficilmente a immaginarla) e al quale vengono attribuite decisioni in materia di mercato, di cambio generazionale della rosa e scelte tattiche da disegnarlo inverosimilmente come l’allenatore più potente della storia del Milan berlusconiano, ben più di uno qualsiasi tra i vari Sacchi, Capello o Ancelotti, l’uomo che, con l’acquisto di quegli impareggiabili fenomeni di Bojan, Pazzini e De Jong a seguito di uno smantellamento epocale, ha l’obbligo di portarci allo scudetto, a sentire il signor Galliani e un consistente gruppo di tifosi made in PES. E allora, pur non negando alcuni errori compiuti dal tecnico nella sua esperienza rossonera in generale e nelle ultime settimane in particolare e capendo e fors’anche condividendo le ragioni di un eventuale cambio (in fondo, il mister al momento è l’unica cosa che si può cambiare per dare una scossa), io lo voglio difendere, perché è un allenatore che arrivato al Milan e pur benedetto dall’arrivo fineagostano di Ibrahimovic (sempre sia lodato) ha saputo trasformare il Milan leonardiano – una squadra lunga e vittima di inutili dispendi di energie – in una squadra corta e difensivamente solida, sfruttando le verticalizzazioni per il Maestro (sempre sia lodato) e la compattezza proprio come fecero a loro tempo Roberto Mancini e lo stregone di Setúbal. Quel centrocampo di mediani che tanto gli è stato tanto rimproverato soprattutto dagli esteti del gioco del calcio è quello che ha consentito al signor Seedorf – ormai da lungo tempo un giocatore indolente in campo nel gioco quanto arrogante nei comportamenti, lento e irritante – di regalarci come canto del cigno le lodevoli prestazioni in serie di quella primavera 2011 che ci portò al nostro diciottesimo dopo una cavalcata che vide sparire Ibrahimovic (sempre sia lodato) per espulsioni varie e ci consentì di resistere al ritorno dell’Inter, quella cosiddetta Leomuntada svanita in un derby di aprile, in una prestazione di squadra ripetuta per varie partite e che, in quanto prestazione collettiva, non può che essere definita un merito del mister, perché, a dispetto di quello che alcuni credono, anche quando le cose andavano bene le decisioni le prendeva Allegri e si andava bene anche grazie e nient’affatto nonostante tali decisioni, come i fatti e i cambiamenti nel corso dei mesi provano.

Certe volte temo che qualche tifoso possa iniziare a lamentarsi di Allegri perché non vede i nomi dei giocatori svolazzare sopra le loro teste.

Vorrei inoltre ricordare che non ha esitato a dare fiducia a giovani tipo Strasser e Merkel in un momento topico della stagione, lanciati in emergenza infortuni ma autori di qualche altra buona prestazione anche quando questa emergenza andava assottigliandosi. E’ colui che ha piazzato Thiago Silva a centrocampo con buoni risultati e che questa fosse una buona intuizione lo prova il fatto che la stessa scelta tattica è stata effettuata la scorsa settimana da Ancelotti nel ricco PSG degli sceicchi, dove certo riserve e comprimari nella linea mediana non mancano. Infine, l’anno scorso, mentre Galliani era a ingozzarsi da Giannino, Allegri era l’unico a contrastare pubblicamente, anche andando ben oltre il proprio ruolo tecnico di allenatore, la vergognosa campagna mediatica della Juventus dei vari Agnelli, Marotta, Conte, Chellini – campagna mediatica che infatti ebbe i suoi frutti, il più succoso dei quali fu lo stato di totale confusione e timore con cui la terna arbitrale condusse il Milan-Juventus del celeberrimo gol di Muntari.

Questo perché non passi l’idea di due anni di scempio totale al Milan a livello di guida tecnica, poiché così non è stato. Non difendo gli errori di Allegri, figuriamoci, bensì lo difendo dal pregiudizio del tifoso presuntuoso e dall’avventatezza di quello ingenuo, lo difendo dal veleno dell'”io-sono-Gattuso” che era pronto ai milioni del Bayern Monaco in mancanza di un posto da titolare fisso, nonostante in campo, più che correre e lottare come ai bei tempi, ormai rantolasse, o del regista che spaccia per discordia tattica l’aspetto allettante di un contratto triennale da più di 3 milioni l’anno a fine carriera, dopo problemi fisici protrattisi una stagione e un paio di anni di prestazioni altalenanti. E qualunque cosa succeda quest’anno, che non passi minimamente a nessuno in testa l’idea di dire che Allegri è il primo colpevole, perché non è così. A ognuno il suo. Tra l’altro, che io ricordi, al Milan hanno subito feroci critiche tutti gli allenatori che ne hanno occupato la panchina dall’anno 1996 in poi, quindi figuriamoci. E ora – chiedo scusa per essere andato fuori tema – passiamo al resto della Serie A.

