SALA D’ATTESA – I campionati si fermano, i seghini NO

Balotelli sbeffegia così Julio Cesar che pensava di avergli parato tutto

Buona domenica di (non) calcio a tutti. Eccoci in una delle tanto famigerate (ed odiate dai calciofili nazionali) pause nazionali. Forse stavolta meno noiosa, data la presenza ed importanza di giocatori rossoneri tra le fila dell’Italjuve (e di quello sciagurato Giaccherini) e del fascino di una sfida old-style col Brasile.
Ancora non capisco il motivo per il quale ogni tanto si smette di giocare coi club, si va in nazionale 5-10 giorni e si ritorna, senza pause, senza riposo, senza impegni importanti magari, dato che a volte sono solo amichevoli.
Dall’inizio di stagione l’Italia ha giocato 4 partite di qualificazioni ai mondiali e 3 amichevoli. Martedì con Malta ci sarà un’altra partita di qualificazione, poi a giugno altre 2 partite, tra amichevoli e girone mondiale, a cui farà seguito l’evento (raro per noi) della Confederations Cup.
Il tutto sparso tra settembre, ottobre, novembre, febbraio, marzo, giugno. Tralasciando le partite di giugno, a stagione ormai finita, quelle durante l’anno sono 8. Perchè non pensare a fare come in altri sport, dei “periodi-nazionale”? Mi spiego: 8 partite, le dividiamo in due gruppi da quattro partite ciascuno. Il primo gruppo di 4 si giocherebbe in settembre/ottobre, il secondo in marzo/aprile.
Si ferma il campionato 3 settimane, giocando le quattro sfide così: giovedì/venerdì 1° settimana (a seconda della lunghezza del viaggio) – martedì/mercoledì 2° settimana – sabato/domenica 2° settimana – giovedì/venerdì 3° settimana. Entro la domenica tutti i nazionali tornano nei club e dalla seittmana dopo si riparte, volendo anche dal mercoledì direttamente. Ci guadagnano i giocatori, in termini di riposo, ci guadagnano i club che perdono i giocatori al massimo 3 settimane ogni metà stagione, in un unico momento senza dover interrompere ogni volta la preparazione (e con quelli rimasti può allenarsi seriamente). Ci può perdere il tifoso?bhè non è detto, comunque ha calcio per 3 settimane, ha i campionati minori e, nel caso, dei weekend da dedicare alla morosa in vena di ultimi giretti estivi / primo shopping primaverile.
Ma ovviamente una cosa così i grandi capi non la concepiranno mai, ci sarà sempre qualche intoppo, e putacaso, sarà sempre per questioni legate al vil denaro, IMHO. Ma tant’è, uno ci spera che le cose cambino in meglio.

Dunque, questo weekend campionati fermi, ma se le nazionali non offrono tanti spunti di seghinaggine, ci pensano gli altri a dare spettacolo. Questa volta tocca a Pandev e alla UEFA di Michel Platini.

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Seghino in maglia Seghini

PANDEV – Tutto nasce da una delle solite arringhe di Mourinho, che denuncia brogli UEFA nella votazione del miglior allenatore 2012. Uno dei suoi affiliati, il buon Goran, decide di ergersi ad avvocato difensore, ma, non essendo degno di allacciare le stringhe nemmeno ad un Azzeccagarbugli come il nostro Camisa, rimedia solo una figuraccia a livello internazionale e conseguente sbeffeggiamento. La FIFA, infatti, prima decide di limitarsi ad una risposta seccata, invitando i due pagliacci a smettere con le loro fandonie, poi pubblica il fax con i voti del CT e del capitano macedone, in cui si evidenzia come Mou non abbia preso nemmeno un punticino dal suo fido scudiero..ahi ahi Gorna, questa è veramente una seghinata….

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Michel michel..doppio seghino per te

UEFA – Nel mio post di settimana scorsa avevo  tentato di indovinare i sorteggi di champions, ovviamente prima che facessero quelli ufficiali. Andavo per simpatie (che la juve beccasse barça o real) e speranze (che non beccasse galatasaray o schalke), mentre all’UEFA fanno le cose seriamente. O NO?
Pare, infatti, che i sorteggi siano pilotati. Una cosa che si dice e si pensa da sempre, ma nessuno l’ha mai provato questo sospetto che, come il famoso “la Juve paga gli arbitri” tale rimane. Ah no, Moggi le combinava davvero grosse ai tmepi e l’hanno beccato…ma questa è un’altra storia.
Tornando a Platini, il suo trucchetto l’ha svelato un ex-arbitro turco, tale Cakar, che spiega come l UEFA manipoli i sorteggi, per far uscire gli accoppiamenti che meglio gli aggradano. Ibra contro il suo ex barça, juve-bayern per una sfida d’altri tempi, malaga-borussia per equilibrare un po’ e il Gala dato in pasto al Real Mou.
L’ex arbitro e ora opinionista TV spiega infatti come ci sia un congegno metallico con cui il sorteggiatore senta vibrare la pallina da estrarre. Trucco che ha usato anche lui in trasmissione, replicando perfettamente, i sorteggi della settimana prima. Casualità, fortuna o c’è dietro il classico “scheletro nell’armadio”?
Ognuno la veda come vuole, ma se vogliamo credere al destino o che sia una semplice casualità beccare il Barcellona (e quando non possiamo il Barcellona, il Real) 3 anni di fila, c’è da dire che anche a Nyon, un po’ come Abate con i suoi cross, stanno lanciando una pericolosa sfida al Bernoulli….