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Molti di voi magari non sanno neppure chi sia. Si tratta dell'ispettore Ginko, il nemico storico di Diabolik, Re Del Terrore ma soprattutto re del fumetto nero italiano, personaggio ideato nel 1962 dalle prolifiche menti di due signore milanesi, le sorelle Angela e Luciana Giussani. Un fumetto che – credo – goda tuttora di ottima salute nonostante l'età avanzata e malgrado nel corso della sua lunga esistenza abbia dovuto sopportare – specie nei primi anni di vita – le contumelie dei soliti benpensanti nostrani, che magari trascorrevano gran parte delle proprie notti ad inchiappettare travoni, ma alla mattina trovavano comunque forza e tempo di tuonare contro questo fumetto giudicandolo immorale e diseducativo per la gioventù. Si tratta, invece, di un buonissimo prodotto, che racconta di un tizio che svolge l'attività di ladro e assassino, mestiere discutibile, d'accordo, ma le gesta criminose di Diabolik sono tanto geniali quanto irrealizzabili, e soltanto dei cerebrolesi avrebbero potuto – come di fatto fecero all'epoca –  considerare un fumetto del genere pericoloso per la società.

Ginko è l'ispettore che ha votato la propria esistenza alla cattura di Diabolik.  Un gran figo Ginko, per di più somigliante in modo inquietante al suo nemico giurato (si sussurra che per la fisionomia di entrambi i personaggi venne presa ispirazione dall'attore Robert Taylor). Insomma, due grandi fighi in competizione fra loro che spesso s'azzuffano. Non c'è da stupirsi se questo fumetto vanta una buona fetta di pubblico femminile (almeno credo sia così, oppure no, qualcuno sa se le donne s'arrapano nel vedere due fusti che se le suonano?) (no perché due donne che se le danno a me piacciono) (ho divagato come al solito lo so).

In sostanza: l'ispettore Ginko è dotato di intelligenza e abilità pari a quelle di Diabolik, ma ovviamente, essendo svantaggiato giacché arriva sempre a cose fatte (se non altro per colpa del ruolo, e poi non è che goda del dono dell'onnipresenza 'sto povero cristo, avrà anche lui i suoi impegni eh?), non gli rimane altro che spiegare a chi gli sta intorno e soprattutto ai lettori le modalità con le quali il Re Del Terrore ha fatto fessi tutti quanti per l'ennesima volta.

Cazzo!, direte voi, così son buoni tutti: 'sto tizio arriva e spiega ciò che  anche l'ispettore Clouseau avrebbe intuito. Eh no, Diabolik adotta sistemi assai sofisticati e difficilmente individuabili. Inoltre è un genio, un Genio Del Male, sa fare tutto. E', per capirci meglio, un Mourinho  meno sborone.  Ginko insomma fa quello che può. E pur essendo un figo, pur essendo un drago, pur intuendo tutto, lui Diabolik non lo prende mai, arriva sempre con un secondo di ritardo. O le rare volte in cui lo prende questi trova sempre un modo complicatissimo per darsela a gambe. E Ginko un'altra volta lì a spiegare. Dimostrando la solita perspicacia ma reiterando la figura da pirla.

Pastore, giovane talento del Palermo, che è poi anche l'ultima squadra che ci ha preso a sberle in ordine di tempo, ha rivelato che la prima squadra italiana a mettere gli occhi su di lui è stato il Milan, poi è arrivato il Palermo con 6 milioni di euro e se l'è portato in Sicilia. Cioè non l'Inter, non l'UTD,  il Real o il Barca.  Con tutto il rispetto che i rosanero strameritano, c'è la sua differenza.

Lo stesso Adrianone, spesso e volentieri, candidamente, rivela che "sì, eravamo a tanto così da tizio ma…" e parte la spiegazione alla Ginko.

Ora io dico: saremo i più belli, saremo i più bravi e titolati, ma è  altresì evidente che stiamo collezionando figure da Ginko in serie. E non abbiamo neppure la scusa che c'è Diabolik.