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Pensavamo che dopo la partita con il Sassuolo si sarebbe potuto giocare soltanto meglio. E invece no. Contro il Toro siamo riusciti a produrre uno spettacolo ancora più indecente, una roba impossibile da descrivere senza trascendere in sanguinosi insulti. Un tiro in porta, peraltro su rigore, non più di due passaggi consecutivi eseguiti a centrocampo, la solita difesa ballerina sui calci piazzati, Diego Lopez eroico come Dino Zoff a Wembley nel 1973, la netta e sgradevole sensazione che un furto colossale fosse in atto e, fatto mai avvenuto nella mia storia di tifoso, il fragoroso sospiro di sollievo al gol subito, giunto per fortuna appena in tempo ad impedire che ci insudiciassimo in modo indelebile la coscienza.  Questa è stata la partita di sabato, riassunta in poche righe.

Stasera ci attende nuovamente il Sassuolo in Coppa Italia, competizione da non trascurare visto che permette al vincitore di accedere all’Europa League  pur avendo fatto cagare in campionato. Ma la situazione non è delle più rosee.

Inzaghi, parafulmine 2014/2015, è nell’occhio del ciclone, ed era prevedibile: la squadra gioca da schifo, si notano chiari segni di insofferenza e perplessità in alcuni giocatori, lui stesso appare in stato confusionale dopo alcune scelte che variano dal bizzarro al cervellotico; l’entusiasmo, ‘sto cazzo d’entusiasmo con cui la fanfara mediatica rossonera ci stava ossessionando da inizio stagione, pare svanito nel nulla, divorato da quel mostro famelico che è il risultato, ma anche dall’orrore  al quale noi cacciaviti siamo costretti ad assistere quasi ogni maledetta giornata di campionato.  Comincia a serpeggiare la nostalgia per Clarenzio – e in qualche raro, rarissimo caso per Allegri –, l’invidia per chi c’ha i Colantuono ed i Pioli, il rammarico di non essere riusciti ad agguantare Conte – al quale in realtà non è mai passata manco dall’anticamera del cervello l’idea di infognarsi nei nostri casini.

Devo dire, in tutta sincerità, che negli ultimi anni non ho mai visto un allenatore rossonero meno credibile di Pippo Inzaghi; quanto a credibilità, come allenatori, non è che Clarenzio e Leonardo fossero granché, tuttavia, non fosse altro per carisma, dialettica o chissà cos’altro, pure loro più di Pippo qualcosa avevano.  Proprio per questo mi viene un po’ da ridere nel constatare che qualcuno aveva riposto chissà quali e quante aspettative nelle doti di tecnico, stratega e leader di questo pivello, il cui curriculum presentava come migliori requisiti una vittoria al Torneo di Viareggio, la fraterna amicizia con la nota eminenza grigia all’interno della società e nulla di più. Però non mi accodo al tiro al piccione; non aspettandomi niente di speciale da Pippo sin dall’inizio, la mia delusione è, anche dopo qualche rovescio e alcune sconcertanti prestazioni, ancora estremamente contenuta. Evidentemente c’è chi invece si aspettava fuochi d’artificio, magie, evoluzioni mirabolanti, a giudicare dal livore con cui  si accanisce contro questo esordiente.

Personalmente preferisco accanirmi contro qualcun altro.

Tralascio il magnifico duo AG e SB (per questa volta), le cui tristi  gesta, non so perché, secondo i più pare siano meno degne di nota rispetto a quelle dello sventurato parafulmine 2014/2015, e punto decisamente il dito contro coloro che, stranamente, vengono al massimo fatti oggetto di qualche bidone nei post partita ma per il resto della settimana godono di un’incomprensibile impunità: i giocatori.

