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Ricorre oggi l’anniversario di un grandissimo della musica; per ricordarlo (e per venire incontro alla richiesta di un nostro fidato utente, tra l’altro), ecco per voi un’edizione speciale del mio patchwork
 
PATCHWORK:
 
Per questa celebrazione, si potrebbe incominciare dalla fine, nello specifico dalla partita di ieri, che definire da puro infarto (come saggiamente proposto da Adamos) e da togliere il fiato è dir poco…
 
Ma, del resto, sappiamo bene che la nostra è una squadra pazza, contraddistinta da tifosi passionali che vedono nel Milan, spesso e volentieri, l’unico vero amore della propria vita e senza il quale non si potrebbe vivere, quasi ci si sentisse predestinati ad un qualcosa che sembra avere un non-so-che di veramente magico
 
I milanisti, nel corso degli anni, ne hanno passate (e ne passeranno, sono pronto a scommetterci) veramente tante, a dimostrazione di quanto sia dura la vita del tifoso; difficilmente tifosi di altre squadre riuscirebbero a sperimentare momenti all’insegna della depressione più totale in contrapposizione con episodi capaci di rendere certi giorni meravigliosi ed imprese all’insegna del puro miracolo
 
Alti e bassi, quindi, forse sintetizzati al meglio in questa stagione: messi davvero male in classifica, siamo comunque stati in grado di uscire dal pantano in cui ci trovavamo per risalire lentamente la china; tutto questo non sarebbe stato possibile se non fosse stato per i nostri ragazzi e per il nostro attuale allenatore (fino a prova contraria, chi ci guida è lui)…
 
Leonardo, proprio lui: costretto, suo malgrado, ad arrangiarsi di tasca propria e a pedalare, messo costantemente sotto pressione un po’ da tutti, il nostro mister brasileiro se ne sta uscendo alla grande, nella speranza che possa farci raggiungere, prima o poi, traguardi importanti…
 
Dopotutto le cose, già da quest’estate, non si erano certamente messe al meglio per noi: obbligati a non dare credito a certe palle raccontate da qualcuno, noi rossoneri ci siamo visti privati di Kaka’ (a proposito, Riccardino, te ne stai rendendo conto o no di quanto possa essere dura quando si abbandona quella che un tempo definivi una casa?), quasi fossimo stati noi stessi a creare le basi per una situazione di questo tipo
 
Leonardo, naturalmente, non è l’unico responsabile di questa – si spera non momentanea – ripresa: come non ringraziare, tra gli altri, un giocatore che sa sempre far mordere la polvere alle difese avversarie? Certo, abbiamo anche casi di rapsodia boema, esempi di uomo invisibile e vere e proprie manifestazioni di cadaveri ambulanti, ma chissà che i rinforzi che arriveranno prossimamente ed un gladiatore, ormai sulla via del ritorno, animato come sempre dai migliori propositi non possano darci ulteriore carica per far andare avanti lo spettacolo nel migliore dei modi…
 
Davanti a tutti ci sono sempre loro, i cugini, quelli dell’allenatore detto "special one" magistrale nelle sue insinuazioni e del presidente del: "quest’anno siamo da Champions" (qualcuno però gli spieghi che questo trofeo non se lo può guadagnare con intercettazioni o sentenze); tuttavia, siccome nella vita si deve andare per gradi, bisognerebbe capire, sulle ambizioni nerazzurre, che cosa ne pensa una certa squadra
 
Ad ogni modo, dato che fra non molto ci saranno i mondiali, la mia speranza è che questa competizione ci possa risparmiare alcuni brutti episodi verificatisi neppure troppo tempo fa e che il clima sia all’insegna della più sincera amicizia; chissà che magari, anche stavolta, non si finisca a festeggiare come 4 anni fa
 
In onore dell’indimenticabile e leggendario Freddie Mercury