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La speranza è sempre l’ultima a morire: l’Atalanta non molla un colpo – oggi i nerazzurri hanno piegato il Genoa – ma il Milan resta in scia centrando i tre punti nell’anticipo serale a Firenze…

La cosa che più colpisce è Bakayoko titolare dal 1′. Non dimentichiamoci dell’indisponibilità di Paqueta’, Caldara e Calabria. I rossoneri iniziano davvero bene, anche se al 4′ Gigio ci mette una pezza sulla conclusione di Muriel; tra le occasioni rimarcabili, il tiro del pistolero all’11’, il tiro centrale di Suso al 20′ troppo centrale, la conclusione del turco al 23′ su cui Lafont si supera, il diagonale di Suso al 27′ troppo centrale e l’occasione di Kessie al 29′ che colpisce l’esterno della rete. Il gol – meritato, per quanto visto fino a quel momento – del vantaggio del Diavolo arriva al 34′ grazie all’incornata di Calhanoglu (gran palla da parte di Suso)…

Nel secondo tempo, tuttavia, il Milan si fa schiacciare per diversi minuti dalla viola. Nel primo quarto d’ora della ripresa i padroni di casa attaccano e hanno palle gol importanti come il tiro da fuori area di Chiesa al 51′, la conclusione di Mirallas sventata da Donnarumma al 54′ e la girata di Muriel sul fondo al 56′. Le poche azioni del Milan sono frutto di contropiedi e ripartenze. La squadra di Montella sembra allentare la morsa dopo il 60′ ma riprende a pressare nel quarto d’ora finale, anche se, eccezion fatta per la parate del nostro portiere su Chiesa al 75′, non vi sono azioni da parte degli avversari poi così nitide. C’è’ spazio per gli ingressi di Cutrone per il pistolero e per Castillejo al posto di Suso, e proprio Patrick fallisce il raddoppio al 79′ con un diagonale a fil di palo…

CONSIDERAZIONI:

Un buon Milan nel primo tempo, poi il solito calo con sole ripartenze. Stasera c’è andata bene e la difesa ha retto. Ribadisco che occorre altro per poter aspirare alla Champions…

33 commenti su “FIORENTINA-MILAN 0-1

  1. Non l’ho vista. Dobbiamo fare sei punti, mettere pressione agli avversari poi si vedrà. L’Atalanta però secondo me ne fa 4. Contro la Juventus pareggia di sicuro, poi divora il Sassuolo. L’Inter è a un solo punto con tre gare da giocare. Farà minimo sei punti. Quindi buona Europa League.

  2. Esatto l’Atalanta non perderà a Torino e dubito che noi vinciamo l’ultima con la spal tra l’altro… l’Inter visto il calendario non avrà problemi, se tutto va bene sarà Europa league

  3. Non l’ho vista, se non una sintesi, leggo, comunque, di una squadra tornata tosta e che nel primo tempo avrebbe anche proposto un bel calcio.
    I giocatori, che stanno ancora dimostrando una volta per tutte come siano la componente fondamentale nella produzione di un risultato, sarebbero da prendere a sberle, per non aver messo la stessa concentrazione in altre partite più che abbordabili come questa.

    Noi facciamo i nostri ulteriori 6 punti (Spal-Milan è più difficile di Fiorentina-Milan comunque) e poi si vedrà.
    Riguardo ai ratti di Torino forse hanno tra le loro fila un professionista che ha già dimostrato sia con l’Inter che col Torino di essere l’unico non in vacanza, quindi non so quanta voglia abbia di perdere o pareggiare con l’Atalanta di Palomino, Castagne, Pasalic e altri sconosciuti che ora dimentico …

    Riguardo all’allenatore, parlando di nomi prendibili e concreti, non prendetemi per folle, ma Claudio Ranieri (ricordo un terzo posto con i ratti di Almiron e Grygera) e Luciano Spalletti (se lascia l’Inter) sarebbero le mie prime scelte per una rosa rinforzata che vuole essere sicura di entrare nelle prime quattro, molto più dei Gasperini o dei Di Francesco.

