34 3 minuti 4 anni

La tappa di stasera al Dall’Ara (posticipo che chiude la quindicesima giornata di campionato) è cruciale: tre punti significherebbero non solo un’ulteriore iniezione di fiducia ma anche la possibilità di intravedere almeno l’Europa League…

Bennacer e Bonaventura partono titolari; Piatek in avanti con Suso e Calhanoglu. Dopo 10′ caratterizzati da diversi errori da parte di entrambe le squadre, i rossoneri passano in vantaggio al 13′ grazie al rigore calciato da Piatek. La squadra si esprime molto bene, Gigio non rischia praticamente nulla e i nostri sembrano giocare a memoria. Il raddoppio giunge al 31′: Suso avanza e, in prossimità dell’area avversaria fa un assist sulla sinistra per Hernandez, che supera Skorupski. Tutto sembra andare per il meglio, anche se, purtroppo, Hernandez fa autogol su corner degli avversari al 39’…

Il Milan ipoteca la vittoria dopo neppure un minuto a partire dalla ripresa: il pistolero avanza sulla sinistra e converge al centro; Tomiyasu spazza via ma nel farlo serve il pallone a Jack, che non si fa pregare e segna la rete del 3-1. Per diversi minuti è un gran Milan, anche se negli ultimi 20′ c’è un calo fisico. I rossoblù accorciano le distanze all’83’ su rigore con Sansone (Donnarumma intuisce la traiettoria ma non arriva sul pallone), rigore inizialmente non concesso ma poi assegnato dopo il ricorso al VAR. Nei minuti finali e nei 5′ di recupero sono comunque i nostri ad andare vicini al gol, al 93′ e al 94′ con Castillejo (subentrato al Calhanoglu all’84’) e al 95′ con una doppia conclusione di Hernandez e Piatek…

CONSIDERAZIONI:

Un Milan davvero convincente e sempre più squadra con idee ed identità quello che esce vittorioso dallo stadio di Bologna. I tre punti conquistati stasera ci portano a 20 punti, a poca distanza dalla zona Europa League e sempre più lontano da dove ci trovavamo prima. I miglioramenti già visibili contro Juventus e Napoli sono ora più tangibili. Certo, anche stasera ci sono stati diversi errori in fase di disimpegno, ma questo Milan dista anni luce da quello di inizio stagione con Giampaolo…

34 commenti su “BOLOGNA-MILAN 2-3

  1. A quanto pare la vittorie e il ritrovato bel gioco hanno un effetto soporifero: manco un commento! Per la verità allo stadio è andata anche peggio, visto che si sono accoltellati tra tifosi rossoneri. Mah…

    Da parte mia posso sciogliere le riserve in anticipo: la cura Pioli ha funzionato e sta funzionando in prospettiva. E’ bastato un po’ di equilibrio, di sano giudizio e un po’ di psicologia individuale per ridare a questi giocatori la serenità di esprimersi secondo le loro potenzialità. Non era un miracolo quello di Gattuso e non è un miracolo questo di Pioli. Solo due buone qualità professionali senza la ricerca della diversità che stupisce.

    Bennacer (un piccolo, grande uomo)
    Piatek (questo non è quello di quindici giorni fa. Lo hanno clonato con le correzioni?)
    Bonaventura (il vecchio Jack ci è mancato per troppo tempo che ci eravamo dimenticati della sua importanza)
    Senza l’autogol e la cazzata del rigore Theo avrebbe meritato stelle anche lui.

    Per una volta si può anche non dare bidoni. Troppo felice per farlo.

    Pioli (come sopra).

  2. I commenti li ho fatti all’altro post, mi limito quindi ai commenti.

    Bennacer – ha “solo” 22 anni e quindi in prospettiva può diventare un grande. Ammonizione ingiusta per un fallo che non c’era.
    Bonavcentura – mancava uno come lui ed il suo rientro a tempo pieno ha aiutato ancora di più a crescere anche glialtri.
    Piatek – una partita di sacrificio, un Piatek diverso dalle ultime. Certo che se avesse fallito il rigore era perso per sempre.