Ad esempio Menez, il cui atteggiamento svogliato, supponente e irritante  non può essere passato inosservato (ma pare di sì, nessuno ne parla);  o De Sciglio, il grande mistero, fortissimo terzino da adolescente e inspiegabilmente pippa una volta  fattosi uomo;  ma più di tutti Muntari, autore sabato di una prova fra le più vergognose della storia del Milan – ma suppongo anche del Ghana – e protagonista di una sceneggiata da bastonate nella schiena  al momento della sacrosanta sostituzione (bastonate che nessuno gli ha dato e, scommetto, nessuno gli darà: non sia mai, Muntari, il signore del centrocampo, lo Zidane nero…).

Ecco, magari,  cominciare a fare due chiacchiere anche sui giocatori non sarebbe una brutta idea. Dopotutto, in campo ci vanno loro.

 

33 commenti su “Il Parafulmine 2014/2015

  1. Marcovan, a mio parere è fuori dubbio che in primis i responsabili per come si sta distruggendo il Milan siano la Proprietà e l’A.D., questo è fuor di dubbio.
    Su Inzaghi ed il presunto “tiro al piccione” credo che agli occhi dei più, quello che non va di “Pippoloro” è che oltre a dimostrarsi un allenatore incapace, non piace per il come è arrivato ad allenare il Milan, ha preso il posto di Seedorf, che con la scarsissima rosa a disposizione si era comportato più che bene ridando dignità al Milan sia come gioco che come risultati, comportandosi da grande opportunista, lo era da centravanti ma quella era un’altra storia, per poi dimostrarsi perfetto lacchè e ossequioso signorsì nei confronti del duo Berlusca/Galliani e pertanto visto quanto meno come “complice” dei due per lo scempio che si sta compiendo nei confronti del Milan.

  2. Sono stato (dal 1980 al 1998) un discreto giocatore di pallanuoto.
    Ti posso assicurare che ogni volta che ci capitava un allenatore incompetente, in acqua annegavamo.

  3. Marcovan, se posso essere un po’ puntiglioso, ti dico che lo stesso ragionamento che fai per Inzaghi (non lo si può criticare più di tanto perchè a)la colpa primaria è di SB e AG b)inutile aspettarsi da lui chissà che perchè è inesperto e ha dimostrato poco o niente) si può estendere ai giocatori della rosa:
    – molti di essi sono scarsi
    – gli unici con un po’ di qualità (Menez, Mexes, Montolivo) sono discontinui, teste calde o entrambe le cose insieme
    – i giovani (De Sciglio, Elsha, Niang) vengono pompati dalla società manco fossero Maradona o Maldini, ma in realtà sono mediocri o comunque troppo acerbi
    – sono stati messi lì di SB e AG e spacciati per campioni pur non essendolo

    per cui io dai vari Muntari, Zapata, Poli, Abate etc non mi aspetto niente di più di quello che stanno facendo (CAGARE) ergo non li critico.

  4. Siete sicuri che, a prescindere dall’incompetenza dell’allenatore, i giocatori non potrebbero fare qualcosa di più del nulla assoluto messo in mostra nelle ultime due gare?

    Io credo che tre passaggi consecutivi a centrocampo una squadra di serie A riesca a farli contro chiunque, senza bisogno di essere guidata col joypad da chi sta in panchina.

  5. Buongiorno,
    quoto Lap in TOTO, ed anche Cui Prodest, anche se ho avuto esperienza da agonista in uno sport differente.
    Aggiungo che l’allenatore è si parafulmine, ma non solo nel Milan, in tutte le società, è il primo che viene incolpato se qualcosa va male, così è il calcio ed in generale funziona così negli sport di squadra.Credo, per le mie piccole esperienze, sia giusto così..
    Ma c’è parafulmine e parafulimine…il nostro non è buono a nulla, e checchè se ne dica, basterebbe un allenatore di professione con un pizzico di esperienza ( certo anche un Colantuono, perchè no), per non vedere quelle cagate tipo il 5/4/0 che abbiamo visto contro il Toro. Non si pretende mica la champion’s dopotutto, per una neoprovinciale basta un allenatore da provinciale, non serve un finto predestinato.
    Non leggo in giro le stesse critiche feroci ai vari Colantuono, Ventura e compagnia e non perchè come vogliono farci credere i difensori di Mr entusiasmo, c’è la protezione delle rispettive società alle spalle, ma semplicemente perchè i tifosi sanno bene che hanno a che fare con dei professionisti seri, limitati quanto vuoi, ma seri.

