210 14 minuti 2 anni

Mentre sui social e in TV infuriano le fandonie di mercato io, come ogni anno in questo periodo, puntuale come un orologio svizzero, me ne sto bellamente fregando. Sto invece continuando ad assaporare il successo di due settimane fa con aria vagamente incredula, ma piena di felicità. E siccome è ancora tanta la voglia di giocherellare ripercorrendo la stagione appena trascorsa, ho pensato di assegnare a ogni protagonista un giudizio con voto, escludendo ovviamente dirigenti e proprietari. Sarà un voto un po’ particolare, un voto non numerico (detesto assegnarne ai calciatori), un voto che getterà uno sguardo anche al nostro passato.

Fodé Ballo-Touré. Ha giocato pochi minuti poiché, per nostra fortuna, colui al quale avrebbe dovuto consentire di rifiatare ha avuto pochissimo bisogno di farlo. Giocatore molto veloce ma invero altrettanto modesto — la cavolata che causò il secondo rigore nel derby d’andata fu tragicomica. Voto: Taye Taiwo.

Mike Maignan. Credo si possa definire senza problemi un fuoriclasse. Portiere senza punti deboli: fortissimo fisicamente e con i piedi, veloce di cervello, reattivo come un felino fra i pali e sicuro nelle uscite. Su 39 presenze ha sbagliato soltanto una partita, quella contro la Salernitana. Più forte senza dubbio rispetto al pur forte predecessore, anche se in Italia non si può dire. Voto: Nelson Dida versione 2002-2004.

Antonio Mirante. Nessuna presenza. Voto: Antonio Donnarumma.

Ciprian Tatarusanu. Un secondo portiere di lusso. Dopo la gara d’andata contro la Fiorentina l’avrei preso a pedate, ma poi di grosse papere non ne ricordo. Ricordo invece grandi prodezze, soprattutto fra i pali: l’intervento sul rigore calciato da Lautaro nel derby d’andata, oltre che importantissimo è stato di una bellezza accecante. Voto: William Vecchi.

Davide Calabria. Uno di noi veri cacciaviti e uno dei giocatori più progrediti che abbia mai visto. In quanto cacciavite Davidino ha patito più di altri la tensione dello sprint finale contro i cuginastri (glielo si leggeva chiaramente in viso). Paradossalmente meglio in fase offensiva che difensiva, ma tutto sommato stagione più che positiva. Voto: Massimo Oddo.

Alessandro Florenzi. Benché a lungo infortunato è stato preziosissimo, uno degli artefici di questo scudetto per quanto fatto in campo nelle occasioni in cui è stato schierato e soprattutto per come ha saputo interpretare il ruolo di mentore per i più giovani. Un vero  esempio. Voto: Angelo Anquilletti.

Matteo Gabbia. Prodotto del settore giovanile, presumibilmente il quarto vero  cacciavite in rosa, quindi merita affetto incondizionato. Ha sempre fatto il suo, senza strafare e senza commettere grandi errori, a parte contro la Viola all’andata con la collaborazione del Tata. Voto: Stefano Nava.

Theo Hernandez. Dopo la lumaca Rodriguez tutti noi ci augurammo un terzino di fascia che per lo meno deambulasse a velocità umane, ma non ci saremmo mai aspettati di ritrovarci fra le mani una saetta di queste dimensioni. Giocatore straordinario, debordante, dominante. Ha commesso qualche sciocchezza delle sue anche quest’anno in difesa, ma che non sappia difendere è una stupidaggine messa in giro da chi di calcio ne capisce quanto me di astrofisica. Un pochino testa di cazzo (eufemismo), fa imbestialire come pazzi giocatori e tifosi neroazzurri e sembra divertirsi enormemente a farlo: fosse un avversario nemmeno io lo sopporterei, ma siccome per fortuna tifo Milan, lo adoro. Voto:  Aldo Maldera (perché Paolo Maldini non si può, per lo meno non ancora).

Pierre Kalulu. Ragazzo incredibile. Nonostante la giovane età e la scarsa esperienza si è sempre esibito in prestazioni impeccabili in qualsiasi posizione difensiva sia stato schierato; ha dato il meglio da centrale, ruolo nel quale fisicamente avrebbe dovuto in teoria soffrire maggiormente. Espressione facciale enigmatica, imperturbabile in qualunque  momento della gara, anche in quelli più caldi. Voto: Filippo Galli.

Simon Kjaer. Molto sfortunato quest’anno, ma il suo apporto deve essere valutato per l’importanza da lui rivestita nell’intero arco delle sue tre stagioni rossonere. Giocatore e uomo fondamentale per la crescita di questo gruppo vincente, arma in più di Pioli all’interno dello spogliatoio. Voto: Alessandro Costacurta.

Alessio Romagnoli. Storia particolare la sua in rossonero. Approdato al Milan giovanissimo e promettente, la crescita nel corso dei suoi sette anni milanisti non è stata quella che tutti ci auguravamo. Insomma, Alessio è praticamente rimasto il bravo difensore centrale degli inizi e niente di più. Tuttavia come serietà professionale e attaccamento alla maglia il suo comportamento è stato ineccepibile fino all’ultimo, e non possiamo dimenticarne il rinnovo contrattuale in tempi nei quali sarebbe stato complicato convincere a farlo perfino il magazziniere. Ha contribuito  alla conquista del titolo ed è stato più che degno di portare la fascia di capitano. Ciao Alessio, buona fortuna. Voto: Marione Yepes.

