42 5 minuti 10 anni

Vado, come spesso capita, controcorrente: l’Italia non ha poi un così dannato bisogno di riformarsi per tornare competitiva nel calcio che conta.
Sembrerà strano ma è così.
Proviamo ad argomentare.

Tutti a chiederlo, quando basta accendere il televisore!

Il nostro punto di partenza è la spedizione vincente di Germania 2006.
Giovani di belle speranze e vecchi fuoriclasse in un mix esplosivo che ci ha fatto sognare nelle notti pre crisi.
Ebbene, abbiamo vinto un Mondiale, ma il nostro movimento calcistico non era certo perfetto, serio, competente e nel suo momento di massimo splendore, anzi.
Nel pieno scandalo calciopoli sembrava che il famigerato “anno zero” fosse davvero arrivato. 8 anni dopo questo sconosciuto di nome “anno zero” è solo il titolo del programma di Santoro.

In Sud Africa invece siamo usciti in maniera assai goffa, schiacciati, come spesso accade, dal debito di gratitudine verso gli eroi del mondiale precedente. Poco male, errore rimediabile.
La vincitrice è stata la Spagna. E’ stato il quadriennio delle cantere, degli stadi di proprietà, della fiscalità diversa, della voglia di saper aspettare i giovani.
In realtà è stata la vittoria di un sistema a debito, dove senza i prestiti costanti e banche libertine (se non colluse) non ci sarebbe stato praticamente nullo di positivo. Come tutti i sistemi a debito prima o poi qualcuno deve pagare, ed infatti temo dovrà passare molto tempo prima di rivedere il calcio Spagnolo (inteso come nazionale) ancora ai vertici.
Da un lato mi si potrà dire: “Tutto bello ma questi in 8 anni hanno vinto due Europei e un Mondiale”.
Ineccepibile, ma il famoso “modello spagnolo” è un grosso bluff. Può durare ma poi ti distrugge lentamente. Dimostrazione è che, escluse Barcellona e Real, le piccole spagnole faticano assai a tenersi competitive per periodi medio-lunghi. Prendete l’Atletico formidabile di quest’anno, esposto di parecchi milioni con istituti bancari e costretto a vendere i suoi pezzi pregiati. Si potrà ricostruire qualcosa di simile alla formidabile squadra di quest’anno? Se sì, quanta fortuna richiederebbe?

Quest’anno invece si sta imponendo il “modello tedesco“. Caressa sembra obbligato per legge a inculcarci che in Germania hanno “la programmazione”.
Secondo me invece hanno un discreto modello, migliore del nostro, ma non così perfetto come si possa credere. Per il Borussia vale sostanzialmente lo stesso discorso fatto per l’Atletico, tutto molto bello ma poi se si vince si svende, in

Supremazia tecnologica tedesca. L’unico modello da seguire.

perfetta logica Milan, le altre sostanzialmente non pervenute con il Bayern che vince lo scudetto a Marzo. Non di certo il massimo della competitività e divertimento.
Il loro calcio a livello di nazionale è invece una macchina semi perfetta, semi perchè ti porta a grande velocità fino alle vicinanze del traguardo ma poi 1 volta su 2 buca e ti lascia a piedi.
Se è vero che dal 1936 non sono mai andati peggio della semifinale in qualsiasi competizione iridata c’è da dire che hanno anche perso 4 finali. E nel mondo sportivo, come nella vita c’è la tendenza a dimenticarsi con solerzia di chi arriva secondo.
Le altre 3 semifinaliste applicano modelli ancora differenti (e peggiori) di calcio: dal “vendilo anche se ha 5 anni e prendici subito più maledetti soldi possibile” di Argentina e Brasile al “abbiamo i settori giovanili migliori d’Europa salvo poi non vincere nulla da tempo immemore” degli Orange.

Quello che intendo dire è che sì, il nostro movimento non è perfetto ed urge delle cure, ma non è neanche quel malato terminale che molti pensano. Esistono dei macrocicli a livello nazionale, basta per esempio che nel triennio 95-96-97 (mi sento vecchissimo a scrivere queste date) ci siano 4 giocatori di livello per avere grosse soddisfazioni nelle prossime competizioni internazionali.

Se pensiamo che il modello di calcio più vicino alla perfezione, quello inglese, non vince nulla dal Mondiale in casa, con aiuti sesquipedali, emerge ancora di più che l’equazione modello buono = vittorie è falsa.

