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Dopo un solo punto nelle ultime tre partite è arrivato il momento, per un Milan che vuole uscire da una zona pericolosa, di fare punti e vincere. La trasferta al Tardini non è poi così agevole, almeno sulla carta, ma neppure così proibitiva come i turni contro Juventus e Napoli…

Pioli parte con Musacchio, Bennacer e Binaventura titolari; in attacco, Piatek viene preferito a Leao e viene affiancato da Suso e Calhanoglu…

Nei primi minuti il Milan si esprime bene e fa la partita: dopo un solo minuto Piatek fa un assist per il turco ma la palla finisce sul fondo di pochissimo, al 4′ Romagnoli colpisce di testa (alto sopra la traversa), al 7′ il pistolero calcia ma la palla viene respinta dalla difesa e all’8′ un tiro cross di Calhanoglu viene inopportunamente ostacolato da Kessie. Il Parma sa rendersi pericoloso con qualche ripartenza soprattutto con Gervinho ma di fatto è il Milan ad avere le palle gol migliori. Kessie si procura due angoli tra il 14′ ed il 23′ mentre il polacco sciupa una buona occasione sempre al 23′. La difesa, con Conti e Romagnoli, è sempre ben attenta. La conclusione in scivolata di Jack su assist di Hernandez al 36′ è l’ultima azione rilevante dei primi 45’…

Nella ripresa si corre subito un rischio con Gervinho solo davanti a Gigio (azione però fermata per offside). Il secondo tempo è di fatto un assedio dei rossoneri, che però non riescono mai a finalizzare le numerose palle gol create. Ci sono il possesso palla, l’intensità e le azioni, manca però ancora il gol. Piatek (anche oggi spento) esce al 63′ per dare spazio a Leao, che già al 66′ è protagonista dell’azione che ci frutta un corner. Il gol sembra un miraggio, soprattutto dopo la doppia respinta di Sepe (sul turco all’81’ e su Suso all’82’). La rete della liberazione arriva all’87’: Krunic (subentrato a Kessie) calcia in porta ma Sepe respinge; da un infelice 1/2 difensivo da parte di due giocatori avversari Theo Hernandez fa suo il pallone e segna il gol del definitivo 1-0, risultato difeso a denti stretti nei 4′ di recupero…

CONSIDERAZIONI:

Tre punti che sono ossigeno allo stato puro; cerchiamo di fare più punti possibili prima di Natale. Qualche miglioramento, ma ancora si latita in attacco…

22 commenti su “PARMA-MILAN 0-1

  1. Partita stradominata: 67% di possesso palla, tiri in porta come se piovesse, Parma costretto alle barricate in casa propria, pochissimi rischi corsi dietro. Ciò nonostante, poche parate del portiere avversario, poca cattiveria in area, cross, ma in generale ultimi passaggi, sbagliati clamorosamente. Molti miglioramenti rispetto allo schifo visto fino a un mese fa, ma ancora tanto da fare per Pioli. E qualcosa da fare per Paolo e Zvone a gennaio, è evidente.

    Contisemplicemente perfetto.

    Bonaventuralà davanti è l’unico a dimostrare il carattere che servirebbe.

    Hernandezgrandissimo terzino sinistro, non sbaglia una partita. Due stelle in meno per la stupidaggine della maglia.

    Leao è entrato con l’atteggiamento giusto. Anche Krunic. Bennacer, Musacchio, Romagnoli molto bene. Suso meglio del solito.

    Piatekl’abbiamo perso. Oppure è proprio quel nulla che stiamo vedendo.

    Kessiègrottesco il suo sinistro in area del secondo tempo. Ma in generale insufficiente.

    Calhanoglusi muove pure bene, ma crossa sempre male e quando tira non punge mai.

    Piolilentamente sta ripulendo le macerie lasciate da Giampaolo. Speriamo riesca a ricostruire qualcosa di buono.

  2. Conti – dopo alcune partite che sembrava non esserfe il “conti” dell’Atalanta da 2/3 partite invece sta giocando veramente in maniera molto egregia
    Hernandez – una stella in meno per aver perso il pallone a pochi secondi dalla fine che mi hanno fatto sobbalzare sulla poltrona.
    Bonaventura – si sentiva la mancanza del “vecchio” Jack
    Bene anche Bennancer, Suso e Musacchio
    Piatek – come dicevano su 7gold speriamo non venga ceduto a gennaio, perché un eventuale ritorno di Ibra potrebbe giovargli.