    Hernandez – non per la partita (giocata da 2 ma per la su irruenza che ha riaperto due volte la partita. Il primo se non faceva autogol era un primo calcio di rigore. Deve calmarsi un pochino e sfogare la sua forza nell’area avversaria non nella propria. Comunque sta facendo un campionato strepitoso. Un acquisto veramente azzeccato come quello di Bennacer.

    PioliVale quanto scritto da Ghost, nulla da ggiungere.

  3. Buon Milan, che batte un Bologna tignoso ma sterile.
    Piccola striscia positiva di 7 punti in tre partite, Napoli quasi agganciato e tra noi e il quarto posto ci sono 9 punti con gli scontri diretti con Atalanta e Cagliari ancora da giocare.

    Peccato, peccato davvero aver iniziato la stagione con Giampaolo, un folle incompetente.

    Veniamo ai premi:

    Jack Bonaventura: doveva essere il capitano al posto di Bonucci, è il vero leader carismatico. Gioca veloce, si inserisce, segna, copre. E trascina i suoi compagni: Theo e Hakan sono potenziati dalla sua vicinanza.

    Piatek. Finalmente si iscrive al campionato e lo fa con grande presenza fisica, procurandosi e segnando un rigore e vincendo tutti i duelli.

    Theo Hernandez. ennesima partita maiuscola, macchiata da un autogol sfortunato e da un fallo da rigore che ci mostra quanto margine di miglioramento ha questo ragazzo. Era dai tempi di Serginho che non vedevamo un terzino così.

    Partita ottima di Conti e Bennacer, e assist stupendo di Suso.

    Paquetà. Svogliato, lezioso, lento. Non siamo in Brasile, deve darsi una svegliata.

    Pioli . Ha trovato i titolari, ha recuperato ottimamente i lungodegenti Conti e Bonaventura, ha valorizzato il gioco di Theo e ora finalmente sta facendo tornare Piatek.
    Non sarà un luminare, ma è un bravo medico per questo Milan malato cronico.

  4. decisamente un buon Milan, in ripresa di gioco e di testa. Abbiamo fatto una partita con ancora delle sbavature, ma rispetto a qualche mese fa è tutta un’altra storia.

    Bennacer: illuminante, costante e preciso. Gran partita, grande grinta e palloni distribuiti in quantità.
    Hernandez: devastante. L’autogol è casuale in fondo, la palla gli sbatte sulla mano. Sul rigore doveva stare più attento ma rimane, la sua performance, di livello.
    Bonaventura: quando ha smesso di dribblare tutti e a toccare la palla solo un paio di volte è diventato fondamentale.

    Bravi anche Conti e Piatec.
    Niente bidoni.

    Pioli : sta facendo un gran lavoro, senza strombazzare e con un profilo basso, ha conquistato la fiducia dei giocatori e sta plasmando una idea di gioco semplice ma efficace. Bravo davvero!

  5. Non mi capacità della dabbennaggine difensiva: il Bologna non ha fatto un tiro in porta eppure ha realizzato due gol…
    Al di là di questo, miglior partita dell’anno.

    Bonaventura: da quando è tornato lui, la squadra è un’altra
    Piatek: finalmente il giocatore dell’anno scorso
    Bennacer: giocatore di gran talento e (pare) anche personalità.

    Musacchio
    Paquetà

    Pioli

  6. Bella partita, buona vittoria corroborata da un’ottima personalità (almeno per 70′). Non mi sono piaciuti i cambi, il calo finale che ci ha portato dell’ansia inutile e la mollezza difensiva sull’angolo del primo gol felsineo. Ma ci sta considerando che solo un mese fa eravamo il nulla assoluto in campo: c’è da migliorare ma bravo Pioli
    Piatek finalmente positivo
    Bonaventura il gol al 1′ della ripresa è un segno di concentrazione e grande applicazione senza quei cali di tensione che a noi nuocciono tanto.
    bene Bennacer bene Theo a parte ovviamente le sue irruenze e bene Conti al netto della piccola indecisione su quel pallone che lo scavalca nella ns. area consentendo al bologna un colpo di testa. Voglio tuttavia premiare Romagnoli per indennizzarlo del solito vergognoso cartellino giallo che si va a pigliare tutte le volte che va dall’arbitro. Con Bonucci questo non succede mai, bah…
    Paquetà se lo merita, come anche Musacchio