  6. Inzaghi non è parafulmine ma compartecipe nelle scelte societarie sugli acquisti e cessioni.
    Quante volte abbiamo letto delle cene, pranzi e riunioni con AG e SB? Mica si trovavano per il bingo settimanale, eh.
    Ha le sue responsabilità anche in questo campo, oltre che nella capacità o meno di condurre i nostri prodi eroi verso millemila vittorie. :seghino:

    I giocatori non mi sembrano esenti da critiche, anzi. Occorre tenere conto, secondo me, anche del livello di calciatori che abbiamo in squadra. Sono pochi quelli veramente buoni.
    Da un Muntari non posso certo aspettarmi l’eleganza in palleggio o una raffinata rabona. Sarebbe come chiedere ad uno scultore del legno di fare statue in miniatura usando la motosega.

    Ora leggo che Zaccardo e Albertazzi rifiutano il Bologna. Potrebbe essere la solita mossa mediatica per giustificare il mancato arrivo di Destro?
    Zaccardo ricordo aveva fatto saltare l’affare Biabiany rifiutando il Parma, poi è arrivato Bonaventura. Se tanto mi da tanto… :rotfl:

  7. marcovan, i tuoi post per me sono talmente condivisibili che si stanno pericolosamente avvicinando ai testi del vangelo. è preoccupante.

    Ghost ha ragione a puntualizzare che inzaghi non è una vittima della società, ed era consapevole della merda in cui si stava infilando.

    però, ghost, dubito che durante quelle cene SB e AG proponessero tevez, lahm e pijanic, e inzaghi si rifiutava rispondendo: <no no, preferisco vanpippel, armero e cerci. facevano il mercato, sì, ma l'agenda di sicuro non la dettava l'allenatore. immagino sia d'accordo.

  8. Alle cene, Inzaghi si siede a tavola, si caccia in bocca un po’ di bresaola, mastica e annuisce. Come faceva Allegri, come faceva Ancelotti. Gli unici che fra una portata e l’altra hanno osato dire la propria sono stati Leonardo e Clarenzio. Infatti…

  9. compartecipe vuol dire essere comunque a conoscenza di tutti gli aspetti legati al mercato. Non penso a Inzaghi che va a chiedere Tevez, ovvio. Ma un Cerci si. Come lo stesso Armero che poi è stato messo sotto spirito salvo riproporlo ultimamente viste le difficoltà di De Sciglio e la morìa di terzini.

    Compreso quell’Albertazzi riscattato dal Verona per farlo stare a scaldare la panca o la tribuna a quale pro? O Mexes accantonato in fretta e furia, salvo farlo poi giocare e ottenere prestazioni più che dignitose.

    Però queste sono scelte solo di Inzaghi o c’è lo zampone di qualcuno più sopra?

  10. Siete sicuri che […]i giocatori non potrebbero fare qualcosa di più del nulla assoluto messo in mostra nelle ultime due gare?

