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Ricordo tifosi rossoneri che, forse condizionati dall’insistente lavaggio di cervello berlusconiano, si erano ridotti a godere come mandrilli per qualche plusvalenza o pareggio di bilancio sfiorato (evento avvenuto quasi mai in trent’anni, peraltro): ho sempre pensato che costoro avessero totalmente perso la bussola, e lo penso tutt’ora.  Ora anch’essi sembrano travolti dall’ondata di spensierata euforia generata dalle gesta del mostro a due teste Mirafax, e pare che l’insistente tambureggiare sulle loro maledette calcolatrici sia stato sospeso. Insomma, questi compagni di tifo, vittime della propria razionalità e della passione per la contabilità, per fortuna non si sentono quasi più. In compenso sono stati sostituiti da un esercito di colleghi se possibile più agguerriti: i temibili tifosi contabili non milanisti. Uno spasso, davvero. La domanda più ricorrente che questi personaggi sono soliti porsi è la seguente: “Ma dove li trovano i soldi?”. Segue la risposta, che vorrebbe suonare come una certezza ma che lascia trapelare più che altro tanta, tanta speranza: “Si sono indebitati fino al collo, l’anno prossimo falliranno.” Poi ci sono le varianti. L’evergreen: “I capitali di Silvioooohh di ritorno dall’esterooohhh! Guardia di Finanzaaahhh!!!”, un po’ sorpassato ormai se vogliamo, ma a qualcuno evidentemente si deve essere incantato il disco. Ci sono anche gli ossessionati dal Fair Play Finanziario, la cui fede è nella maggior parte dei casi neroazzurra: “Spendono troppo, l’anno prossimo non potranno partecipare alle coppe europee!”.  L’irruenza del mostro a due teste Mirafax sta provocando danni irreparabili nei cervelli e nei fegati di questa gente. Sia chiaro, tutto potrebbe essere, magari hanno ragione loro: in fondo nessuno, se non i diretti interessati, per ora può sapere con esattezza chi e che cosa ci sia dietro a tutto questo incredibile flusso di capitali che sta inondando le casse rossonere, e quali siano i rischi reali  ai quali si è (e ci ha) esposto il nostro amato presidente Mister Li. Ma appunto, non sa un tubo nessuno, tanto meno l’orda gobbo-prescritta di improvvisati commercialisti. Un consiglio per i speranzosi tifosi non milanisti che stanno tambureggiando ossessivamente le loro calcolatrici del cazzo alla ricerca di inghippi finanziari e di qualsiasi altra cosa che possa in qualche modo inguaiarci: non smettete, vi vogliamo così.

Non vorremmo invece fosse così l’incredibile atteggiamento delle nostre leggende nei riguardi del Milan attuale, o almeno io non lo vorrei. Ho già trattato questo argomento, ma davvero, più tento di passarci sopra più mi innervosisco. Inoltre, tale argomento viene costantemente nutrito da nuova linfa, ed è difficile ignorarlo.

https://youtu.be/QFf2r5hg9Xk

Quest’ultima sibillina uscita di Billy Costacurta ha scatenato due correnti di pensiero: la prima ritiene che le sue parole siano sincere e non nascondano alcunché, la seconda invece legge in esse un bel po’ di malcelato sarcasmo. Personalmente trovo molto ingenua la prima ipotesi, e ovviamente sposo in pieno la seconda: l’uso del termine “galassia” e lo spocchioso sorrisetto di contorno, specialità della casa, credo non lascino spazio ad alcun dubbio. Trovo che la gratitudine sia una gran bella cosa, e in un certo qual modo comprendo quando questi grandi ex, che devono le loro fortune a un ben preciso periodo storico del club, stentano a vedere un Milan senza Berlusconi. Non sono per nulla d’accordo con loro ma ripeto, di solito accetto di buon grado questa umana debolezza. Il problema è che nutro forti dubbi che nel caso di Costacurta si tratti semplicemente di questo. Credo invece, anzi ne sono convinto, che il bravo Billy, da buon soldatino quale è sempre stato, stia in un certo senso giocando di squadra, benché la sua non sia una squadra di calcio bensì una nota emittente televisiva. I cui rapporti  con una acerrima rivale storica del Milan sono efficacemente esemplificati nella foto qui sotto dalla coppia D’Amico-Buffon.

21 commenti su “Tifosi contabili e il solito Billy

  1. I contabili gobbo-prescritti sono fantastici. Li incontro in media ogni 2 giorni e mi allietato l’esistenza. :rotfl:

    Billy è un paraculo professionista, la seconda ipotesi è l’unica credibile. Vada pure affanculo nella sua Galassia.