  7. Le due trasferte sulla via Emilia sono state positive.
    La partita di ieri in realtà mi lascia un po’ l’amaro in bocca, il primo tempo è stato ottimo, l’inizio del secondo tempo pure ma poi ho percepito delle sbavature in cui una squadra più cattiva del Bologna ci avrebbe fatto male

    gli ultimi trenta minuti sono stati tutti in balia dei rossoblu.

    Alla fine avremmo potuto segnare ancora ma abiamo subito troppo e abbiamo subito perchè a centrocampo Suso rientrava poco, Paquetà perdeva troppi palloni semplici e quindi si finiva in affanno.

    Quando giochiamo bene, non c’è nulla da dire… si gioca bene. La percentuale di minuti ben giocati è salita notevolmente ma abbiamo ancora la totale incapacità di gestire tutti i 90 minuti.

    Miglioreremo ancora ma non bisogna perdere la cncentrazione: stiamo salendo di quota ma non abbiamo ancora scollinato…manca tanto. E manca poco per tornarre nel fango non tanto dei pochi punti ma della poca convinzione delle proprie qualità.

    Bene bene bene Bonaventura: direi che ci mette tutto quello che ci mancava, esperienza, verticalità convinzione
    bene bene Bennacer, come Bonaventura con meno esperienza

    Bene tutti, soprattutto gli esterni Conti e Teo, con i limiti connessi al fare tanto e ogni tanto sbagliare.

    Mi sembra ci manchi, in prospettiva un bel centrale di difesa stile testa alta, e palla al piede e poi un po’ di gamba.

    Ok forza ragazzi… convinzione umiltà e determinazione

    ah, bravo Pioli, anche nei cambi, fatti con buon senso

  8. C’è chi, per esempio l’amico Costacurta (che per la smania di dimostrarsi super partes in TV spesso spala merda a casaccio sul Milan), sottolinea la pochezza del Bologna: voglio ricordare a Billy e agli altri che contro questo Bologna a inizio stagione ne avremmo prese minimo due (a zero). Poiché va bene criticare, ma dopo una partita per 70 minuti dominata e una vittoria meritata, non bisogna esagerare.

    Detto questo, i soliti cali di tensione (o come credo io, attacchi di panico), guarda caso quando nei finali dei tempi l’avversario spinge maggiormente, sono da eliminare. Mi mandano in bestia, non li reggo più. Si ripetono con una continuità urticante, ormai bisognerebbe avere imparato dai propri errori. Chiedo di terminare una partita in tranquillità, almeno una volta. E’ troppo?

    Bennacerforte tecnicamente e, a dispetto della stazza, anche fisicamente. Ammonito per misteriosi motivi dopo un intervento pulitissimo, viene sostituito per evitare un secondo giallo, e il centrocampo ne risente visibilmente.

    Bonaventuraper me resta un attaccante laterale sinistro, ma è evidente che, essendo per distacco la miglior mezzala a disposizione di Pioli, adesso serva lì. Un ritorno preziosissimo.

    Piateki limiti tecnici rimangono e rimarranno per sempre temo, ma ha fatto a sportellate, è sempre stato pericoloso e ha giocato per la squadra, entrando in due dei tre gol.

    Hernandez è devastante in attacco, ma in difesa deve migliorare molto. Mentalmente, poiché fisicamente è una bestia. Musacchio ha commesso qualche sciocchezza, ma lo risparmio perché abbiamo vinto. Un mistero ciò che dice Romagnoli agli arbitri: mi incuriosisce enormemente ‘sta cosa.

    Paquetàimpatto dalla panca bruttino. Mi sta piacendo sempre meno, il ragazzo.

    bene tutti gli altri.

