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25esimo turno di Serie A. Il Milan, dopo la preziosissima vittoria all’Olimpico contro la Roma, cerca continuità di risultati nel match infrasettimanale contro l’Udinese. Romagnoli si riprende la titolarità in difesa, reparto nel quale torna anche Kalulu. Partono dal primo minuto anche Brahim Diaz, Rebic e Leao. Indisponibili Zlatan, Mandzukic, il turco e Bennacer…

La partita sembra il tipico incontro contro una squadra intenta soltanto a chiudere ogni spazio. Il Milan gioca e non rischia praticamente nulla ma fa fatica a creare occasioni. La coppia Leao/Rebic non brilla e Theo Hernandez sbaglia troppo. La palla gol più succosa è quella di Castillejo al 39′: lo spagnolo avanza ed entra in area ma il suo tiro è respinto da Musso…

La ripresa regala molte più emozioni e le due reti. Meité prende il posto di Tonali, dolorante verso la fine del primo tempo. Da uno svarione di Theo nasce la palla gol più clamorosa per i friulani: Gigio esce a vuoto, la palla converge al centro per un’incornata ed è bravissimo e provvidenziale il nostro capitano che salva un gol praticamente già fatto. Il Diavolo risponde con una bordata di Meité al 50′ dal quale scaturisce l’angolo per il colpo di testa di Kessie sventato da Musso. Diversi i cambi operati da Pioli per vitalizzare la manovra (Hauge per Brahim Diaz, Calabria per Kalulu, entrambi i cambi vengono fatti al 62′). Al 67′ l’Udinese passa in vantaggio con Becao (tiro sul quale forse c’è il velo di un altro attaccante avversario, Donnarumma incespica sul pallone). I nostri tentano una reazione ma la squadra sembra non riuscire a trovare spazi nonostante le squadre si allunghino e manca la lucidità necessaria. Saelemaekers entra al posto di Castillejo al 74′. C’è un forcing da parte dei rossoneri negli ultimi 5′ finali (doppia conclusione di Calabria all’88’). Quando tutto sembra finito arriva il rigore in pieno recupero – minuto 95 – per un evidentissimo e scomposto tocco con il braccio. Sul dischetto Kessie: rincorsa breve, portiere da una parte, palla dall’altro, è 1-1…

OPINIONI:

Partita strana; non impresentabili come contro lo Spezia, dopotutto si è tentato di imporre il proprio gioco e si stava gestendo la partita senza particolari affanno. Si è faticato a trovare soluzioni per andare in porta e diversi nostri giocatori sembrano in riserva (Rebic, Theo e Leao). A proposito del portoghese: è irritante ma è anche vero che non è sempre stato servito al meglio. Occasione mancata per allungare sulle inseguitrici ma poteva anche andare peggio…

23 commenti su “MILAN-UDINESE 1-1

  1. L’avevo detto di non cantare vittoria troppo presto. Partita giocata malissimo, pareggio immeritato. E’ vero che l’Udinese l’aveva impostata in un certo modo, però è imperdonabile non creare praticamente nulla per 95 minuti. Se poi oltre a non creare commetti cazzate assurde in difesa, le partite meriti di perderle. Cosa che sarebbe giustamente successa se Larsen non fosse inspiegabilmente impazzito (secondo me lui e Borevkovic del Rio Ave devono dei soldi ai Singer).

    Tutti questi guai muscolari non sono normali. Non può più trattarsi di un caso.

    Calabria — ingresso da applausi

    Kessiè — rendimento sempre sopra la media, rigore al solito perfetto

    Tonali — bravo, prima di rompersi.

    Romagnoli grande salvataggio, bravo anche Kiaer; non abbiamo preso gol né mai rischiato per colpa loro. Ottimi ingressi di Saelemakers e Meitè. Male Rebic nel primo tempo, un pochino meglio nel secondo.

    Hernandez — due boiate difensive da ceffoni

    Leao — se fosse stato nullo sarei soddisfatto: uomo in più dell’Udinese. Qualche mese fa pensavo potesse diventare una buona prima punta, da un po’ lo penso molto meno.

    Donnarumma — come diavolo ha fatto?

    Pioli — è iniziato il suo famigerato “secondo anno”?

