Questo Milan che ha quasi sempre bisogno di qualche ceffone prima di svegliarsi e rimontare partite che in certi frangenti sono stati anche imprese disperate, mi sta ricordando il vecchio Hulk Hogan. I matusa del blog ricorderanno bene questa gloria del wrestling: pur non essendo amante del genere quando capitava di incrociare il baffuto lottatore, lo seguivo con grande spasso. Al di la del patriottismo americano più spinto, il fil rouge dei suoi match vedevano Hulk colpito e sbeffeggiato dal malcapitato di turno fino al momento in cui, sul punto di cedere, Hogan improvvisamente si ridestava e spaccava tutto fino al trionfo finale, fosse stato anche uno contro cinque.

Con Torino, Catania, Napoli, Palermo e anche Lazio e Udinese abbiamo fatto pressappoco lo stesso: pressappoco perchè dopo le legnate poi Hulk pompando e sbuffando vinceva sempre.

Stiamo risalendo la china, ma oggi siamo settimi e sempre fuori dall’europa. La vedo sempre dura l’impresa di rientrare in un posto Champions. Anche chiudendo a 30 punti il girone, occorrerebbe un ritorno da quasi 40 punti. Francamente mi sembra un cosa proibitiva; in ogni caso molte delle nostre probabilità passeranno dalla sfida di Roma tra quindici giorni.

De Jong si è rotto e nonostante i centrocampisti la fuffa che abbiamo in rosa, secondo me bisognerà tornare sul mercato ben più con questa missione, possibilmente con miglioramento del tasso tecnico, che quella dell’attaccante o vecchia gloria di turno. Con le elezioni vicine, il nostro patron penserà alla squadra o agli elettori? E’ questo quello che mi spaventa.

 Ecco la classifica di Stelle & Bidoni aggiornata al 3/12/12: impressiona il distacco di El Shaarawy dagli altri. Relativamente a Milan-Zenit io assegnerò due stelle a Zapata, due bidoni a Flamini e Bojan e un bidone a Mesbah. Per la partita di ieri invece due stelle a De Sciglio una stella a Yepes e Ambrosini; due bidoni a Nocerino e un bidone a Robinho, che devono ringraziare il fatto di aver poi segnato e aver vinto la partita.