Se vogliamo invece fare l’esercizio stucchevole di dire “dobbiamo fare”, è chiaro che il nostro calcio ha dannatamente bisogno di stadi, investimenti etc.
Ed infatti ci sono. Perchè a livello italiano ci sono ben due clueob (pronunciatelo alla Berlusconi che fa figo) che stanno attuando precise e buone politiche di prospettiva, Roma e, in parte,  Juventus.
Seguendo una famosa legge di Murphy chiudo dicendo: Una pianificazione attenta non potrà mai sostituire una bella botta di culo.

42 commenti su “Legge di Murphy applicata.

  1. buongiorno…

    “Una pianificazione attenta non potrà mai sostituire una bella botta di culo“

    è anche il messaggio che hanno fatto passare di Van Gaal sulla scelta di Krul: il mago, il genio…un par de cojoni.
    Una botta di culo e basta. Krul non è mai stato un pararigori per definizione, uno specialista, insomma.
    Krul è definito più come un provocatore (ho visto un video nel quale, da avversario, quasi veniva alle mani con Van Persie).
    E ieri sera perché non l’ha rimesso in porta? Il genio non si è ripetuto.
    Lo ammetto, alla fine del primo tempo sono andato a dormire. E ho fatto una buona scelta.

    A questo punto la Germania è nettamente favorita. Perché pure l’Argentina non mi pare gran cosa.
    Y Sabella mi pare quello de i soliti idioti, il papà di “dai Gianluca, cazzo…”.
    Sembra finto, magari è un Visitor

  2. A mio avviso bisogna distinguere nettamente tra club e nazionali.
    Un conto è la solidità e la continuità di rendimento dei club, che è legata sia a fattori di governance calcistica ma anche a fattori economici e storici. Ma tutt’altro paio di maniche è la nazionale, la quale esprime valori differenti dai club, soprattutto oggi che non ci sono limiti agli stranieri.
    Nello specifico, il problema maggiore della nazionale italiana la persistente incapacità di permettere ai giovani talenti italiani di crescere e affermarsi. Escludendo che le mamme italiane abbiano deciso di partorire solo figli scarsi a pallone, resta solo una possibilità: i club (non solo i grandi, ma pure i piccoli) preferiscono l’usato al giovane. E lo preferiscono quasi mai per motivi sportivi, ma per motivi politici, per pressioni di procuratori squali, per opportunità economiche, per coltivare intrallazzi, per intascare stecche + o – consistenti, etc.

    Lo ripeterò fino alla morte: se la juve tri-campione d’Italia (quindi con meno pressioni di vittoria) vende il capocannoniere del campionato per 2 soldi e insegue 2 carneadi come Morata o Iturbe, non è un problema di “sistema calcio italiano”, ma solo un problema di mentalità ed obiettivi sportivi.

  3. Mah, a leggerti potrebbe sembrare che nel calcio avvenga tutto in maniera casuale. Non è così. Detesto il saputone Caressa, ma stavolta concordo con lui. Nel calcio, come in quasi tutte le altre attività umane, il lavoro e la serietà pagano, permettono continuità di risultati. Poi la vittoria è dovuta anche a dettagli che non puoi programmare, però se sei sovente lì a giocartela, non solo hai la certezza di essere stato bravo, ma spesso vinci. No no, lasciare il mondo come sta perché si pensa che il modello altrui non sia poi tanto migliore del nostro e che non dovremo fare altro che attendere il passare della nuttata, porterà ad anni e anni di vacche magrissime. Non dico che dovremo copiare i tedeschi (siamo italiani e se vogliamo le cose le sappiamo fare seriamente anche noi, il problema è che poi roviniamo tutto perché ci piace tantissimo intrallazzare), ma cambiare uomini e organizzazione è necessario. E’ poi vero che se le mamme non sfornano campioni difficilmente vinci, lo sport è legato anche a questo ed è ciclico. Ma ti ricordo che la Germania, nel 2002, con una squadra nel complesso mediocre, arrivò comunque in finale.

  4. Io quoto Lapinsù in tutto e per tutto. E se è vero che la Germania ha perso delle finali è altrettanto vero che il lavoro paga , difatti in finale o in semifinale c’arrivano quasi sempre, poi dopo nella partita secca può succedere di tutto, e di questo ti do ragione , la storia del calcio è piena di esempi..

