Parte oggi con questo post la mia nuova rubrica che parlerà della partita da una prospettiva diversa, quella della curva, quella di chi non può vedere i replay delle azioni e a volte neanche le azioni stesse, avendo davanti dei grossi bandieroni ecc…ecc.. quelli che non sanno le formazioni  con ore di anticipo e gli stessi che vivono momenti di pura agonia insieme ai giocatori.

La partita era già molto tesa dal prepartita, già nel riscaldamento tra i tifosi presenti allo stadio c'era il presentimento che la partita contro la Lazio poteva essere molto più difficile del previsto e tutto venne confermato dai primi minuti.

Una piccola premessa prima di continuare con il racconto, per una squadra in testa alla classifica come il Milan avere uno stadio così vuoto è veramente deprimente. Okgli alti costi, ok il freddo, ma la squadra ha bisogno d'aiuto anche quando le condizioni sono sfavorevoli, se ci possono essere condizioni sfavorevoli essendo primi in classifica..

Nei primi minuti il tifo in tutto lo stadio è abbastanza caldo, regna un clima di calma, si era tutti convinti, insomma, che uno dei nostri campioni l'avrebbe messa dentro prima o poi.
Man mano che i minuti passavano ci si accorgeva che non sarebbe stato facile espugnare il fortino laziale, mentre i nostri difensori ad ogni azione offensiva della Lazio se la prendevano con l'attacante della squadra romana, che si è scoperto solo in tarda serata, essere Kozak.

Così si arriva senza grossisime emozioni all'intervallo. La curva, come del resto tutto lo stadio non era scontenta, questo Milan ci ha garantito delle partite molto strane, ma che potevano essere risolte da Ibra, Robinho e/o Pato da un momento all'altro. E questo era il pensiero dominante, vista anche la totale assenza di occasioni importanti da parte della squadra bianco-celeste.

I primi minuti del secondo tempo sono stati vissuti  come un assedio, mentre ci si chiedeva perchè Bonera era uscito, sostituito dall'atleta di Gesù. Tutto lo stadio aveva capito che se non avessimo segnato nei primi 15 minuti della partita, ci saremmo dovuti accontentare di un punto.

Ad un certo punto lo stadio Vibra, Ibra (scusate il gioco di parole) segna. Anzi no. Anzi si. "Ma il tabellone segna 1 a 0". "Ma che stai dicendo, stanno continuando a giocare senza passare del centrocampo"… "MA po**************, come si fa, che sfiga". In quell'esatto momento molta gente cominciava ad andarsene, forse capendo l'andazzo della partita.

Anche Legrottaglie deve abbandonare il terreno di gioco, tra la contentezza generale e qualche sfottò. Geniale un mio amico che grida "Fatti miracolare. Nicola alzati e cammina!". Entra Sokratis. Oddio, forse forse era meglio il numero 66.

La partita finisce senza altre grandi occasioni, tranne un tiro a giro di Ibra e un salvataggio sulla linea di Biava,  e Marione Yepes diventa l'idolo di San Siro. Ogni sua giocata, praticamente perfetta, viene accolta con cori e boati. Lui risponde salutando e dimostrando ad ogni azione di meritarsi la fiducia del Mister e dei tifosi.

Tutto questo per dirvi che di Kozak il 99.9% dei tifosi del Milan non si è lamentato , che le lamentele sono sorte per la lentezza della Lazio nelle rimesse, punizioni e via dicendo, ma che tutto sommato questo pareggio sembrava un risultato di tutto rispetto contro una squadra che può diventare una vera rivale…

In poche parole, dallo stadio si vede un altra partita! :D