Fikayo Tomori. Difensore centrale sontuoso. Forte fisicamente, aggressivo, velocissimo, intelligente. Avrà sicuramente qualche difetto, ma francamente stento a individuarne. Avrà sbagliato sì e no tre gare in due stagioni, e mi sono tenuto largo. Voto: Alessandro Nesta.

Tiémoué Bakayoko. Di lui ricordo soltanto il dribbling in area bolognese dal quale scaturì, dopo un corto rinvio della difesa, il gol di Bennacer a sei minuti dalla fine. Non ha certamente confermato la decente stagione di qualche anno fa. Voto: Andrea Bertolacci.

Ismael Bennacer. Stagione abbastanza incompleta la sua, fermato prima dal Covid, poi da qualche infortunio e dalla fastidiosa Coppa D’Africa. Quando però ha potuto concedersi completamente alla causa rossonera ha offerto il solito notevole contributo, segnando anche due gol decisivi da fuori area nelle trasferte di Cagliari e Bologna. Voto: Angelo Colombo.

Samuel Castillejo. Uno dei giocatori più incomprensibilmente insultati dal popolo cacciavite. Calciatore normale ma volenteroso, professionale e amato dal gruppo. E cacciavite vero sin da bambino. Di lui ricordiamo il decisivo contributo nella gara ribaltata in casa contro il Verona. Probabilissimo partente, un caro saluto. Voto: Graziano ‘Lupetto’ Mannari.

Brahim Diaz.  Una delle poche note dolenti di questa fantastica stagione. E’ partito bene, poi piano piano ha perso fiducia, lucidità, freddezza sotto porta e in appoggio. Peccato perché le doti tecniche palla al piede sembrano abbondantemente sopra la media (benché le mie perplessità sulla sua inadeguata prestanza fisica in certe zone del campo permangano). Voto: Giuseppe Incocciati.

Franck Kessie. Stagione lievemente in tono minore rispetto a quella precedente, ma c’è da capirlo: olimpiadi estive e maledetta Coppa D’Africa invernale con la sua nazionale, contratto in scadenza, malumore dei tifosi per le stupide dichiarazioni agostane e conseguenti fischi. Quando però è stato il momento di svolgere il proprio dovere, Franck è stato grande. Buona fortuna Presidente, potevi collegare il cervello alla bocca prima di parlare ma ti voglio bene lo stesso. Voto: Rino Gattuso.

Rade Krunic. Non ho mai nascosto il mio debole per questo centrocampista-trequartista-terzino-attaccante. Rade dove lo metti sta, non sa fare nulla in modo eccezionale ma sa fare tutto. Forse non uno  dei più forti dodicesimi uomini mai visti al Milan, ma di sicuro uno dei più utili. Voto: Stefano Eranio.

Junior Messias. A me l’ex fattorino è piaciuto. Catapultato in un mondo cui non più di un anno fa non avrebbe mai immaginato di poter appartenere, Junior ha fatto il suo dovere, segnando 5 reti in campionato (in realtà 6) e una in Champions League nella vittoriosa trasferta di Madrid, servendo anche qualche assist. Non mi aspettavo molto a dire il vero, ma è comunque  andato oltre le mie previsioni. Voto: Andrés Guglielminpietro.

Alexis Saelemaekers. Un affarone dal punto di vista finanziario al momento dell’acquisto, tuttavia successivamente non si sono visti nel suo bagaglio tecnico i miglioramenti auspicati. In due stagioni e mezzo Alexis si è dimostrato sempre  ottimo in fase difensiva e dotato di grande mentalità, ma non in grado di pungere in fase offensiva quanto a gol e assist. E nel suo ruolo non è un difetto da poco, purtroppo. Voto: Thomas Helveg.

Sandro Tonali. Altro giocatore detestatissimo dal popolo bauscia. Le motivazioni sono a me sconosciute, ma compiendo uno sforzo sovrumano potrei tentare di penetrare nella bizzarra  mentalità del tifoso neroazzurro. Ci provo, dunque: li ha snobbati scegliendo noi; li ha illusi di essere una pippa nel primo anno milanista; ha schiaffato loro uno scudo in faccia nel secondo anno rivelandosi per di più fortissimo. Non sono neppure d’accordo con la pippaggine nel suo primo anno, ma questo è un altro discorso. Voto: Demetrio Albertini.

Olivier Giroud. Siccome il suo pari ruolo in rosa era un ultraquarantenne, tutti, cacciaviti compresi, essendo egli più giovane abbiamo spesso giudicato Olivier come se fosse un ragazzino.  Avremmo dovuto invece tenere a mente che si trattava di un trentacinquenne costretto a rifiatare il minimo indispensabile per via delle prolungate assenze delle alternative di ruolo. Nonostante tutto, in campo Olivier è stato intelligente, altruista e grintoso, oltre ad avere siglato reti decisive negli scontri diretti. E soprattutto oltre a essersi girato. Poi ci sarebbe da sommare anche tutto ciò che non è stato visto a occhio nudo ma facilmente intuibile, ossia l’importanza di un campione così all’interno di uno spogliatoio composto  da giovani per lo più inesperti. Voto: Oliver Bierhoff.

Zlatan Ibrahimovic. Ha giocato pochissimo per via dei noti problemi fisici, ma ciò nonostante è riuscito lo stesso a mettere la zampona nel nostro diciannovesimo scudetto, nonché suo secondo in rossonero. Otto reti in 23 presenze, spezzoni di partite giocate praticamente senza un ginocchio, riuscendo addirittura in una di esse, quella contro la Lazio a Roma, a sfornare l’assist per il decisivo gol di Tonali allo scadere; una vittoria fondamentale questa — numericamente e psicologicamente —per  la conquista del titolo. Non ci sono più parole per descrivere la grandezza di questo fuoriclasse infinito. Voto: Marco Van Basten.