    Non trovo altri , al contrario del boss Calha e Kessié (a peìarte quel tiraccio) non mi sono dispiaciuti più di tanto.

    Pioli piano piano sta dando una sua impronta. Ha ancora molto da fare, ma 3 punti oggi a Parma non possono che aiutare lui e tutto l’ambiente.

  3. Bel Milan, facciamo gioco e a differenza di quello che succedeva sino a poco tempo fa ora le occasioni goal le creiamo, purtroppo davanti non la mettiamo dentro, Piatek lo scorso anno si inventava lui i goal, quest’anno sbaglia tutto e non vede più la parta… Conti, penso si possa dire giocatore recuperato bravo Pioli nel dargli fiducia dopo le prime partite non proprio convincenti ora abbiamo due ottimi terzini

  4. una quantità industriale di tiri, intenzionalmente verso la porta ma praticamente in ogni parte della curva retrostante la stessa, azioni seppur lente ma avvolgenti e continue. Quanto meno si è visto un netto cambio di direzione rispetto alle amnesie e alle catalessi, puntuali verso la fine delle partite, che ci sono costato punti e morale.
    Tre punti contro un Parma che ha messo in difficoltà chi sta ben sopra di noi, in casa loro per giunta, è da apprezzare e da prendere come punto di partenza.

    Conti: si sta confermato in buona condizione e oggi ha fatto una partita eccellente. Se prosegue su questa strada abbiamo opportunità in più per variare anche il gioco, mettendolo a fare l’esterno puro.
    Hernandez: spinge forte, difende bene, è veloce e, soprattutto, non molla mai.
    Bennacer: a me è piaciuto molto, pulito nel controllo di palla e veloce nel dettare il passaggio, spesso verticalizzando. Concentrato fino al fischio finale.

    Krunic e Leao sono entrati bene in partita, Bonaventura ha trascinato i compagni (anche se spesso eccede nel dribbling e nel tener palla), Calhanoglu ha sbagliato i tiri in porta ma si è mosso molto bene ricucendo tanto.

    Piatek: un fallimento. Quando si è mangiato quel gol di testa, le statuine del mio presepe hanno indetto 30 giorni di sciopero.
    Kessie: fuori tempo, passaggi elementari sbagliati, irritante. Poi con quel tiro di sinistro mandato rasoterra a Reggio Emilia, alcune delle statuine del mio presepe si sono lanciate nel vuoto. Era troppo pure per loro.

    Pioli , sta lavorando bene. Sta dando una identità alla squadra e qualcosa si inizia a vedere. I giocatori lo seguono, quindi sta andando nella giusta direzione.

  5. Ho già scritto che della professionalità di Pioli non ho alcun dubbio. Si è dimesso (cosa mai vista nella Repubblica Italiana) quando è stata messa in discussione. Ieri in conferenza stampa ha detto che ora la squadra non è atarassica. La squadra sente la differenza tra perdere e vincere. Questa trasferta è stata approcciata bene e interpretata altrettanto. Coi lavativi che abbiamo in rosa non significa nulla ma tant’è, oggi siamo stati bravi.

    Theo H. 2 stelle
    Conti 1 stella
    Bennacer 1 stella

    Piatek 3 bidoni
    Calhanoglu 2 bidoni
    Kessie 1 bidoni

    Pioli pollice su

  6. Bella prestazione. Poche critiche. Peccato per piontek, non gliene va bene una. Ogni tanto momenti di amnesia di romagnoli o Jessie, ma compensate da un eccellente Conti. Bene tutti, soprattutto dal punto di vista mentale. + Che bravo a Pioli

  7. Dopo tanto tempo di sofferenze sembra che abbiamo ritrovato una fisionomia e un certo equilibrio. Bisogna però senza meno trovare il modo di mettere un po’ a posto l’attacco. Lì il lavoro svolto quest’estate non so proprio come sia stato fatto. Stiamo giocando con un unica punta (che non segna). Follia pura.

