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In estate ed in primavera facevano la fila per accaparrarselo dal Catania il buon Matías Agustín Silvestre. Anche lo stesso Milan, in piena smobilitazione rifondazione che verteva sui giovani, aveva tentato di assicurarsi le sue prestazioni. Tra le tante vaccate commesse dai nostri dirigenti questa estate (una su tutte, la conferma della iattura Robinho), quella di rinunciare ad acquistare Silvestre per lasciarlo ai cugini dell’Inter é stata sicuramente una cosa positiva. Di lui si diceva fosse un difensore lento ma dai piedi buoni, in grado di impostare l’azione, ottimo in marcatura. Ecco, dei suoi piedi buoni ha dato una splendida dimostrazione domenica scorsa a Palermo. Schierato solo ed esclusivamente a causa dell’ecatombe sanitaria in casa casanerazzurra (a proposito, Strama chi si prende la responsabilitá di tutti questi infortuni? ) si trova ad intercettare un pallone in scioltezza la centro dell’area di rigore. Nonostante i suoi piedi fatati, Silvestre, probabilmente abbattuto da un cecchino in tribuna cade goffamente come un sacco di merda, tentando poi di scalciare il pallone da terra.. ma é troppo tardi; Miccoli (sempre indemoniato contro i cugini, bisogna rendergli merito) glielo soffia ed offre ad Ilicic che sigla il gol vittoria.

Il premier magiaro con nome impossibile, esprime un suo personale giudizio su Lanzafame
Il premier magiaro con nome impossibile, esprime un suo personale giudizio su Lanzafame

Altro protagonista seghino di giornata é stato sicuramente Davide Lanzafame, emigrato per giocare nell’agguerrito campionato ungherese, dove il livello tecnico é grosso modo simile a quello della seconda categoria del temutissimo girone E della Barbagia e dell’Ogliastra. In una partita tra due squadre impronunciabili, con nomi formati da sole consonanti, Lanzafame e Martinez danno vita ad una guerra tra pezzenti per decidere chi fosse l’incaricato a battere il rigore. Come tra i bambini in vicinato, nonostante il rigorista fosse l’italiano, Martinez  tenta di far valere il buon vecchio adagio “il rigore l’ho subito io e lo batto io“. Inizia cosí una discussione di diversi minuti, con Lanzafame che si rivolge all’allenatore (in italiano) e tenta di recuperare il pallone dalle braccia dell’inflessibile compagno, decisissimo a mettere la sua firma nel fondamentale match tra le due squadre con i nomi da vulcano islandese. Dopo una lunga collutazione e minacce con sguardi da camorrista, l’arbitro decide di cacciarlo dal campo con ignominia. A quel punto Lanzafame inizia ad insultare il suo allenatore, reo di non aver fatto rispettare le gerarchie, togliendosi la maglia durante la sua uscita dal campo, in pieno stile gangster. Martinez siglerá poi il pesantissimo rigore.. e meno male. Altrimenti sai che casino piazzava Davidone.

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO:

A fine stagione ci saranno gli oscar per il seghino e la seghinata dell’anno. Non vorrete perdervi la meravigliosa sigla delle premiazioni? Cominciate a prepararvi.

60 commenti su “I Seghini della Settimana – I piedi buoni di Silvestre ed i rigori magiari

  1. Sigla eccezionale e scommetto che il premio finale saranno i pantaloni a strisce dei uno dei due che cantano…

    La scena del rigore decisamente patetica e neanche io da bambino nel campetto sotto casa ho mai assistito ad una cosa del genere… (chi portava la palla oltre ai più forti batteva anche i rigori… 😉 2 a Lanzafame e Martinez…

  2. buongiorno…

    qualche giorno fa avevo messo il link. Il pesce d’aprile è già passato, dai…

    L’ecatombe di infortuni dei prescritti pare non avere responsabili: tutti confermati da Moratti. Chissenefrega (cit.)

    La scenetta dei due idioti è qualcosa che nemmeno tra scapoli e ammogliati uno si sognerebbe di fare.
    Del resto gioca in Ungheria (Honved) dove la scarsità di vocali nel linguaggio è inversamente proporzionale al numero di cinesi presenti a Milano.
    Parlando di Ungheria mi torna in mente Gustavo… eheh
    Gustavo

  3. Lanzafame e l’altro tizio hanno fatto una figura di merda, però l’episodio dimostra che lo spogliatoio è in macerie. Comunque voglio l’allenatore dell’Honved al posto di Allegri

    Miccoli è indemoniato mica solo quando incontra i cugini, mannaggia a lui…

  4. Mamma mia Ghost, mi hai riportato alla mente Gustavo. Quindi anche il croato Professor Balthazar. L’orgoglio dell’animazione d’oltre cortina (e di conseguenza di mio padre).