  2. Non era certamente difficile prevedere una partita come questa e nel pre gara l’avevo scritto anch’io sottolineando quanta fatica abbiamo sempre fatto contro questa squadraccia che Pozzo ha fatto diventare una delle cose più negative del nostro campionato.
    Detto questo e detto che Gotti l’ha preparata benissimo, ma queste strategie fanno comprendere perchè da troppo tempo non vinciamo più niente in Europa, bisogna solo evidenziare, come ho fatto incazzatissimo a fine partita, la nostra impotenza nel trovare soluzioni davanti a una difesa chiusa. Ho scritto anche allarmante, perchè domenica ci troveremo un’altra squadra con caratteristiche simili. Poi, sperando di non prendere un’imbarcata a Manchester (ma non è affatto esclusa), ci troveremo il Napoli di Gennarino che non è uno che gli piace giocare a viso aperto.

    Tutti questi guai muscolari non sono normali. Non può più trattarsi di un caso.

    Questo dubbio l’avevo posta qui circa un mese fa. Ci rompiamo per niente e sono rotture non lievi. Secondo me una verifica a come si allenano andrebbe fatta.

    è iniziato il suo famigerato “secondo anno”

    Purtroppo ci sono cliché che non si spiegano, ma che sembrano essere regolati da forze quasi esoteriche. È abbastanza chiaro che non si tratta di un problema legato alle capacità tecniche, ma potrebbe anche essere un fattore psicologico o caratteriale. Come se non riuscisse a fare un salto di marcia quando è necessario.

    Nessuna stella. Nell’anonimato dilagante non le merita nessuno.

    Leao (ai tempi del Paron avrebbe preso parecchi calci in culo)
    Theo (è da un po’ che dà l’idea di essersi un pochino montato la testa)

  3. Finisco il commento perchè mi è partito un invio involontariamente.

    Gigio (può succedere a tutti, nessuno gliene fa una colpa, ma… te e il panzone non state troppo a rompere il c… con delle cifre senza senso)

    Pioli per il motivo di Marcovan e per quello che ho commentato sopra.

    PS: Gotti, capisco la delusione, ma incazzati con il tuo giocatore, non venire a piangere perchè Massa non ha fischiato due secondi prima che Rebic crossasse.

  4. Come scritto ieri sera credo che alla fine sia un punto guadagnato che potrebbe contare moltissimo. Ma dobbiamo darci una svegliata. Domenica sera ci eravamo illusi forse un po’ troppo ed attendevamo la controprova che non è arrivata e domenica ci attende il Verona…

    Kessiè
    Tonali – sembra sia solo una contrattura, speriamo bene
    Castillejo

    Bene anche Romagnoli che ha evitato un gol già fatto, Kjaer e Calabria

    Leao – ok servito male, ma è irritante
    Hernandez – in queste ultime partite forse capiamo meglio il perché Deschamps non lo convoca
    Donnarumma – ci ha salvato il culo tante volte, però ieri sera…

    Male anche Hauge, una involuzione che forse si può spiegare solo dal fatto che gioca da un anno senza soste.

    Pioli – non riesco a bocciarlo, non so.

  5. Ieri male, contro squadre che si mettono di traverso bisogna entrare con il piglio giusto e non l’abbiamo avuto.
    C’è forse anche il desiderio recondito e ingenuo di gestire le energie
    Capita, ieri pensavo ad un Milan Empoli di sacchiana memoria risolta da un redivivo VanBasten, forse al rientro dopo il primo lungo infortunio. Forse era Marzo / aprile

    Sono quelle partite che se non sblocchi diventa dura. Se poi ti addormenti e giochi in modo superficiale…

    E’ andata bene.

    maluccio tutti ma con un po’ di ottimismo: Tonali ancora un po’ più convincente, passo dopo passo, speriamo niente di grave e che Mandzukic sia presto disponibile. Poteva essere l’apriscatole necessario

  6. Abbiamo ruminato calcio per tutta la partita, e questi qua son venuti in campo col pullman e per poco vincono e avrebbero pure meritato.
    Un punto guadagnato va.
    Leao ha stancato, dobbiamo a questo punto ragionare se l’attacco del futuro vada o meno basato su costui.
    Leao
    Donnarumma e Theo
    Tonali
    Calabria
    Kessie

  7. Purtroppo in questa riflessione di Sconcerti c’è molta verità “Si può perdere la stagione, ma insieme. Vedere Ibrahimovic che recita un copione per far ridere la gente mentre il Milan dall’altra parte perde la strada, è una contraddizione troppo forte, non appartiene al calcio, è cattiva satira. In queste condizioni è giusto perdere, non si è da scudetto.“.