    Dopo questi due io colloco Simone Inzaghi, bravo tatticamente e piangente il giusto a livello comunicativo.
    Successivamente Di Francesco che qualcosina alla Roma ha dimostrato.
    Poi Gasperini, Giampaolo e Donadoni. Tre buonissimi allenatori, tutti tatticamente preparati e con eccellente o buona gavetta, che però sono un’incognita in una grande squadra.

    No allenatori stranieri. Fallimento scritto e annunciato. A me veniva da ridere quando leggevo le pontificazioni di ten Hag, per carità nel rispetto delle opinioni di tutti, tuttavia ritengo che il sig. ten Hag farebbe fatica, molta fatica, a fare il campionato di Gattuso in Italia.

  4. L’Atalanta sicuramente non perderà a Torino, ma anche se fosse il Milan visto ieri sera a Ferrara non vince.

    Comunque finché c’è vita…

    Paghiamo il calo di dicembre e soprattutto il calo di aprile con le sconfitte nel derby, con la Samp e con il Toro.

    Abate – l’ultimo a far parte dello squadrone che fu ed un po’ di quella “polverina” gli è rimasta addosso. Quest’anno le volte che è stato chiamato in causa ha sempre dato il massimo.
    Bakayoko – ottimo giocatore ma un po’ testa di minchia. Sembra ormai sicuro che non verrà riscattato, anzi i giornali dicono che finirà nell’altra sponda…
    Donnarumma – ha fatto due ottime parate, la più difficile su Kessié
    Ottimo anche Borini, Calhanoglu (non solo per il gol) e Suso.

    Piatek – sembra che abbia ora le polveri bagnate e quando uno come lui non segna. Ok si da da fare, torna indietro, non lo servono a dovere, ma temo che “non” sia il centravanti da “Milan” che sembrava potesse essere.
    Cutrone – è entrato come suo solito volendo spaccare il mondo ma si è mangiato un gol che poteva farci stare tranquilli gli ultimi 10 minuti.

    Altri da bidonare non ne trovo…
    Gattuso

  5. Su Di Francesco ero indeciso; ci ho pensato su: per me è un bel no.

    Adamos, Ranieri e Spalletti? Non ti prendo per matto, sono due ottimi professionisti, ma nel nostro caso sarebbe una pessima idea. Donadoni assolutamente no, non tollererei un’altra annata di insulti a uno così, inoltre non penso sia un mago della panca. Giampaolo è la moda di quest’anno, come Pochettino; magari bravissimi, ma magari anche no. Certo, se dovessi scegliere uno dei due prenderei il primo, perché italiano e meno costoso. Inzaghi mi piacerebbe, ma soffro di antipatia epidermica per la famiglia Inzaghi, quindi no. Anche a me veniva da ridere quando si sognava Ten Hag, mi ci sbellicavo.

    Gaspy ha tutto: esperienza, gioco, abilità con i giovani. All’Inter ci arrivò nel post triplete. Insegnare qualcosa di diverso a un gruppo che ha appena vinto tutto è un’impresa titanica. Inoltre si sa, Mourinho quando va via lascia spogliatoi in macerie, un po’ come Conte.

    Ma alla fine potrebbero andare bene tutti. Sarà molto più cruciale la sinergia tra proprietà, dirigenza e allenatore rispetto alla semplice scelta di quest’ultimo. Ci puoi mettere anche Klopp o Guardiola in quella panca, ma se poi la società butta in rosa giocatori con caratteristiche tecniche e caratteriali purchessia, il flop è molto probabile.

  6. Bah, io mi aspetto nuovi e migliori giocatori, onestamente il cambio in panchina è relativo.

    Ieri buona prestazione nel primo tempo, assai male nei primi venti-trenta minuti della ripresa, alla fine un pochino meglio. Attacco con le polveri bagnate, ma comunque ciao ciao Vincenzino Montella.

    Con 6 punti nelle prossime due partite si migliora rispetto allo scorso anno, con 4 punti in più e una posizione più in alto. A mio avviso, il Milan sulla carta è la quinta squadra del campionato. Il problema è che ad approfittare della crisi della Roma non siamo stati noi, ma l’Atalanta, su cui a un certo punto avevamo un vantaggio notevole, poi buttato al vento.