    Conti
    Bennacer
    Hernandez
    Meriterebbero stelle anche altri tra cui un ritrovato Bonaventura

    Piatek (che altro dire o pensare?)
    Kessie (veramente pochissimo cervello)

    Pioli, come promesso non lo valuto, ma… serio.

    PS: Al contrario di Adamos non oso pensare alle merde che vincono lo scudetto. Sarebbe un colpo durissimo. Non ho mai nascosto il mio “odio” verso la parte più schifosa di Milano.

  8. Conti , che ha annullato Gervinho e ha fatto una gran partita difensiva, consentendo a Theo di imperversare.

    Theo, gran partita offensiva, condita da un paio di ottimi recuperi difensivi pulitissimi vicino la nostra area nei minuti finali, oltre al gol di cattiveria.

    Jack Bonaventura, che per lunghi tratti ha preso per mano la squadra. Tutte le azioni passavano da lui, dava libertà di movimento a Hakan, offriva molta più velocità al solito compassato Paquetà, oggi out.

    Se anche un terzino segna più di te, e l’hai messa dentro solo su rigore, vuol dire che non sai fare il tuo mestiere. E alla 14 esima giornata, con soli 2 gol all’attivo, non si può piu parlare di momento negativo: era chiamato alla riconferma, si è confermato un fesso. Va ceduto a gennaio.

    Kessié.
    E’ scemo, poverino. E fa sempre la cosa sbagliata: si inserisce quando non deve, cincischia, tira a casaccio, fa sempre uno o due o tre tocchi in più… è un onesto mestierante, buono per andarsene a randellare in inghilterra. Krunic al confronto sembra Gerrard.

    Suso, che al 60′ si scogliona e comincia a fare la solita finta, esterno sinistro, tiro a giro, cross sbilenco. Eppure è l’unico che riesce a fare uno stop orientato, uno stop al volo, un tocco di prima. Non sempre eh, anzi quasi mai, ma gli altri mai.

    Pioli ha fatto un gran lavoro motivazionale, ottenendo la fiducia dei calciatori.
    Ha messo giù ottime prestazioni, ha finalmente messo in campo e fatto giocar bene Krunic e Bennacer, e il Milan costruisce tanto.
    Manca la finalizzazione, ma ci arriveremo.

    Chiaro, arrivasse Ibra a gennaio, potremmo sognare un pochetto.
    Ma secondo me, dopo l’esonero di un allenatore pazzo e la totale assenza del reparto offensivo, 17 punti non sono mica male.

  9. Si tratta di una vittoria tutto sommato meritata, che non è una cosa scontata di questi tempi. Al momento il problema più grave mi sembra quello della sterilità offensiva. Ora non voglio stare a discutere se Piatek è in crisi o è semplicemente scarso, e la scorsa stagione è stata frutto di una strana congiunzione astrale, però è chiaro che lì abbiamo un problema, anche perché non abbiamo un’alternativa. La monotematicità di Suso e l’irrilevanza in campo di Calhanoglu fanno il resto, ed è un peccato perché i terzini spingono forte e bene.

    Stelle & Bidoni

    per Conti. Il suo recupero è fondamentale soprattutto in un’ottica di reparto di lungo periodo, perché anche in questi periodi bui non dobbiamo dimenticare che la società, a torto o a ragione, quest’estate ha fatto una politica orientata verso la costruzione di una squadra giovane e di prospettiva, e noi dobbiamo sperare che prima o poi la scelta fatta dia i suoi frutti. Potenzialmente (sottolineo: potenzialmente) abbiamo un reparto difensivo forte per il lungo periodo, di ciò sono decisamente convinto. Certo, prima dobbiamo vedere Conti esprimersi con continuità, così come Donnarumma, pur fortissimo, deve evitare certi errorini (inoltre ricordiamo che è seguito da Raiola). Aggiungiamo che Romagnoli sta vivendo la sua stagione meno brillante al Milan e bisogna capire di che pasta sia fatto (e chissà se sta considerando qualche offerta), che Hernandez è comunque nuovo e che Caldara è un ectoplasma. Non dimentico, comunque, che abbiamo bisogno di ottime prestazioni ora, non tra anni.
    per Hernandez.
    per Bonaventura.

    per Piatek. Un disastro.
    per Calhanoglu.
    per Kessié.

    per Pioli.