    E’ qui che volevo arrivare!
    Il mio era chiaramente un paradosso: è ovvio che i giocatori potrebbero fare meglio di quanto abbiano fatto finora.
    Parallelamente, diventa quindi altrettanto vero che il tecnico potrebbe fare meglio il suo lavoro di ALLENATORE (ammesso e non concesso che ne sia o ne sarà capace) 😉

  11. a dire la verità sono anni che invochiamo olocausti e pulizie etniche contro i pipponi,le mummie,i bimbimikia,le teste calde,i paraculati e i leccaculi della rosa,ma è una battaglia persa,visto che il duo di schifosi ha deciso di puntare su questi soggetti.

    così come hanno deciso di puntare su pivelli per la panchina….ci sono pivelli bravi e ci sono pivelli assolutamente imbecilli, e inzaghi fa parte dei secondi,per cui si becca i suoi meritatissimi insulti e se li porta a casa,così come si è portato a casa la bacchetta magica che gli hanno regalato i suoi amichetti giornalisti…se la mettesse su per il culo.

  12. intanto il milan piomba con prepotenza sul mercato: offerti zero euro per baselli, siqueira e destro.

    si attende la risposta.

  13. Si si si giratela come volete, gli va bene che è un paraculato sennò era esonero. datemi un Giampaolo qualunque vi prego.
    Nelle ultime 11 giornate, 2 vinte 3 perse 6 pareggi.
    Mi è venuto lo schiribizzo di fare un controllino ed Allegri dalla 9 alla 19 esima giornata l’anno scorso 2 vittorie, 4 sconfitte, e 6 pareggii ….siamo lì signori miei…ringrazi la sua lingua da leccatore di culo.

  14. Scrivo solo per dire che sono sostanzialmente d’accordo col boss – sarei solo lievemente meno ingeneroso con Ménez, che, in fondo, i suoi golletti li sta portando a casa con una certa costanza.

  15. E’ anche un fatto di mentalità.

    Inzaghi ha la mentalità vincente. In 15 anni di carriera, togli anni di Verona e Atalanta in cui lui era comunque un ragazzo, è sempre stato circondato da campioni, prima alla Juve e poi da noi. Ed è sempre stato allenato da allenatori che lavoravano prevalentemente sui dettagli, sulla gestione della pressione, sullo spogliatoio.
    Gente come Lippi, come Ancelotti, è tutta gente che sa creare un muro attorno alla e con la squadra.
    Lippi ha vinto un mondiale con i giocatori sfatti dallo scandalo calciopoli (il clima era tale che Pessotto si lanciò dalla finestra), Ancelotti ha fatto coesistere prima i mille fantasisti del milan, e poi i mille fantasisti del real madrid.
    Non ce li vedo, Lippi e Ancelotti, a dannarsi a spiegare la marcatura a uomo e a zona sulle palle inattive.
    Sono cose che i campioni che hanno avuto a disposizione avevano innate, o quanto meno acquisite dall’esperienza in ottimi settori giovanili e in anni di calcio ad altissimi livelli.
    Inzaghi stesso, mica aveva bisogno di uno che gli spiegasse come vedere la porta. Invece gente come Elshaarawy e Niang la porta non la riesce a vedere manco se glieli accompagnano x mano.

    Ha ragione marcovan. il problema è la rosa, QUINDI il problema è la dirigenza.
    E aggiungo: se anche sti 25 rincoglioniti si svegliassero dal torpore e mostrassero un pochino d’orgoglio (Così come hanno fatto con Allegri nell’anno del terzo posto, e un po’ con seedorf), non si potrebbe andare oltre un quarto/quinto posto.
    Che non è nella mentalità del Milan, dei suoi tifosi, dei suoi allenatori passati e futuri, dei suoi giocatori i quali credono che arrivare al Milan automaticamente ti faccia diventare fenomeno solo perché è una squadra blasonata.

  16. allegri per molti era una capra, eppure allegri con questa juve è primo in classifica e agli ottavi di champions, addirittura meglio del conte dello scorso anno.

    eppure il milan dell’anno scorso, guidato da lui, era ridicolo.

    gli allenatori, tranne rarissimi casi, contano una minima percentuale. sono i giocatori che ti fanno essere in prima o in ottava posizione.

    se poi inzaghi sta sui coglioni perchè lecca il culo a galliani e berlusconi, quello lo posso anche capire. anche a me piacerebbe che tutti facessero come ha fatto clarence. solo che se fai come ha fatto clarence, duri pochi mesi perchè a guidare la società ci sono delle merde.