    L’Inter con 5 punti in 3 partite va in Champions League. L’Atalanta con 4 punti in 2 partite (o, in certi scenari, con soli 3 punti) va in Champions League. Facciamo il nostro, poi vediamo cosa arriva. La lotta per la Champions League ha visto molti capitomboli e molte frenate per tutto l’anno, dopo tutto…

    Stelle & Bidoni
    per Donnarumma.
    per Calhanoglu.
    per Bakayoko.

    per Piatek (stavolta meno solo di altre volte).
    per Cutrone.
    per Rodriguez.

    per Gattuso.

  7. Marcovan su Gasperini nell’ambiente milanista ho molti dubbi. Resta il fatto che è uno che si è meritato la panchina del Milan per quanto fatto da allenatore. Questo è innegabile.

    Discorso rosa/allenatore.
    La rosa conta di più ma se si può avere almeno un buonissimo allenatore con una certa esperienza è un valore aggiunto.
    Negli ultimi anni non abbiamo mai avuto una rosa da poter dire “se non arriviamo in Champions è uno scandalo”, né mai un allenatore-garanzia.
    Detto questo se Gattuso arriva quinto ha fatto il suo. Per me è una rosa che se poteva giocare attorno a quarto-quinto-sesto posto e così ha fatto. Può anche rimanere ma lui lo vuole? C’è serenità fra lui e tutte le altre componenti dirigenziali? Concordo con Marcovan quando afferma che tale sinergia è imprescindibile.

  8. La rosa conta di più ma se si può avere almeno un buonissimo allenatore con una certa esperienza è un valore aggiunto.
    Negli ultimi anni non abbiamo mai avuto una rosa da poter dire “se non arriviamo in Champions è uno scandalo”, né mai un allenatore-garanzia.

    Bah, sì ma anche no. Cambiamo un allenatore all’anno, e benché si siano avuti miglioramenti dai tempi di Inzaghi (stagione orribile), al quarto posto non riusciamo ad arrivarci.

    Affidarci alla sapienza, all’esperienza, alle qualità di un nuovo allenatore farebbe ripartire la stessa giostra, senza metterci nelle condizioni ideali per arrivare quarti.

    Gattuso deve essere sostituito perché il rapporto con la dirigenza (Leonardo) si è apertamente logorato, forse anche quello con parte della rosa. Detto ciò, ci si deve focalizzare sul miglioramento progressivo della rosa. Non è il Milan dei Poli, Van Ginkel e Antonelli, certo, perché nelle ultime quattro stagioni dei rinforzi sono stati portati a casa e la rosa è migliorata nonché, allo stesso tempo, ringiovanita, però ci sono dei problemi da affrontare e degli equivoci da risolvere. Ad esempio, come giocare a centrocampo? Un regista classico come Biglia (che ha la sua età) o uno come Bakayoko cambiano l’impostazione della squadra – e Bakayoko resta o va via? Come torna Bonaventura dall’infortunio? Oppure, parliamo dei terzini: Calabria è, a essere buoni, acerbo, mentre Conti, tornato dell’infortunio, dopo le prime prestazioni positive si è fatto notare solo in negativo ed è finito, giustamente, in panchina. Su Rodriguez stendiamo un velo pietoso. Caldara-Romagnoli è la coppia difensiva del futuro? Se no, ci vogliamo davvero affidare di nuovo a Musacchio? Quanto è affidabile Donnarumma (e quanto lo è il suo procuratore)? Vogliamo davvero continuare con Suso e Calhanoglu? E così via. Questi problemi vanno risolti dal prossimo mister ma anche, in primo luogo, dalla società in sede di mercato.

    Non si possono cambiare tutti, né si devono cambiare tutti (la rivoluzione la fecero Fassone e Mirabelli e i risultati si sono visti). Si deve entrare nell’ottica del miglioramento progressivo, a mio avviso, mentre sia la rivoluzione della rosa sia il mero cambio in panchina sono illusioni che non portano lontano. Due anni fa ci fu l’occasione buona per fare il salto in più, ma invece di prenderne due o tre forti, ci siamo riempiti di Kalinic, Borini e Silva.