  5. eh, noi vintage ci accontentavamo di poco. Veramente poco… eheh

    piuttosto leggevo che Fabregas è tra i più contestati.
    In effetti da quando è andato al Barcellona ha avuto una involuzione evidente.
    Di certo non è solo sua la responsabilità ma forse c’è anche un amore mai sbocciato. Il suo con i Blaugrana.

  6. Tra l’altro i ragazzi di Bauscia Cafè hanno messo nel loro ultimo articolo un fotone di Zanetti che fa il gesto del Seghino…tutto ciò è oltremodo oltraggioso, io pretenderei come minimo che l’autrice del post faccia una donazione a Screwdrivers…

  7. Ahahahaha… vero. Miss Green deve pagare!!!

    Chissà a chi era indirizzato il gesto del Seghino di Zanetti. Ad Alvarez? A Silvestre? A Stratantarobba o Macinascroti che dir si voglia?

    P.s: comunque in bocca al lupo a Zanetti.

  8. 😆 … hahahaha … ma il biondo della sigla è identico ad Alan Ford … stessa faccia e stessa pettinatura 😀 gli manca solo il maglione nero …

    null

  9. Ommioddio Alan Ford. Il vero Alan Ford, quello disegnato da Magnus-Raviola (bravo anche il successore Piffarerio, ma il compianto Raviola non aveva eguali).

    La sigla è spassosa. Ma che cazzo di musica orribile ascoltavamo negli anni ’80? Eppure, pur avendo gusti completamente differenti, a quelle orrende vibrazioni sono un po’ affezionato (sarà perché ero un ventenne all’epoca? Mi sa di sì…)

  10. Torno per un attimo alla figuraccia blaugrana di ieri sera.
    Uno dei più contestati è Fabregas, che non è mai stato fondamentale a Barcellona da quando è arrivato.
    Io approfitterei del momento per portarlo da noi.
    Con Montolivo e magari Strootman, faremmo finalmente un centrocampo come dio comanda!

  11. Come vi permettete di oltraggiare e dileggiare gli anni 80?
    ANATEMA contro di voi 😈
    e a iosa……

    per contro, Scialpi nemmeno era uno dei peggiori a quel tempo

  12. Si parla di Ungheria e non si cita il giocatore per eccellenza sbarcato in Italia: Lajos Detari? Proveniente sempre dall’Honved peraltro.
    Cervello fino e…. pluriretrocesso.

  13. In effetti da quando è andato al Barcellona ha avuto una involuzione evidente.

    bhè ragazzi..fabregas è un centrocampista centrale, alla de rossi.
    al barcellona gioca da centravanti!!poi col fatto che fanno diciottomila gol in campionato, anche lui ne segna 10, non essendo un piede-a-banana, però non si può paragonare il suo rendimento all’arsenal e al barça.
    poi vabbè, se si sfrutta questo e qualsiasi altra cosa x portarlo da noi, ben venga!

  14. Guai a chi mi tocca gli anni 80…………
    Certo che se poi mi andate a prendere la spazzatura di quei periodi e’ facile dire, che schifo.
    A proposito di chiaviche dell’epoca io ho conosciuto quel cane di Den Harrow che si spacciava per americano e qui a Milano tutti sapevano che era un terrone.
    La differenza tra quei periodi e questi sempre musicalmente parlando e’ che allora c’erano grandi gruppi, grandi cantanti e naturalmente grandi bufale.
    Ora che c’e’ ? La musica contemporanea fa cagare, non c’e’ un gruppo che si distingue da un altro.
    Per godere devo ancora andarmi a sentire Pink Floyd, Rolling Stone, Genesis, U2, Dire Straits, Cure, Depeche Mode, Tears for Fears, Dalla, Battisti,Battiato e potrei continuare con chissa’ quanti ancora.
    Tutta roba anni 70/80, manco lontanamente paragonabili agli scalzacani di oggi.
    Ah dimenticavo, ci metto anche i mitici SQUALLOR che sicuramente i piu’ Rimba ricorderanno.

  15. zanetti faceva il seghino a jonathan per paura che gli ciullasse il posto 🙂

    gli anni 80 sono stati un disastro, decadenza culturale e politica da cui ancora non siamo usciti.

    non si esce vivi dagli anni 80

  16. Nel frattempo si è fatto male Montolivo.

    Trattengo ogni forma di blasfemia.