    Pioliha ripulito parte delle macerie lasciate dal predecessore, ne deve eliminare ancora altre e non sarà facile, ma ha dimostrato di poterci riuscire. Molto bravo, finora. I cambi non mi sono piaciuti sul momento, ma ripensandoci: 1) Bennacer era a rischio secondo giallo; 2) Jack va tutelato fisicamente il più possibile, non dimentichiamo i mesi d’inattività causa infortunio; 3) Chi caspita avrebbe dovuto mettere?

  9. Sto riguardando la partita per avere le idee ancora più chiare a livello tattico.
    Per ora dico che il lavoro di Bonaventura, che da mezzala sinistra si lancia fra le linee (come sul secondo gol, riguardate i 30 secondi precedenti a quando prende palla Suso) è micidiale, è tutto quanto Paqueta non ha mai fatto.
    Vi invito ad osservare Bonaventura in quei 30 secondi precedenti, si inserisce tra le linee, scambia con Calhanoglu, poi offre sempre una possibilità di passaggio smarcandosi al limite dell’area.
    Quest’uomo ha cambiato il volto delle ultime partite.

    Bonaventura

    Piatek

    Bennacer

    Paqueta osceno ingresso in campo

    Piolista offrendo un 4-3-3 evoluto rispetto a quello di Gattuso ma con molti concetti di quel 4-3-3, abbandonando alcune proposte iniziali troppo spregiudicate.

  10. Vanno sottolineati alcuni altri numeri:

    1) 2 vittorie consecutive in trasferta (mancavano dallo Scudetto di Allegri);
    2) 3 reti in una sola partita;
    3) 7 punti nelle ultime 3 partite e la media punti di Pioli per la prima volta supera quella di Giampaolo (1,37 contro 1,28);
    4) + 9 sulla terzultima e -9 dalla quarta in classifica, per la prima volta siamo in zona tranquillità.

    Detesto lo Scansuolo (fu?) quindi vediamo di non fare scherzi per i ns. 120 anno e poi andiamoci a giocare tutto a Bergamo dal “maestro” Gasperini.

  11. Chiedo di terminare una partita in tranquillità, almeno una volta. E’ troppo?

    Un passo alla volta, boss. Fino a qualche settimana fa sembrava difficile anche terminare una partita semplicemente in vantaggio. 😥

    Ha ragione Darko a sottolineare che ci mancano i punti del breve regno di Giampaolo: non ci sarebbe voluto nulla di straordinario, solo una vittoria con l’Udinese e un pareggio contro Torino e Fiorentina (al posto di tre sconfitte decisamente sconfortanti) per ritrovarci non molto più in alto, ma almeno in una posizione in cui non avremmo dovuto guardarci alle spalle e avremmo coltivato qualche speranza più concreta di qualificazione europea. Facendo altri due conti: vincendo le quattro partite rimaste, arriveremmo a fine girone di andata con un punto in più rispetto allo scorso torneo. Il malato, però, ora appare stabile e per nulla guarito: le trasferte di Bergamo e Cagliari saranno difficili e le zone europee sono lontane, perciò prima di Natale il Milan deve solo pensare a stabilizzarsi.

    Stelle & Bidoni
    per Bonaventura. Con lui in campo lo scorso anno avremmo agganciato il terzo/quarto posto.
    per Piatek. Si procura il rigore e lotta. Per questa volta va premiato.
    per Bennacer. Buona partita.

    Da segnalare anche Conti. Hernandez bene in attacco, ma difensivamente da rivedere (senza il gol, sarebbe stato a rischio bidoncino). Non malissimo Suso, va detto.

    per Paquetà. Ingresso impalpabile, quasi dannoso.
    per Kessié.
    per Biglia. Entra e cambia (in peggio) il gioco della squadra.

    per Pioli.

  12. Tre stelle / Jack
    Due / Bennacer
    Una/ Piatek

    Do’ un bidoncino a Paqueta’, l’ unico che non mi convince, ormai da tempo. Finche’ non si mette in testa che non siamo in Brasile, fara’ sempre figure barbine.

    Ora pensiamo alla prossima, consapevoli che non siamo una grande squadra, ma almeno adesso, una squadra con una logica.

