Dopo polemiche, crisi di risultati, gioco ed identità ed un’aria in casa Milan tutt’altro che serena (il riferimento va alla lite Allegri/Inzaghi), bisognava capire quanto la squadra volesse raddrizzare il proprio destino. La trasferta di Udine, contro una squadra temibile ma anch’essa dagli inizi traballanti non fa invece altro che confermare quello che ormai tutti hanno capito: siamo scarsi. Squallidamente scarsi

Non che il Milan cominci male, intendiamoci: nei primi 10 minuti si vede una squadra finalmente degna di questo nome, con idee e schemi anche dalla trequarti in su. Al 5′ Pazzini effettua un tiro non precisissimo, un minuto dopo una rovesciata di Mexes su angolo, al 7′ Brkic devia in corner una conclusione di El Shaarawy e all’8′ Mesbah supera Faraoni ma calcia con poca convinzione…

Dopo un inizio tonico, ecco che arriva una flessione; i friulani ora attaccano ma Zapata e Mexes chiudono al meglio (grave l’ingenuità di Mesbah su Di Natale al 20′). La partita si fa ora un po’ più equilibrata: i padroni di casa hanno buone occasioni al 22′ con un Totò impreciso, con due corner tra il 23′ ed il 24′, con un intervento difensivo di Zapata su Ranegie al 26′ (Mexes se lo perde) ed infine con una girata di Benatia al 33′, opportunità a cui il Diavolo risponde con un bel tacco al 27′ del Pazzo per una botta di Montolivo fuori, un corner al 31′, un fallo in attacco al 35′ ed un destro del Faraone da fuori area a lato di poco al 37’…

All’improvviso, però, uno degli episodi clou del match: Ambrosini commette volutamente un fallo su Di Natale che gli costa l’ammonizione; dalla punizione che ne scaturisce Ranegie supera di testa sia un Mexes non impeccabile in marcatura sia – soprattutto – uno scellerato Abbiati in uscita per il primo gol degli uomini di Guidolin

La ripresa non sembra incominciare meglio per i nostri, visto che già al 48′ Allan tira seppur centralmente su Abbiati. Allegri tenta la carta Boateng al 52′ per un Ambrosini non indimenticabile e bisogna ammettere che la manovra ci guadagna in termini di spinta, visto che proprio il Boa, al 53′, fa una progressione che porta, da una sponda di Pazzini, al gol del momentaneo pareggio di El Shaarawy, con una bordata da fuori area imparabile per Brkic

Potrebbe essere la svolta, ma né MesbahIgnazio sanno crossare in maniera decente; dopo un ritorno dei bianconeri che porta al 64′ ad un colpo di testa del solito Di Natale su punizione con Christian che salva in angolo, un minuto più tardi il rigore per l’Udinese per intervento in area di Zapata che costa al nostro difensore l’espulsione (era stato ammonito in precedenza al 63′). Dopo polemiche per un gol di Di Natale non convalidato dall’arbitro proprio perché aveva fermato il gioco per assegnare il rigore negando così il vantaggio, lo stesso Totò realizza il penalty spiazzando il nostro estremo difensore…

Al 67′ Acerbi dà il cambio ad Emanuelson; i nostri hanno tutto sommato qualche occasione con una girata di Pazzini al 75′ ed una punizione all’81’, ma all’82’ una nuova tegola si abbatte su di noi: Per un placaggio in attacco da lotta stile libero Prince si becca il secondo giallo lasciando il Diavolo in nove. Tempo di non subire il terzo gol prima all’86’ in inferiorità numerica in difesa (3 vs 2) poi all’89 con Abbiati che salva in angolo e la partita finisce…

CONSIDERAZIONI:

Non ho parole. Siamo scarsi…

Scarso Abbiati, che può anche essere a tratti un buon portiere ma che, forse, ha veramente vissuto di rendita dopo la stagione dello scudetto di Zaccheroni. Scarso Mesbah, scarso Mexes, scarso Abate. Zapata se non è scarso è irresponsabile ed immaturo, Boateng no, il Principe è solo un coglione

Forse, con il risultato di oggi, calerà definitivamente il sipario su Allegri, al quale oggi non attribuirei chissà quali colpe. Se i tuoi terzini non sanno crossare e non hai sostituti e se il tuo portiere esce come esce che ci puoi fare?

Comunque avremo modo di toglierci delle soddisfazioni, porteremo il bilancio in pareggio e sistemeremo i conti, risparmiando sugli ingaggi troppo onerosi. Poi ripartiremo. Dalla serie B, ma ripartiremo.

Grazie di cuore al nostro presidente e al nostro a.d. per questo scempio (di cui paradossalmente sono i primi a lamentarsi)…