  17. Sgrigna non so quanti anni tu abbia, ma stai dicendo una gran cazzata.
    Decadenza culturale ? Ma dove ?
    La decadenza culturale semmai e’ arrivata nei 90/2000, tanto per fare un esempio i giovani son cresciuti con modelli il Grande Fratello o le veline, pensa un po’ te.
    Non parliamo poi di come si viveva in quegli anni, ce lo diciamo spesso fra coetanei 40/50enni.
    Io lavoravo, davo meta’ stipendio in casa, uscivo quasi tutte le sere, spendevo quel che potevo ma bene o male riuscivo sempre a starci dentro. Persino un mese di ferie riuscivo a farmi, in pratica ci si divertiva con poco.
    Cazzo adesso con 50 Euro manco riesci a mangiare una pizza e far benzina che gia’ son finiti. 50 E l’equivalente di 100.000 lire, sai a quei tempi avere in tasca 100.000 lire………..ci trombavi pure.
    Inutile dilungarmi su questi esempi, la verita’ puo’ sembrare banale e’ tutta in una frase: Si stava meglio quando si sttaca peggio !!!!
    Magari tornassero gli anni 80, sopporterei anche Craxi………

  18. Problema muscolare. E’ una pessima notizia.

    Gli anni ’80 sono stati brutti per certi versi e stupendi per altri. Il giudizio è fortemente legato alle diverse sensibilità dovute alle differenze fra generazioni. Certamente, fra i motivi per cui sono stati brutti, ci sono quelli citati da Sgrigna, qualsiasi siano le generazioni.

  19. Gli anni 80 mi hanno dato i natali, ma vivere nell’era di internet per me non ha eguali. Sarà deformazione professionale.
    Detto ciò, 100mila lire di allora non sono i 50 euro di oggi. L’inflazione va considerata, e c’era allora come oggi, quindi non si può fare un calcolo matematico preciso (a meno di spulciare libri di economia, ma di certo il tasso euro-lira non può restare invariato in 15 anni, e le 100mila lire del 2002 non erano le stesse del 1985).

  20. Concordo in pieno con te, Rincon! In campo musicale, negli anni 80 si trovavano anche i cani come quelli della sigla, ma molte pietre miliari. Oggi è tutto uno schifo!

    Volevo chiedere a Betis se il seghino dell’anno deve essere eletto soltanto nel campo sportivo, perché in caso contrario non ci può essere storia contro il seghino per antonomasia che ha sbagliato tutto quello che poteva sbagliare. Quello che, con un poker in mano, cambia due carte per vedere se entra il full!

  21. Marcovan certamente non tutto era positivo in quegli anni, ma io insisto nel dire che si viveva meglio e che avevamo qualche valore in piu’ di adesso.
    Prima di tutto il rispetto verso gli altri, cosa praticamente inesistente al giorno d’oggi.
    Io le persone piu’ grandi le rispettavo e chiedevo loro anche consigli, ora degli stronzetti 18/20enni si credono gia’ vissuti solo per avere sotto il culo la gran bella macchina e troietta annessa di fianco. Se gli chiedi cos’e’ il buco dell’ozono ti rispondono una buca nell’asfalto, sempre li a smanettare con ifone, ipood e minchiate varie.
    L’80% ignoranti come delle capre, come poi sia nato tutto dagli anni 80 non riesco a capirlo, e non sono solo io a pensarla cosi ma tanti e tanti altri, te lo posso assicurare.

  22. Volevo chiedere a Betis se il seghino dell’anno deve essere eletto soltanto nel campo sportivo, perché in caso contrario non ci può essere storia contro il seghino per antonomasia che ha sbagliato tutto quello che poteva sbagliare. Quello che, con un poker in mano, cambia due carte per vedere se entra il full!

    Ci saranno delle nomination proposte dalla redazione, e poi tutti gli utenti voteranno.
    Se però volete suggerire dei nomi per le nomination, fatelo pure.
    Siamo democratici 😆 😆 😆

  23. Siamo una Repubblica democratica. Come la vecchia Germania est 😎

  24. Ahhhhhhh, gli anni ’80, l’ultima decade all’insegna dell’ottimismo…

    Io di quegli anni, musicalmente parlando, salverei tutto; tanto trash, ma di qualità, soprattutto se paragonato a quello che si ascolta oggi…

    Nella prima metà degli anni ’80 la musica ha saputo essere ancora innovativa, poi dalla seconda metà chiunque abbia fatto musica ha vissuto di rendita, nessuno ha più inventato nulla…