    Tra l’altro, non ci può essere altro modo, visti i limiti del FPF nonché il blasone ormai quasi svanito (a gennaio siamo stati rifiutati da un Fabregas a fine carriera e dal pingue Muriel, ricordiamocelo).

    Io, pur non essendo sicuro che il quinto posto (se quinto sarà) possa farci dire che la stagione è stata sufficiente, visto come è maturato, tendo comunque a vedere il bicchiere mezzo pieno. Non sono certo che per riempirlo più velocemente la soluzione sia l’allenatore, tutto qua.

  9. Concordo Corrado, infatti nel primo commento mio al post ho scritto ci vedrei sicuri nelle quattro con Ranieri e Spalletti insieme ad una rosa rinforzata.

    Se prendi Gasperini e pensi di ritrovarti l’Atalanta con questa rosa si sbaglia, in valori assoluti ritengo il Milan superiore all’Atalanta ma contano i valori relativi che tu ben hai descritto, cioè quanto i giocatori siano adatti ai sistemi di gioco di quel tecnico e quanta voglia abbiano di applicarcisi.

  10. Aggiungo, altrimenti il mio discorso non si capisce, nel senso che intendo nel mio ultimo commento, per un Gasperini è più esigente, a livello di supporto tecnico e voglia dei giocatori di mettersi a disposizione, più di un Ranieri o dello stesso Spalletti. Il calcio di Gasperini è molto esigente a mio parere.

  11. Per i miei gusti non vorrei mai e poi mai sulla panchina del Milan uno tra Spalletti, Di Francesco o, ancora meno, Ranieri.
    Gasperini, per quanto lo sopporto a fatica, è da da sempre uno che insegna calcio e, se non vai in Champions, non potrai fare un gran mercato. Quindi ci serve un allenatore esperto, ma che sappia formare una squadra anche con giocatori di seconda fascia.

    La storia che Gasperini ha fallito all’Inter lascia il tempo che trova ed è fondamentalmente una bufala, perchè ha giocato con le merde solo 4 partite di campionato una di Champion e la finale persa con noi. Se Berlusconi avesse giudicato Sacchi alla stessa maniera non avremmo avuto il nostro miglior Milan. Il vero problema è che Gasperini con l’Atalanta quarta non verrà mai da noi.

  12. Faccio l’avvocato del Diavolo: la corte è sicura che Gasperini sia un maestro di calcio? – si intende, uno capace di migliorare in maniera permanente un proprio giocatore, alla Liedholm con Tassotti, alla Ancelotti con Pirlo, etc.

    Guardo le ultime stagioni e di fatto nessun giocatore si è ripetuto lontano dalla longa manus del Gasp.
    L’ignoranza calcistica di Kessie è rinomata.
    Bertolacci basta la parola.
    Petagna fa bene la boa, ma il senso del goal non sa neppure dove sia di casa; peccato di ruolo faccia l’attaccante.

    Conti è diventato di cristallo.
    Caldara è diventato di cristallo.

    Non vorrei che il vero mago dell’Atalanta sia il preparatore atletico – che mi pare sia stato preparatore della Juve. Poi uno pensa male…

  13. Mah, Fre., alla fine della fiera Gasperini ha allenato a Crotone e ha fatto bene, ha allenato a Genoa in due periodi diversi e ha fatto bene, ha avuto due brevi esperienze sfortunate con Inter e Palermo, poi è arrivato a Bergamo.

    A Milano, c’è da ricordare, si è ritrovato a dovere cedere Eto’o (che era molto più funzionale al suo modo di giocare rispetto a Sneijder, che rimase).

    Il preparatore che Gasperini si portò al Genoa non l’ha seguito all’Atalanta, tanto per dire che se vogliamo dare quella chiave di lettura che tu suggerisci, c’è qualcosa che non torna.

    Petagna, quest’anno, dopo due stagioni con Gasperini, ha segnato 15 gol con la SPAL. Milito e Thiago Motta furono capaci di ripetere a Milano quello che avevano fatto a Genova (Motta, in realtà, aveva già una signora carriera alle spalle, a essere onesti). Borriello ha iniziato a diventare un attaccante da doppia cifra dopo essere passato tra le mani di Gasperini. Insomma, non mi sembra che sia totalmente come dici tu.