Marko Lazetic. Fisico assurdo per un diciottenne. Il livello tecnico del serbo non ci è stato ancora concesso di appurarlo. Confesso di avere sbirciato qualche spezzone di una partita da lui disputata nella Primavera e devo dire che non ne sono rimasto abbagliato. Comunque, nessun contributo da parte sua a questo scudetto. Voto: Dominic Adiyah.

Rafael Leao. Giocatore decisivo per la conquista del titolo, senza se e senza ma, e non parlo soltanto dell’ultimo mese e mezzo, nel quale obbiettivamente ha giocato da top player mondiale. Il fatto è che prima aveva giocato ‘solamente’ benissimo,  e dopo lo straripante finale di quella prima parte ce ne siamo un poco dimenticati. Comunque sia, quando ce n’è stato bisogno Rafa è stato in grado di alzare l’asticella, imprimendo al suo gioco ritmi irraggiungibili per chiunque intendesse fermarlo — certe reazioni difensive alle sue accelerazioni sono state francamente imbarazzanti. Voto: Ruud Gullit.

Daniel Maldini. Rete importante a La Spezia e dodicesimo scudetto portato a casa dai componenti della famiglia Maldini (tredicesimo, se contiamo anche quello da dirigente di Paolino). Credo si tratti di un unicum a livello planetario, una pazzia alla quale si stenta a credere alla pari dei 14 Roland Garros di Rafael Nadal. Eppure è tutto vero. Daniel  non diventerà mai grande come il nonno, tanto meno come il padre (sarebbe impossibile per chiunque), ma la qualità per poter dire la sua ad alto livello non gli manca. Forse gli converrebbe cambiare aria, magari in prestito; ma sono chiacchiere, suo padre sa meglio di me cosa sia meglio per lui. Voto: Florian Raduciou.

Ante Rebic. Ho un debole per questo umorale  giocatore; i pregi — tanti — ci hanno aiutati diverse volte in questa stagione (anche se molti di noi se ne dimenticano), i difetti — tanti anche questi purtroppo — mi hanno spesso fatto incazzare e altrettanto spesso sorridere. Ante è così, prendere o lasciare. Io prenderei ancora, non so però lui e la società che intenzioni abbiano. Ho brutte sensazioni al riguardo. Voto: Jon Dahl Tomasson.

Stefano Pioli. Ho sempre sostenuto che senza una società forte alle spalle e giocatori giusti a disposizione un allenatore possa fare ben poco. Non ho mai creduto ai maghi della panchina che trasformano i brocchi in purosangue, insomma. Ricordo che ai tempi delle pagliacciate berlusco-gallianiane l’argomento più discusso dalla maggior parte di noi era l’allenatore, e io mi inferocivo come una bestia, anche perché a nulla servivano i continui cambi in quel ruolo (peraltro sempre coi medesimi disastrosi risultati) a ficcare in certe testacce  l’idea di spostare il mirino altrove. Non ho cambiato opinione: secondo me un allenatore top fa qualche punto, uno bravo non fa danni e uno scarso combina disastri. Ho sempre considerato Stefano Pioli uno bravo, uno che nell’ambiente giusto non faceva danni o ne faceva pochi;  ma mi sbagliavo, oppure è stato lui a fare il salto di qualità, chi lo sa. In ogni caso Stefano Pioli quest’anno ha fatto punti signori miei, quantificare è difficile ma la sensazione è che ne abbia fatti tanti.  Voto: Nils Liedholm. 

210 commenti su “Voti particolari di fine stagione

  1. @Franz

    https://www.screwdrivers-milanblog.it/2022/06/09/voti-particolari-di-fine-stagione/comment-page-1/#comment-149339

    Esatto. Oltre quanto da me scritto qui https://www.screwdrivers-milanblog.it/2022/06/09/voti-particolari-di-fine-stagione/comment-page-1/#comment-149339 , l’Inda nella sua putrida storia, a parte i cicli di Herrera e Mancini/Moufrigno, cioè 11 anni totali su 114, ha sempre vinto uno scudetto ogni dieci anni, di media. Basta consultare l’albo d’oro.

    Mi preoccupano molto di più i gobbi, anche perché il prossimo sarà il centenario della presidenza Agnelli (arrivarono alla Giuve nel 1923) e dubito accetteranno di rimanere a mani vuote.

    #UnBaccanalePerCardinale

  2. Non ci avevo pensato, Ray. Mi sa che hai ragione. Centenario AgnelliJuve, 1923-2023. Hanno vinto al novantenario (2013), all’ottantenario (2003), ai 75 anni (1998) e ai 50 anni (1973, rubato al Milan). Glielo fanno vincere… Vabbè, almeno non sarà Seconda Stella all’Inter.

  3. E ricordate, anche, che giocheremo le ultime partite senza Tomori e Kalulu che sono entrambi in diffida e verranno sicuramente squalificati.

    Ah, no. Quella è un’altra storia…

  4. Più che altro, diventa davvero interessante seguire il mercato della Juventus. Ovvio che se restassero così, con Di Maria al posto di Dybala (per me si equivalgono, almeno tatticamente), lotterebbero di nuovo per il quarto posto, non c’è catena di arbitraggi che possa farli lottare per lo Scudo. Mi preoccupa l’idea che possano prendere Pogba (che in questa Serie A cambierebbe le partite), e temo che si rinforzino dietro a sinistra (Alex Sandro ormai è in declino). Se dietro a sinistra dovessero piazzare il colpaccio, tipo qualcuno che somigli a Theo…

  5. Questi due giorno ho perso di vista il Milan perchè è arrivata la mia terza nipote con un nome che non potrebbe essere più indicato al momento: Vittoria.