  17. La matematica non è un’opinione.L’anno scorso con Allegri nella stessa identica situazione tutti qui sul blog chiedevano un cambio al timone, lo stesso Marcovan già da due giornate prima del suo esonero, lo ricordo benissimo.Invece adesso per l’ Entusiasmico c’è un’ingiustificata riverenza , forse dovuta al suo passato calcistico, passato che come sempre nel calcio offusca il giudizio del presente ( leggere alla voce cavalli di ritorno).
    E dire che Allegri almeno aveva l’alibi di una squadra veramente di merda e di un Berlusconi totalmente avverso che condizionava non poco l’impegno dei giocatori.

  18. Ps il discorso di Darko mi sembra comunque più che corretto a parziale alibi di mr bacchetta magica

  19. Ammazza che memoria, EC.

    “La guida tecnica autorevole, ahinoi, quella non la si può trovare all’interno della società. Ho sempre difeso Massimiliano Allegri, tecnico poco amato persino nell’anno dello scudetto perché non faceva giocare Didac Vilà, perché era spettinato, perché non bucava il video in conferenza stampa, perché, perché, perché… Tuttavia è lampante che il suo meglio, poco o tanto che sia, questo allenatore l’ha già mostrato. Egli non potrà cambiare se stesso né la situazione che – anche per colpa sua – si è venuta a creare. Occorre cambiare allenatore al più presto, scuotere una squadra ormai assuefatta ai metodi di un tecnico magari bravo a condurre una macchina ben funzionante fino al traguardo, che può essere un primo come un terzo posto a seconda della qualità della rosa, ma scarso nell’affrontare gli ostacoli che si susseguono allorché le cose non filano del tutto lisce. Sono stufo della serenità di Allegri. In questo momento la squadra, al contrario dell’ambiente, non ha bisogno di serenità, ha bisogno di qualcuno che le dia una svegliata. Che la pungoli nell’orgoglio, che la faccia incazzare. E mi pare più che evidente che non possa essere Max a farlo.”

    Ma insomma, si tratta di due situazioni differenti. E’ però singolare che tu all’epoca non riconoscessi ad Allegri gli stessi alibi che invece gli riconosci adesso. Allora riservavi solo critiche, al Parafulmine 2013/2014.

  20. al Parafulmine 2013/2014.

    quando si dice il precariato….

    :rotfl:

  21. Beh, vedi boss…Qualcuno molto più saggio di me ha inventato una massima che dice che solo gli idioti non cambiano idea…io l’ho cambiata parzialmente, nel senso che quegl’alibi se vai a leggere i miei commenti del tempo glieli riconoscevo comunque, solo che oggi credo avessero un peso ben maggiore di quanto pensassi allora…per cui forse sono solo parzialmente idiota :mrgreen:
    Però devi ammettere che sono situazioni differenti a favore di Inzaghi, per questo oggi mi aspetterei ancora più severità, proprio perchè il buon Alegher non ha avuto quell’ambiente amorevole che ha inzaghi oggi.

  22. La severità arriverà certamente se continueremo a giocare in quel modo indecente, è inevitabile. Ma, come ho scritto nel post, non aspettandomi granché da un pivello per ora faccio molta fatica a prendermela con lui. Preferisco prendermela con chi l’ha messo lì e con i calciatori che sbagliano robe che neanche i pulcini.

  23. ancora un passo falso, stasera, e la bresaola rischia di andargli di traverso, a Inzaghi.

    Certo che i problemi non si risolvono mettendo in campo quelli che prima hai messo a spazzare il pollaio anzichè a calciare palloni.
    Rischi di creare solo confusione e di farti remare contro da più gente di quella che già lo fa.

