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L’esordio in casa – La partita casalinga di domani sera è l’ultima per il Milan prima della fine del calciomercato e della sosta per le nazionali. Mentre non è raro arrivare a questo punto con una situazione abbastanza fluida a livello di rosa, di tattica e di condizione fisica, i rossoneri, che hanno già giocato cinque partite ufficiali e hanno effettuato gran parte degli acquisti nella prima parte dell’estate, sembrano già piuttosto plasmati: si gioca di nuovo col 4-3-3 e si è iniziata a rodare la difesa a 3, le gerarchie in retroguardia e a centrocampo sembrano già definite, in attacco i ballottaggi sono abbastanza chiari, si tratta sui giocatori in uscita (Gomez, Paletta, Sosa, Niang), sperando allo stesso tempo di trovare qualche occasione sul mercato.

A mio avviso, il Milan già ora è una squadra che deve avere come obiettivo il quarto posto, che vale per la qualificazione diretta alla prossima Champions League. La ciliegina sulla torta non è arrivata, avendo la società optato per l’acquisto di Nikola Kalinic, giocatore d’esperienza col suo discreto bagaglio di gol, capace di giocare in maniera intelligente, ma certo non il bomber che tutti aspettavamo dopo aver visto blindare la difesa (pensateci, almeno sulla carta abbiamo davvero degli ottimi centrali difensivi e due promettentissimi terzini) e rimpolpare qualitativamente il centrocampo.

Occhio al fattore atletico: la scorsa stagione abbiamo giocato 41 partite, con alti (soprattutto nella prima parte) e bassi (soprattutto nel 2017) dal punto di vista fisico. La stagione 2017/2018 vedrà il Milan impegnato come minimo in 49 partite (comprese quelle già giocate), che potrebbero lievitare in caso di passaggi del turno nelle coppe. Ora sembra tutto andare bene (5 vittorie su 5, porta inviolata, ritorno in Europa, entusiasmo tra i tifosi, acquisti di qualità, ecc.), ma in realtà la sfida che aspetta Vincenzo Montella è quella non semplice di saper gestire il turnover e gli sforzi individuali, di tenere la tensione alta al punto giusto per tutta la stagione senza rilassamenti o isterismi, di curare i dettagli in maniera maniacale (compresi i cambi a pochi minuti dalla fine a risultato acquisito, vedasi il recento infortunio di Bonaventura) in modo da sopperire ai quasi inevitabili futuri passaggi a vuoto di alcuni rossoneri e da maneggiare al meglio le risorse a disposizione. Tutto questo riguarda anche la partita col Cagliari di domani.

Gli avversariCome ha ricordato giustamente Montella oggi in conferenza stampa, il Cagliari lo scorso anno ci ha messo in difficoltà in entrambi gli incontri di campionato: all’andata, a San Siro, conquistammo i tre punti con la rete di Bacca all’88’, mentre al ritorno (ultima giornata) un gol nel recupero regalò la vittoria ai sardi. Il mercato della squadra isolana ha visto andare via molti dei giocatori che sono stati protagonisti del buon undicesimo posto della scorsa stagione: l’esperto Bruno Alves, Marco Borriello (16 gol in campionato), Mauricio Isla, più due dei giocatori che si sono alternati in cabina di regia o sulla trequarti, cioè Tachtsidis e l’ex rossonero Di Gennaro, sostituiti da Cigarini. I sardi mi sembrano abbastanza spuntati in avanti, mentre in difesa puntano ancora sull’esperienza (è arrivato il classe ’86 Andreolli, che giocherà, mentre non è ancora disponibile Van der Wiel).

Le altre – Mentre Roma-Inter rappresenta già un crocevia importante per le due squadre (per via degli ex in panchina e nella dirigenza, delle aspettative di mercato parzialmente non soddisfatte e dell’andamento pre-stagionale), Napoli-Atalanta è una sfida impegnativa per l’aspirante anti-Juve del torneo, reduce dalla vittoria infrasettimanale nel play-off di ritorno di Champions League. La Juventus a Marassi contro il Genoa tenterà già di avvantaggiarsi nei confronti di alcuni dei suoi avversari.

Da seguireNapoli-Atalanta, che è un incontro tra due delle più belle squadre dello scorso torneo: la prima sostanzialmente identica, la seconda ampiamente rimaneggiata in fase di mercato, soprattutto sulle corsie laterali e in difesa.