  10. Corrado, le migliori prestazioni di Romagnoli, che è comunque un signor centrale (specie in questa rosa), sono state quelle accanto a Bonucci.
    Musacchio lo penalizza e al tempo stesso lo responsabilizza, accelerando il suo processo di crescita.
    E’ vero, come dici, che non è una stagione brillantissima la sua, al punto che rischia l’europeo, scavalcato nelle gerarchie del Mancio da Acerbi e forse anche da Mancini della Roma.

    Inoltre, non abbiamo ricambi dietro.
    Caldara è insondabile. Duarte è rotto. Calabria oramai è diventato Jolly (alla nestor sensini…) ma è inaffidabile. Rodriguez è non pervenuto.

    mah, speriamo nel mercato di gennaio.

  11. @Il Giustiziere

    Io credo che il maggior odio sportivo verso i ratti o verso l’Inter dipenda dalle esperienze di vita di ognuno.
    In primis penso potrebbe avere un valore il fatto di non aver mai vissuto a Milano, inevitabilmente per la mia esperienza ho incontrato più tifoso dei ratti, vivendo fuori Milano, che tifosi dell’Inter e questo mi ha fatto sentire maggiore rivalità con i ratti, appunto.
    Poi, sarà sfortuna o fortuna, dipende da come la si guarda, per la maggior parte i tifosi dei ratti che ho conosciuto sono disonesti intellettualmente, tanto quanto la loro squadraccia, arroganti e lobotomizzanti. Al contrario buona parte dei tifosi dell’Inter che ho conosciuto e conosco (compresi parenti e affini) sono (quasi) simpatici e ci posso almeno parlare.
    Da ultimo, ma questa è una mia sensibilità personale, considero i ratti un’associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. Non considero alcuna vittoria dei ratti legittima e pulita. Parto dal presupposto che ogni partita che fanno sia falsata. Mi ero “calmato” dopo Calciopoli, sperando in qualcosa di diverso, ora sono tornato a ciò che pensavo pre-2006.
    Faccio un esempio. Vedo il risultato di Ratti-Sassuolo e l’ennesimo pareggio in casa su rigore, nemmeno vado più a guardare se c’è o non c’è. Magari c’era ma me ne fotto, per me è rubata. E anche quest’anno di rubate, soprattutto in casa, ne hanno fatte.
    Nessuna sportività coi ratti, solo odio sportivo e disgusto.

    L’Inter? L’Inter è allenata da un soggetto che mi fa vomitare. Quando ha allenato l’Italia ho smesso di guardare le partite della Nazionale. Quindi, chiaro, avrei preferito questo Scudetto se lo lottasse Ancelotti. Non sono felice se vince l’Inter ma sono felice se i Ratti non vincono un cazzo. Si sono riempiti di parametri zero strapagandoli, sono in gravissima crisi finanziaria e se salta il banco ‘sto anno, devono fare le svendite. Per questo non credo permetteranno all’Inter di vincere. Però dovesse succedere stringerò la mano agli interisti e mi complimenterò. L’Inter è una squadra di calcio a differenza dei ratti. E Suning ha fatto un ottimo lavoro di risalita. Un lavoro serio e solido. Noi dovremmo imparare molto.

  12. La cosa peggiore sarebbe scudetto all’Inter e Champios ai gobbi… cosa da incubo, questa cosa mi terrorizza

  13. Certamente Mabell, quella è un’accoppiata micidiale.
    Sarebbe meglio (per modo di dire) l’Inter che vince entrambe, piuttosto che i Ratti campioni d’Europa. In fondo sono sopravvissuto già nel 2010 a tale evento.
    Non vedo squadroni in Europa quest’anno, nemmeno il Liverpool, che da 30 anni non vince il Campionato e secondo me darà tutto lì.
    Il rischio che i Ratti vincano c’è.
    Ma solo se CR7 decide di giocare da marzo in poi, finora è stato osceno.

    Dispiace molto per Carletto a Napoli, ‘sto anno mi sembrava avesse proprio la squadra giusta per competere coi Ratti ma il suo Presidente, a torto o ragione, ha attaccato due senatori (Mertens e Callejon) nel bel mezzo della stagione, non rinnovando i contratti alle cifre da loro richieste. Ripeto, a torto o ragione.

