12 2 minuti 6 anni

A TUTTO CAMPO….GHOST TO GHOST

Ieri sera è andata in onda la seconda puntata de L’Italia di Mancini, uno sceneggiato ambientato questa volta su un campo di calcio in Portogallo, dove si gioca una partita in un Torneo Internazionale. La trama è abbastanza simile alla prima puntata andata in onda venerdì scorso su un campo italiano, ma stavolta con interpreti diversi per sorprendere e non annoiare gli spettatori.

Il cast è composto da molti attori, alcuni affermati e altri principianti, che cambiano ad ogni puntata rendendo così più emozionante ed imprevedibile il finale. L’esito di ogni puntata è stato, finora, sorprendente. Tutto è molto simile alle partite vere, quelle giocate da calciatori professionisti intendo, ma è chiaro che si tratta di una fiction. Ben fatta, ma pur sempre fiction.

In questa pausa del Campionato sono successe anche altre cose nel mondo dello sport, ma una su tutte mi ha impressionato. La follia di un pilota di moto che tira il freno all’avversario a oltre 200 all’ora è da codice penale e, forse, anche in quell’ambito verrà giudicata, ma ancora di più mi ha schifato la difesa pubblica che ha fatto la sua mamma, per cercargli attenuanti o giustificazioni che nessuno potrà mai accordargli. A volte i calci in culo li dovrebbero prendere, anche, certi genitori.

Meno male che domenica ricomincia il Campionato.

12 commenti su “Non ci siamo proprio!

  1. Fenati è un pazzo, un potenziale omicida. E ancora più pazzi sono coloro che stanno tentando di minimizzare quel gesto. Un gesto folle, ma lucido, ponderato. “Sì, vabbe’, ha fatto una cosa brutta brutta ma se ne parla troppo, parliamo piuttosto della grande vittoria di Dovizioso (cit. Guido Meda). Un po’ come “e allora il Piddì?” o ” e allora i 49 milioni rubati dalla Lega?”. Un modo per nascondere la testa sotto la sabbia. Fenati va radiato, punto.

    Sull’Italia di Mancini. Come ha giustamente commentato PJ nel post precedente, siamo di fronte alla versione della nazionale più scarsa della storia. E la cosa, pur non vivendo più le sorti della nazionale con l’intensità di un tempo, mi fa soffrire. Mancini è un allenatore scarso e sopravvalutato, ma il materiale a sua disposizione è veramente mediocre. I motivi? Boh. C’è chi incolpa le mamme poiché i campioni nascono dal loro ventre; ricordo quando, pur avendo a disposizione squadroni incredibili (1974, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002) gran parte dei problemi erano causati dalle polemiche generate dall’abbondanza di talento. Ma vi ricordate quando un Baggio ancora calcisticamente giovane faceva la panca perché c’erano Totti o Del Piero? O quando un fenomeno come Nesta si fece male durante il mondiale e il suo sostituto, Materazzi, fu determinante per vincere il titolo? Pazzesco. Ma non può essere soltanto colpa delle mamme (ovvero della ciclicità dello sport), deve esserci altro.

  2. quelli del Circus difficilmente, credo, riescono a essere tranchant nel prendere posizione. Cane non mangia cane, si sa bene, ma qui siamo di fronte ad un senso unico, a una strada senza uscita, ad una situazione talmente ovvia e incontestabile che dovrebbe essere il caso di percorrere la medesima strada e nella stessa direzione.
    Qualcuno che vuol farsi notare, ora, ne ha la possibilità ergendosi a paladino di questo folle. E troverà certamente discepoli.

    Una cosa giusta Mancini l’ha detta: in Campionato giocano pochi italiani e dunque i giovani talenti non emergeranno tanto facilmente. Giustissimo e vero. Al Milan un pò meno, comunque.
    In molti hanno già fatto notare che proprio lui faceva giocare i prescritti senza un italiano in campo e dunque la colpa sembra facilmente assegnata e registrata. Credo che la sua colpa sia principalmente un’altra, ovvero cambiare 9/11 alla seconda partita di questo Torneo, come se fosse un allenamento. Ecco, questo prendere “allegramente” l’impegno mi fa girare le balle.

  3. Esatto, Mancini ha aggravato i molti problemi già esistenti col turnover, eppure la Nations League:
    – è un torneo ufficiale;
    – garantisce quattro posti agli Europei.

    Inoltre qualsiasi sconfitta peggiora il ranking dell’Italia, con le relative conseguenze nell’ambito dei sorteggi.

    Bel modo di costruire il futuro, rendendolo più difficile da affrontare.

  4. Vogliamo vedere una cosa positiva che ci lascia la nazionale…. be Donnarumma sicuramente il migliore in campo con alcune parate decisive.

  5. Vero, però mi consola poco, anzi per niente questo dato di fatto. Sicuramente positivo per il ragazzo ed il Milan, ma un grande problema per la Nazionale perché vuol dire che gli altri 10 non sono ancora preparati e pronti.
    E la Nazionale mi piacerebbe vederla giocare bene e tornare ad essere vincente, indipendentemente dalle simpatie o antipatie di chi la allena, per dire.

  6. Faccio un passo indietro, anzi due.
    Vista la notizia apparsa su Il Sole 24 Ore, in nostro maggior insider di quest’estate non è proprio un cazzaro.

    Domenica finalmente si ricomincia. Che palle queste soste!
    Intanto abbiamo già sacrificato Cutrone per amor patrio.

  7. Il fatto che si occupi di qualcosa di così importante non implica che sia onnisciente. Talvolta la gente si lascia prendere un po’ la mano dalle proprie capacità professionali, vere o presunte che siano, e finisce per peccare di tuttologia. Dai, quella di Milinkovic era una cazzata e i fatti lo hanno dimostrato. Poi oh, mica dico che l’esimio Intrieri sia un cazzaro, magari anche lui si è fatto infinocchiare da qualche insider di stocazzo.

  8. Per dovere di cronaca e di verità, il nostro “insider”, nome e cognome Gaetano Intrieri, dalle pagine de La Verità di oggi risulta avere avuto una condanna passata in giudicato per bancarotta fraudolenta.
    La vicenda risale al 2003 quando Intrieri ricopre per cinque mesi l’incarico di amministratore delegato della compagnia aerea Gandalf spa, nata a Parma a fine 1998 e fallita nel 2004. Condannato a tre anni e sei mesi, pena ridotta a due anni e quattro mesi grazie al riconoscimento delle attenuanti generiche e cancellata dall’indulto del 2006.
    Nessuno è perfetto.

  9. …e finisce per peccare di tuttologia

    si questa cosa ha valore generale.

    L’eccellenza nel proprio settore a volte può far pensare di conoscere anche qualche altro campo.
    Invece continua a valere la mitica legge di Dunning-Kruger.
    Che ricorda (anche e soprattutto a me) di esporsi solo quando hai documentazione solida a supporto.

  10. Eheheheheh… la perdurante assenza di Modric si fa sentire :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:

I commenti sono chiusi.