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La notizia sconvolgerà i più: kalunaat ha deciso che non criticherà mai più nessuno per strafalcioni sintattico – grammaticali, questo perché, essenzialmente, è una battaglia persa in partenza: insomma, scrivete pure, se vi va, onestà senz’accento, perché con accento grave, sbagliate pure i congiuntivi e violentate regolarmente le lingue straniere, kalunaat ha deciso di lasciarvi esercitare il vostro libero arbitrio come più credete (tradotto: morite pure di morte vostra)…

 

L’idea era di una rubrica mensile con tanto di classifica dei migliori portenti, poi però, pensandoci bene, ho subodorato che qualcuno avrebbe magari sbagliato di proposito, per cui è stato meglio sorvolare; magari però vi scasso la minchia via pvt, chi lo sa…

 

Una misura presa per stemperare gli animi di chi non ne poteva più, per cui siete tutti invitati a fumare con me il "kalunaat" della pace…

 

Sappiate comunque che non sono un ragazzo cattivo e che non serbo rancore verso nessuno di voi… 

Detto questo, mi soffermerei su due nostri ex calciatori che, nell’arco di sole 24 ore, segneranno il destino in Champions delle due compagini meneghine…

 

KAKA’:

 

Per la prima volta, il bambino d’oro tornerà a san Siro dopo averci lasciato; tante sono le domande che ci pervadono (come reagirà, in che condizioni sarà, come verrà accolto dai milanisti), domande alle quali risulta problematico rispondere in quanto – diciamocela tutta – la vera verità su questo thriller della scorsa estate non è mai stata chiarita del tutto…

 

La mia, a questo punto, è una doppia speranza: la prima è che non venga fischiato e che nessuno auspichi un suo infortunio con il solo intento di godere, la seconda è che, pur con tutta la stima e riconoscenza che tutti noi gli dobbiamo, la sua dichiarazione secondo cui il Milan va eliminato a tutti i costi non si realizzi; per intenderci, posso magari ridermela sotto i baffi nel caso il Real Madrid (ma quanto è arrivata a farsi odiare questa squadra in questi anni? Mah…) venga eliminato proprio da noi (così la prossima volta ci penserà un po’ meglio prima di andarsene), ma non per questo gli augurerei mai qualcosa che gli pregiudichi la salute e la perfetta forma fisica…

 

SHEVCHENKO:  

 

Un altro (doppio) addio consumatosi a Milanello è quello di Sheva, un giocatore che ci ha regalato tantissime emozioni che ci porteremo sempre appresso; odiato e rinnegato da molti per le motivazioni tutt’altro che credibili che lo spinsero ad accasarsi con il Chelsea, il suo ritorno da noi non segnò, purtroppo, un ritorno di fiamma che tanti si aspettavano…

 

In passato, dopo la sua cessione al club londinese, dissi che, in caso di un ritorno ai nostri colori, una volta sbloccatosi e ripreso a segnare, lo si sarebbe perdonato con l’amore che si può provare per un proprio famigliare o amico di fronte al quale, in virtù di tutto quello che hai passato e condiviso con lui, il cuore supera di prepotenza la ragione; così non è stato, certo, ma questo non significa che il vento dell’est abbia già sparato tutte le sue cartucce…

 

Da lui, domani, mi aspetto una prova d’orgoglio, di quelle che magari possano spingere gli interisti ad incentrarsi sugli unici obiettivi primari chiamati scudetto e TIM Cup (insomma, se la Champions League la vince il Milan, che serietà potrà mai avere un trofeo di questo spessore?)…

 

In conclusione, quello che chiedo, nel momento in cui questi due ex palloni d’oro scenderanno in campo, è rispetto per il calciatore ma anche per l’uomo, per quanto quest’ultimo, in entrambi i casi, abbia più volte manifestato delle zone d’ombra; godiamoci questa due giorni di calcio con spirito sereno e senza farci prendere da codii e livori senza senso…