  13. Noto con divertimento che non siete in pochi a ripetere sostanzialmente quello che disse Giampaolo di Paquetà, cioè che è “troppo brasiliano”. 😆 😆

  14. Secondo me essere troppo brasiliano mica è un male, sarà che sono nato e cresciuto negli anni in cui il Brasile produceva fenomeni indescrivibili. Poi è chiaro, un conto è essere troppo brasiliano come Renato Portaluppi, Luis Silvio o Eneas De Camargo (pace all’anima sua), un altro è esserlo come Cafu, Kakà, Zico, Ronaldo, Pelè e una miriade di altri. Giampy non solo ha idee tattiche cervellotiche e bizzarre, ma ha distrutto psicologicamente gran parte della rosa. Paquetà in primis. Credo sia stato pagato una cifra esagerata e che più forti (o pronti) di lui ce ne fossero molti, ma questo ragazzo è più forte di così, qualcosa avevamo già visto. Speriamo che il Doc. Pioli guarisca anche lui.

  15. Io sono convinto che Paqueta abbia potenzialmente da dare più di Bonaventura, Suso e Calhanoglu messi insieme.
    Come Leao più di Piatek e Cutrone messi insieme.
    Però, come ho già detto, tiro le fila e mi chiedo: assist fatti? gol fatti? quando ha inciso veramente?
    Noi siamo gente che ha visto Kaka, acquistato per un unghia di Paqueta (al netto dell’inflazione 2003-2018). Kaka pronti via vi ricordate ad Ancona cosa fece nell’agosto 2013 (buona visione)? Io me lo ricordo molto bene.
    Se Paqueta è un centrocampista offensivo/trequartista non ci siamo proprio.
    Se è un Cerezo non ci siamo altrettanto.

  16. Forse potrebbe iniziare a giocare al posto di suso e chala, però mi sembra possa cambiare il tasso tecnico ma non le prospettive di gioco della squadra

  17. Calma, con il cestinare Paquetà.
    Paquetà è forte. Sia tecnicamente sia fisicamente. Ed è un ragazzo tranquillo e intelligente.

    E’ arrivato bene in Italia, poi ha fatto mille partite fino ad agosto.
    Non si è preparato bene, non si è riposato, e si è ritrovato un allenatore pazzoide che gli ha cambiato cento posizioni in campo, per di più con la pesantezza tripla di essere mister 35milioni, di essere il 10 del Brasile e di giocare a San Siro.

    La panca gli farà bene, molto bene. Credo che farà un bel mese di gennaio. E idem Piatek.
    La panca boccia e fa incazzare i cretini, e insegna molto agli intelligenti e agli affamati.
    Io credo che Paquetà sia intelligente, e spero Piatek sia affamato.

    Pioli ha autorità e autorevolezza.
    Giampaolo in tre partite ha cambiato ventordici titolari e millemila moduli, ha rapidamente mostrato alla squadra di non essere al timone della nave, quindi erano tutti allo sbando.
    La media bassa di Pioli è dovuta all’aver incontrato Roma e lazio in un momento di transizione, juve (che è piu forte…) e Napoli (che se non era allo sbando ci arava male).

    Adesso dobbiamo, a mio avviso, provare senza paura a vincerle tutte: Sassuolo, Atalanta, Sampdoria, Cagliari, Udinese, Fiorentina.

    E vediamo se la classifica alla 23esima è ancora così degradante.

  18. Sono d’accordo con Darko, calma a perché è ancora un ragazzino. Crede ancora che il calcio che giocava in Brasile sia lo stesso in tutto il mondo. Quando (a breve) capirà questo, vedremo il vero Paquetà.

    Intanto Ibra tiene sulle spine i nostri dirigenti ed aspetta un rilancio dal Napoli. Professionalmente non gli si può rimproverare nulla, uno va dove lo pagano di più. Però cavoli hai 38 anni, hai tanti di quei soldi… Intanto accetta 6 mesi di contratto e dimostra di valere quanto ti pagano, a giugno si vedrà, male che va troveresti sempre qualche squadra disposto ad ingaggiarti. A meno che sente che probabilmente sia l’ultimo contratto della carriera, oltre fisicamente non può andare ed allora cerca di “acchiappare” quanto di più possa “acchiappare”.