    Per me il calcio italiano oggi è lo specchio di ciò che è l’Italia in generale in questo momento. E la vedo nerissima.

  5. è dai tempi del “Dottor Berlusconi” che i post di situazione li salto a piè pari,questo l’ho letto per cazzeggio e vedo che il livello è sempre in modalità supercazzola.

  6. Supercazzola? Non capisco perché. Non sono d’accordo con questo post ma lo trovo argomentato.

    Eh, certo che tu Zio le cose te le segni eh. Sono passati secoli da quel “Dottor Berlusconi” 😆

  7. In primis: Auguri al nostro Bubu 🙂

    Poi dopo pranzo ti rispondo Boss.. 😉

  8. Mah, a leggerti potrebbe sembrare che nel calcio avvenga tutto in maniera casuale. Non è così.

    No, non penso che nel calcio avvenga tutto in maniera casuale. Penso che molto avvenga in maniera casuale è leggermente diverso.
    Sono dell’opinione che puoi programmare ogni minimo dettaglio, investire tantissimo nei settori giovanili, stadi etc.. ma che comunque una bella dose di fortuna è determinante, perchè ripeto sono convinto che i macrocicli calcistici (almeno a livello di nazionale) possono cambiare le nostre opinioni.

    asciare il mondo come sta perché si pensa che il modello altrui non sia poi tanto migliore del nostro e che non dovremo fare altro che attendere il passare della nuttata, porterà ad anni e anni di vacche magrissime

    Non ho detto questo. Il sistema è sicuramente da curare, nel post dico solamente che non è un malato terminale. E’ malato ma si può curare. Con “calma e gesso” però. Niente interventi shock sulla foga del momento, niente pars destruens se non c’è dietro un progetto serio.
    E mi sembra che di progetti rivoluzionari in vista non ce ne siano. Quindi cambiamenti mirati ma piccoli.

    siamo italiani e se vogliamo le cose le sappiamo fare seriamente anche noi, il problema è che poi roviniamo tutto perché ci piace tantissimo intrallazzare

    Concordo.

  9. argomentato? bah…

    basta prendere gli ultimi 10 anni di champions league e vedere quante volte le tedesche,le spagnole e le inglesi sono arrivate in semifinale e finale,dopodichè confrontarle con le italiane.

    post supercazzola.

  10. programmare va bene, però alla fine a livello di clueb conta chi ha il grano da spendere.
    Togli Messi, Robben, Di Maria e Bale e mettili in una squadra di champions nostrana a caso e vedi chi arriva in fondo.
    Il sistema calcio italiano fa schifo e va rivisto, ma non risolvi nulla regolamentando il flusso degli stranieri. Se i giovani italiani imparassero dagli altri e sin da ragazzini cominciassero a girare il mondo anche loro avremmo sicuramente più talenti.

  11. Il sistema calcio italiano fa schifo e va rivisto, ma non risolvi nulla regolamentando il flusso degli stranieri. Se i giovani italiani imparassero dagli altri e sin da ragazzini cominciassero a girare il mondo anche loro avremmo sicuramente più talenti.

    amen to this.
    Come sempre il problema sono gli altri e noi tendiamo a chiuderci, limiti e dazi.

    Per chi non ha capito che si sta parlando di nazionali (nonostante abbia inserito accenni alle squadre di club) ripetiamo il concetto che lì vince chi spende più soldi, pochi cazzi.

  12. come direbbe un nostro vecchio amico,hai la capacità argomentativa di una scimmia.

  13. Grazie mille per gli auguri :winner:

    Tra poco vado a Casa Milan a dare un’occhiata da vicino alla nostra squadra di Seghini. :seghino: Niente museo perchè ci sarà tantissima gente… Domenica metto il reportage

  14. Daje Bubu se riesci azzoppa qualche giocatore della nostra scarsissima squadra come facevi ai bei tempi del Pieris.

  15. Mi spaccio come parametro zero, giovane e lombardo, magari Galliani mi tessera. Così non dobbiamo nemmeno prendere Vrsaljko. Mora è più facile da pronunciare anche, rispetto a tutte quelle consonanti

  16. a proposito di supercazzole,la curva sud:

    “Ci troviamo oggi tutti insieme per inaugurare la nuova stagione, ma anche per far sentire la nostra voce. Infatti trovandoci qui per sostenere la nuova guida di Pippo Inzaghi ed i il nuovo progetto di Casa Milan e tutto quello che ne gravita attorno, sentiamo però l’obbligo di dire la nostra riguardo le vicissitudini che susseguendosi durante le ultime stagioni hanno portato al declino attuale ed il fallimento dell’obiettivo della qualificazione in Europa per la prossima stagione. Credevamo di vedere qualcosa di nuovo ed invece pronti via le prime notizie parlano di soliti summit per i soliti dubbi acquisti e con le solite facce, presidenti di squadre e procuratori vari che si permettono oltretutto di criticare le persone che dirigono la società. Ancora a parlare unicamente di parametri zero e acquisti di giocatori mediocri che vanno solo ad arricchire le tasche di procuratori e sembrano fare il gioco in favore dell’amico di turno. Abbiamo visto il nostro Milan piano piano perdere le pedine più preziose. Abbiamo visto una società schiava di giocatori super pagati perché arrivati a parametro zero, di cui non siamo più riusciti a liberarci. Abbiamo un dirigente che dice che la società non ha soldi per il mercato e poi la “ricatta” chiedendo 60 mln di buonuscita per lasciare, un dirigente su cui dallo scorso anno abbiamo voluto dire la nostra. Un dirigente che fa manovre di mercato come quella di Matri, strapagato e poi regalato per liberarsene al più presto. Lo stesso dirigente che ha preso Seedorf in tutta fretta a gennaio per poi dargli il benservito a fine stagione coprendolo di soldi figli dell’enorme contratto che gli era stato fatto firmare. Questo solo per citare due degli innumerevoli casi degli ultimi anni. Ci sorprende che il presidente non abbia ancora sistemato definitivamente le situazioni societarie che durante la scorsa stagione hanno creato una guerra intestina tra chi vuole portare il cambiamento e le innovazioni all’interno del Milan e chi invece vuole continuare a portare avanti i propri interessi proseguendo su una linea che ci ha portati alla situazione attuale. Siamo qui oggi per sostenere i nostri colori e la nostra maglia, non dimenticando di certo quanto avvenuto lo scorso anno: una delle peggiori stagioni dell’era Berlusconi, con un distacco di 45 punti dalla prima in classifica, e l’esclusione da tutte le competizioni europee. Con la beffa finale dell’aumento del prezzo degli abbonamenti, che ci sembra quantomeno ingiustificato. Aspettiamo a questo punto le nuove evoluzioni facendo quello che sappiamo fare meglio, sostenere il nostro Milan ad ogni costo – Un anno di rabbia. Tornare grandi. Tornare il Milan!”.

    …..mecojoni,si fanno chiamare guerrieri,c’hanno i teschi,le mazze,ineggiano a catene e coltelli e poi….l’unica cosa che sanno fare è sventolare la bandierina. si fottessero.

  17. Buongiorno,
    ho appena visto la registrazione della conferenza stampa. Ahinoi, siamo fritti, il succo del discorso fatto dal nostro allenatore è questo:
    la rosa buona, se qualcuno dovesse partire ( come se la partenza di Niang o di Zapata fosse una perdita) il dottor galliani sa quali sono le necessità dell’allenatore e lavorerà per questo, se poi non dovesse arrivare nessuno, ci sono comunque gli elementi per fare bene.

    Praticamente siamo fottuti

  18. ma perchè qualcuno credeva che Inzaghi fosse qualcosa più di uno yes-man?
    se non lo fosse stato, AG semplicemente non lo avrebbe scelto 😉

  19. Eh certo che Inzaghi è uno yes man. E fa bene, se non lo sei, in questo Milan, fai una brutta fine. Allegri aveva qualche colpa, ma siccome andava di moda buttargli merda addosso gli si addossavano anche quelle che non aveva, tipo di accettare le scelte societarie senza fiatare. Poi si è visto quanto è durato Clarenzio che pretendeva autonomia decisionale.

    Ma Inzaghi andrà giudicato per quello che farà la squadra sul campo, non per quello che (non) dirà in pubblico sulla società o per come si piegherà ai voleri di chi veramente comanda. Se lavorando sul campo riuscirà a far rendere al massimo questa rosa mediocre, tanto di cappello, altrimenti lo criticherò. Delle sue chiacchiere pro societarie, francamente, mi interesserò poco.

