
MONZA-MILAN 0-1
Non era una partita facile, per tanti motivi. Prima di tutto perché abitualmente per noi raramente ci sono partite facili; e non parlo soltanto del Milan zoppicante di questa stagione, era così anche nei momenti di grande forma psicofisica dello scorso trionfale campionato. Poi perché […]
Post Partita Screwdrivers 2.0
Non era una partita facile, per tanti motivi. Prima di tutto perché abitualmente per noi raramente ci sono partite facili; e non parlo soltanto del Milan zoppicante di questa stagione, era così anche nei momenti di grande forma psicofisica dello scorso trionfale campionato. Poi perché venivamo dal match europeo, disputato appena martedì scorso. Inoltre il Monza è diventato un avversario tutt’altro che morbido da affrontare dopo la cura di Palladino, il quale ha trasformato la neopromossa scarsa e impaurita di inizio stagione in una squadra ordinata, rognosa e coraggiosa.
Abbiamo controllato abbastanza agevolmente il primo tempo senza strafare, creando qualcosa (palo di Rafa con un gran tiro da lontano), segnando con Messias e concedendo al Monza soltanto una breve sfuriata nei tre minuti seguenti il calcio d’inizio. Nel secondo tempo il Monza ha mantenuto un forte predominio territoriale, giocando molto meglio di noi sul piano della manovra, ma siamo stati sempre noi ad avere le occasioni più clamorose in contropiede, entrambe letteralmente divorate da Theo e De Ketelaere. Alla fine gli avversari possono recriminare soltanto su un doppio palo su tiro di Ciurrìa (dopo il primo legno, la palla ha carambolato sul Tata colpendo nuovamente il montante).
Non posso dire di essere esaltato da questo Milan versione 3-4-2-1, ma sono pienamente consapevole che siamo ancora in convalescenza, ragion per cui mi tengo ben strette tutte le note positive di questa prestazione: il clean sheet (terzo consecutivo) e i tre punti, preziosissimi per la rincorsa Champions. Fare lo schizzinoso dopo il recente passato, non mi sembrerebbe sensato.
Terza partita consecutiva estremamente convincente di Thiaw: puntuale nelle chiusure, dominante sui calci d’angolo. Impeccabili anche Tomori e Kalulu. Ottimo Krunic. Partitona di Messias, non solo per il gol. Diaz mi è piaciuto, al di là dei soliti limiti che non me lo fanno apprezzare ancora pienamente come giocatore. Rafa come sempre altalenante: sembra che qualcosa lo turbi, e possiamo immaginare di cosa si tratti. Tonali sotto tono, ma nel suo caso esistono le attenuanti, avendo preso martedì scorso più legnate lui di Trevor Berbick contro Mike Tyson nel 1986. Origi ha dato segni di vita, peraltro timidi, soltanto nel primo tempo. Theo e CDK non hanno giocato malissimo, ma i gol che si sono divorati sono imperdonabili. Il belga è pure un po’ sfigato, bisogna dire a sua parziale discolpa.
Pioli on fire. La fase difensiva l’ha sistemata, o almeno così sembra (dopo le porcherie del mese scorso un po’ di prudenza non guasta). La fase offensiva è ancora molto approssimativa: manca ancora qualità nella manovra, nel secondo tempo non siamo riusciti quasi mai a effettuare tre passaggi consecutivi nella metà campo avversaria.