    Se viene sarei felicissimo, se dovesse andare a Napoli, amen, non certo starei male come all’addio di Marco Van Basten 😥 😥 😥

  19. Paquetà ha bisogno di riorganizzarsi mentalmente dopo i disastri di Giampaolo.

    E’ vero che a volte eccede nei giochetti con la suola ma ha una tecnica molto elevata, riesce a fare numeri da funambolo o a perdere palloni assassini con la stessa facilità. Quando raggiungerà l’equilibrio tra questi due aspetti ne vedremo delle belle.

    Su Ibra resto sempre indeciso per le ragioni che avevo già esposto, tuttavia in questo momento dove sembra stiamo trovando una quadratura forse sarebbe inopportuno.

    La storiella che deve ancora dare una risposta e che la Società non gradisce i tempi lunghi sono le favolette raccontate dai soliti ciarlatani con la penna in mano. Secondo me è già stato deciso tutto, anche se non conosco la decisione effettiva.

    Ibra è una industria, è pieno di soldi e penso che non sia affatto una questione di ingaggio. Piuttosto penso al ruolo che vorrà svolgere alla fine della carriera, ormai prossima. Chi gli offrirà una posizione di rilievo in Società magari lo avrà nei ranghi e lui spalancherà le porte al suo amico Raiola. E questo è un altro aspetto che mi preoccupa non poco.

  20. Paqueta può fare meglio di così, certamente.
    Ha dimostrato di essere una buona mezzala sinistra? Non so, ho già scritto qui che per me deve stare fra i tre davanti nonostante sia piuttosto lento.
    In ogni caso: per quante partite lo ha dimostrato? E fino a che punto in quelle partite?
    Che poi abbia la numero 10 in uno dei Brasile più modesti della storia carioca, e solo per i ripetuti infortuni di Neymar, non me lo fa, a prescindere, promuovere con atto di fede.

    Per quanto è costato e per le attese che c’erano in lui, ad oggi, ha fallito clamorosamente. Non ha inciso mai, in nessuna partita ha veramente inciso. In questo sono totalmente d’accordo con Pellegatti.

    Quindi la domanda è: il migliore Paqueta è solo quello visto nelle prime 6-7 partite con Gattuso?
    Perché, allora, già Bonaventura è migliore di quel meglio di Paqueta.
    E poi qual è il suo ruolo?

    Mi direte al posto di Calhanoglu.
    Sì, posso concordare.
    Prima di bocciarlo definitivamente vorrei vederlo attaccante sinistro almeno per un 5-10 partite.

  21. Quoto Ghost per Ibra.
    Credo anch’io che in linea di massima è già tutto fatto. Non so effettivamente quanto possa essere utile o dannoso. So che al di là del suo carattere è un professionista serio.

    Quoto invece Adamos su Paquetà. Dotato, ma impalpabile e qualche volta dannoso. Kaka era un’altra cosa in tutti i sensi.

  22. Qualcuno mi spiega x favore i motivi dell’esonero di Ancelotti a Napoli ?

  23. Qualcuno mi spiega x favore i motivi dell’esonero di Ancelotti a Napoli ?

    ADL è un arrogante coglione, pieno di sé e non vincerà mai un cazzo.

    Ah, i prescritti non potranno ripetere il triplete :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: . Con Conte lo davano per certo tanti coglionisemper :suca: :suca: :suca: :suca:

  24. Dopo aver goduto delle due vittorie in trasferta consecutive e della legnata presa dai ratti ieri è arrivata un’altra meravigliosa serata con il Barcelona B delle riserve che ha fatto fuori il diversamente pelato gobbo e la seconda squadra di Milano dalla Ns. Coppa. Non c’è che dire, gli ultimi 5 gg sono stati belli calcisticamente parlando.