  20. ” il club milanista ha infatti potuto alzare la propria offerta da 3,75 milioni a 4,25 milioni di euro perché il giocatore ha messo di tasca propria quello che mancava per soddisfare la richiesta degli spagnoli. Il sogno di Rami di tornare al Milan si è quindi finalmente realizzato.”

    madonna che luridi siamo :rosik: :rosik: :rosik:

    mi tornano in mente le parole del maestro

  21. Riky sei un massimalista !

    Ci lamentiamo che paghiamo 500.000€ a Coppola ceduto al Bologna, e poi volevi aumentare l’offerta di Rami quando potevi prenderlo a meno? Sei incontentabile, spari contro la società tanto per, non sei un vero tifoso.

    Non provare a salire sul carro di Inzaghi !

    Il Re del Mercato l’ha spuntata anche questa volta… miscredenti

    :seghino:

  22. “Caressa sembra obbligato per legge a inculcarci che in Germania hanno “la programmazione”.”

    in realtà è vero. dal 2002 questi hanno speso soldi x tirare su RAGAZZINI forti. e i risultati si vedono, poi chiaro, la botta di culo serve sempre, perchè di Messi ne nasce uno ogni 20 anni.
    Però è la mentalità crucca che fa apura, questi sono quadrati in tutto.

    Sul discorso dei club invece è diverso,perchè SI, real e barça danno un sacco di giocatori alla Nazionale, la juve alcuni (non di certo tra i migliori in Brasile), bayern-borussia abbastanza, ma brasile e argentina i migliori li vedono giocare in Europa, quindi occhio con questi confronti..

    Perchè vendere Immobile a 18mln e prendere Morata a 20 è una grossa bufala. E il coinquilino, valenciano e valencianista, oltre a definirci squallidi x la vicenda rami (ed ha ragione), ritiene una brutalità “dare 20mln al Real x uno scarto, come se tutti i club d’eruopa facessero a gara x dare soldi al real”. E in effetti, dato che in 2 mesi si è fatto soffiare il posto pure da un 19enne Jesè, non credo sia forte…ma noi abbiamo pagato 12mln Matri, quindi che spendano..

  23. Ci lamentiamo che paghiamo 500.000€ a Coppola ceduto al Bologna,

    PREEEEEEGO?????
    coppola era svincolato al 30 giugno, l’abbiamo ritesserato l’ 1.07 per darlo via il 5/6 e paghiamo pure??
    sei serio o è una trollata come il resto del commento?!?! 😀

  24. Seedorf sarà pure durato poco, ma almeno ha la stima dei tifosi e può girare a testa alta. I servi durano di più ma fanno sempre una brutta fine.

  25. EC, un allenatore bisogna averlo. Per cui, ti devi accontentare di uno che lavorerà sodo sul campo senza andare oltre i suoi compiti tecnici. Perché al Milan l’allenatore deve mettere in campo la squadra allenata come meglio può e non deve impicciarsi d’altro. Se s’impiccia, gli viene creato attorno un clima talmente irrespirabile che lavorare gli diventa impossibile. Il Milan attuale è questo, a parole ha grandi ambizioni sportive, in realtà non ne ha alcuna. Per cui l’allenatore deve stare lì, testa bassa, lavorare, addossarsi le colpe se le cose vanno male, attribuire i meriti ad altri se le cose vanno bene. Non è questione di essere servi, è questione che se vuoi fare quel mestiere e hai la (s)fortuna che ti offrano il Milan non puoi rifiutare. Però sai come ti devi comportare. Sennò vai a Sky a fare l’opinionista.

    Ec, non fraintendermi, la tua rabbia la capisco, e il bello qui è che ognuno ha una propria opinione e nessuno assegna patenti da tifoso. Ma personalmente la guerra preventiva a Inzaghi soltanto perché è un uomo dell’Imperatore non la faccio. Voi fate come vi pare.

  26. A me cmq inzaghi piace e dopo le parole di ieri ne ho avuta la conferma. Lui intende il calcio come lo intendo io soprattutto x impegno spirito di sacrificio ecc… poi è chiaro che andrà valutato xke è alla prima esperienza in prima squadra…il problema saranno i giocatori che avrà a disposizione, dei somari non possono diventare cavalli!!!