Da evitareBenevento-Bologna.

IL PROGRAMMA DELLA 2a GIORNATA

Sabato 26 agosto 2017
– ore 18:00: Benevento-Bologna
– ore 18:00: Genoa-Juventus
– ore 20:45: Roma-Inter

Domenica 27 agosto 2017
– ore 18:00: Torino-Sassuolo
– ore 20:45: Chievo-Lazio
– ore 20:45: Crotone-Verona
– ore 20:45: Fiorentina-Sampdoria
– ore 20:45: Milan-Cagliari
– ore 20:45: Napoli-Atalanta
– ore 20:45: SPAL-Udinese

 

14 commenti su “Serie A 2017/2018 – 2a giornata

  1. Ho appena letto che tra i convocati figura Biglia. Bene, ottima notizia. Partita da vincere naturalmente e da non prendere sottogamba. In A nessuna partita e’ scontata. Mi piacerebbe rivedere Zanellato, ma giocherà Locatelli. Forza ragazzi!!!

  2. Sì, direi anche io quarto posto. Poi non si sa mai, in senso positivo ma anche negativo. Troppe novità, l’amalgama potremmo trovarla subito oppure no. Però sì , l’obbiettivo di partenza è il quarto.

  3. Secondo me arriverà un altro attaccante, lo sanno anche loro che davanti siamo pochi.

  4. Un attaccante di peso ci vuole se vogliamo ambire ai piani alti.

    Gli anticipi di ieri la dimostrazione. Non ho visto la Juve perché al mare, ma ho visto Roma-Inter. Dybala ed Icardi “fanno” la differenza, i nerazzurri ieri dopo una buona partenza hanno rischiato il tracollo (3 pali… cazzo 3!!!) poi palla all’Argentino e risultato capovolto.

    Certo non potremmo pretendere altro da questa dirigenza, ma sanno anche loro che un “Cavani” o qualcun altro ci vuole, altrimenti saremmo “solo” una bella incompiuta.

  5. Intanto l’ennesima risposta di Fassone ai contabili dubbiosi è un gioiellino.
    Un video che snocciola numeri nel modo più semplice e comprensibile che esista. A prova di tarlucchi, ma qualcuno farà ancora finta di non capire.

    Oggi facciamo 3 punti sacrosanti e poi tiriamo il fiato. Finora solo splendide sorprese: da Cutrone a Conti, Kessie e ai gol non incassati, ad una Società che risponde molto rapidamente, nel merito e con stile, a protezione del lavoro svolto e a tutela dell’ambiente Milan. Applausi.

  6. Ho letto che Niang “si è dato malato” per incentivare il suo passaggio al Toro.
    Non so se è l’andropausa ma mi sono rotto i coglioni.
    Non tanto per Niang, che è un’altra marionetta in mano a quel Cornuto, ma per il sistema che permette certificazioni mediche palesemente farlocche, senza che i firmatari delle stesse siano esenti da qualsiasi responsabilità.
    Come certi altri personaggi ed in altri ambiti, ma mi fermo qui.

  7. Dopo il gol ci siamo seduti pericolosamente. Risultano bugiardo finora. Kessie non è entrar in campo. Chala inconsistente… Non ci siamo, non ci siamo, non ci siamo. Bonucci anche lui sotto tono.

  8. Male male male, kessie impresentabile stasera, così non si va lontano….

  9. Il bicchiere lo vedo mezzo pieno. 4 partite in poco più di una settimana, inizio stagione, caldo assurdo e 1 solo gol subíto. Mi sembra tutto una buona cosa

  10. Portati a casa i tre punti ma prestazione negativa stasera….

  11. Di buono il risultato. Abbiamo subito gol nell’azione meno “pericolosa”, avevamo noi il pallone…

    Speriamo sia dovuto al caldo o ad altro… Ci sta non giocare sempre al max, ma stasera mi è sembrato di rivedere il Milan della scorsa stagione.

    La pausa arriva ad hoc, alla ripresa c’è la trasferta Lazio con la quale secondo me, assieme alla Roma, ci giochiamo il 4° posto.
    Vedo Napoli, Inter e Juve nettamente superiori, ma questo lo sapevamo già.

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