  14. Concordo con Adamos. L’Inter è assolutamente al primo posto nella mia classifica dell’antipatia, ma non appare in quella speciale dell’odio, composta da Juve, Verona e poche altre.

    Lo scenario di Mabell è raccapricciante, ma ormai mi sembra evidente che lo scudetto o lo vincono i gobbi o l’Inter, quindi la seconda eventualità non mi ucciderebbe. La Champions ai gobbi invece sarebbe un duro colpo.

  15. Adamos,
    Condivido
    Penso che con diivise da Ladri ci avrebbero sicuramente dato almeno un rigore a favore, ieri
    E già in questa stagione la ladra ha fatto violenza alle interpretazioni arbitrali
    Se l’inter vincesse mi consolerei abbondantemente con la disperazione dei ladri
    È Conte che non sopporto. Lader nel midollo

  16. io la penso come adamos, verso i ladri e le merde.

    L’inter è la nostra rivale. E’ la squadra della stessa città, quasi sempre è stata una avversaria temibile, il derby è la partita più emozionante dell’anno per il calcio mondiale.
    Ma è una rivale sportiva, che gioca ad armi pari, che ha una storia, una narrativa, uomini simbolo, una vita vissuta con alti e bassi, una tifoseria appassionata che tifa di cuore e di pancia.

    I ladri sono, per l’appunto, ladri.
    E’ una squadra che non ha tradizione, cultura, storia, vittorie pulite.
    E’ una squadra che non ha tifosi, è solo una lurida marmaglia di popolino frustrato, che tifa la squadraccia fascistella perché almeno può sentirsi vincente in qualcosa, dato che nella vita prende pizze in faccia.
    Gente che non ha la cultura dello sport, della sconfitta, del lavoro, dell’impegno.
    E’ la squadra dell’italiano medio, dello stereotipo italiano, del motivo per cui ci sfottono all’estero e siamo lo zimbello del pianeta.
    E’ la squadra della mediocrità, dei mezzucci, delle regole fatte a proprio uso e consumo, della manipolazione del potere.

    Mi si dirà, c’è tanta gente buona che tifa gobbi.
    Ma sono quei casi in cui le colpe dei genitori ricadono sui figli: se è vero che al 90% dei casi, si tifa la squadra che tifava papà, alcuni gobbi buoni avevano il papà di cui alla descrizione sopra.
    D’altronde, io stesso sto insegnando a mio figlio la dottrina rossonera, ha appena due anni e già canta “forza lotta vincerai”.
    E però, questo è il vero male: bisogna combattere questo orrendo cancro, la juventinità, con ogni mezzo.

    Fanno schifo. E li disprezzo.

  17. So bene di essere in minoranza nell’odio che mi trasmette da sempre la squadra delle merde. Credo in effetti che sia tipico di chi da milanista vive a Milano, ma, pur non risiedendovi, per particolari situazioni affettive parentali, l’ho da sempre considerata un po’ come una mia seconda città di appartenenza. Quindi vivo il tifo come se fossi un milanese e l’altra parte, inferiore, becera e bauscia, non riesco a sopportarla.
    E’ evidente che il binomio Gobbi-Champions e Merde-scudetto equivarrebbe alla kryptonite per Superman e quindi la possibilità meno traumatica è senza dubbio l’ennesimo, inutile per loro, scudetto ai gobbi. Anche perchè così non gioirebbe nessuno.

    Poi io ho da sempre una mia teoria, oserei dire di antropologia sociale. I gobbi e le merde sono in realtà due volti di una stessa medaglia.
    I primi rappresentano il conformismo e il vincere facile che, seppur negato, è il collante per eccellenza della gran parte della popolazione che vive anonimamente e noiosamente la propria vita.
    I secondi hanno nel loro dna lo stesso bisogno, ma per una forma di anticonformismo di facciata e di una latente depressione tendono a tifare quella che ritengono una “nobile” rappresentante del calcio, ma depressa, svantaggiata, spesso derubata, alimentando così la loro frustrazione, la loro perenne depressione e anche la loro rabbia interiore.
    Noi, i milanisti, siamo fuori da questi schemi. Facciamo della nostra passione la nostra vita. Il Milan è qualcosa che ci appartiene più nei sentimenti che nel tifo esteriore. Abbiamo mille sfaccettature e più anime all’interno del tifo, tanto ci scontriamo quasi sempre tra di noi. Non voglio dire che siamo migliori, ma mi permetto di sostenere che siamo più fortunati.

