1) Questa proprietà ha dato tanto al Milan ed ha ricevuto altrettanto. Nessuno fa niente per niente ed il recente disinteresse mostra che quanto è stato fatto in precedenza non era cuore ma affare, venuto meno quest’ultimo è caduto anche il primo, se mai vi è stato. L’affare-Milan era condotto con interesse all’inizio, poi solo con denaro. E con interesse non intendo infatti il mettere tanti soldi, per nulla, può essere ma anche no; ci sono molti modi per mostrare interesse che non siano le campagne acquisti faraoniche. Sparare a zero sugli allenatori scelti e poi rinnegati alla prima eliminazione, per esempio, è disinteresse mistificato dall’onnipotenza di chi parla e dalla compiacenza di chi asseconda per viltà, paura e servilismo. Il dipendente massimo mette la faccia, raccoglie lo stipendio quanto i pesci in faccia. Interesse è invece cercare, anche nei limiti di un budget discreto, di accontentare le richieste di un tecnico capace e promettente riconoscendogli pubblicamente di avere fatto quanto poteva essere fatto, difendendolo e sostenendolo così da dare l’idea che ci fosse un progetto alla base della sua scelta, non solo prove di paravento. Cuore significa essere sempre presenti, investire, accudire squadra allenatore, soffrire insieme a loro, gioire insieme a loro, partecipare. Finché ci sono state le vittorie probabilmente abbiamo continuato a confondere questi tre ambiti: cuore, interesse e affare. Ce ne siamo fregati o forse ci siamo illusi.
2)In ogni caso nulla sarà più come prima. Mi spiego. Nell’improbabile caso che la proprietà si rimettesse a spendere l’illusione non ci sarebbe comunque mai più, sapremmo con certezza che si tratterebbe di affare. Il Milan che abbiamo conosciuto o che forse volevamo conoscere e credere non esiste più, è morto. Sarebbe una popolarità politica da recuperare o un traino per l’azienda madre in settori strategici o altro, a guidare il denaro, non la passione; in ogni caso una scelta figlia di una precisa logica aziendale, di sicuro senza cuore, quasi certamente senza interesse rossonero. Un po’ come la ragazza che ti lascia, tu stai lì a soffrire come un cane e a sperare che torni, poi lei torna ma sai che lo fa perché non ha trovato di meglio, e nemmeno tu quasi costretta a tornare sui suoi passi e tu ad accontentarti. Non accade praticamente mai ma insomma la metafora è chiara: quello ha già scelto di “lasciarci”, se tornasse (a spendere) sarebbe solo per costrizione e non per convinzione. Gioverebbe? Vi piacerebbe? Io non saprei, quantomeno sarei parecchio diffidente.
3) Molti dicono che dobbiamo essere riconoscenti, che se non lo siamo facciamo la figura dei bambini deficienti e viziati. L’ho già detto nel punto 1, anche la proprietà deve essere riconoscente al Milan: il Milan non ha debiti con la proprietà, i tifosi rossoneri non hanno debiti con la proprietà, i successi di venticinque anni sono il miglior credito che il Milan vanta verso la proprietà per il suo affermarsi extra-calcio. Noi? Noi non abbiamo chiesto niente, se uno si presenta un giorno dicendo che ama il Milan e che lo porterà a dominare in Italia e nel Mondo lo si accoglie nel migliore dei modi e ne si beneficia; se lo stesso soggetto, sempre più ricco e potente rispetto all’inizio, continua a dire le stesse cose ma a non agire più di conseguenza e in coerenza a ciò che dice può andarsene fuori dalle balle. Torneremo a non vincere ma almeno con chi, meno ricco e potente, ci dirà che le sue possibilità economiche sono minime e che la squadra oltre ad una salvezza tranquilla non potrà andare. La merda d'artista non c'interessa.
Lo temo anch'io Supergrass.
Sì esatto Ricki, oggettivamente hanno offerto uno spettacolo indegno. Tranne Ranieri.
Ranieri a conti fatti è il tecnico migliore della Roma della storia recente, molto di più di Luciano "bel gioco & supercazzole" Spalletti.
E' anche, a parte qualche rosicata umanamente comprensibile, abbastanza un signore.
Però come chiunque da dopo Capello, è "prigioniero" dell'assurdo potere che Totti esercita su quell'ambiente.
Si deve giustificare per non farlo partire titolare, o per averlo sostituito, quando è in condizioni da pensionato.
Solo una stampa miope quanto quella italiana può davvero ipotizzarne la convocazione mondiale, ma per motivi tecnici-fisici, prima di tutto.
O un miope CT.
I cugini sono dei piangina, mi stanno sui coglioni essenzialmente per questo. Ma se c'è qualcuno che si merita questo scudo sono loro. Sono uno che pagherebbe affinché l'Inter non vincesse mai, ma sono anche uno che le attribuisce i giusti meriti quando le capita di vincere.
La società romanista, che economicamente sta in piedi per miracolo grazie anche ai soldi di Moratti che qualche affaruccio vantaggioso per entrambe le parti con lei lo fa sempre, sta facendo una pessima figura. E la squadra, in primis er gabidano, la sta seguendo a ruota.
La caccia all'uomo nella finale di Coppa è stata inconcepibile. Le scuse di Totti ("mi ha insultato") per quel vergognoso calcione da tergo (dopo che a lui è stato permesso di ogni in questi anni) sono da bambino.
Forza Inter, a questo punto (in campionato)
"Intanto si dice che abbiamo preso un portiere serbo del 1994….e si dice di Hangeland o come si chiama difensore centrale 29enne del Fulham capitano della Norvegia"
con questo sono circa 700 i giocatori acquistati dal Milan solo questo mese…
Lo so lo so rdv….purtroppo arriveremo a 1000 prima della fine di maggio
Marcovan ha detto forza INTER!! Incredibbbile!
Considerazione di poco conto.
Le squadre "femminucce" del campionato mi stanno sui coglioni.
LA roma, LA inter, LA juventus, LA lazio, LA sampdoria.
invece quelle "mascule" mi fanno simpatia.
IL milan, IL palermo, IL catania…
l'eccezione è IL siena :P
Darko