    Negli anni ’90 ci sono state band notevoli e con cantanti dalla forte personalità (in ordine sparso, Kurt Cobain, Layne Staley, Eddie Vedder, Chris Cornell, Zack De La Rocha, Damon Albarn, Liam e Noel Gallagher, Jarvis Cocker, Brett Anderson, Thom Yorke, Ian Brown, Beck, Ben Harper, Bjork, PJ Harvey), ma si tratta di bravi allievi senza nulla di nuovo: l’acid jazz è un jazz sporcato, il trip hop è un hip-hop rallentato e il grunge (ammesso che quest’etichetta abbia mai avuto un senso) risente PESANTEMENTE dell’influenza dei Led Zeppelin…

    Musica ancora di qualità nella prima metà degli anni ’90, fino alla morte della musica in via definitiva nel 1998, con la morte dell’ultimo dei romantici, la morte di uno dei migliori frontman e l’uscita di Mezzanine dei Massive Attack…

    Negli anni ’90 si potevano ancora ascoltare canzoni capaci di entrarti dentro perché capaci di raccontarti una storia, poi il “vuotismo”…

    E comnque negli ’80 si viveva meglio, si era più spensierati e si poteva godere di qualcosa che sembrava potesse durare all’infinito, a differenza di oggi…

    @ Rincon:

    Sappi che ho il biglietto per Peter Gabriel da almeno quattro mesi; l’ho visto nel 2003 ed essendo il mio cantante vivente preferito non me lo posso perdere… 😉

    @Betis:

    La mia idea è che ci dovrebbe essere una vera e propria trasmissione in straming sulla nomina dei seghini; la location di Montale Agliana era perfetta… :mrgreen:

  25. Ah, signora mia, si stava meglio quando si stava peggio, questi giovani d’oggi non sanno far niente, per giunta non ci sono più nemmeno le mezze stagioni.

    Icardi si sta grattando senza sosta, secondo me… :mrgreen:

  26. in due parole negli anni 80 si fa forte la presenza della tv nelle case e si impone l’idea dello stile di vita improntato sull’idea di libertà americana e per dirla alla gaber:
    la libertà è come la chitarra
    alla portata di tutti
    ognuno suona come vuole
    e tutti suonano come vuole la libertà

    ma caro rincon questa è la mia modestissima opinione, non sono nè un sociologo nè un antropologo 😀 facile che sia io a sbagliarmi

    @kalu

    hai dimenticato i miei amati sigur ros negli anni 90 e poi jeff buckley è morto nel 97 🙂

  27. Quoto Rincon nella sua filippica pro anni 80 … il decennio più bello nella millenaria storia dell’umanità 😉 … se poi dovessi incoronare l’anno per antonomasia propenderei per il 1984 (in barba al pur bravo Orwell e alle sue deliranti, fino a un certo punto, visioni). Una delle migliori eredità degli anni 80, e lo dice un rockettaro figlio dei Led Zeppelin, dei Pink Floyd, dei Genesis PeterGablieldotati, dei Doors, degli Stones, dei Ten Years After, dei Santana, Jethro Tull, King Crimson, Lou Reed, Patty Smith e via elencando, è stata la tendenza musicale nota come “New Wave”, mamma di gruppi del calibro dei Simple Minds, Psychedelic Furs, Talk Talk, Simply Red, Matt Bianco, Cocteau Twins, Bauhaus, Style Council, Ultravox, Waterboys, Lloyd Cole, Tears for Fears, U2, Julian Cope, Joy Division, Cure, Soft Cell, Smiths …

  28. Narrano le cronache che negli anni ’80 al bebé Corrado piacesse da matti ascoltare la sigla di Anche i ricchi piangono e che il tutto fosse uno spettacolo talmente divertente da richiamare spesso la presenza di nonni e parentado vario. Se qualcuno s’azzardava a parlare o fare rumore, erano urla e strilla a non finire.

  29. @ Sgrigna:

    Hai ragione… Se indovini chi è l’altro cantante di cui ho scritto sopra al prossimo raduno di Screw ti offro una cena (hai un solo tentativo)… :mrgreen:

    Sono commosso; ho visto – o vedrò – almeno il 60/65& dei gruppi citati da Max Basten…

  30. (o forse james dean è il chitarrista e quello morto è l’altro? ho un lapsus)

  31. Kalunaat, per caso ti sei fatto il ciuffo rosa, per andare a vedere cristina d’avena? Non ci posso credere!

  32. leggo di Montolivo stagione finita forse???? posso bestemmiare??????????

    viva gli anni ’90!!!!!!!

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