Mi secca tornare su taluni argomenti, in genere preferisco seppellirli sotto un bel macigno, anche perchè, sotto sotto, un pò mi fanno vergognare. Responsabile di queste vergogne è spesso Adrianone nostro, il quale, talvolta per leggerezza, talaltra per eccesso di passione o di scaltrezza, negli ultimi vent'anni, spesso e volentieri, ne ha combinata una più di Bertoldo. Mi riferisco principalmente ai riflettori di Marsiglia e al coinvolgimento in Calciopoli, due eventi che hanno fatto vacillare non la mia fede, quella mai, ma il sottile piacere di pavoneggiarmi per essa.
Mi secca ritornare su certi argomenti dicevo, ma ogni tanto devo, perchè alcune notizie mi ci costringono.
E' iniziata la requisitoria del P.M. napoletano Narducci (foto) nell'ambito dell'udienza che vede coinvolti i soliti noti protagonisti del terremoto sportivo che sconvolse il calcio due anni or sono. Non sto a farvene un riassunto, se desiderate leggetevela con calma cliccando sopra. Ma vi è in essa un passo che mi fa letteralmente cadere le braccia, in cui si ammette che i magheggi di Moggi e Giraudo erano finalizzati a favorire la Juve (e questo è lapalissiano), ma anche, udite udite, a danneggiare un'altra società, ossia la principale antagonista della squadra bianconera in quel periodo.
Qual è questa società? Fino ad ora si è sempre parlato di Inter, ma sorprendentemente Narducci ne cita un'altra, una che da quella vicenda ne era uscita con le ossa rotte, col marchio dell'infamia, che ancora oggi è costretta a sorbirsi gli stucchevoli moralismi altrui. Si è certamente trattato di un lapsus del magistrato, oppure di un refuso dei cronisti. Almeno spero vivamente che sia così, altrimenti mi verrebbe da domandare: adesso lo dite?