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Il calcio, come ogni cosa della vita, si compone di cicli. Cicli di vittorie e gloria si alternano a cicli di sconfitte e umiliazioni. Nemmeno il Milan può scappare da questa ineluttabile verità.

Una cosa non posso accettare: vedere il Milan chiedere l’elemosina. Ci vuole dignità anche nei momenti bui. Questo Milan e questa dirigenza temo l’abbiano persa. Lascio ad altri valutare da quanto tempo.

Il Milan di domenica (poco brillante e sfortunato) ne è un esempio. Mancini in campo 90 minuti rappresenta questo Milan. Un Milan obbligato a godere degli scarti altrui. Un Milan ormai incapace di portare con onore i vessilli dei suoi titoli.

Siamo pur sempre il Milan e, anche se dobbiamo pagare pegno per alcuni anni di sciagurata gestione, dobbiamo comunque difendere la nostra storia. Tifo e amo il Milan, ma non mi riconosco nel Milan dei Mancini e degli Huntelaar. Sono bravi ragazzi, ottimi calciatori, ma corpi estranei in un progetto che stenta ad esistere.

Ho speso un 1 € oggi, 1 € per un quotidiano che leggo di rado. Ho letto un’intervista, un’intervista a Guti. Ora è l’Inter il club italiano desiderato e amato da calciatori stranieri. Un tempo eravamo noi.

Forza Milan, prima di vincere ritrova te stesso!