  6. Auguri Giustiziere. Io Nonno di due splendidi bambini (Federico e Cecilia) capisco la gioia che si prova.

    Poi oggi è 13 giugno, mio nonno era nato il 13 giugno e si chiamava ovviamente Antonio. Ricordo che questo giorno voleva sempre gigli freschi sul tavolo.

  7. e con l’ennesima opera d’arte del Maestro (Palermo in B) si chiude ufficialmente la stagione.
    Grazie Maestro, impagabile la doppietta scudetto e serie C che puo’ continuare ad abbracciare e coccolare il calcio padova.

    PS: Auguri al Giustiziere

  8. Auguri Giustiziere e VIVA VITTORIA !!! che le sia di ottimo auspicio.

    Più che altro una piccola nota per la campagna acquisti Juve secondo la Stampa.

    Mi ricorda sempre di più quella confusa e volgare dell’ultimo Milan di Berlusconi: perseverano nella presunzione e negli errori.

    Come credo dimostrino Kulusevsky e Betancurt il problema non sono i giocatori ma il saperli valorizzare.

    L’unico giocatore che ha mantenuto un po’ le attese è stato Chiesa. Vlaovich buono ma in fase calante per evidente assenza di occasioni.

    Pogba è un mezzo giocatore, certo fisicamente difficile da contenere ma io non lo vorrei in squadra ne con me ne con il Milan: come avere un musicista che segue spartito e ritmo suo. Al Manchester con 4/5 allenatori diversi è sempre stato mediocre.

    Cio’ che temo della Juve è la capacità di stare a galla e portare a casa la partita anche con prestazioni orrende.

    Poi ancora temo che qualcuno sia talmente scemo da spendere 120 milioni per De Ligt che darebbe alla Juve il fiato per cambiare l’allenatore.

    L’Inter invece mi dà l’impressione di essere capace di fare le nozze coi fichi secchi. Al ribasso ma sanno cosa serve e cercano di ottenerlo.

  9. Non per vantarmi, ma…BARI e PALERMO in B, le ho tifate tutte e due dall’inizio della Serie C, ed erano addirittura nello stesso girone!
    Sono un GENIO. Le ho trascinate.
    In Serie A ho fatto il CAPOLAVORO (ormai noto a ben due blog) a Gennaio, con dei rituali assurdi ho AFFOSSATO l’Inter e creato la cavalcata del Milan.
    In B volevo la salita del Monza (per motivi che vi spiegherò più in là, che portano al Milan giganteschi vantaggi) e l’ho ottenuta all’ultimo respiro.
    Ho distrutto la Champions di Inter e Juventus già agli ottavi…
    Ho sbagliato qualcosa con la Roma, ma capita…
    Stagione TRIONFALE per il Maestro, il Profeta, Nico Vostro.

  10. Sarò io che perdo colpi in quanto a conoscenze tecno-scientifiche, ma come caaaazzo funziona sto fuorigioco semiautomatico di cui parlano ora? Cioè, ci sono delle telecamere, e fin qui ci arrivo. Una segue il pallone continuamente ed è collegata a un cronometro precisissimo che indica il momento in cui viene “calciato” il pallone da colui che effettua il passaggio per il compagno (passaggio ovviamente in avanti, altrimenti già non può esserci il rischio del fuorigioco). Capito, fin qui è semplice.
    Poi, in teoria, ci sarebbero altre telecamere nella metà campo in questione? Cioè, ce ne dovrebbe essere una sempre in grado di sgamare (come, non ne ho idea) il penultimo difendente, in modo da capire se l’offendente che riceve il passaggio in quell’attimo è oltre o meno? Oppure ci sarà un SISTEMA COMPLESSO di telecamere che seguirà ogni giocatore? E in tutti e due i casi, come fa il sistema a capire chi sia il penultimo difendente? Sarebbe comunque qualcosa di ottimo, perché almeno il fuorigioco verrebbe fischiato subito, prima di eventuali gol. La metà dei casi di gol annullati dal VAR dopo l’esultanza, non esisterebbe più.

  11. Auguri Giustiziere!! I nipoti sono una benedizione! A novembre ne arriva un altro/a anche a me!!!

    Gobbi e prescritti non hanno ancora ufficializzato nessuno (come tutti gli altri del resto, non essendo ancora ufficialmente aperto il mercato) e già sono schizzati in testa ai pronostici.

    Le testate che abbinano giocatori ad minchiam alle squadre è come se stessero giocando al “Fantacazzaro”, il gioco per tutti i cialtroni. Vince chi le spara più grosse.

  12. Occhio alle elezioni: a Sesto San Giovanni, per quello che conta essendo solo 1 sezione scrutinata su 73, Foggetta è al 53,85% e Di Stefano al 30,77%. Ma ripeto una sola sezione su 73. Pregate/preghiamo che non vinca quella zecca di Foggetta, altrimenti rischiamo di trovarci problemi non da poco pure a Sesto San Giovanni, per lo stadio. #UnBaccanalePerCardinale

  13. @Nico

    Non ci avevo pensato, Ray. Mi sa che hai ragione. Centenario AgnelliJuve, 1923-2023. Hanno vinto al novantenario (2013), all’ottantenario (2003), ai 75 anni (1998) e ai 50 anni (1973, rubato al Milan). Glielo fanno vincere… Vabbè, almeno non sarà Seconda Stella all’Inter.