  27. Ma che lavorerà sodo ne sono certo, e già questo lo mette mille anni luce davanti a quello svaccato di Allegri.Io non intendo fare nessuna guerra preventiva , l’unica guerra c( per modo di dire9 che faccio è contro quel vecchio di merda del pelato e la coppia gatto/volpe padre figlia, che sono il vero male del Milan.. sono preoccupato e premesso che nella vita ci sono molte cose per cui vale la pena arrabbiarsi che vengono prima del Milan, dico solo che le premesse sono pessime, perchè se l’allenatore che è responsabile del settore tecnico, prima dice che vuole tornare subito in champion’s, ad imporre il gioco d’attacco, e poi mi dice che la rosa è già buona così allora non mi sta bene…non è un’analisi lucida e che rispecchia la realtà;perchè anche un bambino sa che con rincalzi come mexes, zapata, bonera, zaccardo, honda, constant,robinho seduti in panchina, non si va da nessuna parte, soprattutto se come titolari hai giocatori che sono tutti da valutare, alex che ha i suoi anni 8 ma che potrebbe fare benissimo) , Abate che non azzecca un cross ed un campionato da tempo immemore, de sciglio che viene da un’annata mediocre, un centrocampo dove hai Montolivo che deve recuperare ( tra l’altro parliamo di Montolivo non di iniesta) davanti hai un attaccante che quest’anno aha fatto il suo record di ben 14 gol a sinistra un rientrante da lunghissimo infortunio, a destra una scommessa.
    con queste premesse, io da tifoso, non mi sento soddisfatto della rosa , a sto punto invidio Inzaghi che lo è.

  28. Boss, tu c’hai ragione, ma se tutti – ma proprio TUTTI – gli allenatori avessero la schiena dritta come Clarenzio, il Milan non troverebbe più un allenatore che sia uno, allora si che ci faremmo tutti 4 risate.
    E’ un paradosso, lo so, ma credo aiuti a spiegare la solidarietà (per certi aspetti immotivata) di cui gode l’olandese e i pregiudizi di cui è investito Pippomio.

  29. Ec, sostanzialmente concordo con te, pur avendo una impostazione più simile al Boss: so per certo che Pippo sarà uno yes man visto che la caratteristica principale dei nostri attuali allenatori deve essere questa…

    prima dice che vuole tornare subito in champion’s, ad imporre il gioco d’attacco, e poi mi dice che la rosa è già buona così

    Secondo me su questo non è per forza un controsenso.
    Con Menez e Alex in più, Elsha recuperato e magari ancora un acquisto o due tra difesa e centrocampo, nei primi tre si può arrivare.
    Neanche a sognarsi di giocarsi lo scudo con la juve che, salvo clamorose cadute, vincerà a mani basse anche quest’anno visto i rinforzi che sta prendendo, ma in chl ci si può arrivare…

  30. Senza contare che l’alternativa sarebbe stata dire che la rosa era da rifondare e l’ultimo che ci ha provato non ha fatto una fine bellissima…
    Quindi dati i chiari di luna, si cerca di fare il massimo con il materiale a disposizione…

  31. Ma perché Balotelli sfrutta ogni occasione per dimostrare quanto è pirla? Ma è pagato anche per questo? Lui e sti cazzo di social della minchia! Qui ha pienamente ragione Adrianone.
    Lo facciano curare da uno bravo porca puttana, che anche quando è in ferie deve farsi notare.
    Ha rotto i coglioni lui e i minchioni che ormai lo braccano per pubblicare le sue minchiate che fa di proposito perché sanno che è un pirla. E quando non gli pubblicano le cose, lui si mette a fare il filosofo e pubblica lui le sue imprese extra calcio.
    Ma è capace di godersi le ferie per i cazzi suoi e basta? Ma quanto mi sta sui coglioni questo atteggiamento da bambinone…

  32. Non è che un pirla possa evitare di essere un pirla. Mi viene in mente la storiella dello scorpione e della rana.

    Ma dando ormai per scontato che Mario è un pirla, Ghost, non trovi anche tu che sia assurda l’ossessione mediatica verso questo ragazzo?

  33. Lui è un personaggio che fa cassetta, audience, fa lavorare e guadagnare quei cialtroni che ormai non sanno scrivere articoli senza l’aiuto del correttore ortografico e spesso non comprendono nemmeno il significato di ciò che scrivono. Ma lo fanno perché il prodotto rende bene.
    E c’è, eccome, una ossessione mediatica fortissima nei suoi confronti legata a quanto sopra.
    Il fatto è che lui ci sguazza in mezzo a questa ossessione e nessuno, il pizzaiolo amico suo in testa, gli dice che così non va bene. Perché così non va bene affatto.
    Non lo aiutano e non gli vogliono bene lasciandogli fare sempre quello che vuole.
    Questo perché rappresenta una squadra di calcio di fama internazionale che ha una sua immagine (lo so, ormai è molto appannata…), è pagato profumatamente per dare tutto il meglio di sè in campo, troppe volte eccede dando un esempio negativo a chi in lui vede un mito e perché a 24 anni è ora di piantarla di fare il coglione.