    La D’Amico non ha mai avuto peli sulla lingua. E se c’erano non erano suoi. Un sofegone così è da Pallone d’oro.

  2. Ahhhhh i contabili, non riescono a decifrare la propria busta paga ma sanno tutto sui fondi off shore…fantastici.
    Bastava leggersi due articoletti sul Corriere o sul Sole per avere delle spiegazioni logiche al perchè del marcato del Milan.
    Costacurta si è parato il culo. A Sky ci aspettano al varco, non vedono l’ora di vederci patire, ma intanto per dimostrare falsa imparzialità se ne escono con queste dichiarazioni simil riparatorie come quella di Costacurta. Lui on vede l’ora di dire che il Milan ha buttato via dei soldi, glielo si legge in faccia.

    ” Non credo il Milan abbia molta disponibilità economica per il mercato”
    cit. Caressa 18 Aprile.
    ” vedrete che l’Inter rivoluzionerà il mercato con un sacco di soldi” sempre illo, 19 aprile.

  3. Billy l’ho amato da giocatore, soprattutto quando smazzolava senza ritegno quella mammoletta di Mancini, adesso con la sua puzzetta sotto al naso e i suoi modi eleganti e precisini del peggior leccaculo non riesco a sopportarlo.

    Per i contabili, gobbi invidiosi e prescritti sempre acidi consiglio di ascoltare quello che dice Giovanni Armanini di Calcio & Finanza perchè chiude parecchie bocche aperte solo per parlare o soffocare l’invidia e la rabbia che gli rode dentro.

  4. “Non credo il Milan abbia molta disponibilità economica per il mercato”
    “vedrete che l’Inter rivoluzionerà il mercato con un sacco di soldi”

    Ascoltarlo adesso è uno spasso :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:

  5. Mi riconosco anch’io nel tifoso contabile.
    Nell’era Galliani la plusvalenza era l’unica speranza di un ingaggio durante il calciomercato,
    chi mendica non può scegliere.
    Ma era un’illusione.

    Certo adesso il calciomercato è così adrenalinico che mi dà quasi dipendenza.
    Era eccitante già prima dell’affare Bonucci.

    Bonucci è lo spartiacque, come dice Biasin, dopo quell’acquisto, se il Milan punta un giocatore, qualunque sia, non ride più nessuno

  6. Oltre alle direttive della redazione SKY, secondo me Billy sperava di poter tornare in società (con Galliani prima ma soprattutto coi cinesi ora) e quando ha capito che non c’era speranza ha cominciato a fare frecciatine.

  7. L’ebete ha dichiarato di essere arrivato in una squadra al top…

    Coglionetto… ti abbiamo allattato col latte del nostro seno!!! (Crudeli cit.)

  8. dal sito Sportmediaset
    20 luglio 2017

    Acque agitate in casa Milan per la questione maglia numero 19, contesa da Franck Kessie e da Leonardo Bonucci. Il centrocampista ivoriano, acquistato per primo in ordine cronologico, non vuole cederla al celebrato compagno e avrebbe aspramente discusso della questione con il ds Mirabelli. Per entrambi quel numero ha un grande valore simbolico: in società vogliono evitare un caso diplomatico e sperano di risolvere al più presto la patata bollente.

    La maglia della discordia. Una casacca, la numero 19, contesa da due calciatori e a breve una decisione che non potrà che scontentare qualcuno. Per Kessie è il giorno della nascita e anche quello della scomparsa del papà, oltre alla data del suo arrivo in Italia. Per Bonucci è un brand importante perché il 19 è nata sua moglie e il suo nome e cognome, attraverso i criteri della numerologia, porta al 19. E poi è anche una questione di karma e suggerimenti del suo motivatore. Per ora le parti rimangono ferme sulle rispettive posizioni, nonostante il club spinga per una soluzione del caso nel più breve tempo possibile (probabilmente anche per una questione di marketing). Tra giovedì e venerdì a Guangzhou ci sarà un incontro chiarificatore al quale parteciperanno i due giocatori, il ds Mirabelli e il club manager Abbiati. Non ci sarà invece Montella che preferisce non interferire.