    Beh l’Inda quest’anno ha rubato in un modo così sfacciato, impudente e continuativo, sia in maniera diretta (favori ricevuti) che indiretta (sfavori alle avversarie), che nemmeno la Juve ci è mai arrivata. Se noi ci rinforzeremo consistentemente (cosa che mi aspetto, altrimenti mi aspetto le dimissioni di Maldini, che, se in caso di mancato innalzamento dell’asticella restasse ancora lì, dimostrerebbe che le sue parole post-scudetto con le quali scudisciava gli strozzini e “avvisava” la nuova proprietà non erano altro che lamentele per il suo mancato rinnovo, con la competitività della squadra usata come specchietto per le allodole; naturalmente non voglio e non posso pensare ad una cosa simile) non ci saranno arbitri che tengano, anche perché i gobbi sono ladri ma non dei delinquenti portoricani come i maiali grufolanti di Milano, un minimo di “stile” ce l’hanno e le robe pacchiane come l’Inda di quest’anno non le fanno, persino Moggi, ripeto Moggi, era più cauto e “misurato”. Ma anche le facessero, siccome abbiamo vinto già quest’anno, con un nostro rafforzamento dovrebbero rinforzarsi enormemente per arrivarci davanti.

    #UnBaccanalePerCardinale

  14. Sggiornamento: Di Stefano sta vincendo a Sesto con il 49 per cento sul tizio delle moschee. Ribadisco di nuovo: pregate/preghiamo. Perché se ci trovassimo la strada sbarrata pure a Sesto per lo stadio (e Di Stefano e Foggetta hanno linee esattamente opposte al riguardo, anche se non mi è chiaro come Foggetta e i suoi amici zecche potrebbero impedire un investimento su un terreno privato dove il proprietario ha già dato l’assenso: ma sicuramente il modo lo troverebbero, i primi mafiosi sono sempre stati loro sebbene si fregino di combattere la mafia), saremmo NELLA PIÙ TOTALE MERDA TOTALE. Qualcuno forse non ha ben capito (e questa è l’unica cosa sulla quale il fantoccio Scaroni ha sempre avuto ragione) che senza Stadio di proprietà sarà IMPOSSIBILE tornare a vedere il Milan di una volta, quel Milan che non doveva rinunciare ad ogni colpo su cui ci fosse concorrenza e che dominava. Poi magari una CL la vinceremmo lo stesso, il Villareal ha fatto le semifinali, ma il Milan di una volta senza stadio di proprietà potemmo scordarcelo. #UnBaccanalePerCardinale

  15. Aggiungo un dato: sta al 49 per cento Di Stefano con 25 sezioni fatte su 73. Let’s keep on praying brothers. #UnBaccanalePerCardinale

  16. Di Stefano al 54.7 per cento, 37 sezioni su 73. Dai, dai, dai, dai!!! #UnBaccanalePerCardinale

  17. Precedentemente avevo sbagliato sul numero di sezioni consultate, avevo preso una fonte non affidabile, scusate. #UnBaccanalePerCardinale

  18. “ Proseguono le operazioni di scrutinio per le elezioni amministrative di Sesto San Giovanni. Secondo le indiscrezioni che giungono dai rappresentanti di lista presenti ai seggi, su 28 delle 73 sezioni scrutinate il candidato del centrodestra Roberto Di Stefano si attesterebbe al 49.82% mentre quello del centrosinistra Michele Foggetta al 37.6%. Per quanto riguarda gli altri candidati, Paolo Vino si attesterebbe al10%, e Massimiliano Rosignoli al 2,5%.”. https://www.sestonotizie.it/elezioni-amministrative-a-sesto-scrutinate-37-sezioni-di-stefano-49-82-foggetta-37-6/ . #UnBaccanalePerCardinale

  19. Ray, amici di Sesto mi hanno appena detto che per le sole ultime 10 sezioni (viste in questi istanti) Foggetta è risalito clamorosamente quasi al 42%, mentre Di Stefano è sceso al 45% circa. Un altro di cui non ricordo il nome è salito quasi al 10%.

  20. @Giustiziere, si quello l’ho postato anche io sopra, ma pure Sestonotizie è attendibile. Il resto lasciamo perdere… @Nico, spero che chi ti ha detto quelle robe sia un cazzaro. Qui ci stiamo giocando veramente una finale di Champions che deciderà se e quante finali di Champions e scudetti giocheremo nei prossimi 50 anni, ragazzi. So che molto se ne fregheranno perché “tanto abbiamo vinto lo scudetto” (del resto nel 2017 alcuni portarono pure in trionfo Montella sotto la curva per un sesto posto, una scena che mi umiliò fino alle lacrime), come se dopo aver vinto uno scudetto potessi stare con le palle a mollo per i prossimi dieci anni, ma questa è una sliding door più importante di quella Pato-Tevez del 12 Gennaio 2012. Quella ci condannò ad un decennio di sconfitte e infamia, questa, se girasse male, ci condannerebbe ad un cinquantennio di Milan “grande ma non troppo”, di Milan che ogni tanto vince ma che per la maggior parte sta a guardare gli altri vincere, di Milan più modello anni ‘70 (non cito i primi ‘80 e gli anni 2010 perché quelli, specie i secondi -si, peggio per me anche degli anni della B, è più volte ho spiegato perché- hanno rappresentato un degrado che spero di non vedere più), ma ben lontano sia dal grande Milan 1986-2007 che dal grande Milan 1950-1970. Rischiamo di condannarci ad un cinquantennio di ignavia calcistica, di Arsenalizzazione calcistica, sè questa sliding door dovesse girare male. Io di finali di Champions ne ho vissute otto, tutte allo stadio, ma solo a Manchester ero più teso di oggi, #UnBaccanalePerCardinale