  14. Corrado
    Mi cospargo il capo di cenere, non avevo pensato che il Genoa di Motta e Milito fosse il suo.

  15. Fre, è proprio per questo che vorrei uno come Gasp, uno cioè capace di far rendere oltre il suo massimo un gruppo di giocatori alcuni dei quali buoni, ma molti altri anche mediocri (so che brucia sentirselo ripetere, ma è questo che noi abbiamo e che grazie all’FFP forse continueremo ad avere).

    Poi non so se sia merito del preparatore o di Gasp. Ma chissenefrega. A meno che tu non intenda insinuare altro con il tuo riferimento alla Juve. In quel caso sarei il primo a non volere Gasp. Ma voglio credere non ci sia qualcos’altro oltre al buon lavoro, nel suo operato.

  16. :rotfl: :rotfl: :rotfl: come volevasi dimostrare i gobbi, in versione Palio di Siena, si scansano anche con la Roma che avrebbe rischiato di restare fuori dalle Coppe in caso di sconfitta o pareggio. Oltre le retrocessioni, questi decidono anche chi deve andare in Europa.
    L’avevo già scritto qualche tempo fa e si sta verificando tutto quanto.
    Si scanseranno anche con l’Atalanta, visti gli storici rapporti.
    Gran gesto di CRcoso che fa segno a Florenzi che è troppo piccolo per parlare.

  17. su Gasparino con l’Inter in effetti ricordavo male io. Credevo avesse fatto più partite.

    Sugli altri: Spalletti non lo vorrei mai. Ranieri, Giampaolo e Donadoni non mi fanno fare i salti di gioia.

    Tanto dipenderà anche da come ci piazziamo alla fine del Campionato e dal modo in cui la Società intende muoversi per rinforzare la squadra.

  18. No ragazzi, mi spiace, ma Gasperini proprio no.
    Sei hai allenato per 20 anni in provincia, sei un allenatore di provincia. Punto. Il salto nella grande piazza si risolverebbe irrimediabilmente in un tonfo nell’acqua.

    E comunque, io sono più curioso di sapere chi giocherà nel centrocampo del Milan 19/20 più di conoscere il nome del nuovo tecnico.

  19. Sono tutti allenatori che non mi fanno impazzire… anch’io come Lap sono più curioso di conoscere i centrocampisti dell’anno prossimo.
    A questo punto mi vanno bene quasi tutti a parte Giampaolo il cui nome venne fatto già ai tempi dell’ultimo Berlusca.
    Il centrocampo ahimè è un annoso problema che ci trasciniamo da tempi immemori. Serve qualità che non abbiamo.
    Abate, Donnarummma, Suso (cui possiamo scaricare tutti i bidoni che volete ma senza quelle sue manciate di inventiva avremmo una decina di punti in meno)
    Piatek
    Rino

  20. Io continuo a ritenere probabile che rimanga Gattuso, se si andasse in Europa.

    Gasperini è sicuramente bravo, poi essere da Top club dipende anche dall’ambiente.

    All’inter hanno cominciato a segargli le gambe alla prima intervista di Moratti.

    Il problema è che neanche Arrigo ha tenuto sulla corda a lungo campioni affermati. Certo sono passati 30 anni e l’idea di professionalità è cambiata. Ma significa che comunque deve avere carta bianca a prendere giocatori e soprattutto a mollare quelli che non remano col gruppo.

    Simpatia di Gasperini, zero.
    Ma non lo devo sposare. Meglio con un CV antipatico che disonesto come altri di provenienza gobba.

    Esito campionato appeso ad un filo.
    Noi benino a Firenze nel primo tempo, contro una squadra allo sbando
    Siamo riusciti nell’impresa di rivitalizzarli nel secondo tempo

    Non capisco il voltafaccia dei massmedia che dopo averci impalato per tutta la stagione hanno improvvisamente gonfiato i nostri meriti

    Comunque siamo tornati indietro di 40 anni,sia come calcio che come carta stampata

    ndr: 40 ani fa Maurizio Mosca, direttore della Gazza, faceva interviste ai nuovi campioni in cui, per esempio Zico diceva che avrebbe fatto 30 gol in campionato.
    Intervistato in televisione lo stesso Zico, due mesi dopo diceva: Maurizio Mosca, non l’ho mai incontrato, chi è?