    Sull’esonero di Ancelotti (leggete i commenti dei napoletani su Twitter sotto l’annuncio ufficiale) rimango allibito.
    Ma altrettanto allibito rimango a leggere presunti milanisti che accusano Gattuso di avergli fatto le scarpe.
    Cosa????
    Ma certe gente ha problemi seri eh, ma molto seri.
    Chi ha fatto fuori Ancelotti è ADL non Gattuso, non ci dovrebbe essere nemmeno bisogno di dirlo.
    Io non mi capacito di come tali “milanisti” abbiano così tanto in odio Gattuso.
    Disgusto.

  25. Gattuso è reo di non avere centrato la zona Champions facendo spettacolo con quello squadrone che aveva per le mani. Per fortuna poi ce ne siamo liberati ed è arrivato un maestro che “insegna calcio”.

    Gli insulti che ho letto in questi anni sui social da parte di sedicenti milanisti nei riguardi di Rino, Carletto e pure Paolino sono indecenti. Boh, sarà che sono di un’altra generazione e non sono sufficientemente aggiornato.

    In bocca al lupo, Rino.

  26. Insulti a Rino, e per quale motivo ?
    La gente e’ veramente impazzita, anche un bimbo capirebbe che De Laurentis e’ un’autentica testa di cazzo che fa solo del male alla squadra, con i suoi squallidi atteggiamenti.
    Comunque in bocca al lupo a Rino!

  27. io sono sempre stato contro le patenti di tifo e lo sono tuttora però a tutto c’è un limite.

    non puoi essere milanista se scrivi cose del tipo “Gattuso che chiamava Ancelotti suo padre poi gli ha fatto le scarpe e fregato il posto, bel figlio”. questa è mala fede pura e non puoi essere milanista.

    ci sono delle figure che, per carità, si possono criticare ma dovrebbero essere rispettate a prescindere se sei milanista.
    mi rendo conto non sia facile stabilire questo limite ma il mondo ha già troppo accettato il relativismo, ci sono dei pilastri assoluti, anche nel mondo milanista, che dovrebbero essere fissati e oltre i quali non si può e non si deve andare.

    io stesso ho criticato Gattuso qui, come comunicatore e per la gestione del caso Bakayoko in una partita a San Siro della fine della scorsa stagione. criticato, appunto.
    imputargli di avere tradito Ancelotti accettando la panchina del Napoli è mala fede, non è una critica.

    In bocca al lupo a Gattuso per questa sua avventura.
    E sono sicuro che il primo a farglieli sarà Ancelotti.

  28. Mi associo ai commenti di Marcovan e Adamos su Gattuso e in genere a chi infama altre nostre “glorie” calcistiche.
    Un conto è criticare, come ho fatto io per primo, l’operato di un allenatore tuo ex e un conto è insultarlo come se fosse un traditore o chissà cosa peggio.
    Vado alla preistoria. Sono stato un feroce critico verso Rivera dirigente, ma non mi sono mai sognato neppure lontanamente di mettere in dubbio cosa è stato per il Milan e per i milanisti quando giocava. Chi si esprime in quella maniera becera, volgare e insensata non ha a cuore il Milan, la sua storia e la sua identità.
    A proposito, domenica festeggiamo prima del Sassuolo i nostri splendidi 120 di vita. In realtà il compleanno è lunedì, ma a San Siro ci sarà una bella sfilata di stelle e monumenti.
    «Saremo una squadra di diavoli. I nostri colori saranno il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari!»

  29. Mi unisco anch’io agli auguri a Rino e per manifestare il mio sdegno agli insulti che alcuni sedicenti milanisti gli hanno tirato contro: questi sono degli infami che non possiamo nemmeno considerare tifosi.

  30. Le critiche sono sacrosante, verso chiunque lavori per il Milan, qualsiasi sia il suo passato. Considero i risultati di Gattuso al Milan ottimi, ma neppure a me piaceva il gioco espresso dalla squadra, ammetto che mi sarei annoiato senz’altro meno seguendo due ore filate di Padel o di Curling, o peggio ancora di Baseball. Ma gli insulti sono inammissibili. E non solo quelli. Considero egualmente gravi anche altri tipi di mancanza di rispetto: storpiarne il nome, dileggiarne l’eloquio, metterne in dubbio la competenza (il pescivendolo, il non-allenatore, ih ih ih come sono simpatico voglio tanti like). Quoto il Giustiziere: Rivera come dirigente fu un disastro, speravo se ne andasse e approvai Berlusconi quando mi accontentò. Ma in privato e sottovoce, e senza l’assurdo rancore che sembra pervadere alcuni (tanti, troppi). E mai e poi mai mi sarei sognato di insultarlo o anche solo di chiamarlo Ranni Givera. E’ una questione, come dicevo, di enorme rispetto.