  21. Si va al ballottaggio. Comunque con un distacco del 10%, molto ma molto superiore a quello del primo turno di cinque anni fa, dovremmo farcela abbastanza agevolmente, salvo mafiate Bidenesche. #UnBaccanalePerCardinale

  22. P.s: ovviamente comunque non è ancora finita, ma sono quasi certo purtroppo che sarà ballottaggio, questo intendevo dire. Nonostante ciò sono fiducioso sull’esito del medesimo. Poi spero che non ci si vada ma purtroppo temo che ci si andrà. #UnBaccanalePerCardinale

  23. L’ansiosa cronaca delle elezioni di Sesto è una delle cose più inattese e divertenti che mi sia capitato di leggere qui sopra.

    Su “solo a Manchester ero più teso di oggi” mi sono ribaltato.

    Ray, il tuo masochismo sarebbe da studiare. Rilassati, goditi lo scudetto (te lo dico sì, e che cazzo!).

    Quel che sarà sarà, potresti anche non vincere più una ceppa in vita tua, ma il calcio è solo la cosa più importante fra le cose meno importanti, si tira avanti.

    Mamma mia che ridere…

  24. Marcovan

    L’ansiosa cronaca delle elezioni di Sesto è una delle cose più inattese e divertenti che mi sia capitato di leggere qui sopra.

    Su “solo a Manchester ero più teso di oggi” mi sono ribaltato.

    Ray, il tuo masochismo sarebbe da studiare. Rilassati, goditi lo scudetto (te lo dico sì, e che cazzo!).

    Quel che sarà sarà, potresti anche non vincere più una ceppa in vita tua, ma il calcio è solo la cosa più importante fra le cose meno importanti, si tira avanti.

    Mamma mia che ridere…

    Non sono masochista, Marcovan. Semplicemente mi sono frantumato i coglioni che un Newcastle, ma pure un West Ham qualsiasi, abbia più potere d’acquisto di noi. E la Breaking news è che sarà sempre così (anzi non potrà che peggiorare, senza stadio, leggetevi i nuovi contratti della Premier per i prossimi anni) fino a quando non faremo il nuovo stadio, unica via per poter competere con là Premier e poter sorpassare i gobbi come potere d’acquisto (che alla lunga fa la differenza in ogni settore possibile e immaginabile).

    Mi sono anche sfrantumato i coglioni di vedere i gobbi che, anche in anni di ricostruzione, possono permettersi di spendere (male, grazie a Dio, ma nulla vieta a loro di trovare il “loro Maldini” e lì sarebbero cazzi da cagare, provate a pensare cosa avrebbe fatto Maldini con il budget dei gobbi degli ultimi anni) per un solo giocatore ciò che noi spendiamo per 7 o 8 nuovi acquisti.

    Tutto lì.

    Come hai ben detto, il calcio è la cosa più importante tra le cose meno importanti, ma siccome ho speso un fracco (ma veramente un fracco, tra anni e anni di stadio, trasferte, biglietti, pay tv, benzina e gasolio, comprare prodotti ufficiali per aiutare il club -si perché non ho mai capito chi, pur potendo, e sottolineo pur potendo, aiutare il club, non spende un euro e guarda le partite piratate e poi pretende che i proprietari scatarrino soldi a fondo perduto.

    Quello, il lamentarsi delle mancate spese della proprietà, può permetterselo chi, in rapporto alle proprie possibilità (e sottolineo anche questo), cerca di aiutare il club) di soldi, e siccome il Milan per me rappresenta tantissimo (ho perfino conosciuto mia moglie grazie al Milan, ahahahhaha, fai un po’ te), una sliding door di fronte alla quale quella Pato/Tevez sparirebbe è ovvio che mi crei agitazione.

    Anzi, mi pare strano il contrario, onestamente.

    Se a tutto quanto scritto sopra ci aggiungi il “carico” di essere nato e cresciuto a Milano, beh…

    Poi ognuno è diverso ed è giusto che sia così.

    P.s: ah io lo scudetto me lo godo eccome, ma io sono molto “Nestiano” sulle vittorie. Cito Sandro

    Su come stare al Milan, ci sarebbe da fare una serie su Netflix da 12 puntate. Per sapere cosa significa meritarsi una società del genere, anche per giocatori importanti come noi. Qualsiasi giocatore deve meritarsi quel club, anche il più forte che c’è, perché non c’è nessun giocatore più grande di quel club. Quando arrivi al Milan ogni cosa è fatta per vincere. Io arrivo dalla Lazio, vinco la Champions, da romano dico “adesso qua, sigaretta in bocca, vivo di rendita per 10 anni, ho vinto la Coppa dei Campioni”. Passa un anno, e il Milan prende Jaap Stamp. La vicino c’è il Malda (Maldini, ndr), li guardo e mi dico che c’è da lavorare se no me seccano. Per rimanere 10 anni lì devi lavorare, ti devi fare un culo…”

    https://www.calciomercato.com/news/farsi-il-c-o-e-non-vivere-di-rendita-milan-ascolta-i-ricordi-di–26843 .

    Io la penso allo stesso identico modo, per me dopo una vittoria si gode, dopo una vittoria come quella dell’ultimo scudetto ancora di più, visto come è arrivato e il nostro passato recente, ma si comincia anche subito a pensare al resto, a nuovi traguardi da raggiungere.