  21. Intanto al Milan rifiutata la richiesta del rinvio.

    Non cambia granché, perché se Juve e Atalanta decidono di “biscottare” lo possono fare a prescindere della contemporaneità.

    Certo è un altro segno che non contiamo un cazzo…

    Per quanto riguarda il capitolo allenatore tra quelli papapabili io preferisco Gasp (a prescindere che era un mio mito nel Pescara degli anni d’oro) ma se si portasse dietro Ilicic e qualcun’altro. Immaginatevi se poi fa bene al contrario di quanto fece nell’altra sponda.

    Cmq. tra i nomi che si fanno è sicuramente il migliore.

  22. E comunque, io sono più curioso di sapere chi giocherà nel centrocampo del Milan 19/20 più di conoscere il nome del nuovo tecnico.

    Sottoscrivo…
    Aggiungo che la decisione in merito si spera sia funzionale al tecnico che verrà scelto.

    Dei papabili, sulla carta, l’unico in grado di far rendere al meglio giocatori visti come mediocri, mi pare Gasperini.
    Aggiungo che all’Inter non ha fallito.
    Al netto del posto Mourinho e post triplete, che sicuramente contano parecchio, aggiungo che prendere un tecnico che fa della difesa a tre un tratto distintivo e metterlo in discussione alla prima giornata di campionato è una di quelle cose tipicamente “interiste” che ha sempre fatto molto ridere tutti.
    Oltre a ciò non mi sembra che i suoi successori abbiano mietuto successi a ripetizione…

  23. Oggi si parla di Sensi, a proposito di centrocampo.
    Segnale Di Francesco?

    A me Sensi non piace in valori assoluti, quindi per me sarebbe un “no”, se, tuttavia, rientrasse nei famosi “valori relativi” per cui si cercano i giocatori voluti dal nuovo tecnico allora capirei e approverei la società.

  24. Sensi se ne parlava già a dicembre.
    Credo che potrebbe essere legato al desiderio di avere un centrocampo meno statico e di posizione.

    Per esempio, secondo me, cambiare da Biglia/baka-Kessie con Sensi-Barella sarebbe un bel cambiamento, soprattutto in termini di dinamismo senza palla

  25. In valori assoluti forse l’assortimento migliore, a mio parere, sarebbe Bakayoko-Barella.
    Kessie ho sempre pensato fosse un “Perrotta” del vecchio 4-2-3-1 spallettiano, cioè un trequartista-incursore, più che una mezzala. Molto spesso leggo, anche su giornali “quotati” l’idea di Kessie-interditore o, comunque, critiche a lui in quanto non fa bene interdizione. Per me non è assolutamente un interditore.
    Comunque di questi 4 (Baka-Kessie-Sensi-Barella) è Sensi il meno valido in termini assoluto, per quello che ho visto ovviamente.
    Ciò detto, se non si può o non si vuole costruire una rosa da zona-Champions sicura (ultima stagione fu 2011-2012) che almeno si prendano giocatori funzionali al progetto del nuovo allenatore, in questo senso ok anche a Sensi.

  26. Devo ancora farmi un’idea sui Sensi, Tonali e/o Barella. Per ora so soltanto che sarebbero un miglioramento rispetto ai Mauri, Montolivo e Bertolacci. Solo che anche loro costano un’esagerazione per quello che valgono realmente e per quello che temo ci potremo permettere causa FFP..