  8. Dopo domenica pensavo fossimo risorti,invece siamo ancora convalescenti.
    Spezzo una lancia in favore di Leao: gioca in un ruolo non propriamente suo (per lo meno non ancora) e ieri non gli sono mai arrivate palle adatte a sfruttare le sue caratteristiche.

    Kessie
    Romangoli
    Tonali

    Gigio
    Brahim Diaz
    Rebic

  9. Purtroppo l’ho vista male perché avevo una riunione online. Ho visto poche cose ma che mi hanno fatto pensare.

    Hernandez: da troppe settimane gioca male e a sprazzi fa partite buone. Credo stia venendo fuori il suo peggio e ciò che l’ha fatto rimanere lontano da Real e Nazionale francese. Non ci siamo proprio, serve un rapido cambio di passo.
    Donnarumma: questa storia del rinnovo sta andando troppo per le lunghe. Quando se ne voleva andare l’avevo scaricato, poi ha firmato e piano piano ha riconquistato la mia fiducia fino ad augurarmi un rinnovo perché è veramente forte, ora non si espone e, soprattutto, non mette la parola fine alla questione che lo riguarda. Sta tornando a calpestarmi i coglioni, lui e il suo ingordo procuratore.
    Romagnoli: ieri sera ha salvato un gol fatto, ma non basta per riqualificarlo. Almeno a me. Lo stiamo aspettando da qualche anno ma non cresce più di così, anzi pare che regredisca.
    Leao: ha sicuramente delle potenzialità ma deve tirare fuori il carattere. Ogni volta in campo sembra ti faccia un favore a correre, ha delle mimiche facciali che ispirano compilation di calci in culo a raffica.
    Hauge: al giovane vichingo deve essere successo qualcosa, non può essersi perso così di colpo. Ha iniziato con noi facendo il botto per poi scomparire miseramente.
    Ibrahimovic: vederlo a Sanremo che fa la macchietta non mi frega più di tanto, mi ruga invece che non possa dare il suo contributo in campo in un momento delicato della stagione. Mi sono fatto l’idea che l’infortunio sia solo di facciata per evitare i pistolotti di deficienti come Sconcerti, ma che appena il Festival sarà finito lui miracolosamente tornerà a calcare l’erba.

    Non assegno stelle e bidoni anche se è come l’avessi fatto. Spero sempre che il cambiamento sia dietro l’angolo, ma…

  10. Tre stelle Kessie
    due stelle Tonali
    Una stella Castillejo

    Tre bidoni Leao
    Due bidoni Rebic
    Un bidone Theo

    Pioli pollice giù

    Unico lato positivo il fatto che hanno cercato il pareggio fino alla fine e pure oltre; ma il problema rimane, ed è grave, e ne sono consapevoli anche loro (alcuni di loro, almeno…) se è vero che Calabria ha detto poi: “Dobbiamo guardarci in faccia e decidere cosa essere da grandi”.

    Partite del genere le porti a casa spesso su iniziativa del singolo o su calcio piazzato: l’unico nostro dribbling è stato quello di Castillejo (e Musso fa il miracolo); le punizioni manco ce le siamo procurate. Se poi quelli che dovrebbero dare il cambio di passo invece si nascondono, la serata è segnata.
    Postilla su Leao: altrove ho letto dei commenti che dicevano “Partitaccia ma non è stato neppure servito a dovere”. Anche fosse vero, nel corso dei 90′ è stato provato prima punta/di lato al posto di Rebic/trequartista: ha giocato da schifo in tutti e tre i ruoli. Quasi speravo in una sostituzione “punitiva” perchè si svegliasse. Le occasioni bucate continuano ad accumularsi, secondo me.
    Discorso analogo o quasi per Rebic: però il croato la gamba nei contrasti ce la mette sempre; purtroppo rimane il problema che è matto da legare e scopriamo se è in luna buona o in luna storta solo a partita iniziata. Avesse costretto Becao alla sotituzione, almeno…!