    PS: Adamos ha citato calciopoli. Ma calciopoli come sappiamo oramai tutti è stata una truffa (si, una truffa anche questa) ordita da i nostri cari concittadini (si fa per dire) come vendetta verso i malefici gobbi. L’hanno fatto in un solo clamoroso botto, contro decenni e decenni di ladrerie torinesi, ma l’anno fatto in maniera talmente sguaiata e palese da risultare ancora una volta ridicoli e meschini.

  18. @Il Giustiziere

    Non sai quanto con gli interisti, che spesso frequentavano questo blog, si parlava di calciopoli una decina di anni fa. Se hai voglia ti puoi leggere qualche post, cercandoli da qui a lato. A meno che non fossi già lettore allora.

    Detto questo. Io non voglio fare il difensore dell’Inter e tantomeno polemica con te.
    Chi truffava erano i Ratti e chissà da quanto.
    L’Inter non truffava e non ha truffato nessuno. Il Milan non truffava e non ha truffato nessuno.
    Calciopoli è stata solo un bene.
    L’estate 2006 con i Ratti in B e l’Italia Campione del Mondo, una delle estati più belle calcisticamente parlando.
    Noi, a cui è sempre stato detto che avevamo un Presidente potente, ci siamo difesi male e goffamente da quel sistema (ammesso che volessimo davvero difenderci). L’Inter in quell’estat (il 17 maggio 2006 iniziava l’ennesimo Governo Prodi tanto per cominciare) aveva persone vicine a Lei, nelle posizioni politiche più opportune, e ne ha tratto il massimo beneficio? E’ probabile. Che abbia truffato, che abbia inventato qualcosa, in tutto ciò, non lo condivido. L’unica cosa che ho sempre contestato è lo Scudetto 2006, nessuno lo meritava, nessuno è stato onesto fino in fondo, appunto perché i il sistema-Ratti obbligava ad una qualche contromisura.
    Infatti per me l’Inter ha 17 Scudetti, lo scrivevo qui già 10 anni fa, che quello del 2006 non è da conteggiare.

    Noi avevamo la squadra più forte d’Europa tra il 2004 e il 2006 e abbiamo vinto un solo Campionato. Siamo quelli che l’abbiamo presa più nel culo. E non ricordo frasi di Berlusconi e/o Galliani forti né contro lo Scudetto dell’Inter 2006 né contro le ruberie dei Ratti, per questo ho sempre avuto la sensazione di non essere stato difeso appieno né prima, né durante, né poi.

    Colpevolizzare l’Inter per quanto scoperchiato nel 2006, no non ci sto. Dire che l’Inter ne ha avuto un premio superiore rispetto a quanto effettivamente meritava, sicuramente sì. Dire che il Milan è stato quello bastonato di più, altrettanto. Il mio unico dubbio è: davvero quel Berlusconi lì, di quegli anni, e quel Galliani lì, di quegli anni, non sapevano nulla e ignari di tutto si limitavano a difenderci con l’inutile e ridicolo “Meani spinga, spinga”? O andava bene anche a loro che la squadra del Sud Italia, con tanti votanti, vincesse in Italia e noi in Europa?

    Perché io chiamo “ratti” la seconda squadra di Torino? Perché come i ratti contaminano, portano la peste, diffondono morbi. Quando tu hai a che fare con i ratti ti devi difendere e anche persone oneste o persone che dispongono di una squadre superiore si devono in qualche modo adeguare, è l’istinto di sopravvivenza, a maggior ragione se vivi nella Repubblica Italiana. Quello che attuavano i ratti era MAFIA-applicata-al-mondo-calcio. Come nel ciclismo dovevano essere revocati ALMENO tutti i titoli vinti con Moggi-Giraudo-Bettega, tanto per cominciare. E quando il loro Avvocato mendicava la Serie C, spedirli in CAN D ma nella Repubblica Italiana non si può fare perché la MAFIA, come dicevano due compianti e immensi magistrati, è nel sistema-Italia.