    Dalla Cina, comunque, emerge un certo nervosismo di Kessie, che non avrebbe affatto gradito la ‘sorpresa’ di trovare il numero 14 nello spogliatoio prima del match con il Borussia Dortmund e lo avrebbe detto chiaramente in un faccia a faccia con Mirabelli. E alla fine è sceso in campo con il suo ’19’. Sabato c’è il match con il Bayern ed entrambi i giocatori saranno a disposizione: la soluzione del caso è sempre più vicina…

    dal sito Milannews
    21 luglio 2017

    Queste le parole di Leonardo Bonucci durante la sua presentazione ufficiale, avvenuta a Shenzhen questa mattina:

    Sul numero di maglia: “È stato creata un qualcosa che va oltre quello che è la realtà – ha iniziato l’ex juventino -. Io sono entrato in punta di piedi nello spogliatoio e ieri con Franck (Kessié, ndr) ci siamo accordati. Lo ringrazio perché è un ragazzo sensibile e intelligente. Mi ha lasciato il 19 che per me è un numero importante. Ora andiamo insieme verso un unico obiettivo, arrivare a quell’impossibile che tutti vogliono. Continuare la mia strada con questo numero, un numero sul quale ho fatto affidamento nei momenti difficili della mia carriera e della mia vita personale, per me è importante”.

    Sugli obiettivi stagionali: “L’arrivo a Milano e le parole di sostegno che mi hanno dato i tifosi del Milan mi hanno dato entusiasmo. La società ha fatto grandi investimenti sul mercato grazie all’occhio lungo di Fassone e Mirabelli. Adesso sta a noi aumentare l’entusiasmo della gente con le vittorie. Sui miei social ho scritto “Uniti si può vincere” perché la forza della squadra è grande. Speriamo di far indossare di nuovo al Milan l’abito importante che questo club merita”.

    Benvenuto al Milan, Leo. Ora sai che aria respirano i non gobbi.

  9. Non è che un Belotti ce l’abbiamo in casa?

  10. Non so se Cutrone sia un Belotti, ma che a livello giovanile sia illegale è una certezza da tempo. Boh, io gli darei fiducia.

  11. Era un’amichevole e le amichevoli lasciano il tempo che trovano, ma non mi aspettavo di dare 4 pere al Bayern! Tantissime ottime premesse: Kessié è incontenibile, finora sta impressionando per l’esplosività fisica; Cutrone promette molto bene, Biglia è quel tipo di giocatore che ci mancava in regia, Calhanoglu lì sulla sinistra può darci tante gioie, RR ha già fatto più assist in una partita che De Sciglio in 5 anni.. non so veramente che dire, pure Niang oggi sembrava fortissimo. Hype pazzesco per la prossima stagione.

  12. Vale lo stesso discorso fatto in precedenza… e’ calcio poco importante adesso pero’…

    Calhanoglu ha una balestra montata sul destro.
    Cutrone… sarebbero 3 in 5 partite non intere. Oggi il cliente era Hummels mi pare.

  13. Il calcio estivo non mi ha mai illuso più di tanto, ma oggi ho visto una squadra tosta, che sa quello che vuole e anche una logica di gioco. Bene Rodriguez, bene Musacchio, ottimo Kessie e ottimo il giovane Cutrone.
    Ah dimenticavo il turco, questo appena vede uno spiraglio tira, ma la sensazione che ho, indipendentemente dal risultato di oggi, è che sarà molto dura farci gol.

  14. Ok che è calcio estivo e vale fino ad un certo punto.

    Ma io ricordo che nell’estate 87 andammo a rifilare 3 pere (mi sembra) a Madrid, al Real, e poi successe quello che successe.

    Non voglio esaltarmi troppo, però oggi è stato un bel vedere, anche se l’ho vista registrata ed a spezzoni.

  15. Ti confondi con l’anno dopo Zulli. 2 settembre 1988 0-3 al Trofeo Bernabeu (Donadoni, Mannari, Maldini).
    Che poi replicammo ad agosto 90 con un 1-3.
    L’omino di Fusignano a Madrid lasciò il segno.

  16. Vorrei aggiungere che non sono Pico della Mirandola… il bellissimo sito “magliarossonera.it” è un portento per queste cose.

  17. Grande risultato. Se contro il Dortmund era una amichevole, pure questa lo era.
    Indicazioni positive c’è ne sono, eccome.
    Testa bassa e umiltà. Sensazioni molto positive, ma umiltà. Il tempo è sempre galantuomo. :mrgreen:
    Cutrone è un bel manzo, ma anche con Pignatone dicevamo così, dunque calma e gesso.
    Occhio alla potenza e maestosità di Suning: loro avrebbero vinto minimo 7 a 0. Peccato Norimberga li abbia sconfitti.

  18. E silva com’è andato?
    Senza il gallo dovrebbe essere lui il mostro puntero

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