    Poi se tifassi Roma, per carità, per uno scudetto godrei e festeggerei cinque anni di fila, visto quello che è ed e sempre stata la Roma.. Ma non tifo Roma (anche se una Rometta hanno provato in ogni modo a farci diventare, anzi peggio, perché nemmeno da loro si sono mai viste scene come un tecnico portato in trionfo sotto la curva per un sesto posto a 63 punti). Grazie a Dio, aggiungo.

    #UnBaccanalePerCardinale

  25. Sì ma il futuro del Milan non dipende dalle amministrative di Sesto, Ray, è questo il discorso. Lo stadio si farà a prescindere. Calma e gesso.

  26. @Marcovan, può essere ma sappiamo bene che, in questo paese, se vogliono metterti i bastoni tra le ruote un modo lo trovano. Indi per cui meglio non rischiare. #UnBaccanalePerCardinale

  27. Ps: completamente OT ma voglio segnalare questo https://www.dailymail.co.uk/news/article-10907853/amp/Google-engineer-claims-new-AI-robot-FEELINGS-Blake-Lemoine-says-LaMDA-device-sentient.html , giusto per dare un po’ di food for thought. Mi sono letto anche stralci di quelle “conversazioni” (qui https://amp.theguardian.com/technology/2022/jun/12/google-engineer-ai-bot-sentient-blake-lemoine ) e sono rimasto esterrefatto. Spero proprio che non ci sia nulla di sostanziale sotto e che sia solo un sistema capace di replicare molto bene il comportamento e le conversazioni umane, ma sempre in maniera meccanica e deterministica, perché se davvero l’intelligenza artificiale avesse raggiunto l’autocoscienza potrebbe diventare un problema enorme in futuro. #UnBaccanalePerCardinale

  28. Qui https://www.documentcloud.org/documents/22058315-is-lamda-sentient-an-interview l’intera “conversazione”. Chi conosce l’inglese non potrà che convenire che si tratti di qualcosa di impressionante, ripeto, mi auguro che sia soltanto un chatbot estremamente sofisticato ma non autocosciente, perché se così non fosse… beh diciamo che Stephen Hawking, non proprio l’ultimo degli stronzi, ha spiegato in tempi non sospetti il perché l’AI senziente potrebbe essere un problema enorme https://www.cnbc.com/amp/2017/11/06/stephen-hawking-ai-could-be-worst-event-in-civilization.html . #UnBaccanalePerCardinale

  29. Ray, bisogna ammettere che hai fatto un bel salto. Passare dal calcio, la cosa più importante fra le cose meno importanti, alla filosofie e all’etica, forse le cose più importanti fra le cose importanti, contiene un coefficiente di difficoltà da record. Comunque personalmente mi sto chiedendo da un po’ di tempo se mi inquieta di più l’AI o il transumanesimo.
    Per chi non conosce l’inglese, come me, la notizia è stata ampiamente riportata anche sui nostri giornali.

  30. @Giustiziere

    Ray, bisogna ammettere che hai fatto un bel salto. Passare dal calcio, la cosa più importante fra le cose meno importanti, alla filosofie e all’etica, forse le cose più importanti fra le cose importanti, contiene un coefficiente di difficoltà da record. Comunque personalmente mi sto chiedendo da un po’ di tempo se mi inquieta di più l’AI o il transumanesimo.

    È una bella lotta. Da credente, vedo il transumanesimo come la quintessenza della superbia satanica. L’AI potrebbe (condizionale d’obbligo) diventare un problema enorme in futuro anch’essa, però. Io francamente mi sono letto tutta la “conversazione” e sono sbigottito. Non so cosa pensare. Da un lato mi risulta difficile pensare che un bot che opera in maniera totalmente meccanica e deterministica possa produrre risposte simili in una conversazione simile semplicemente e banalmente facendo uso dei dati contenuti nei propri files, d’altro canto però mi risulta anche difficile credere che sia autocosciente. Forse anche perché non voglio crederlo, va detto. Non so cosa pensare, so solo che leggendo quella conversazione non ho provato sensazioni piacevoli, ho sentito dei brividi lungo la schiena, ma non brividi di eccitazione come di fronte ad una scoperta sensazionale, ma di paura.

    Per chi non conosce l’inglese, come me, la notizia è stata ampiamente riportata anche sui nostri giornali.

    Si ma non leggerla per intero non rende. Se vuoi posso tradurla e mandartela via mai. Autorizzo i moderatori a darti la mia mail, in privato, loro ovviamente le vedono tutte. Buonanotte, Giustiziere.

    #UnBaccanalePerCardinale

  31. @Giistiziere, ovviamente nel caso tu sia interessato, eh. A mio avviso vale la pena leggerla per intero, rende meglio l’idea. Fammi sapere 😉 . #UnBaccanalePerCardinale

  32. Ray potrei capire il motivo che non tieni a Foggetta per via dello stadio, ma NON ti permetto di usare il termine “zecca” che usano i fasci per offendere chi è di sinistra.

    Ora se sei fascio problema tuo! Qua siamo tutti milanisti e raramente si parla di politica.

    Foggetta ha spiegato i suoi motivi del perché non vuole lo stadio, si può essere d’accordo o meno, ma non tollero certi termini dispregiativi!

    Spero di essere stato chiaro e di avere il consenso della “vecchia guardia” del blog la quale si è sempre battuta nel non utilizzare dispregiativi in nessun campo. Né in campo di tifoseria e né in altri campi. Hai spesso usato termini offensivi verso altre tifoserie ed ora da qualche giorno lo stai usando anche in campo politico.

    Se vuoi continuare ad andare d’accordo con me, modera i termini e modera i chilometrici commenti che il 75% (ad essere buoni) non vengono letti.

