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“Frenesia e poca lucidità. Dovevamo gestire meglio la partita nella ripresa, controllarla meglio. Invece c’è stata troppa frenesia. Abbiamo preso un gol identico come col Psg. Non dovevamo allungarci cosi tanto”.

Non è farina del mio sacco, ma ho pensato che come incipit potesse andare. Peraltro questa stringata analisi della gara è efficacissima, ne riflette fedelmente l’andamento. Il brutto è che riflette fedelmente l’andamento di moltissime altre gare del Milan da qualche anno a questa parte, anche di quelle terminate con la conquista dei tre punti. Vittorie che sono state tante, beninteso: uno scudetto, un secondo e un quinto posto (poi  trasformatosi in quarto) non si raggiungono prevalentemente pareggiando o perdendo. Tuttavia, se si ha buona memoria o volontà di andare a controllare, è facile notare come raramente i tifosi rossoneri abbiano potuto concludere una partita della loro squadra in totale tranquillità, senza essere immersi in un bagno di maleodorante sudore. Un tratto distintivo del Milan piolista è quello di consentire agli avversari di turno, a prescindere dal loro valore, di riaprire partite che hanno già perso. A volte ciò porta alla rimonta, altre volte no, ma l’antipatica sensazione che i nostri vantaggi — doppi o tripli è indifferente — non siano mai definitivi, incombe sempre su di noi, fino al triplice fischio.

“Sugli infortuni non ho una spiegazione, non può essere solo sfortuna”

Anche in questo caso la farina non proviene dal mio sacco, ma anche in questo caso mi trovo pienamente d’accordo: nemmeno io riesco a trovare una spiegazione. Non importa se i nostri si allenano, riposano, gareggiano o trombano. Qualsiasi attività essi siano intenti a svolgere, i loro muscoli si frantumano come carta velina.  La notizia della defezione per problemi muscolari pre-durante-post  partita è ormai considerata da noi cacciaviti una non notizia. Non può essere solo sfortuna, conclude il tipo del corsivo là sopra; e ha nuovamente ragione. Mi era stato detto che si trattava di una situazione normalissima, che capita statisticamente a ogni squadra in egual misura: avrò certamente capito male.

Il tipo dei due corsivi è ovviamente Stefano Pioli. Un allenatore in evidente difficoltà. Un allenatore che prende atto di ciò che gli sta succedendo attorno, ma  che non sa trovare soluzioni, né fornire spiegazioni. Mi dispiace davvero: per noi, ma anche un po’ per lui.

107 commenti su “LECCE-MILAN 2-2

  1. Sinceramente allibito di questi continui infortuni e tutti che restano al loro posto.

    Nessuno che si preoccupa di far saltare teste. I dirigenti stanno lì impalati a non prendere alcuna decisione se non vedere chi cedere il prossimo anno.
    Al posto loro qualche big lo cederei a gennaio, metti che non arriva integro a fine stagione?
    Sempre più nauseato di questa situazione di merda!

  2. Marco Benassi, celebre centrocampista della Viola, tesse le lodi: “Pioli è un grandissimo allenatore, in Italia a mani basse il migliore. Jovic? Si tratta di un talento incredibile, gli basterà trovare quella minuscola scintilla che gli manca e poi potrà dare tantissimo al Milan, potenzialmente è un crack”

  3. Gaspare, ‘ste cagate le abbiamo lette tutti quanti, non viviamo in una grotta. Non ce ne frega nulla dei pareri dei signori nessuno, riportati dagli avvelenatori di pozzi di Milannews allo scopo di guadagnare click. Mi pareva di avertelo già detto. D’ora in avanti cancello.

    Esprimi un tuo parere, so che ne sei capace.

  4. bravo Marcovan, pure io inizierò a usare la gomma da adesso in avanti.

    Ormai è chiaro che anche se prendono 5 attaccanti, tutti subiranno la stessa fine. Ma pure a centrocampo o in difesa.
    Anche le altre squadre si lamentano per gli impegni ravvicinati, che in effetti sono troppi, ma lo sono per tutti con la differenza che il numero di infortuni che abbiamo noi sono oltre ogni giustificazione. Completamente fuori logica, ingiustificabili.
    Mi domando come sia possibile che ancora oggi non ci sia qualche segnale di insofferenza, di avvertimento a chi gestisce la parte atletica.
    Possibile che in Società accettano questa morìa così, senza battere ciglio?
    Ora oltre che temere gli avversari bisogna temere anche gli allenamenti? E’ qualcosa di pazzesco. Sembra di essere in una fiction, a Scherzi a parte o qualcosa di simile.

  5. Come ho scritto su, sono nauseato di questo lassismo societario. Una vera schifezza

  6. Guardate solo il confronto di panchina tra noi e i viola. No comment.

    Si parla di convocare Camarda… lasciamo perdere. Un quindicenne al limite si può convocare in una prima squadra che gira bene, magari per fargli fare anche qualche minuto senza nessuna responsabilità. Qui dovrebbe venire a tappare il buco perchè non c’è neppure più un attaccante e magari ci si aspetta che faccia il salvatore della patria. Come siamo ridotti… sembrava che fosse sorto il solo dopo la scudetto e invece siamo tornati nella notte più nera. Ma chi sta ai vertici di questa società ci capisce un caxxo di calcio o pensa solo ai guadagni?
    E Paolino che pensava a Messi… ma va là.

  7. condivido che la questione sbagliata è la convocazione di Camarda solo perché abbiamo disponibile Jovic come attaccante, peraltro inutile al gioco del calcio.
    La mancata acquisizione di un centravanti vero è colpa grave, non si può negarlo.
    Spero solo che il ragazzo non faccia la fine di alcuni suoi predecessori tipo Petagna, Verdi, Cutrone o Paloschi.
    E comunque al Milan giocatori giovani che hanno fatto la Storia, esordendo giovanissimi, ne abbiamo avuti. Rivera e Maldini sono i primi che mi vengono in mente.
    Coraggio, su.

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