E’ abbastanza ovvio il protagonista del post, lo si capisce chiaramente dal titolo.
Non amo parlare di lui, o comunque mi viene complicato senza inveire carico di turpiloquio, per vicende calcistiche e non.
In ogni caso, sono curioso di sapere cosa succederà stasera: difficilmente la spunteremo sui ladri, ma va da sé che qualora accadesse, il merito sarebbe esclusivamente della sua visita (così come il pari di Napoli), come se il nano cacciasoldi si fosse dotato di cresta e avesse fatto una doppietta.

Presidente-tifoso, presidente-allenatore, o presidente-taccagno?

Dalle sue interviste di ieri saltano fuori due notizie abbastanza rilevanti: la prima è il pubblico licenziamento di Allegri (“per Guardiola ci siamo anche noi”), a meno che non voglia tenere Allegri a fare solo-lui-sa-cosa; la seconda è che finalmente si accorto che Pato è un problema (coraggio!) e che ha bisogno di aiuto.
E’ comunque innegabile la volontà di Silvio di stare vicino alla squadra. Se ciò avrà ripercussioni positive non lo so, me lo auguro. Così come mi auguro che oltre al supporto psicologico la dirigenza si dedichi anche a scucire qualche soldino per fare una campagna acquisti come si deve, e soprattutto che duri due mesi (e non una settimana, l’ultima).
A tal proposito, oramai sul mercato del Milan è una gara a chi la spara più grossa: l’ultima narra di uno scambio Pazzini-Obiang con la Samp.
Davvero, è difficile argomentare: dalla delusione si è passati allo stupore, poi allo sgomento, infine alla rassegnazione e adesso all’apatia.
Se perderemo amen, è un’annata storta. Se vinciamo, com’è ovvio, godrò come un riccio.
Preparo gli aculei, che non si sa mai…