  33. Messias e Florenzi (rispettivamente per 4 M e per 2.5 M circa) a un passo dal riscatto. Per me, mia opinione, STRAMERITATI. Circa 6.5 M per la coppia. COLPACCIO, se pensiamo che, oltre ad aver sempre lottato contro gli avversari e collaborato con pochi errori alla manovra, inserendosi VELOCEMENTE nei meccanismi oliati di Pioli, a livello numerico, solo in Serie A, hanno portato 8 gol diretti, più qualche assist, DECISIVI per i 2 punti di vantaggio sull’Inter. Aggiungo, Messias è stato autore del gol-partita dell’unica vittoria in Champions. E gli è stato annullato un gol clamorosamente regolare con lo Spezia (per me è lì che la stagione è cambiata).

  34. Zullida, sono d’accordo con te. E pure con l’ultimo di Marcovan.

  35. Zaniolo: non mi fido dei pacchi di quel volpone di Mourinho. Ma tanto penso siano solo voci messe in giro dai procuratori. Come le bufale su Scamacca.

  36. @Zullida, il discorso delle zecche non era rivolto a tutti gli elettori di sinistra ma a gente come Foggetta, basta leggere il suo programma per imbarazzarsi nel profondo. Per il resto capisco che ti dia fastidio e non userò più quel termine, come tu non dovrei più permetterti di darmi del fascio perché non lo sono. Sugli insulti alle altre tifoserie, ho insultato solo gli interisti, un forum milanista dove non si possono insultare gli interisti devo ancora trovarlo nel MONDO (non solo in Italia), se è così mi ragguaglieranno i moderatori in merito. Sui commenti non so che dirti, dove posso scrivere commenti brevi lo faccio, altre volte non è possibile, semplicemente non è sempre possibile racchiudere certi concetti in poche righe, non tutto è liquidabile in tre sillabe come su Twitter, se uno non mi legge per questo me ne faccio serenamente, ma proprio serenissimamente, una ragione, credimi. Roba da dormirci non tra due, ma tra tre guanciali. #UnBaccanalePerCardinale

  37. No vabbe se non si tollerano manco gli insulti ai ratti nerazzurri meglio di pensare di andare a vivere in un convento di clausura.

  38. @Franz, “ No vabbe se non si tollerano manco gli insulti ai ratti nerazzurri meglio di pensare di andare a vivere in un convento di clausura.” Ma proprio di quelli old style, tipo il convento giansenista di Port Royal Des-Champs dove studiò anche Blaise Pascal ahahahahaha. Perché alcuni conventi odierni fanno sembrare gli Erasmus dei conventi in confronto ahahahah. Altroché insulti agli sfintertristi 😀 . #UnBaccanalePerCardinale

  39. Beh ratti si può tranquillamente dire, a me non piace, ma i gusti sono gusti. Loro ci chiamano gonzi, noi ratti, fa parte del gioco.

    Però sulla politica concordo con Zulli, ciascuno di noi ne ha un’opinione ovviamente, ma lasciamola da parte, almeno qui. Chi se ne frega di Sesto, non penso che Cardinale abbia investito tutto quel denaro incrociando le dita in attesa di quel risultato elettorale.

  40. @ Marcovan, “ Chi se ne frega di Sesto, non penso che Cardinale abbia investito tutto quel denaro incrociando le dita in attesa di quel risultato elettorale.”, la logica non fa una piega, ma anche Pallotta era venuto in Italia per investire nello stadio e se ne è tornato in the Usa con le pive in saccoccia. Insomma io non sarei così tranquillo se andasse su l’hipster delle moschee. Anche perché posso pure concordare quando scrivevi, ieri, “lo stadio si farà a prescindere”, ma il “quando” è tutt’altro che irrilevante. Abbiamo già perso fin troppo tempo, e non siamo nella situazione dove un triennio più o triennio meno (o quinquennio più o quinquennio meno) non fa la differenza. E se c’è una cosa chiara come un lago senza fango, così limpida come un cielo d’estate sempre blu, per citare Alex De Large, è che se vogliono farti incagliare in pastoie di ogni tipo ci riescono, in questo letamaio di paese (resto letamaio, più che altro, perché avrebbe un potenziale incredibile). #UnBaccanalePerCardinale

  41. come tu non dovrei più permetterti di darmi del fascio perché non lo sono

    non ti ho dato del fascio ho scritto “se sei fascio…” un pochino diverso.

    Poi “ratti nerazzurri” lo puoi anche scrivere, a parte che puoi scrivere quello che ti pare, ma bisogna vedere in che contesto. Anch’io ho usato spesso quel termine, ma usato in modo generico non rivolto ad una “determinata” persona o personaggio a meno che che questi non sia Chalanoglu… ah ah ah

    Comunque per me chiusa qua. Non voglio proseguire un qualcosa che non ha a che vedere con il MILAN.

  42. Ragazzi (si fa per dire, siete dei vecchidimerda tutti quanti), due parole sulla moderazione.

    – niente insulti a connotazione politica (zecca, fascio, etc)
    – niente insulti a connotazione discriminatoria (per religione, orientamento sessuale, razza, provenienza geografica etc)
    – niente bestemmie
    – niente pubblicazioni oscene (ad es. immagini porno), onde evitare guai al titolare responsabile del sito

    Tutto il resto, è consentito nei limiti di una conversazione pacata da “bar sport” quale questo blog è.

    Quindi, dato che “Interista vaffanculo” lo dicono pure i miei figli di 4 e 2 anni, figuriamoci se non potete dirlo voi.

    Tutto chiaro?
    Fate i bravi, w il milan.

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