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A TUTTO CAMPO….GHOST TO GHOST

Il giochino in voga in queste settimane è “nascondino”.
Pare che del Milan non se ne voglia parlare, nelle alte sfere societarie. Esclusi i soli blog direttamente interessati.
E allora, complice anche il prestigioso Trofeo TIM di questa sera nel quale faremo partecipare la nostra terza squadra, vorrei segnalarvi qualche argomento diverso dai soliti.
Uhm….facciamo diverso dal calcio, va..

Parliamo delle Olimpiadi di Londra che stanno per iniziare, perché sono state divulgate alcune notizie molto interessanti.

Ad esempio, la calciatrice americana Hope Solo, ha descritto il villaggio olimpico come fosse un “Ciulodromo a otto corsie“.
A sentire lei, pare che gli atleti pensino solo a fare l’amore. Che ci può pure stare, ci mancherebbe altro.
Ovunque e in qualsiasi momento. Prima, dopo o durante la gara, non fa differenza

La Pellegrini ha subito cavalcato l’onda dicendosi favorevole a questa pratica e il “povero” Magnini pare debba fare gli straordinari. Ne sarà contento, comunque.

Gli organizzatori (..niente sesso, siamo inglesi..) hanno dovuto correre ai ripari, riempiendo il villaggio di preservativi. Ben 150.000. Se gli atleti sono circa 10.500… hanno da lavorare parecchio.

Poi ci sono i tossicodipendenti dei social network, quelli capaci di condividere nel web pure le scoregge, che sono stati sgamati a giocare d’azzardo e a creare i primi casi di insofferenza tra i tifosi. Curioso come la Gazza riporta la notizia: “…postando fra l’altro una foto dove si vedevano pile di fiche e le carte da gioco con Union Jack….”
Ovviamente manca una s, ma visto l’argomento trattato nel post, ci sta anche la dimenticanza.

Infine un’atleta australiana, che non sapevo manco chi fosse fino a ieri, salvo scoprire che correrà i 110 ostacoli e che ha un modo molto particolare per riscaldarsi prima della gara. Si chiama Michelle Jenneke. E complimenti anche per la vittoria.

Adrianone, e il Milan ?

Cosa c’entra… Lei ha sbagliato la prima domanda.

53 commenti su “Alle Olimpiadi, senza tabù, ma con Hatù.

  1. che senso ha risanare i bilanci per cedere la società se poi il nuovo proprietario andrà inevitabilmente in passivo?

    il city,il psg,il malaga,il chelsea…al momento della cessione ai ricconi di turno,erano in attivo o in passivo?

    e se anche lo fossero state, questo avrebbe ostacolato le trattative? non penso,visto che abramovich stava pure per comprare il cagliari.

    …a meno che…non ci venda a uno con le pezze al culo per davvero.

    Il Manchester City ad esempio non se la passava bene: era di proprietà di Shinawatra, a cui il governo thailandese aveva congelato i beni, quindi niente soldi per coprire le perdite, che nel frattempo triplicavano in un anno e mezzo di gestione del tycoon thailandese.

    Il PSG mi pare non navigasse in buone acque.

    Secondo me, la storia non è quella della società da vendere coi bilanci a posto. La storia è quella di Fininvest che, se davvero vuole vendere, allora vuole cercare di rientrare dall’investimento il più possibile.

    Io comunque non voglio un mecenate nuovo a sostituire quello vecchio (e se poi si stufa, come sembra stia facendo quello vecchio?). Preferisco un modello di gestione come quello del Bayern Monaco, o di alcune squadre inglesi: investimenti iniziali, competitività sportiva, incassi, bilancio in attivo.

  2. Caceres: dai due ai sei mesi di stop.

    Questo significa due cose:
    1- non ci rompiamo solo noi, neanche gli alchimisti di Vinovo possono qualcusa contro gli infortuni di tipo traumatico
    2- col Lucio visto nelle prime amichevoli, la difesa Juve sarà di nuovo Barzagli-Bonucci-Chiellini. E non potrà andar loro tutto bene come l’anno scorso.

    Good news.

  3. Secondo me, la storia non è quella della società da vendere coi bilanci a posto. La storia è quella di Fininvest che, se davvero vuole vendere, allora vuole cercare di rientrare dall’investimento il più possibile.

    okay, può essere anche questa la spiegazione. Ma il succo resta lo stesso: il comportamento è quello di chi vuole vendere.

    non ci rompiamo solo noi, neanche gli alchimisti di Vinovo possono qualcusa contro gli infortuni di tipo traumatico

    Sì, però resta il fatto che gli infortuni dello scorso anno non furono normali.

I commenti sono chiusi.