Gli avversari – Il Genoa è la squadra che in molti di noi fa venire in mente la grande quantità di bidoni che è riuscita a rifilarci negli anni: Papastathopoulos, Amelia, Constant, Acerbi, forse nella lista potremmo iniziare a considerare se mettere o no anche Kevin-Prince Boateng. La squadra ha appena cambiato allenatore, ora sulla panchina siede Gigi Delneri, ma non saprei quanto voglia già impostare la squadra col suo tipico 4-4-2. I rossoblù, in quella che è una sfida da ormai molto tempo tra le più sentite dalle due tifoserie, dopo una buona partenza si sono mostrati troppo fragili dietro – ad esempio, questo Granqvist secondo me è decisamente sopravvalutato – e con un centrocampo composto da qualche uomo di qualità dalle prestazioni, però, troppo altalenanti. In attacco mancherà Borriello – un mese e mezzo di infortunio per lui – e molto probabilmente il terminale offensivo sarà Ciro Immobile, nella prima di una serie di partite che per lui potrebbero significare la conquista definitiva di un posto da titolare e – perché  no? – il definitivo salto di qualità.

A Preziosi scappa da ridere a pensare agli affari che ha fatto col Milan negli ultimi anni

Le altre – Interessandoci alle squadre che al momento occupano la nostra stessa posizione in classifica, il Pescara in casa ospita l’Atalanta recuperando a centrocampo l’importante Giuseppe Colucci, mentre i bergamaschi saranno pressoché in formazione tipo. Il Bologna in casa affronta la pimpante e fortunata Inter di questo periodo tentando la carta del duo d’attacco GilardinoGabbiadini, mentre il Chievo cerca punti pesanti ma difficili in uno dei due posticipi della domenica sera in casa di un Napoli riposato ma arrabbiato dopo la figuraccia in Europa League.

Da vedere – Avevo già scritto Fiorentina-Lazio e spiegato i motivi, poi ho dato un’occhiata alla giornata e ho cambiato idea. Guardatevi Catania-Juventus. Occhio alla bella sorpresa, non dico altro.

Da evitareTorino-Parma: in avanti gli emiliani mi sembrano piuttosto stitici, fatta eccezione per Amauri, giocatore che non ho mai amato particolarmente neanche quando segnava con una certa regolarità nel Palermo e durante i suoi primi mesi alla Juventus. Il Toro ha fatto vedere roba buona finora, ma, onestamente, a leggere i nomi dei probabili titolari, preferirei dedicarmi ad altro. Poi magari fanno un partitone, vai a sapere…

IL PROGRAMMA DELLA 9a GIORNATA

27 ottobre 2012
– ore 18:00: Siena-Palermo
– ore 20:45: Milan-Genoa

28 ottobre 2012
– ore 12:30: Catania-Juventus
– ore 15:00: Bologna-Inter
– ore 15:00: Fiorentina-Lazio
– ore 15:00: Pescara-Atalanta
– ore 15:00: Sampdoria-Cagliari
– ore 15:00: Torino-Parma
– ore 20:45: Napoli-Chievo
– ore 20:45: Roma-Udinese

81 commenti su “Serie A 2012/2013 – 9a giornata

  1. Per farvi piangere un altro po’.. Ibra in gol poco fa.. 10 gol in stagione.. uno in più di tutto il Milan!

    Scatenate l’orgoglio!

  2. io scatenerei i cani…. contro la dirigenza.
    abbiamo bisogno come il pane del gol, siamo bloccati.
    dài!!

  3. se non vinciamo contro questi cadaveri è il massimo. delneri gioca un calcio anni 60 o quasi.

  4. Bertolacci uomo di merda.. muori figlio di troia argentina schifosa putrida ed ignobile che ha partorito un figlio degenere.. muori bastardoooooo

    per un attimo avevo letto “BERTOLASO” 😛 😛 😛 non è che cambi molto però.

    ma Pato lo sa che per segnare bisogna tirare in porta?

  5. pato è piu tonto di una bionda diciottenne.

    ecco che lo cambiano con la chiavica pazzini

  6. infatti… pato sbaglia da sotto porta… comunque il Genoa gioca con almeno dieci giocatori dietro la palla.

  7. qualcuno mi spiega che punizione è questa fischiata contro Yepes?

  8. Yepes ha preso la tibia dell’avversario a gamba tesa. involontariamente però.

  9. fuorigioco di abate?

    comunque Zlatan è il Maestro, ma Stephan è sicuramente il Primo della Classe.

  10. la fortuna è con noi perchè pazzini, logicamente, ha mancato il pallone e il faraone lo ha preso insaccando.

  11. se pazzini avesse impattato il pallone, avrebbe colpito sommoeric al secondo anello in curva!

  12. tifare e seguire il milan quest’anno è una vera professione di fede.
    come sono stanco!

  13. rileggetevi il mio post pre-derby: abbiamo vinto gente. Non è bellissimo?

