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Pippo non mi è mai piaciuto. Niente di personale, è che gli attaccanti cosiddetti opportunisti, gli avvoltoi d'area, non mi piacciono per definizione. Che ne so, sarà che mi stanno sulle palle anche nella vita, gli opportunisti. Quelli che ad esempio approfittano di una tua distrazione per soffiarti il posto in coda in un qualsiasi negozio; oppure quelli che, per fare bella figura, sputtanano i colleghi col capufficio per ogni risibile dimenticanza (questi si chiamano anche merde oltre che opportunisti, ma vabbé).

Per farla corta, gli attaccanti opportunisti, caratteristica che ebbe in  Paolo Rossi e Gerd Muller i migliori interpreti di sempre, mi fanno schifo, e Pippo Inzaghi, nonostante ciò che ha fatto per il Milan e la morosa che si ritrova, non fa eccezione. Un attaccante, per piacermi esteticamente, deve essere "anche" opportunista, non "soltanto" opportunista.  Sovente Pippo ci ha risolto grosse grane, ha sbloccato partite che si stavano facendo rognose, ha segnato reti decisive in gare importantissime, è verissimo, ma spesso mi sono sorpreso a domandarmi se con un altro buon attaccante – e senza quel suo egoistico modo d'intendere il mestiere di attaccante e senza tutti quei cazzo di fuorigioco – non avremmo potuto giocare  meglio e vincere ancora di più.

Non c'è la controprova e non ci sarà mai risposta. Non mi resta quindi che ringraziarlo, i numeri – e che numeri – parlano per lui. Resta però il fatto che Pippo non mi piaceva da giovane, figuriamoci adesso.

Tra l'altro non mi piacciono neppure le sue dichiarazioni, adesso.

La frecciatina a Leo è del tutto fuori luogo. Pippo, per chi non lo sapesse, ha detto che Acciuga gli piace perché parla chiaro e lo rispetta, cose che evidentemente il tecnico dell'anno scorso secondo lui non faceva. A parte il brutto gesto di lanciarsi ora, da buon avvoltoio d'area, sui resti delle carni di Leo già dilaniate abbondantemente da berlusca, nessuno che abbia detto a Pippo che, fosse rimasto anche soltanto Huntelaar, il campo quest'anno l'avrebbe visto nove volte su dieci dalla tribuna. Con la soddisfazione della chiarezza e del rispetto da parte di Allegri, sia chiaro, ma dalla tribuna.

Altra cosa che mi irrita del Pippo moderno è la malcelata tendenza ad anteporre i traguardi personali a quelli della squadra. Il personaggio è troppo furbo per ammetterlo apertamente, ma in ogni benedetta intervista che rilascia c'è un riferimento al record di reti europee di Gerd Muller da battere, record di cui,  a me personalmente, essendo roba che riguarda il palmares di Inzaghi e non dell'AC Milan, detto chiaro e tondo, non importa una mazza.

Nel fausto caso in cui al magnifico quartetto d'attacco carioca-svedese non prendesse neppure un raffreddore in tutta la stagione, resteranno così chiari e rispettosi i rapporti fra Acciuga e Pippo?

Io ne dubito, conosco il mio pollo.

 

257 commenti su “PIPPO L’AVVOLTOIO

  1. ma neanche confermati.

    chi tace acconsente.

    capisco che cosa vuoi dire ma io tra galliani e qualsiasi altro tendo a credere al secondo.

    così le tue critiche spesso giuste e circonstanziate alle volte rischiano di non essere considerate credibili proprio perché dai l'impressione di essere prevenuto.

    non in questo caso in cui ormai campagna elettorale bisogna accontentare i tifosi propri ma anche i "moralisti". e questa è la maniera migliore: che c'è meglio di prendere un paio di stelle "gratis"? fai fare pure la figura del genio a galliani…

    la campagna acquisti dispendiosa fa fare bella figura a Berlusconi, quella morigerata ma comunque di grossi calibri distoglie l'attenzione da lui e mette al centro Galliani, cosa che i tifosi della proprietà non sopportano.
    ho fatto fare la figura del genio a Galliani?
    mi riporti un mio post o un mio commento in cui ho detto che Galliani è stato geniale?

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