E' nota la mia avversione nei confronti di quelli che pontificano col senno di poi, ma stavolta Acciuga non l'ho capito. Davvero. Cioè, trovo inspiegabile questa ostinazione di schierare un Ibra in condizioni tanto pietose sotto il punto di vista fisico, ma anche psicologico a giudicare del  buffetto rifilato a Rossi, stupido gesto che presumibilmente  costerà allo svedese due o più sacrosante giornate di squalifica per rosso diretto. Il Rossi sarà pure antipatico – almeno deve esserlo se in tanti si dilettano a  prenderlo a pizze – ma nell'occasione non ha fatto altro che  il proprio mestiere, che è quello di impedire agli attaccanti avversari di prendere la palla. La reazione sciocca di Ibra, spropositata, dannosa per la squadra, è figlia di stanchezza e nervosismo, due problemini che erano da tempo stati palesati e che invece Acciuga, colpevolmente, ha sempre ignorato.

Ma non si tratta soltanto di questo: Merkel, in quella posizione, non ha mai convinto. Il tedesco ha sempre fatto benino (non di più, siamo di fronte al massimo ad un buon giocatore) da trequartista, ed è in quel ruolo che secondo me avrebbe dovuto giocare ieri essendo assente il Boa e non volendo schierare Clarenzio.  Binho, altro elemento che da tempo boccheggia come un pesce fuor d'acqua senza che Acciuga se ne curi minimamente, in quel ruolo, quello di trequartista, rende la metà di quanto potrebbe quando è fresco come una rosa, figuriamoci ora.

Inoltre c'è l'atteggiamento dell'intera squadra nel primo tempo che mi lascia perplesso: in una partita come quella di ieri, contro una squadra praticamente retrocessa che ha fatto cagare per tutta la stagione, dove  per te invece i tre punti sono fondamentali,  dovresti entrare in campo con la bava alla bocca, divorarti l'erba, seppellire la malcapitata avversaria sotto una valanga di reti, specialmente godendo del vantaggio di conoscere il risultato negativo ottenuto il giorno prima dal principale concorrente.  Invece no. Passeggiate lungo il campo e passeggiata clamorosa in difesa, dove si è osservato, al massimo con un pizzico di curiosità, che un avversario si avvicinasse indisturbato al nostro portiere per uccellarlo senza difficoltà.

E' vero che per battere questo Bari a questo punto del campionato i calciatori non dovrebbero essere motivati dall'allenatore e dovrebbero farcela con le proprie forze e qualità, ma è anche vero che nella disastrosa partita di ieri l'allenatore lo zampino ce l'ha messo. Eccome se ce l'ha messo.