  14. Madonna.. 1 a 0 contro questi asini rossoblu.. una fatica boia a fare un cazzo di gol!

    Comunque, volete vedere che anche un duro come me si ricrederà sull’egizio? Oggi è stato davvero bravo.. finalmente mi ha convinto per tutto il match.. e ha finito con i crampi.. come finiva spesso il Maestro.. del resto quando si corre e ci si sbatte per una squadra di seghini il finale è sempre quello! I più grandi prendano esempio dal ventenne!

    su su.. mancano 32 punti ancora..

  15. che un ragazzino di 20 anni debba portare la squadra sulle spalle… mentre c’è quel bufalo di pazzini pagato non si sa per fare cosa…
    bene, 3 punti occorrevano come ossigeno e sono stati fatti.
    unica cosa positiva.
    ora possiamo uscire.

  16. betis, l’egizio è grande.

    Si è sbattuto pure in difesa, ogni partita fa dei recuperi straordinari nella sua area inseguendo gli avversari. Cosa che Ibra ovviamente non faceva (eto’o invece sì).

    E poi a dispetto della cresta è umile. E lo preferisco così adesso: che diventi spocchioso tra qualche anno, quando avrà spiccato il volo verso le grandi squadre. Perché lo venderemo a tanti milioni di euro quanti sono gli spuntoni della sua cresta.

  17. Comunque, volete vedere che anche un duro come me si ricrederà sull’egizio?

    Se per caso si taglia la cresta si ricrederà pure zioalduccio….

    Durissima durissima… una fatica boia come ha detto Betis, ma fondamentale per no n precipitare sul serio…

    Secondo me siete troppo cattivi con Pato, già e tanto che non si sia infortunato di nuovo, tornava titolare dopo tanto tempo, se riesce a giocare ancora di fila 4-5 partite credo che piano piano ritroveremo il papero… almeno per venderlo sano a gennaio… se arrivasse al suo posto Balotelli come vociferano su 7 gold…

  18. El Shaarawy è da almeno sei giornate che sta facendo bene.
    Sta crescendo parecchio e a vista d’occhio.
    E preferisce giocare a sinistra per accentrarsi.
    Emanuelson non è un terzino sinistro. Gioca a destra e si accentra.
    Poi oh…
    I profeti della birra rossa media
    si sistemano la sedia
    e poe i sann pioe cussè fa’

    ma intanto le cose stanno così.
    Ricordatevi di sistemare l’orologio che oggi si guadagna un’ora.
    Il Milan guadagna 3 punti, finalmente.

  19. Ibra si sbatteva alla grande.. non sempre, ma prova a guardare quando una palla veniva respinta corta dopo un cross cosa faceva.. si lanciava con un tir guidato da un camionista americano impazzito a prendere il pallone in tutte le maniere e ricrossava subito.. ! In genere finiva la partita o con i crampi, o vomitando.. avrò visto quella scena decine di volte!

    Comunque se l’egizio mi zittisce, sono il primo ad essere contento..

  20. betis ma ibra non inseguiva l’avversario per 60 metri per poi togliergli la palla e ripartire per altri 60 metri verso la porta.

    ripeto che zlatan è il maestro, ma stephan è il primo della classe!

  21. di tutti i crestati,el sharawy è l’unico che se la potrebbe tenere.

    comunque,non esaltiamoci troppo, che è stata una partita vomitevole.

    benissimo che abbiano silurato boammerd, se ne vada in germania dove non se lo cagherà nessuno,zoccola attuale compresa.

    p.s. balotelli. ma neanche morto.e con che soldi poi?

  22. e se el sharawy zittisce betis, a me sta cominciando a piacere montolivo.

    per carità,vicino a costant e de jong farei anch’io bella figura,però mi pare che abbia anche cacciato fuori le palle.

  23. manca uno che abbia le palle di prendersi la squadra sulle spalle. Duole dirlo, ma manca il seedorf della situazione. Anche perche di capre lente ne abbiamo…

  24. Però l’egizio ai tempi del Maestro era solo un ragazzo intelligente che non si applicava.. ora i risultati si stanno vedendo! 😉

    Come dice lo Zio, partita vomitevole, anche se Allegri sostiene il contrario.. buoni solo i 3 punti!

    Vogliamo parlare di Pato e della sua involuzione? Ma quanto ha fatto cagare oggi?

  25. guarda il lato positivo. Pato si è retto in piedi, non s’è fatto male (pur facendo un paio di contrasti duri, persino vincendoli). Appena butta dentro la prima, non si ferma. Ma si farà male prima che succeda.

  26. Ah, comunque l’egizio crestato ha appena dedicato gol e vittoria al Presidente Berlusconi!

    Vedete che tutti i torti non ce li avevo a farmelo stare sul cazzo?

  27. L’egizio è forte dai… ormai credo si possa dire… capocannoniere in una squadra che fa una fatica boia a creare occasioni; in più corre come un dannato aiutando dietro. Insomma… se non arriva la strappona di turno a rovinarcelo siamo di fronte ad un campione. Che venderemo al più presto al miglior offerente.

I commenti sono chiusi.