    Ma se qualcuno queste cose non le capisce da solo, è inutile perdere tempo per spiegargliele.

  31. Bah, ragazzi, come in altri ambiti della vita, ci sono dei fenomeni da social network che amano lanciarsi in certe crociate, che si creano un seguito, e magari per difendere l’indifendibile si dimenticano ciò che hanno detto il giorno prima. E poi c’è questa facilità nel tirare righe dritte coi buoni di qua e i cattivi di là, nel dare giudizi che sono sempre definitivi, netti, incapaci di vedere la complessità di quello che accade.

    Tra le tante cose accadute, tra l’altro, di cui ancora molti non si sono accorti, è che il Milan è diventata una squadra mangia-allenatore, come il Perugia di Gaucci, le prime Inter di Moratti, come le squadre che sono state in mano a Preziosi – termini di paragone che difficilmente si possono definire positivi. Tanti non capiscono e non hanno capito che buco nero è diventato il Milan, eppure hanno rimproverato e ancora rimproverano a Gattuso (ad esempio) quel pareggio o quella sconfitta in quella particolare partita in cui non aveva nemmeno un centrocampo a disposizione.

    Gattuso a mio avviso non è (ancora) un grandissimo allenatore. Si vede che è, nel migliore dei casi, uno che bada prima alle cose concrete, poi al resto. Eppure, riconoscerne i limiti non vuol dire far passare la sua gestione del Milan come un’epoca di occasioni di ritorno alla grandezza che fu, mancate per colpa di chi sedeva in panchina – c’è però chi questa operazione l’ha portata e la sta portando avanti.

    Nella stampa e sui social network c’è un gruppo di persone, minoritario ma rumoroso, che porta avanti sistematicamente una riscrittura degli ultimi 10-15 anni di storia milanista. Questa riscrittura va a uso e consumo delle proprie fissazioni in alcuni casi, o in altri va a difendere questo o quel particolare personaggio della storia recente o meno recente del Milan. Forse talvolta è solo ricerca di visibilità. Fatto sta che queste persone fanno rumore e sono pericolose.

    Coloro che avete citato nei vostri commenti non sono altro che un piccolo sottoinsieme di questo gruppo di persone la cui sfacciata faziosità prima viene smascherata, meglio è.

  32. In bocca al lupo, Rino. Carletto resta un gran signore.

    Il primo che mi viene in mente di aver letto in un post pieno di insulti a Gattuso è stato, tempo fa il solito coglioneverosemper. Dopo che ha deciso di morire 2.0 e come previsto resuscitare 2.0, ma a singhiozzo, si è scagliato contro tutti. In compenso ora è diventato tifoso del Monza ma resta coglioneverosemper ora biancorossosemper.

    Ormai ha 30 anni ma ha il cervello come il culo di un vombato, quel mammifero simile a un roditore che caga a cubetti. Che davvero produce feci a forma di cubo (come lui produce i suoi post), che delimitano l’ingresso delle sue tane e che spesso ne denunciano la presenza quando chi le ha create se ne sta ben nascosto (come lui nel suo blog).

  33. Pensavo fosse meno giovane coglioneverosemper. Ma che minchia sbraita se ha conosciuto il Milan da non più di una ventina di anni e cognitivamente (bisogna fare uno sforzo immane a pensare che abbia una cognizione di qualcosa) anche da meno? Quindi, il povero sfigato, ha vissuto, se va bene, sei o sette anni del Milan del quale abbiamo nostalgia e per il resto solo mangiate di fegato, travasi di bile e pippe mentali pensando al suo amato Adrianone. Va beh…

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