    Vinceremo col Verona? Sono pessimista.

  11. Mi sono fatto l’idea che l’infortunio sia solo di facciata per evitare i pistolotti di deficienti come Sconcerti, ma che appena il Festival sarà finito lui miracolosamente tornerà a calcare l’erba.

    Se fosse vero, e penso non lo sia, sarebbe molto, ma molto peggio dei pistolotti deficienti di Sconcerti. Comunque nel pistolotto che ho riportato sopra, continuo a pensare che parecchia verità.

  12. A me non è piaciuta la faccenda Ibra-Sanremo. Si sarebbe dovuta evitare, su questo penso che si possa essere tutti d’accordo. Il fatto è che semplicemente non è stato possibile, essendo stato l’accordo col festival siglato quando Ibra non era ancora convinto di rinnovare per un altro anno con noi. Rinnovo avvenuto peraltro dopo varie insistenze di Pioli (rivelate da quest’ultimo peraltro, non mi sto inventando niente).

    Ibra è questo: un atleta ormai in prossimità del ritiro che sfrutta (e sfrutterà) la propria immagine in ambiti diversi dal calcio. Un atleta che però, prima di chiudere, è venuto a darci una grossissima mano, insegnando a un gruppo di ragazzi come uscire dalla mediocrità in cui si dibatteva da diversi anni. Senza di lui, col cazzo che saremmo qui a rammaricarci, a febbraio, di una Inter prima in classica che ci sta staccando. Lo sappiamo noi, lo sanno Maldini e soci, lo sanno pure i moralisti che stanno agitando il ditino. Ibra ha dato infinitamente più di quanto ci ha tolto, da gennaio 2020 in avanti.

    Quindi sì, il pistolotto di Sconcerti è da deficiente.

  13. Il problema non è Ibra. San Remo, non è Gigio certo ieri a sbagliato ma un errore del portiere va valutato come l’errore di un attaccante che sbaglia una conclusione, ieri si vinceva anche quando mancava Ibra e parecchi altri titolari e chi entrava era inserito in un contesto di gioco e faceva la sua parte, vedi Hague, oggi no quel gioco non si vede più con i rincalzi ma nemmeno con i titolari, ieri anche senza Ibra o titolari importanti si segnava una media di due goal a partita e segnavano in tanti attaccanti e non (date un occhio a quanti diversi giocatori del Milan da diversi ruoli andavano in goal) segnavano, ora abbiamo possesso di palla ma a tirare in porta non ci arriviamo molto ma molto raramente. Qualche cosa è cambiato, cosa è perché io non so, ho solo un’impressione che spero fatti futuri, già con il Verona, mi smentiscano, ma mi sembra che siamo tornati al 2019 e almeno allora non c’era il Milan ma non c’era nemmeno il COVID, oggi dopo un 2920 con entrambi vedo ancora il COVID è un Milan che si allontana. Ripeto mi auguro di essere smentito

  14. No dai, Marcovan… non mi dare del moralista. Capisco che se questa vicenda fosse capitata a dicembre avrebbe avuto un altro impatto, ma in questo momento suona molto male.

    È indiscusso che Ibra ha dato alla squadra quel quid di personalità che non esisteva, ma è anche vero che una società come il Milan, e quando dico Milan sappiamo tutti a cosa intendo, non può subire nessun condizionamento. Il contratto di Ibra con la Rai, anche se fatto quando non c’era ancora il rinnovo, andava per lo meno rinegoziato e adeguato al suo impegno con il Milan, non il contrario. Per quanto sia stato ed è importante Ibra, la nostra società non può essere condizionata dai suoi impegni extra calcistici.

    Volere o volare quel commento di Sconcerti non è nè deficiente nè moralizzatore e tocca realisticamente quello che l’immagine di Ibra a Sanremo trasmette al di là di tutto. Che poi non siamo da scudetto è indipendente da queste cose. Questa è forse la parte deficiente, ma forse più in malafede, del commento.