  27. Il FPF è, permettetemi il termine, un abominio giuridico e un’iniqua cristallizzazione delle forze di potere pregresse alla sua introduzione, salvo la presenza del super-arabo che con le sponsorizzazioni farlocche (tema che affrontai qui già 10 anni fa) gonfia il fatturato e al massimo, sinora, si è beccato una multa o una riduzione della rosa.
    Ciò posto
    1) o si va allo scontro frontale in sede ordinaria,
    2) o si impugna ogni sanzione considerata iniqua a livello sportivo al TAS, rimanendo in questa situazione di stallo che genera, in mancanza di accordi, ogni anno una nuova sanzione per un nuovo triennio (formato dall’anno successivo tolto il più antecedente di quella precedente),
    3) o, appunto, si accetta un SA di fatto sulla prima delle sanzioni irrogate, che contemperi il saldo e stralcio anche di quelle successive, a fronte, a mio avviso, di lacrime e sangue.
    Sul perché dei passivi dell’ultimo (?) Milan berlusconiano si potrebbe scrivere un libro, visto gli acquisti (?!) fatti e il rendimento della rosa, tuttavia, razionalmente, per quanto io sarei per lo scontro frontale, si arriverà all’ipotesi numero 3, inevitabilmente.
    Io penso avremo una forte multa, una limitazione della rosa e forse riusciremo a strappare un anno in più (2022 e non 2021) per raggiungere il pareggio di bilancio, accetterei anche, ove sperabilmente raggiungessimo l’Europa League quest’anno, un anno fuori da questa competizione, scontando nel 2019-2020, a fronte di un ulteriore anno in più per il break even (2023).
    In mancanza di sponsor che aumentino il fatturato dovremo vendere e comprare promesse quasi sconosciute, ben dice Marcovan, anche Sensi forse costa già troppo, per inciso Sensi come alternativa ai titolari è grasso che cola rispetto a Bertolacci o Mauri, come titolare non mi convince invece.
    In tutto questo trovare un allenatore che riesca a valorizzare le scommesse quasi sconosciute e ti porti al quarto posto è una sfida affascinante ma difficile, se sarà questo scenario.

  28. per quello che temo ci potremo permettere causa FFP..

    Questo credo sia il nodo da sciogliere prima di tutto.
    Perché se la situazione è quella del circolo vizioso per cui: non entri in CHL, quindi non hai soldi e, di conseguenza, non puoi comprare giocatori validi (NON TOP PLAYER), credo ci dovremo rassegnare al fatto che si dovrà aspettare un’altra annata come questa – con le alte squadre che rendono al di sotto delle aspettative – o una botta di culo, perché altrimenti non se ne esce.
    Da questo punto di vista confido in Eliot che mi sembra abbia già puntato i piedi con successo nei confronti della UEFA e, magari, riuscirà a trovare una via di mezzo che ci consenta quanto meno di comprare giovani di belle speranze che nella peggiore delle ipotesi possano generare plusvalenza.
    Altrimenti non mi spiego i presunti abboccamenti di Leo con alcuni giocatori né come la società pensi di “riportare il Milan dove merita” ricavandone a sua volta un guadagno.

  29. Fede TNE n.1 hai detto cose giustissime. La chiave con la UEFA per un accordo omnia potrebbe essere, se andiamo solo in Europa League, di scontare un anno stando fuori da questa competizione ma guadagnando due anni in più per il pareggio di bilancio.

  30. @Adamos

    Guarda, se così fosse, sarebbe un giusto compromesso, ovviamente a patto che non ci siano limitazioni né delle rosa né sul mercato.
    In questo modo eviteremmo di perdere tempo con una competizione per cui non saremmo attrezzati.
    Si perderà qualcosa a livello di esperienza per una rosa giovane come la nostra ma molto meglio assestarci e poter ingaggiare magari anche qualche giocatore di esperienza che permetta agli altri di fare il salto di qualità che andare in EL per uscire con l’olimpyakos…

  31. non ho visto la finale di Coppa Italia, ma ho rivisto le immagini.

    Beh, una romana è stata sistemata in europa League. Quella delle due più dietro, quella che non avrebbe potuto far più nulla per andare in Europa è stata aiutata dall’ennesimo errore dell’arbitro e, soprattutto, dalla mancata segnalazione del VAR. Nessun piangina biancoceleste ha aperto bocca stavolta, eh.

    Gasparino ha ragione a incazzarsi, fosse successo a noi avremmo sfiammato anche peggio.

    L’uso del VAR deve essere rivisto e rinnovata la classe arbitrale, troppi errori con uno strumento tecnologico all’avanguardia che avrebbe dovuto districare situazioni ingarbugliate, mentre in realtà ha solamente creato polemiche. Che schifezza.

  32. beh era lo stesso arbitro della supercoppa italiana, poi uno non dovrebbe pensare male. se non altro questo smette a fine anno.

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