    Poi magari stasera una decina di gol li fa Pazzini e una cinquina Cerci e vedi che di colpo siamoapostocosì e non arriva nessuno e il colpo magico di mercato è servito, così AG ridiventa il Condor. :suca: :suca:

  24. Allegri ha vinto due scudetti e mezzo.

    Il primo anno e il terzo arrivando terzo.

    Il secondo anno è stato quel che è stato.

    Del quarto, lo scorso, ossia quello dell’esonero, non parlo, poichè visto il clima societario neppure avrebbe dovuto cominciarlo.

    Quest’anno forse con la Juventus non vincerà nulla, ma ha dimostrato che è sempre meglio essere allenatori (pur se “capre”), che non esserlo affatto.

    Oggi chiediamo i Colantuono e i Sarri, quando ne avevamo già uno e lo trattavamo come una merda.

    Siamo bipolari, come tutti i tifosi.

    Avanti un altro.

  25. e davvero imbarazzante è il risultato raggiunto dai rossoneri passati in un anno dall’era Allegri a quella Inzaghi attraverso la parentesi Seedorf, 159° assieme agli sconosciuti paraguaiani del Deportivo Capiatà. 102 punti il Milan, 381 il Real, inutile aggiungere altro

  26. Grande Camisa, e grande pure Darko quando parla di mentalità che manca.

    Di mio aggiungo solo che, se perdurassero i risultati pessimi, anche il buon Inzaghi verrà bellamente lasciato in balia dei leoni, senza più il sostegno della stampa amica. Come tutti i parafulmine che lo hanno preceduto. Nonostante sia creatura del Condor.
    Sì, anche ”Schiena Dritta” Seedorf, nonostante quello che si dice in giro, per i primi mesi ha avuto la stampa, di casa e non, abbastanza prona.

  27. colpa della rosa scarsa quando si affrontano roma,juve,napoli,real madrid…

    ma se affronti il toro di gazzi,glik e bruno peres porco due la rosa è più che sufficiente per dargliene 3,cazzo.

  28. I nomi non fanno la squadra, e nemmeno l’età. Nell’ambiente giusto guardate cosa fanno Totti o Drogba. E poi per decenni l’inter era campione sulla carta.
    Ma non puoi comprare (con buona pace del mitico Massimino) il famoso “amalgama”.

    Le prove? Il suddetto Lippi 2006, o la champions di Ancelotti 2007 con la pioggia sullo Utd, o l’atletico di Simeone.

    Insomma non bastano soldi, tecnica e classe.
    Ci vuole testa. E umiltà. Di tutti i dipendenti.

  29. La rosa di cui disponeva Seedorf nel ritorno dello scorso campionato era Mediocre? Io credo che la risposta sia per tutti affermativa.
    E verissimo che Clarezio era un debuttantante, come Inzaghi, ma non è forse vero che ci ha fatto vedere un Milan con un’idea di gioco più che apprezzabile????
    Non è forse vero che quell’apprezzabile idea di gioco ci porto anche punti in classifica?
    Tutto questo con dirigenza contraria, buona parte dello spogliatoio contrario e stampa contraria che remavano contro, situazione esattamente opposta a quella che si è trovato Pippoloro sino ad ora.
    Lasciamo stare l’opportunismo, ma quali sono i risultati di Pippoloro sul piano del gioco e dei risultati?????? Certamente molto deludenti, nonostante continui la luna di miele tra lui, il duo e la stampa amica, SB e AD sostengono Pippo e Pippoloro sostiene, slengua e ringrazio SB e AG. Io continuo a considerare “loro” i carnefici del Milan e “lui” un loro complice. Nessuno lo ha obbligato ad accettare quello che ha supinamente accettato, non ha problemi di sopravvivenza e con un minimo di dignità poteva anche dire di NO. La scelta è stata sua e ora se ne assume in toto la responsabilità.

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