    Comunque… “Ma tu Zlatan hai mai conosciuto gli Abba?” “No, ma gli Abba conoscono me.

  15. Ma perché Ibra avrebbe dovuto rompere un accordo già stabilito? In nome di che cosa? Guarda che è stato il Milan a insistere per rinnovare per un altro anno, non lui. Se il saldo del suo apporto alla squadra è a tutt’oggi abbondantemente in attivo come tu stesso hai ammesso, che t’importa di un’innocente comparsata a un festival? Ti seccano le critiche di Sconcerti? Colui che nella Juventus di qualche anno fa non sarebbe riuscito a trovare un posto da titolare a Cristiano Ronaldo? Ma chi se ne fotte di ciò che scrive uno così.

  16. Esattamente. Gente come Sconcerti ormai non analizza più, dal lato tecnico e tattico, una partita ma ormai fa interventi moralizzatori e spesso scrive cazzate epocali che, pazienza se le scrivo io che faccio tutt’altro nella vita e scrivo da tifoso, ma le scrive lui che scrive di professione. E non dimentichiamoci che fece parte della Fiorentina quindi non è proprio completamente imparziale.
    Ma di Sconcerti frega poco. Marcovan ha spiegato molto bene la genesi delle vicende di Ibra e a me dispiace solo che non possa dare ancora una scossa a chi si è distratto troppo.
    E l’esempio di Leao è disarmante in questo senso: questo ragazzo ha fatto vedere cose importanti in alcune partite, roba forte. Ora si è perso via e la colpa non è della sua mimica facciale o del suo strano modo di corricchiare, ma di come si approccia mentalmente alla partita. Quando capirà che ha tutte le potenzialità per diventare molto forte e che non deve avere sempre dietro il culo qualcuno che lo stimoli a dare tutto, forse qualcosa di buono succederà. Altrimenti finirà come i tanti talenti sprecati nel mondo pallonaro.

  17. Io penso che se Federica Pellegrini può fare tanti passaggi televisivi oltre a innumerevoli pubblicità e servizi giornalistici rimanendo la più grande nuotatrice italiana di tutti i tempi ed una delle migliori sul pianeta allora anche “il divino” può tranquillamente fare cinque serate a teatro. Secondo me si sta dando eccessivo risalto alla vicenda ma, in fondo, è proprio quello che voleva il divino: parlate di me così non rompete le scatole ai miei compagni più giovani

  18. Alzo le mani è mi arrendo.
    Il problema non è comunque Sconcerti e non è nè morale nè etico.
    Mi chiedo cosa avremmo detto se questa cosa l’avesse fatta CR7.

  19. Mi chiedo cosa avremmo detto se questa cosa l’avesse fatta CR7.

    Così a naso direi che ce ne saremmo sbattuti le palle. Ma potrei sbagliarmi. So però per certo cosa avrebbero detto Sconcerti & Company: nulla.

  20. Sconcerti fa il deficiente contro il Milan, ma altri fanno molto peggio contro Ibrahimovic. Dopo le tante presunte accuse di razzismo contro quel povero agnellino indifeso che veste in nerazzurro, oggi leggo anche accuse di omofobia per una presunta esibizione machista a Sanremo.
    Lo dico in dialetto romagnolo: avì rot e caz!

  21. Per quanto mi riguarda Ibra può fare quello che gli pare:

    se a 40 anni(!) è competitivo in serie A vuol dire che il professionismo lo può insegnare a tutti.
    Lo considero un modello di passione per il proprio lavoro, di ricerca della perfezione, un modello anche per me che faccio un altro lavoro.

    Al Milan aveva solo da perdere, poteva fare il re in America. Adesso è lì che cerca di spingere in su l’asticella, sfidando infortuni muscolari. Per me Ibra è stata una riscoperta.

  22. Questa polemica su Ibra è ridicola.Per me E anche i tumori e le ansie sul momento del MilanDai ragazzi non facciamoci influire dai mass mediaStiamo giocando senza giocatori fondamentali come bannader e chala.Come importanza è come se l’Inter giocasse senza barella e Lukaku. Fare fatica e normale

  23. Bennacer, Mandzukic, Maldini, Ibrahimovic, Calhanoglu, Rebic
    Chi offre di più?

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