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Ce ne siamo finalmente liberati

Credo che sia parere unanime che il Milan si sia rafforzato in questa prima fase del calciomercato estivo. E’ parere decisamente diffuso che si sia notevolmente rafforzato. C’è qualche voce non isolata che si spinge addirittura a dire che il Milan è una squadra che può lottare per lo scudetto – su quest’ultimo punto mi permetterei di dissentire, poiché le altre principali squadre di Serie A non sono rimaste ferme sul mercato e presentano comunque reparti molto competitivi.

Prendiamo la zona del campo in cui il Milan sembra più forte al momento, cioè la difesa: Donnarumma in porta è la promessa che si deve confermare sul campo, sempre che non venga eccessivamente distratto dagli hacker di Instagram, mentre Bonucci, Romagnoli e Musacchio tra i centrali e Conti e Rodriguez tra i terzini compongono una difesa tra le migliori del torneo, se non la migliore. In questo senso, il paragone si può fare solo con la Juventus: i bianconeri hanno perso qualcosa là dietro, essendo andati via Neto, Bonucci e Dani Alves e arrivati solo Szczesny e – ahahahah! – De Sciglio per ora, ma forse restano quelli con la linea arretrata più attrezzata.

Più in generale, il Milan dovrà assemblare una squadra praticamente nuova, mentre altrove ci sono meccanismi già ben oliati: il Napoli, ad esempio, ha agito sul mercato finora prendendo solo Mario Rui, ex uomo di Sarri e vittima di varie sfortune fisiche nella sua stagione giallorossa, e il franco-algerino Ounas dal Bordeaux. Quella campana però è una squadra affiatata, che si conosce bene, che recupererà Milik in avanti e la cui bandiera, Marek Hamsik, è una certezza che viene da quella che è probabilmente stata la migliore stagione della carriera.

La Roma ha venduto (bene, a mio avviso) e ha poi comprato. Tornando al discorso difensivo, dietro i centrali mi sembrano un po’ tutti da tarare, compreso il più forte del lotto, Kostas Manolas. Il centrocampo giallorosso mi piace (com’è ora, ma il mercato è ancora lungo più di un mese). In generale, la Roma sarebbe una seria candidata allo scudetto se non avesse lo coppe e se non capitassero infortuni gravi. Invece, parte dal preliminare di Champions League, gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo, inoltre Eusebio Di Francesco è da testare in una piazza calda (che pure ha conosciuto da giocatore) come quella capitolina.

Tornando a noi, il reparto in cui al momento sembriamo più deficitari rispetto alla concorrenza di alta classifica è l’attacco: Bacca è in partenza (e non è un segreto), Borini può far tutto ma non l’uomo gol, Cutrone è un ragazzo che viene dalla primavera, André Silva è stato ben pagato, se ne dice bene, ma è tutto da vedere in Serie A, mentre Niang… vabbé, lo conosciamo. Sappiamo però che la società è pronta a un investimento importante. Se questo fallisse, arriverebbe quasi sicuramente Nikola Kalinic dalla Fiorentina (squadra che sta cambiando molto, tra l’altro). Il croato sarebbe un ripiego certamente utile, per certi versi anche benvenuto, ma non in grado di farci fare un ulteriore salto di qualità.

L’Inter è un po’ un mistero. Non credo che la vera Inter sia quella che abbiamo visto la scorsa stagione, figlia anche di una certa confusione in panchina. Luciano Spalletti potrebbe essere la soluzione giusta per assemblare bene la squadra – non per vincere, sia chiaro, perché Spalletti non è il tipo di allenatore che porta trofei, ma quello che porta le squadre a un certo livello sì. I terzini dell’Inter sono oggettivamente scarsi. Un giocatore come Joao Mario deve essere recuperato e Perisic ha i suoi mal di pancia di mercato. L’acquisto di Skriniar mi è sembrato particolarmente costoso e tecnicamente da verificare. Borja Valero, invece, è un giocatore che pur nella sua lentezza offre delle certezze – cosa di cui i nerazzurri hanno bisogno.

La Lazio ha finora operato solo per sostituire l’ormai nostro Lucas Biglia con gli arrivi di Lucas Leiva dal Liverpool e di Davide Di Gennaro dal Cagliari, in attesa di capire gli sviluppi del caso Keita.

Direi che rebus sic stantibus le gerarchie della Serie A, sulla carta, sono le seguenti (ovviamente si tratta di una mia opinione personale, ditemi voi la vostra):

1- Juventus
2- Napoli
3- Roma/Milan
4- Milan/Roma
5- Inter
6- Lazio
7- Torino
8- Fiorentina

6 commenti su “Confronti

  1. Sì sì, niente da dire sulla tua graduatoria. Sulla carta dovrebbe essere quella. Però sappiamo tutti benissimo che il campo potrebbe riservare tante sorprese, piacevoli o spiacevoli.

    Noi abbiamo la certezza di avere preso giocatori come minimo buoni, alcuni anche ottimi, altri due ne prenderemo dello stesso livello, ma gli entusiasmi — almeno i miei — sono frenati da un fattore importante: l’amalgama. Un sacco di gente nuova, trovarla in tempi rapidi è complicatissimo, se all’inizio dovessero arrivare i risultati negativi gli entusiasmi estivi si spegnerebbero e sarebbe un casino. Dovrà essere bravo e intelligente l’allenatore, e ovviamente bravi e intelligenti i giocatori.

  2. Sostanzialmente d’accordo con la graduatoria di Corrado anche se faccio fatica a stabilire le posizioni. Gobbi e Napoli hanno sicuramente qualcosa in più, ma mi limiterei a dire che la corsa alla Champions, scudetto incluso, dovrebbe riguardare le prime cinque squadre elencate nel post.
    Siamo sicuramente aumentati di tasso tecnico. La preoccupazione dell’amalgama avanzata da Marcovan è vera e forse l’incognita maggiore.

    Faccio un OT.
    Oggi si Sky ho rivisto le due gare contro la Juve del 2010. Entrambe finite 3-0 con doppiette di Ronaldinho. Forse eravamo una squadra di figurine, ma rivedere certi gesti tecnici mi ha stretto il cuore. Che spettacolo si poteva vedere, a tratti, ma si poteva vedere con quel Milan.

  3. Juve e Napoli penso abbiano ancora qualcosa più degli altri, subito dopo potremmo esserci noi, anche perchè a me la Roma non convince più di tanto.
    Se poi una delle due toppasse………….

  4. Beh, che dobbiamo ancora creare la squadra sul campo, mi sembra ovvio.
    È in atto una rivoluzione e nessuno può sapere quanto ci vorrà per rodare gli ingranaggi, ma ci si arriverà.
    La quota di imprevedibilità del rendimento è l’unica discriminante tra una stagione esaltante e una normale.

    Borgia Valerio poteva finire solo dai piangina. E precritti. E andare affanculo sia da viola che da neroassurdo.

  5. Non capisco le esternazioni di B. Valero! Crede che così sarà più amato dai tifosi? Probabilmente si vista la squadra dove è finito, ma sinceramente non me losarei aspettato da un giocatore della sua intelligenza. Fanculo e rimanici!

  6. Per chi non ha Sky (come me) giovedì la partita sarà visibile anche su TV8 alle ore 20,00. :winner: :winner: :winner:

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