    P.S. com’è la storiella dello scorpione e della rana?

  34. Aggiungo anche, ripetendomi ancora una volta, che l’ossessione mediatica nei confronti di Balotelli è sempre di casa a Mediaset.
    Partono da lì tutti i report su cosa fa oggi, cosa ha fatto ieri e cosa farà domani. Perché il fuoco cosiddetto “amico”, spara ad alzo zero?

  35. Lui è un personaggio che fa cassetta, audience, fa lavorare e guadagnare quei cialtroni che ormai non sanno scrivere articoli senza l’aiuto del correttore ortografico e spesso non comprendono nemmeno il significato di ciò che scrivono. Ma lo fanno perché il prodotto rende bene.
    E c’è, eccome, una ossessione mediatica fortissima nei suoi confronti legata a quanto sopra.

    Direi che prima di tutto il problema è questo.
    Se i selfie che si fa lui li facesse il terzino della costa rica o il centrocampista del West Ham, non se li inculerebbe nessuno, mentre a tutto quello che fa lui viene dato un risalto eccessivo.
    E non parlo di queste occasioni in cui dimostra di essere un pirla.
    Ma ad esempio va a Scampia e gli cagano il cazzo, va in giro nella favela e gli cagano il cazzo…
    Lui ci mette del suo, ma “ogni scorreggia diventa tempesta” (cit.)

    Il fatto è che lui ci sguazza in mezzo a questa ossessione e nessuno, il pizzaiolo amico suo in testa, gli dice che così non va bene. Perché così non va bene affatto.

    Il problema, invece, è che il pizzaiolo mi dà l’idea di uno che pensa “non è importante che sia bene o male, l’importante è che se ne parli”.
    Teoria giusta fino ad un certo punto se sei uomo di spettacolo, assolutamente sbagliata se sei uomo di sport.

    In tutto questo spero che Pippo gli faccia capire che sei davvero forte e un campione, quando solo gli altri a dirtelo, non quando sei tu a continuare a ripeterlo…

  36. Bah..ma quale campione.. con quel cervello non riuscirà MAI a fare una stagione da campione vero. Ha avuto diverse occasioni e ogni squadra in cui è stato alla fine se ne è liberato volentieri. A noi serve per vendere magliette e per fare parlare del Milan, se in società volessero veramente una attaccante per fare il salto di qualità, non punterebbero su di lui. Ma come ha detto qualcuno, giocare per vincere al Milan non è più contemplato. E’ un cassano nero ( cit), con un bel pò di fisico in più.

  37. ….cassano almeno a giocare a calcio è bravo.

    Perché il fuoco cosiddetto “amico”, spara ad alzo zero?

    …amico per niente,balominchia è il centravanti di galliani.

    BLIN BLON

    adriano galliani ha totalmente smentito di avere diritto ad una buonuscita,visto che non è dipendente ma amministratore delegato,ed il suo contratto viene rinnovato di anno in anno.

    non so se sia vero,non so se sia falso, ma se crolla il mito della buonuscita di galliani a questo punto non so più che pensare,o berlusca pensa che sua figlia sia una cogliona totale o è un mistero come mai abbia respinto le dimissioni di galliani.

    a meno che galliani menta,e in quel caso verrà presto sputtanato.

  38. Galliani non sarà dipendente, ma a casa mia gli amministratori delegati beneficiano del TFM (trattamento fine mandato), che sicuramente ha maturato sin dai tempi fininvest.
    e saranno parecchi soldini liquidi…

  39. Esatto, nessuno che gli abbia fatto notare che gli AD comunque hanno la liquidazione o appunto TFM (ma nessuno si ricorda tutte le polemiche che escono fuori ogni qual volta cambia un AD in una grande azienda pubblica e gli dobbiamo decine di milioni di euro?)

    Ma come sempre tutti zitti e nessuno lo fa notare, anzi Suma spara a zero sui tifosi da tastiera… e qualcuno gli va dietro.

I commenti sono chiusi.