    Porta pazienza ovviamente, è un tema talmente controverso, che le mie non hanno alcuna pretesa di essere verità, sono solo impressioni e mezze convinzioni personali.

  19. Il sistema di stampo mafioso era juventino e basta, su questo non ci sono dubbi. Gli altri cercavano di difendersi come meglio potevano; noi con poca convinzione, lasciando il compito a un signor nessuno come Meani, l’Inter, come è stato scoperto in grave (e sospetto) ritardo, telefonando ai designatori. Di sicuro, i cugini avrebbero dovuto subire la nostra stessa (meritata) punizione, invece sono stati premiati. Questa fu una cosa gravissima, quello scudetto sarebbe dovuto essere revocato.

    Concordo che Calciopoli fu un bene. Il male fu la gestione del dopo. Infatti ora siamo più o meno al punto di partenza.

  20. Caro Adamo, non voglio assolutamente polemizzare con te. Adoro il contraddittorio e questo mi limito a fare. Poi ognuno si porta dietro le proprie idee e più amici di prima.
    Ci sono tante verità in quello che hai scritto, ma il vittimismo piagnisteo di Moratti & C. all’epoca non lo digerisco ancora. Hai fatto molto bene a fare riferimento al momento politico perché è da quello che ha origine tutto. Forse è una dimostrazione che Berlusconi e Galliani hanno convissuto per anni con la mafia bianconera e questo ha fatto credere alle merde di essere le uniche vittime, ma sappiamo che non è così. I ratti (come li chiami tu) hanno rubato in Italia più a noi che a loro e se noi eravamo sul tetto del mondo in campo internazionale era solo e unicamente per nostri meriti. Ma questo era l’incubo per l’altra Milano. Essere tagliati fuori principalmente per la loro incompetenza non si poteva sopportare. Serviva una vendetta e, ripeto quello che ho scritto sopra, è stata fatta in maniera talmente sguaiata e palese da farli risultare ancora una volta ridicoli e meschini.
    Chi nella gestione Moggi, Giraudo, Bettega è stato maggiormente penalizzato è il Milan, non certo l’Inter (scrivere questo nome mi irrita la punta delle dita). Loro si sono presi uno scudetto con -15 sui ladri e -12 su di noi. Quale tipo di furto c’era mai stato?! Quell’estate per me non è stata affatto bella. Vedere l’Italia vincere un mondiale con quelle maglie che ricordavano i colori nerazzurri e quell’ignobile sceneggiata di Materazzi non mi ha dato nessuna gioia. Sarà anche stato gobbo e poi interista, ma l’esultanza di Tardelli nell’82 è irripetibile.
    C’è stata una sorta di connivenza tra Galliani e i gobbi? Direi quasi sicuramente. Non per niente il buon Adriano era presidente di lega. Fargliene una colpa? Non so. Il meccanismo è questo, e non solo in Italia, e smontarlo credo sia impossibile. Però noi siamo riusciti a stare protagonisti senza delinquere. Abbiamo assecondato forse, ma questo ci ha permesso di stare sempre ai vertici ed essere quasi sempre protagonisti in Europa. Fa schifo eticamente? Non meno di come si sono appuntati quello scudetto loro e come ne hanno vinti assolutamente indisturbati altri quattro.
    Guarda: i gobbi sono ladri, noi non siamo stati coglioni, ma loro? Loro cosa sono?

  21. Devo dire che anche x me la juve è il male assoluto ma i cugini mi stanno sulle palle in maniera pesante x i motivi espressi dal giustiziere.

    Su ieri, 3 stelle a conti veramente in ottima forma finalmente,sono contento.
    2 per teo. Francamente non capisco il senso di esultare togliendosi la maglia, una roba inconcepibile tanto più che è un cartellino gratis e adesso è in diffida. Una a bennacer ma molto bene anche Jack e musacchio
    Due bidoni a piatek che però aspetterei a scaricare con troppa fretta. Uno a kessie che invece cederei al volo a gennaio.
    Pioli su.

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